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Bestiari, Erbari, Lapidari. Alla Biennale Cinema un documentario con protagoniste l’arte e la natura dell’Orto botanico Unipd

23.07.2024

Bestiari, Erbari, Lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti è stato selezionato fuori concorso all’81. Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia

È un documentario “enciclopedia” che vede protagoniste l’arte e la natura dell’Orto botanico dell’Università di Padova, diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quegli “sconosciuti” e per certi versi alieni mondi, fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario.

Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali; Erbari un documentario poetico d’osservazione all’interno dell’Orto Botanico dell’Università di PadovaLapidari, infine, un film industriale sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Un coro unico di protagonisti, attraverso multiformi voci e suoni, racconta di noi e preserva il nostro sapere.

Bestiari, Erbari, Lapidari vuole essere un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte del nostro vecchio continente.

«Crediamo che il nostro compito sia quello di “re-inventare” una visione e una rappresentazione del reale e cercare di instaurare relazioni vitali fra gli elementi che compongono le inquadrature dell’opera. Così facendo, non cerchiamo il “reale”, ma la rappresentatività del reale e l’occasione per raccogliere i racconti, le storie, le riflessioni su noi umani – dicono Massimo D’Anolfi e Martina Parenti –. A ogni spettatore il compito di arricchire il film con il proprio bagaglio di esperienze, interessi, letture o visioni cinematografiche».

«L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Nasciamo per osservare e studiare il mondo delle piante dal vero ed Erbari è un viaggio autentico, attraverso lo sguardo libero del regista, fin dentro le motivazioni del nostro lavoro quotidiano. La partecipazione ad Erbari – sottolinea Tomas Morosinotto, prefetto dell’Orto botanico dell’Università di Padova – è la testimonianza del nostro atto d’amore per un bene prezioso per tutta l’Umanità che, prima di ogni altra cosa, è un organismo vivente complesso e affascinante, da studiare, conservare e valorizzare per le future generazioni».

palma

Bestiari, Erbari, Lapidari è una produzione Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion con SRF Schweizer Radio Und Fernsehen / SRG SSR con il supporto di MIC, Euimages con il contributo di PR FESR Lombardia 2021-2027 – Bando “Lombardia per il cinema” Fondo Sviluppo Italia Francia con il supporto di Berner Filmförderung, Burgergemeinde Bern in associazione con Luce Cinecittà con partecipazione con Eye Filmmuseum, Cinémathèque Suisse. Vendite internazionali Fandango Sales. Il film sarà distribuito da Luce Cinecittà a partire da ottobre 2024.

Bestiari, Erbari, Lapidari - opera in tre atti (I atto 73’ + II atto 73’ + III atto 62’ per un totale di 208 min.) è prodotto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, David Fonjallaz e Louis Mataré. Massimo D’Anolfi e Martina Parenti oltre che della produzione e della regia si occupano della fotografia, delle riprese, del suono, del montaggio dei loro progetti. Le musiche originali sono di Massimo Mariani.