Senato Accademico del 15 luglio 2021

Didattica primo semestre a.a. 2021/20222

In base alle ultime indicazioni diramate a livello ministeriale, che invitano le università ad organizzare lo svolgimento in presenza di tutte le attività didattiche, fermo restando il rispetto dei protocolli e delle misure di sicurezza vigenti, l’Ateneo ha elaborato l’aggiornamento delle Linee di indirizzo per lo svolgimento della didattica, degli esami e delle sessioni di laurea per il primo semestre dell’anno accademico 2021/2022 (cfr Allegato).
Tutti gli insegnamenti del primo semestre, del primo trimestre e annuali dell’a.a. 2021/2022, per tutti i Corsi di laurea, i Corsi di laurea magistrale e i Corsi di laurea magistrale a ciclo unico saranno svolti in modalità duale o esclusivamente in presenza; non è prevista invece la modalità asincrona.
Per i corsi a frequenza obbligatoria, fermo restando l’impegno delle strutture didattiche a favorire la massima partecipazione alle lezioni in presenza, nel caso in cui le misure di sicurezza non lo consentano, la partecipazione a distanza sarà considerata utile a certificare la presenza ai fini dell’iscrizione agli esami; per gli studenti e le studentesse internazionali la frequenza può essere considerata valida anche nel caso di utilizzo delle registrazioni delle lezioni.
Gli esami e le sessioni di laurea della sessione autunnale si terranno in presenza e saranno programmati da ciascuna struttura didattica nella piena osservanza delle norme sulla sicurezza sanitaria.
Saranno in ogni caso assicurate delle sessioni d’esame e di laurea in modalità telematica per gli studenti e le studentesse che si trovino nell’oggettiva impossibilità di partecipare in presenza, da autocertificare utilizzando un apposito modulo.  
Tutta la documentazione, i protocolli, e la normativa di riferimento sono disponibili e costantemente aggiornati sul sito di Ateneo alla sezione https://www.unipd.it/coronavirus.

Procedure di accertamento delle competenze linguistiche per l’ammissione ai Corsi di studio dell’Ateneo

Sono stati rivisti e armonizzati i livelli minimi di conoscenza della lingua inglese per l’iscrizione ai corsi di studio dell’Ateneo e determinate le certificazioni idonee ad accertarli. Tale azione è stata sviluppata allo scopo di migliorare la trasparenza dei requisiti di ammissione, attraverso una maggiore standardizzazione, in linea con quanto previsto da altre importanti istituzioni universitarie di livello internazionale. Obiettivo di questa azione è di migliorare l’attrattività dell’Ateneo verso gli studenti e le studentesse internazionali, oltreché la qualità dell’esperienza formativa degli stessi presso l’Università e presso la città di Padova.
Di seguito una sintesi delle nuove procedure:
- sono riconosciute le certificazioni e le relative soglie minime di punteggio, di cui all’Allegato, come certificazioni di conoscenza linguistica idonee ad assicurare l’ammissione ai Corsi di studio e ai curricula erogati interamente in lingua inglese;
- tali soglie minime sono eventualmente innalzabili su iniziativa di ciascun corso di studio, e possono essere ridotte al livello B1 per i soli Corsi di laurea triennali e a ciclo unico, in coerenza con quanto stabilito dai regolamenti didattici dei singoli Corsi di studio;
- sono esonerati dalla presentazione di una certificazione di lingua inglese le studentesse e gli studenti madrelingua (inglese) provenienti dai Paesi di cui all’elenco allegato; le studentesse e gli studenti in possesso di un titolo di studio ottenuto a seguito della frequenza di un Corso di studio erogato interamente in lingua veicolare; le studentesse e gli studenti che sostengono un test standardizzato in lingua inglese (IMAT e/o SAT);
- sono accettate solo le certificazioni ottenute fino ad un massimo di cinque anni prima della data di apertura delle selezioni delle studentesse e degli studenti;
- le studentesse e gli studenti hanno la possibilità di trasmettere le certificazioni entro la data in cui viene perfezionata l’immatricolazione, pertanto le commissioni valutatrici delle candidature, in sede di valutazione della candidatura, possono ammettere  lo studente condizionatamente al conseguimento della certificazione linguistica.
Tali misure si applicano a tutte le candidate e a tutti i candidati con titolo estero a prescindere dalla cittadinanza e dalla residenza, fatta eccezione per i casi di esonero sopra citati, a partire dalle selezioni per l’ammissione all’a.a. 2022/2023.
Protocollo d'Intesa tra la Regione Veneto, le Università e le Fondazioni ITS Academy del Veneto per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante

Le Fondazioni Istituti Tecnici Superiori (ITS) regionali, costituite a partire dal 2010 allo scopo di riqualificare ed ampliare l’offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, rappresentano una realtà importante nel panorama della formazione superiore (ad oggi hanno raggiunto 51 corsi per un totale di circa 1.200 allievi e allieve iscritte al primo anno), si sviluppano in un biennio, per un totale di 1800/2000 ore comprensive di attività teorica, laboratorio e stage, si avvalgono di un corpo docente proveniente per almeno il 50% dal mondo del lavoro e, al termine del percorso, prevedono un esame finale con il rilascio del diploma di Tecnico superiore, referenziato al V° livello EQF (European Qualifications Framework – Quadro europeo delle qualificazioni).
Attraverso la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, promosso dalla Giunta Regionale del Veneto, le Università e le Fondazioni ITS Academy intendono collaborare nella messa a punto di soluzioni volte a ridurre i tassi di abbandono degli studi da parte dei e delle giovani, concorrendo alla loro piena realizzazione personale e professionale, anche attraverso l’individuazione di strumenti per il riconoscimento di crediti tra l’offerta accademica e l’offerta di formazione terziaria professionalizzante ed operando per lo sviluppo dei Poli tecnico-professionali, quali luoghi di apprendimento/ricerca in un contesto reale e dinamico a vantaggio dello sviluppo socio-economico del territorio regionale.