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Nuova datazione al radiocarbonio posticipa di 2800 anni gli insediamenti nella Valle dell'Indo

16.04.2025

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Un gruppo di ricerca francese, italiano e tedesco, proveniente da istituzioni come l'Università Sorbona, il Museo nazionale di Storia naturale, il Centro nazionale francese per la Ricerca scientifica, l'Università di Padova, la Sapienza Università di Roma e l'Università Goethe di Francoforte, ha pubblicato uno studio, sulla rivista Scientific Reportsche ridefinisce la cronologia dell'inizio dell'agricoltura nella Valle dell'Indo, fissandola a circa 7000 anni fa. I risultati della ricerca si basano su una nuova datazione al radiocarbonio dello smalto dei denti di individui provenienti da 23 sepolture neolitiche scoperte a Mehrgarh, un importante sito archeologico in Pakistan.

Questa nuova datazione indica che l'inizio del Neolitico, che segna l'introduzione dell'agricoltura e della domesticazione di piante e animali, è molto più recente (di circa 2800 anni) rispetto a quanto si pensava. Mentre il passaggio all'agricoltura nel Vicino Oriente e in Europa è ben documentato, i dettagli su come e quando si sia diffusa a est, in Iran, Asia centrale e Asia meridionale, sono rimasti poco chiari.

«Mehrgarh è l'unico sito della Valle dell'Indo con ampie testimonianze di insediamenti neolitici, anche se privi di ceramica, rendendolo un luogo chiave per comprendere la storia iniziale dell'agricoltura in questa regione», afferma Luca Bondioli, docente all'Università di Padova e co-autore dello studio. In passato, i ricercatori credevano che il periodo neolitico a Mehrgarh fosse iniziato circa 10.000 anni fa e fosse durato diverse migliaia di anni. Tuttavia, le nuove date al radiocarbonio suggeriscono che il Neolitico a Mehrgarh iniziò in realtà tra i 7200 e i 6900 anni fa e durò solo pochi secoli, da due a cinque al massimo.

Questa nuova cronologia mette in discussione le teorie precedenti indicando che l'agricoltura nella Valle dell'Indo sia probabilmente il risultato di un arrivo tardivo di agricoltori dalle regioni vicine. Inoltre, i dati suggeriscono che i depositi neolitici di Mehrgarh si siano formati a un ritmo più rapido di quanto ipotizzato in precedenza. Infine, indicano che lo sviluppo e l'uso della ceramica in quest'area siano iniziati molto più tardi di quanto si pensasse, non prima di circa 6500 anni fa.

Massimo Vidale, docente di Preistoria del Vicino e Medio Oriente all’Università di Padova, tra gli autori dell’articolo, spiega come grazie a questa scoperta "molte delle ricostruzioni storiche sinora ritenute come acquisite siano da rivedere".

La complessità geologica e i processi di diagenesi di Mehrgarh avevano impedito una datazione precisa degli individui e del contesto cimiteriale. Ora, grazie alle avanzate tecniche di datazione al carbonio 14 del laboratorio BioArch del CNRS di Parigi, è invece possibile ottenere una datazione accurata. Questo ha permesso di collocare temporalmente le ricerche sulla mobilità e la vita infantile degli abitanti di Mehrgarh, offrendo una nuova prospettiva sulla vita della comunità preistorica. Le nuove informazioni sui tempi e sulla diffusione dell'agricoltura nell'Asia meridionale, ridefiniscono dunque la comprensione del suo sviluppo nella Valle dell'Indo.