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Comunicazioni

All'Università di Padova la prima comunità di Change Agents

22.07.2021

Con una giornata di introduzione ai lavori, il 25 giugno scorso, ha avuto inizio il secondo corso per la formazione di un nuovo contingente di Change Agents, un unicum in Italia, all'Università di Padova. 

I Changes Agents, letteralmente ‘agenti di cambiamento’, sono docenti motivati, già in possesso di un Open Badge T4L, che, dopo aver seguito un percorso formativo volto ad apprendere e a saper diffondere pratiche didattiche di successo, quali community building, leadership, active learning, si mettono a disposizione della comunità accademica del proprio dipartimento, supportando i colleghi e le colleghe in percorsi di crescita professionale, al fine di creare una vera e propria rete di confronto finalizzata a promuovere una proficua collaborazione destinata a incentivare un costante processo di miglioramento e modernizzazione della didattica.

Nell'‘Universities without walls – a vision for 2030’, documento redatto dall’European University Association, si specifica quanto importante, tra le missioni prioritarie cui le università devono puntare entro il 2030, sia lo sviluppo di un sistema di insegnamento e apprendimento in grado di condurre alla formazione di ‘studentesse e studenti pensatori, creativi, critici, capaci di risolvere problemi e cittadine e cittadini attivi e responsabili’, in un processo che deve necessariamente coinvolgere non solo tutta la comunità universitaria ma anche i soggetti esterni, guidando la trasformazione verso un’università aperta, trasformativa, transnazionale, inclusiva e sostenibile.

Ma come assicurare il raggiungimento di questi sfidanti obiettivi, dal momento che le risorse destinate alle università e alle loro attività vengono costantemente ridotte e la prospettiva di innestare un diverso approccio all’insegnamento con una rivisitazione profonda di metodi, strumenti, mentalità e cultura sia del corpo docente che studentesco, appare come impresa titanica tutt’altro che scontata?

L’Università di Padova ha scelto di adottare un approccio partecipativo e diffuso, implementando lo spirito collaborativo e dotandosi, quindi, di una comunità di Change Agents. Questa comunità trans-disciplinare è un unicum in Italia, ed è stata tra gli elementi che ANVUR ha contrassegnato come distintivi di Unipd (come emerso nel corso della visita CEV tenutasi alla fine del 2018), contribuendo alla classificazione del nostro Ateneo nel top of the ranking. L’efficacia di tale comunità è risultata ancor più evidente durante i primi momenti del lockdown e a seguito delle misure restrittive adottate al fine di contenere il diffondersi della pandemia da Coronavirus. Sono stati i Change Agents, infatti, a gestire gli appuntamenti del ‘T4LTogether’ che hanno permesso al personale docente di condividere le prime esperienze di didattica a distanza e di confrontarsi su quali accorgimenti adottare per migliorare e rendere più agevole il processo di insegnamento e apprendimento in tempi di lezioni sincrone e asincrone (per es. come utilizzare al meglio le tecnologie disponibili, quali strategie didattiche adottare per aumentare l’interazione e ricevere feedback, o ancora come procedere per somministrare gli esami di profitto e/o di laurea online e verificare l’apprendimento, in modo da non rallentare la carriera di studenti e studentesse). In poche settimane, sono stati organizzati ben 24 incontri che, coinvolgendo oltre 420 docenti Unipd – quasi uno su cinque – afferenti a tutti i dipartimenti, hanno permesso di diffondere velocemente ed in modo trasversale le informazioni necessarie per attuare le migliori strategie.

La figura del Change Agent è stata pensata ed introdotta in Unipd già a partire dal 2018, quando è stato avviato il primo ciclo formativo, riservato a quei docenti che, avendo già frequentato i corsi Teaching4learning, volti a supportare lo sviluppo di metodologie e pratiche didattiche che mettessero stendetesse e studenti al centro del processo di apprendimento, avevano avuto modo di dimostrare il loro interesse a diventare parte attiva nel promuovere il miglioramento e l’innovazione didattica. Alla prima coorte di 26 change agents “classe 2018” si aggiungeranno presto i 20 aspiranti che hanno iniziato il percorso formativo lo scorso giugno. Percorso che non è che una parte di un più complesso impegno dell’Ateneo patavino per assicurare il miglioramento continuo e costante della qualità della didattica, secondo le linee guida promosse a livello europeo (Wenger, 1999 – Kotter, 1999), nella totale consapevolezza che investire per migliorare le pratiche di insegnamento, permetterà di ottimizzare l’apprendimento di studenti e studentesse, il nostro futuro.

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