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C.A.S.A. Il nuovo centro all’avanguardia Unipd per la ricerca e l’innovazione

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12.05.2025

È stato inaugurato a Legnaro, in via dell’Ospedale Veterinario, il nuovo Centro di ricerca per l'Agricoltura, la sostenibilità e gli alimenti – C.A.S.A., intitolato a Maurizio Borin (1956 - 2025), docente di Agronomia presso il Dipartimento di Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente (Dafnae) dell’Università di Padova, recentemente scomparso. 

L’iniziativa vuole rendere omaggio al suo straordinario impegno, non solo nell’ambito della didattica e della ricerca, ma anche per il contributo decisivo offerto alla nascita e alla crescita del Dipartimento, che ha diretto per due mandati.
Nel 2011, ha delineato le linee strategiche e organizzative della nuova struttura dipartimentale, adottando una visione ampia, moderna e inclusiva, che ha consentito al Dipartimento di raggiungere con successo i propri obiettivi. Nel 2017 ha guidato con passione e dedizione la partecipazione del Dipartimento al Bando MUR dedicato ai Dipartimenti di Eccellenza, elaborando la proposta che ha dato vita al Centro di ricerca.
Il DAFNAE è Dipartimento di Eccellenza assegnatario di un finanziamento MIUR di oltre 8,5 milioni di Euro riguardante il progetto C.A.S.A. (anni 2018-2022) finalizzato a rafforzare e valorizzare la qualità della ricerca con investimenti in risorse umane, attrezzature, infrastrutture e iniziative didattiche di alta qualificazione.

«Protagonista di numerose iniziative accademiche di successo, Maurizio Borin ha contribuito con grande passione e visione anche alla ricerca e alla tutela del territorio, lasciando un segno indelebile in colleghi e allievi, il cui impatto si estende ben oltre le aule universitarie.» ha aggiunto Gianni Barcaccia, direttore del DAFNAE.

È di Maurizio Borin la proposta di riconversione di un edificio rurale dismesso, noto come Ex Casa Marini, in un moderno centro di ricerca e innovazione, destinato a ospitare le principali attività di ricerca e servizio del Dipartimento e potenziare il trasferimento tecnologico nel territorio Veneto. L’obiettivo del progetto è di integrare diverse attività in un’unica struttura laboratoriale, promuovendo la condivisione dei temi più rilevanti tra i diversi gruppi di ricerca: tra questi, si distingue lo sviluppo delle attività di ricerca scientifica e trasferimento tecnologico nei settori dell’agricoltura, degli alimenti e della sostenibilità ambientale, affrontati con un approccio multidisciplinare e metodologie innovative.

«Con il centro di ricerca per l’agricoltura, la sostenibilità e gli alimenti inauguriamo una struttura all’avanguardia, pensata per unire eccellenza scientifica, innovazione e impegno per il territorio. Ma la cerimonia di apertura ci ha soprattutto permesso di ricordare il professor Maurizio Borin, a cui è intitolato il centro, recentemente scomparso. Maurizio ha fortemente voluto e operato per la realizzazione del nuovo centro di ricerca: il suo alto spirito istituzionale, il suo essere ricercatore e docente di grande valore, persona capace di strappare un sorriso in ogni occasione, prezioso maestro per tante studentesse e studenti, saranno così ricordati a ogni persona che frequenterà il polo di Agripolis» ha commentato Antonio Parbonetti, prorettore vicario.

 

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La nuova struttura ospiterà le principali attività di ricerca e servizio del Dipartimento, con l’obiettivo di rafforzare il trasferimento tecnologico sul territorio veneto. Il progetto punta inoltre a integrare in un’unica sede le attività di diversi gruppi di ricerca, promuovendo la collaborazione e lo scambio sui temi più rilevanti per il settore agroalimentare e ambientale.

«Il C.A.S.A. rappresenta una grande opportunità di sviluppo per l’Azienda Sperimentale dell’Università. All’interno dell’Azienda ci impegniamo da sempre ad applicare soluzioni innovative che consentano di raggiungere concreti obiettivi di sostenibilità. Il Centro ci sarà inoltre di supporto per produrre cibo nel rispetto dell’ambiente, obiettivo questo che anche il collega Maurizio Borin ha perseguito con dedizione del suo decennale lavoro di ricercatore» ha detto Francesco Morari, Direttore dell’Azienda Agraria Sperimentale dell’Ateneo.