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Comunicazioni

Studiare negli ambienti progettati da Gio Ponti: 65 posti per studentesse e studenti

11.11.2022

Sono 65 i posti riservati alle studentesse e agli studenti dell’Università di Padova che, a partire da lunedì 14 novembre, saranno disponibili nelle sale studio di Palazzo del Bo dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 22 e il sabato dalle 7 alle 18.
Le sale ospitano gli originali arredi degli anni '40, interessati di recente da un complesso intervento di restauro, firmati dall’architetto e designer simbolo del Novecento italiano Gio Ponti.

«La riapertura delle aule studio nella sede centrale del nostro ateneo nell’anno nel quale festeggiamo gli otto secoli di vita – spiega Matilde Girolami, prorettrice con delega al Diritto allo studio dell’Università di Padova – testimonia la grande attenzione che poniamo nel garantire, e migliorare costantemente, il diritto allo studio di studentesse e studenti. L’impegno per tenere aperte le due aule oltre gli abituali orari, e anche durante tutta la giornata del sabato, fa sì che Palazzo Bo, luogo simbolo per l’Università di Padova, diventi ancora più accessibile alla popolazione studentesca che già ha ricominciato ad animarlo con il ritorno in presenza delle lezioni. Ci auguriamo che le due aule storiche ritornino un punto di riferimento per la vita accademica in un momento in cui, dopo due anni difficili, la vita universitaria torna alla sua piena potenzialità»

«È un grande piacere poter finalmente restituire alle studentesse e agli studenti del nostro Ateneo le due sale studio di Palazzo del Bo, con l’originale mobilio Ponti attentamente restaurato. L’intervento sugli arredi è stato lungo e complesso, anche a causa di una serie di operazioni di manutenzione compiute in passato, irrispettose dei materiali e delle forme originali. Insieme alla ditta incaricata e sempre in dialogo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, attenta e rigorosa partecipe di tutte le scelte operative, abbiamo di volta in volta individuato delle soluzioni che garantissero il ripristino dell’originale progetto del grande designer milanese, come risaltava dall’attento studio della documentazione d’archivio, dei disegni e delle fotografie d’epoca conservata dall'Archivio di Ateneo – dice Monica Salvadori prorettrice con delega al Patrimonio artistico, storico e culturale dell’Università di Padova. Anchora imparo, recita il motto che Ponti riprodusse alla sommità dello Scalone del Sapere. Auguro alle nostre studentesse e ai nostri studenti, che tornano a occupare questi prestigiosi ambienti, di lasciarsi qualche volta distrarre proficuamente nei loro percorsi di studi dalla straordinaria bellezza, da cui sono circondati. Quello che ci siamo impegnati a conservare e tutelare è il “loro” patrimonio».

Per tutte le iniziative dedicate al diritto allo studio messe in atto dall’Università di Padova è possibile consultare l’apposita sezione, a questo link, sul sito di Ateneo.