
Convecs, il supercalcolo made in Veneto
11.03.2025
Lo sviluppo di un nuovo farmaco, la realizzazione dei cosiddetti “gemelli digitali” e l’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa hanno in comune la necessità di gestire infrastrutture di calcolo complesse e di altissimo livello. Il calcolo ad alte prestazioni, o high-performance computing (HPC), sta diventando uno strumento indispensabile non solo nelle discipline scientifiche tradizionali come fisica e ingegneria, ma anche in ambiti meno convenzionali come scienze sociali, umanistiche, biologia, farmaceutica e persino nelle arti.
Il progetto Convecs – “Comunità Veneta per il Calcolo Scientifico” – è la risposta degli atenei e centri di ricerca veneti al bando della Regione del Veneto che stanzia 15 milioni di euro per la realizzazione di un’infrastruttura di supercalcolo (HPC) regionale all’avanguardia con lo scopo di favorire la nascita di una comunità di esperti su queste tematiche e creare un centro di competenza a livello regionale sul calcolo ad alte prestazioni a supporto della ricerca e dello sviluppo del territorio.
L’8 gennaio 2025 è stata siglata l’"Associazione temporanea di scopo" che ha sancito l’accordo tra Università di Padova (capofila del progetto), Università di Verona, Università Ca’ Foscari, Università Iuav di Venezia e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (di Padova e Legnaro) per la realizzazione del progetto. I partner hanno concordato il piano di sviluppo ulteriore dell’infrastruttura nei prossimi tre anni, ma un primo nucleo di server di calcolo ad altissime prestazioni è già stato attivato ed è ora in fase di test da parte del personale di ricerca.