Sustainable art prize
Comunicazioni

All'artista Mercedes Lachmann il Sustainable Art Prize 2025

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17.10.2025

Con un progetto che intreccia consapevolezza ecologica e memoria condivisa, l’artista brasiliana Mercedes Lachmann si è aggiudicata il Sustainable Art Prize 2025.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 10 ottobre a Verona, durante l’annuale fiera di arte contemporanea ArtVerona, nell’ambito dell’ottava edizione del premio, promosso dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con la fiera stessa. Il riconoscimento è rivolto ad artisti, artiste e collettivi che, attraverso la loro ricerca, affrontano le grandi sfide globali, in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Mercedes Lachmann, rappresentata dalla galleria Orma Art, è stata selezionata tra dieci candidature per il suo progetto che coniuga sostenibilità ambientale e riflessione decoloniale, dando vita a una proposta originale e coinvolgente. La giuria ha premiato la sua capacità di intrecciare materiali naturali, saperi tradizionali e memorie collettive, costruendo una pratica artistica capace di generare consapevolezza ecologica e aprire nuovi orizzonti sul concetto di sostenibilità.

Nei prossimi mesi, Lachmann sarà impegnata nell’ideazione e realizzazione di un’opera inedita, che prenderà forma nell’autunno del 2026 con il coinvolgimento di studentesse e studenti delle tre università partner: Ca’ Foscari Venezia, Università di Padova e Università di Verona. La partecipazione attiva delle comunità accademiche è infatti al centro del progetto del Premio che, nato nel 2017, ha assunto dal 2022 una dimensione regionale, ampliando il coinvolgimento dei tre atenei sia nel processo creativo sia nella composizione della giuria. Quest’anno, ne hanno fatto parte: Elena Semenzin (Università Ca’ Foscari Venezia), Mauro Varotto (Università di Padova), Matteo Nicolini (Università di Verona) e Giulia Zompa, storica dell’arte dell’Università degli Studi di Milano.

Nel frattempo, ad ottobre 2025 ha preso avvio anche il progetto curato dal vincitore dell’edizione precedente, Giacomo Segantin, che sta collaborando con studenti e studentesse dei tre atenei alla realizzazione di un’installazione dedicata al tema della natura infestante negli spazi urbani. L’opera esplorerà il modo in cui la vegetazione si riappropria degli ambienti antropizzati, suggerendo nuove forme di convivenza tra uomo e ambiente. L’installazione sarà aperta al pubblico nel mese di dicembre 2025, a conclusione del percorso seminariale e laboratoriale previsto dal Premio.