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Comunicazioni

39 nuovi volontari per il Servizio civile in Ateneo

27.05.2020

In questi giorni l’Università di Padova ha avviato 39 operatrici e operatori di Servizio civile universale grazie all'uso della piattaforma Zoom. In totale, in ateneo, saranno 68 giovani ad essere direttamente coinvolti in questa esperienza e le restanti 29 persone inizieranno il 15 luglio.
In questa fase dell'emergenza sanitaria, grazie ad un’apposita circolare emanata dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, gli enti e i volontari hanno potuto decidere se e come contribuire alla situazione di emergenza Covid-19, valutando la possibilità di rivedere le attività dei progetti e le modalità di attuazione, prevedendone lo svolgimento da remoto o sul campo.

In particolare, l'Università di Padova ha avviato i volontari in sette diversi progetti: nelle biblioteche, in uffici cultura e servizi sociali in sei comuni della Provincia, in servizi di alcune strutture dedicate alla cultura, quali ad esempio l’Accademia Galileiana, l'ospedale veterinario, il Centro per i diritti umani, i servizi di assistenza psicologica per la comunità studentesca e attività di sportello. A oggi 17 operatrici e operatori volontari svolgeranno le attività da remoto, mentre 22 lavoreranno in parte da remoto e in parte direttamente sul campo.

La possibilità di poter rivedere le modalità di avvio dei progetti ha consentito di coinvolgere un buon numero di operatrici e operatori volontari, e di enti di servizio civile. Infatti, a livello regionale, in base al report pubblicato il 18 maggio dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile Universale, contenente dati e riflessioni sulla situazione di riattivazione dei progetti di servizio civile universale, emerge un quadro positivo per il Veneto con 1.095 giovani avviate e avviati che hanno coinvolto il 93% delle sedi, mentre solo il 7% delle sedi di Servizio civile ha dovuto interrompere le proprie attività. Le modalità di riattivazione dei progetti riguardano più dell’80% delle sedi che sono state riattivate in modalità ordinaria, meno del 20% ha rimodulato attività ed obiettivi. La presenza di operatrici e operatori volontari attivi sul territorio è pari al 97%. Tali volontari rispetto alle modalità di impegno sono ripartiti nel seguente modo: il 55% opera in modalità mista (da remoto e sul campo), il 25% sul campo il 20% opera da remoto.

L’evento online ha visto la partecipazione del direttore generale Unipd, Alberto Scuttari, che ha accolto le operatrici e gli operatori volontari di Servizio civile universale mettendo in evidenza l’importanza della connessione con il territorio; un ringraziamento è andato al loro coraggio nel mettersi in gioco in questo momento di cambiamento.

«Auspico che la fase che stiamo vivendo di distanziamento fisico non diventi distanziamento sociale – ha affermato Scuttari -.  La nostra università, anche in questa fase, persegue l'apertura, l'innovazione e il miglioramento e vuole costruire ponti, perché di muri ne sono già stati fatti tanti. Attraverso il Servizio civile avete la possibilità di aprire all’universalità, vi auguro di poter realizzare le vostre aspettative dal punto di vista umano e di poter acquisire consapevolezza del contributo all’innovazione e al miglioramento che ognuno di voi può offrire».

L’Università di Padova ha sempre supportato il Servizio civile, prima con gli obiettori di coscienza, poi con il Servizio civile nazionale e adesso con il Servizio civile universale. L’impegno dell’Ateneo trova spazio di attuazione anche in altri contesti, tra cui la Consulta per il Servizio civile regionale, di cui è uno dei 10 componenti per la seconda volta. L’impegno verso il Servizio civile rientra inoltre nella terza missione dell’Ateneo: accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, l'università opera per favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.