Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2025

Equilibri economici del triennio 2026-2028
Il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità, ha approvato l’equilibrio economico previsionale propedeutico alla definizione del budget annuale autorizzatorio e del budget triennale dell’Ateneo. Per il periodo di riferimento viene determinata la stima su base prospettica dei ricavi e dei costi previsti per il funzionamento dell’Ateneo, la realizzazione delle sue politiche e le assegnazioni alle Strutture Autonome e alle Aree dell’Amministrazione Centrale. Gli equilibri del bilancio non includono tutte le poste che hanno destinazione vincolata nella spesa, quali ad esempio i progetti di ricerca su base competitiva.
Il documento per il triennio 2026-2028 delinea il quadro stimato delle seguenti grandezze:
-ricavi previsti evidenziando quelli finalizzati;
-costi di funzionamento “incomprimibili”, comprensivi di ammortamenti e accantonamenti;
-risorse per le politiche di Ateneo;
-assegnazioni per le politiche specifiche delle Aree dell’Amministrazione Centrale;
-assegnazioni ai Dipartimenti, ai Centri di Ateneo, ai Poli Multifunzionali.

Il quadro che si delinea per l’esercizio 2026 e per il triennio 2026-2028 è caratterizzato da un incremento delle risorse destinate dal MUR per il Fondo di Finanziamento Ordinario. Tale effetto si deve sia alle maggiori risorse a disposizione del sistema universitario rispetto all’anno precedente (+3,72%), sia alla performance dell’Ateneo.
Sempre sul fronte dei ricavi, si registra un adeguamento dei proventi relativi alla contribuzione studentesca riconducibile esclusivamente al consolidamento del trend di crescita del numero di studenti verificatosi negli anni precedenti. Tali maggiori disponibilità sono indirizzate a finanziare servizi per gli studenti.
Sul fronte dei costi si evidenziano:
-un aumento dei costi del personale, sia docente e ricercatore sia tecnico-amministrativo, dovuto alle dinamiche dell’organico nonché agli adeguamenti stipendiali;
-un aumento dei costi di funzionamento correlato principalmente alle utenze e ai servizi di pulizia e manutenzione e gestione dei locali ed aree;
-un andamento costante dei costi di ammortamento degli investimenti.

Di seguito la sintesi degli equilibri di bilancio per il prossimo triennio:

Equilibri economici di bilancioLe risorse destinate nell’esercizio 2026 alla prosecuzione delle Politiche di Ateneo ammontano complessivamente a 55.072.000 euro e sono così ripartite:
-37.745.000 euro in gestione alle Aree dell’Amministrazione Centrale (di cui 36.020.000 in parte corrente e 1.725.000 per investimenti);
-17.327.000 euro in gestione alle Strutture Autonome (di cui 13.515.060 in parte corrente e 3.811.940 per investimenti).

Politiche strategiche di Ateneo

 

Piano di gestione UNESCO dell’Orto Botanico

Fondato nel 1545, l’Orto Botanico di Padova è il primo orto botanico universitario al mondo, nonché il più antico ad essersi conservato fino ai nostri giorni. Sin dalla sua nascita, l’Orto di Padova ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo di studi, ricerche e scambi scientifici, divenendo fonte di ispirazione per numerosi orti in Italia e in Europa e un punto di riferimento internazionale nel campo della conservazione ex situ delle specie vegetali. Uno degli attributi che testimoniano il suo "Eccezionale Valore Universale" è rappresentato da studi e ricerche nelle discipline della botanica, medicina, ecologia e farmacia. L’Orto Botanico è di proprietà dello Stato italiano, ma ceduto in comodato d’uso permanente all’Università di Padova, che è l’unico soggetto preposto alla sua gestione e manutenzione attraverso il “Praefectus Horti Botanici Patavini”, di nomina rettorale, affiancato da un Comitato tecnico scientifico. Il Piano di gestione definisce, in un unico e organico documento, gli interventi e le trasformazioni che hanno interessato l’Orto Botanico a partire dall’anno di iscrizione nella lista del patrimonio mondiale UNESCO (1997), concentrando la propria attenzione sull’evoluzione del periodo 2012-2024 e, in chiave prospettica, sulle possibili azioni di sviluppo nel periodo 2025-2031. Il documento è articolato in una parte analitica e in una parte strategica, entrambe inquadrate rispetto alle “5 C”, ossia gli obiettivi strategici della Convenzione per la protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale: Conservazione, Comunita, Capacity building, Comunicazione e Credibilita. Si distinguono azioni a breve (1 anno), medio (3 anni) e lungo termine (6 anni). Alcuni progetti vengono identificati come prioritari per rilevanza degli obiettivi specifici nei campi della conservazione, della ricerca e della valorizzazione, per le risorse impegnate e per la centralità nelle strategie di sviluppo del Sito (tra questi, si annoverano le azioni legate alla ristrutturazione e ampliamento delle serre; interventi di manutenzione straordinaria e restyling dei percorsi espositivi; la digitalizzazione delle collezioni; il programma Education e i percorsi di formazione continua; il piano della ricerca; il piano di eliminazione delle barriere architettoniche).

   

Starting Package per attrarre ricercatrici e ricercatori eccellenti dall’estero – II edizione

Promosso e finanziato dalla Fondazione Cariparo, il bando, dopo il successo riscosso nella prima edizione che ha visto assegnati 23 grant, ha l’obiettivo di incentivare il reclutamento, da parte dell’Ateneo, di brillanti docenti, ricercatrici e ricercatori provenienti dall’estero, con la modalità della chiamata diretta o per chiara fama, fornendo loro una dotazione finanziaria, cd. “Starting Package”, immediatamente disponibile al momento della presa di servizio per la copertura delle spese di ricerca. Per la seconda edizione del progetto, la Fondazione Cariparo stanzia complessivamente 700 mila euro. L’importo forfettario assegnato a ciascun beneficiario è differenziato in base alla categoria di appartenenza (da un minimo di 30 mila euro per gli RTT a tempo definito, a un massimo di 110 mila euro per un professore ordinario).

   

Rinnovo status spin-off di Ateneo 2025-2029

Ciascuno degli spin-off dell’Università di Padova, in base al vigente Regolamento, al termine del periodo di validità quinquennale può chiedere il rinnovo dello status di spin-off per un ulteriore quinquennio. Risultano attualmente coinvolti dal rinnovo 45 spin-off, tutti attivati prima del 2019.
In conformità alle previsioni del Regolamento di Ateneo, il Comitato Spin-off di Ateneo ha verificato la sussistenza delle condizioni per il mantenimento dei requisiti di spin off, con particolare riferimento all’esame delle interazioni con l’Ateneo. In particolare, ha definito i seguenti criteri di valutazione per il rinnovo dello status di spin-off: la media del valore della produzione dello spin-off nell’ultimo triennio 2022-2024; l’intensità dei rapporti di collaborazione fra lo spin-off e l’Ateneo, definendo cinque aree di collaborazione (soglia minima la presenza di almeno due aree). Il Comitato ha fissato come condizione per un rinnovo pieno il possesso di entrambi i requisiti, suddividendo gli spin-off in tre fasce.
L’esito finale del processo è il seguente: rinnovo pieno a cinque anni per 22 spin-off; rinnovo condizionato per il triennio 2025-2027 per 12 spin-off; rinnovo per l’anno 2025, per 5 spin-off; sospensione di 1 spin-off; revoca dello status per 6 spin-off (di cui 1 per assenza dei requisiti e 5 per mancata presentazione della domanda di rinnovo).

   

Scatti stipendiali del personale docente

E' stato attribuito lo scatto stipendiale biennale a 51 docenti che ne hanno maturato il biennio per l’attribuzione nell’anno 2024.

E' stato attribuito lo scatto stipendiale triennale ad un docente che ne ha maturato il triennio per l’attribuzione nell’anno 2024.

     

Per ulteriori decisioni prese dal Consiglio di Amministrazione si rimanda al resoconto.