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Buone e cattive abitudini alimentari influiscono sulla funzionalità del corpo e della fisiologia

27.10.2021

Synchronization between peripheral circadian clock and feeding-fasting cycles in microfluidic device sustains oscillatory pattern of transcriptome è il titolo dell’articolo pubblicato su ‘Nature’ e condotto da Nicola Elvassore (Principal Investigator del VIMM e Università di Padova), Onelia GaglianoJoseph Takahashi e altri co-autori, in una collaborazione che ha coinvolto l’Università di Padoval’Università Americana UT Southwestern di Dallas, e la Fondazione Umberto Veronesi.

La nostra vita è scandita da un orologio interno, che adatta con estrema precisone la nostra fisiologia alle diverse fasi della giornata, regolando funzioni come i livelli ormonali, il sonno, la temperatura corporea e il metabolismo. L’equilibrio tra l’orologio biologico interno e le abitudini quotidiane, garantisce la salute dello stato fisico e psichico di una persona, mentre un disallineamento aumenta il rischio di insorgenza di malattie, come diabete e tumori.

In questo studio si è voluto analizzare come buone e cattive abitudini alimentari influiscono sulla funzionalità del corpo e della fisiologia, utilizzando un approccio innovativo nel campo e altamente tecnologico basato su modelli di “organ on chip”.

Il vantaggio di questa tecnologia sta nella capacità di ricreare, in microscala, le condizioni e gli aspetti chiave degli organi viventi e di permettere alle cellule di vivere e crescere come se fossero all’interno di un organismo, consentendo di esplorare la risposta cellulare a diversi regimi alimentari e di controllare il tempo ma anche la frequenza con cui vengono somministrate fasi di digiuno e di alimentazione, allo scopo di mimare routine giornaliere salutari o patologiche.

Questo studio ha rivelato, anche utilizzando un sistema cellulare molto semplice, che non solo è importante la frequenza con cui si susseguono le fasi di alimentazione e digiuno, mostrando la frequenza di 12 ore come quella capace di sostenere il nostro orologio biologico, ma che è altrettanto importante l'allineamento tra segnali metabolici e ritmi circadiani, per garantire un'oscillazione robusta.

Quando infatti tale allineamento è messo in discussione da abitudini alimentari dannose, non è solo il ritmo circadiano a vacillare, ma anche altre funzioni metaboliche ad esso connesse.