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Comunicazioni

Dalla teoria alla pratica del diritto: nasce l’Osservatorio internazionale sui diritti della persona e delle famiglie

20.12.2018

Districarsi tra leggi, regole giuridiche nazionali e internazionali non è sempre facile, soprattutto quando è necessario passare dalla teoria alla pratica, interpretando le norme di fronte a casi concreti. A maggior ragione in un sistema giuridico non più solo nazionale, ma sovranazionale, almeno per quanto riguarda l’ambito italiano legato a quello dell’Unione Europea, e soprattutto riguardo a tematiche fondamentali, quali il diritto della persona e delle famiglie.

Nasce così, con l’intento di formare in ambito locale, nazionale ed internazionale, The Galilean Telescope (International Observatory on the Rights of Persons and Families).

L’idea, maturata già nel corso di questi ultimi anni, è stata messa in atto dal Consiglio del Dipartimento di Diritto privato e critica del diritto dell’Università di Padova e mira alla soluzione di problemi pratici con il contributo dei  differenti apporti professionali (professori, avvocati, notai, commercialisti e altri). In questo modo si contribuirá  anche a formare gli studenti nella soluzione concreta di quanto viene insegnato loro a livello teorico. “Si tratta – spiega Federica Giardini, professore ordinario di diritto privato comparato nella Scuola di Giurisprudenza dell’ateneo patavino e ideatrice di The Galilean Telescope, di un progetto in grado di diventare anche un nuovo modello formativo, di un caso unico in Italia e all’estero – di un laboratorio permanente, di un cantiere di diritto applicato”.

Andare oltre alla teoria, applicando il diritto a casi concreti e facendo, di conseguenza, anche comprendere a chi studia oggi Legge quali sono le realtà con cui ci si dovrà confrontare fuori dall’ambito accademico. “Ci troviamo in un periodo storico – prosegue Giardini – in cui in ambito applicativo e sociale esiste la necessità di avere competenze complesse per poter dare  risposte di tutela effettiva nei singoli casi concreti. Il nostro progetto mira, anche nel solco della terza missione dell’ateneo, quella cioè volta al trasferimento delle competenze accademiche sul territorio e nella società civile, a fornire gli strumenti necessari per risolvere problemi concreti negli ambiti più differenti: dal diritto privato, a quello commerciale, passando per il diritto industriale, al diritto del lavoro, ma più ampiamente in ogni ramo del sapere giuridico. Fornire e applicare al medesimo tempo, cioè, il know-how necessario per analizzare, comprendere e risolvere i casi specifici che ci si trova ad affrontare: “Sentiamo anche la necessità di tutelare il diritto delle persone – continua Giardini – rispetto ai meccanismi sovranazionali i cui effetti sono visibili quotidianamente nel dibattito pubblico. Pensiamo al rapporto tra diritti individuali e diritto dell’economia”.

L’Osservatorio garantirà non solo agli studenti uno strumento innovativo per la formazione accademica, ma potrà dare anche indicazioni concrete per il miglioramento della società civile: “Vogliamo estendere questo laboratorio a livello nazionale ed internazionale”, creando una rete di dialogo e di formazione continua con le altre università, sia dell’UE, che a livello internazionale, ma anche con i centri di studio, gli enti, le associazioni ed i centri di ricerca con cui oggi l’accademia già collabora in tutto il mondo. In questo modo – conclude Giardini – sarà possibile dare risposte concrete alla società e ai problemi, anche più complessi, della vita quotidiana. Con l’apporto di tutti; in modo sistematico. Proprio come Galileo fece in ambito astronomico con il suo Telescopio”.