Consiglio di Amministrazione del 21 marzo 2023

Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) 2023-2025

Il PIAO è lo strumento di pianificazione integrata introdotto dal D.L. 80/2021 che le pubbliche amministrazioni devono adottare annualmente, al fine di assicurare la qualità e la trasparenza dell'attività amministrativa, migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese e procedere alla costante semplificazione e reingegnerizzazione dei processi anche in materia di diritto di accesso.

I documenti di programmazione triennale del Ministero dell’Università e della Ricerca e la pianificazione strategica dell’Ateneo hanno indicato le missioni istituzionali (Ricerca, Didattica e Terza Missione) dell’Ateneo e allo stesso tempo le altre Missioni abilitanti o trasversali (Sostenibilità, Internazionalizzazione e Risorse). Il PIAO raccorda la pianificazione degli ambiti strategici con l’attività amministrativa e gestionale, al fine ultimo di tracciare e potenziare la generazione del Valore Pubblico dell’Università.

Il PIAO definisce in particolare:

•gli obiettivi programmatici e strategici della performance;

•la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo, anche mediante il ricorso al lavoro agile, e gli obiettivi formativi annuali e pluriennali;

•gli strumenti e gli obiettivi del reclutamento di nuove risorse e della valorizzazione delle risorse interne;

•gli obiettivi in materia di trasparenza e di contrasto alla corruzione;

•l’elenco delle procedure da semplificare e reingegnerizzare ogni anno;

•le modalità e le azioni finalizzate a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale;

•le azioni finalizzate al pieno rispetto della parità di genere.

Fanno parte integrante del PIAO 2023-2025: il piano del personale, il piano della formazione, gli obiettivi legati alla performance organizzativa

 

Progetti PNRR Missione 4 Componente 2: autorizzato l’anticipo del 10% sui finanziamenti

Ammontano sinora a oltre 173 milioni di euro i finanziamenti ricevuti dall’Ateneo da parte del MUR per molti progetti PNRR:
•126.602.204,78 euro per Centri Nazionali, Partenariati Estesi ed Ecosistemi dell’innovazione (articolati secondo il modello “Hub and Spoke”);
•10.919.875,55 euro su progetti senza struttura hub&spoke (fra cui infrastrutture di ricerca e infrastrutture tecnologiche di innovazione);
•36.231.292,00 euro su per borse di dottorato, orientamento e ricercatori MCSA e SOE (tutti gestiti in Amministrazione Centrale).

 

Tali finanziamenti verranno erogati dai soggetti titolari per stato di avanzamento dei lavori.

L’Università di Padova partecipa complessivamente a 77 Spoke, di cui 8 come leader e 69 come affiliata. I docenti strutturati coinvolti negli Spoke sono 492, afferenti a 30 Dipartimenti e un Centro, cui si aggiungono ulteriori 133 RtdA (72 dei quali hanno già preso servizio fra febbraio e i primi di marzo).

101 borse di dottorato sono state attivate nell'ambito del 38° ciclo con un bando straordinario, e ulteriori borse saranno attivate sul 39° e sul 40° ciclo, per un totale di 155 dottorandi.

Per consentire un utilizzo tempestivo e corretto dei fondi, sono state introdotte misure organizzative (fra cui la creazione di un “Ufficio speciale Coordinamento progetti PNRR” presso ARRI) e contabili che assicurino il presidio, il coordinamento e il monitoraggio centrale dell’andamento dei singoli progetti e delle economie di gestione, il cui utilizzo è disciplinato e autorizzato con appositi criteri forniti dalla governance.

In attesa del riconoscimento delle rendicontazioni periodiche, l’Ateneo sta provvedendo agli anticipi delle spese necessarie per l’avvio e l’esecuzione dei progetti e il reclutamento di RtdA, assegnisti e dottorandi con le proprie disponibilità di cassa. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere a richiedere ai soggetti titolari, ove previsto, l’acconto del 10% sui progetti finanziati a valere sul PNRR, secondo le condizioni previste dai vari bandi e la sottoscrizione delle lettere di impegno con le quali accetta la modalità dell’eventuale recupero della somma anticipata in caso di insufficiente o inadeguata rendicontazione della spesa.