Unipd quarta al 2nd Alma Mater University Chess Tournament

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Dal 12 al 14 settembre si è svolta la seconda edizione dell’Alma Mater Chess Tournament, il torneo internazionale di scacchi tra università organizzato dall’Università di Bologna. L’evento ha visto sfidarsi oltre 80 studentesse, studenti e docenti provenienti da 18 atenei italiani e stranieri, confermandosi un appuntamento di rilievo nel panorama accademico e sportivo.

Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

L’Università di Padova ha preso parte alla competizione con l’Unipd Chess Club, composto da sei dei suoi migliori giocatoriGiorgio Belli (Psicologia cognitiva applicata), Tommaso Bergamasco (ICT for Internet and Multimedia), Joshuaede Cappelletto (Matematica), Jacopo Gennari (Ingegneria dell'informazione), Emma Vittoria Trolese (Psicologia dello sviluppo, della personalità e delle relazioni interpersonali) e Marco Zenari (Neuroscienze).
Nel corso delle cinque sessioni a sistema svizzero, l’Università di Padova ha affrontato in sequenza l’Università di Pisa, Harvard University, l’Università di Bologna, Maastricht University e Université de Paris.



Il torneo si è concluso con la vittoria dell’Alma Mater Università di Bologna, seguita dalla Maastricht University al secondo posto, dalla Oxford University al terzo e dall’Università di Padova al quarto. Inoltre, uno dei nostri giocatori, Giorgio Belli, ha ricevuto il premio speciale “Miglior scacchista italiano” offerto da Banca di Bologna.

«Partecipare a un evento internazionale di questo livello significa unire sport e cultura tra le giovani generazioni, valori che l'Università di Padova sostiene con convinzione - afferma il Prorettore al Benessere e allo Sport, Antonio Paoli -. Gli scacchi sono uno sport riconosciuto dal CIO e, per la loro particolarità, possono ritagliarsi un ruolo fondamentale nella formazione e nella vita quotidiana delgli studenti. Come tutti gli sport insegnano disciplina, impegno, spirito di squadra e resilienza, affinando in particolare anche la capacità di concentrazione e il pensiero strategico».

Risultati e classifica

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«Partecipare a un evento internazionale di questo livello significa unire sport e cultura tra le giovani generazioni, valori che l'Università di Padova sostiene con convinzione - afferma il Prorettore al Benessere e allo Sport, Antonio Paoli -. Gli scacchi sono uno sport riconosciuto dal CIO e, per la loro particolarità, possono ritagliarsi un ruolo fondamentale nella formazione e nella vita quotidiana delgli studenti. Come tutti gli sport insegnano disciplina, impegno, spirito di squadra e resilienza, affinando in particolare anche la capacità di concentrazione e il pensiero strategico».

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Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

L’Università di Padova ha preso parte alla competizione con l’Unipd Chess Club, composto da sei dei suoi migliori giocatoriGiorgio Belli (Psicologia cognitiva applicata), Tommaso Bergamasco (ICT for Internet and Multimedia), Joshuaede Cappelletto (Matematica), Jacopo Gennari (Ingegneria dell'informazione), Emma Vittoria Trolese (Psicologia dello sviluppo, della personalità e delle relazioni interpersonali) e Marco Zenari (Neuroscienze).
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Il torneo si è concluso con la vittoria dell’Alma Mater Università di Bologna, seguita dalla Maastricht University al secondo posto, dalla Oxford University al terzo e dall’Università di Padova al quarto. Inoltre, uno dei nostri giocatori, Giorgio Belli, ha ricevuto il premio speciale “Miglior scacchista italiano” offerto da Banca di Bologna.

«Partecipare a un evento internazionale di questo livello significa unire sport e cultura tra le giovani generazioni, valori che l'Università di Padova sostiene con convinzione - afferma il Prorettore al Benessere e allo Sport, Antonio Paoli -. Gli scacchi sono uno sport riconosciuto dal CIO e, per la loro particolarità, possono ritagliarsi un ruolo fondamentale nella formazione e nella vita quotidiana delgli studenti. Come tutti gli sport insegnano disciplina, impegno, spirito di squadra e resilienza, affinando in particolare anche la capacità di concentrazione e il pensiero strategico».

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Dal 12 al 14 settembre si è svolta la seconda edizione dell’Alma Mater Chess Tournament, il torneo internazionale di scacchi tra università organizzato dall’Università di Bologna. L’evento ha visto sfidarsi oltre 80 studentesse, studenti e docenti provenienti da 18 atenei italiani e stranieri, confermandosi un appuntamento di rilievo nel panorama accademico e sportivo.

Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

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Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

L’Università di Padova ha preso parte alla competizione con l’Unipd Chess Club, composto da sei dei suoi migliori giocatoriGiorgio Belli (Psicologia cognitiva applicata), Tommaso Bergamasco (ICT for Internet and Multimedia), Joshuaede Cappelletto (Matematica), Jacopo Gennari (Ingegneria dell'informazione), Emma Vittoria Trolese (Psicologia dello sviluppo, della personalità e delle relazioni interpersonali) e Marco Zenari (Neuroscienze).
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Il torneo si è concluso con la vittoria dell’Alma Mater Università di Bologna, seguita dalla Maastricht University al secondo posto, dalla Oxford University al terzo e dall’Università di Padova al quarto. Inoltre, uno dei nostri giocatori, Giorgio Belli, ha ricevuto il premio speciale “Miglior scacchista italiano” offerto da Banca di Bologna.

«Partecipare a un evento internazionale di questo livello significa unire sport e cultura tra le giovani generazioni, valori che l'Università di Padova sostiene con convinzione - afferma il Prorettore al Benessere e allo Sport, Antonio Paoli -. Gli scacchi sono uno sport riconosciuto dal CIO e, per la loro particolarità, possono ritagliarsi un ruolo fondamentale nella formazione e nella vita quotidiana delgli studenti. Come tutti gli sport insegnano disciplina, impegno, spirito di squadra e resilienza, affinando in particolare anche la capacità di concentrazione e il pensiero strategico».

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Dal 12 al 14 settembre si è svolta la seconda edizione dell’Alma Mater Chess Tournament, il torneo internazionale di scacchi tra università organizzato dall’Università di Bologna. L’evento ha visto sfidarsi oltre 80 studentesse, studenti e docenti provenienti da 18 atenei italiani e stranieri, confermandosi un appuntamento di rilievo nel panorama accademico e sportivo.

Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

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Dal 12 al 14 settembre si è svolta la seconda edizione dell’Alma Mater Chess Tournament, il torneo internazionale di scacchi tra università organizzato dall’Università di Bologna. L’evento ha visto sfidarsi oltre 80 studentesse, studenti e docenti provenienti da 18 atenei italiani e stranieri, confermandosi un appuntamento di rilievo nel panorama accademico e sportivo.

Cinque le università italiane presenti: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Padova, Università di Napoli Federico II, Università di Pisa e Università di Milano Bicocca, e tredici atenei internazionali, tra cui Boğaziçi University, Eindhoven University of Technology, Harvard University, Keio University, Lund University, Maastricht University, Samarkand state University, Trinity College Dublin, Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, University College Dublin, University of Cambridge, University of Oxford e Yale University.

L’Università di Padova ha preso parte alla competizione con l’Unipd Chess Club, composto da sei dei suoi migliori giocatoriGiorgio Belli (Psicologia cognitiva applicata), Tommaso Bergamasco (ICT for Internet and Multimedia), Joshuaede Cappelletto (Matematica), Jacopo Gennari (Ingegneria dell'informazione), Emma Vittoria Trolese (Psicologia dello sviluppo, della personalità e delle relazioni interpersonali) e Marco Zenari (Neuroscienze).
Nel corso delle cinque sessioni a sistema svizzero, l’Università di Padova ha affrontato in sequenza l’Università di Pisa, Harvard University, l’Università di Bologna, Maastricht University e Université de Paris.



Il torneo si è concluso con la vittoria dell’Alma Mater Università di Bologna, seguita dalla Maastricht University al secondo posto, dalla Oxford University al terzo e dall’Università di Padova al quarto. Inoltre, uno dei nostri giocatori, Giorgio Belli, ha ricevuto il premio speciale “Miglior scacchista italiano” offerto da Banca di Bologna.

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Domenica 12 ottobre 2025 si terrà la marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, alla quale partecipa anche l’Università di Padova, come in tutte le edizioni precedenti.

Il mondo è devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere. Da spietate e sanguinose guerre di ogni genere che si accaniscono ferocemente contro bambini, donne, malati e anziani. Da una folle corsa al riarmo e da segni sempre più marcati della “terza guerra mondiale”. L'impunità e la complicità con i crimini di guerra e contro l'umanità dilagano. Il diritto internazionale dei diritti umani e della pace è sepolto sotto le macerie di Gaza, Kiev, Aleppo, Khartum, della regione del Kivu. Con la marcia PerugiAssisi, in un pianeta in fiamme, vogliamo reagire con “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale” vogliamo spingerci in una direzione e in un mondo diverso. Vogliamo urlare ch la fraternità è l’alternativa alla guerra.

Il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” sta organizzando una carovana di 2 pullman gratuiti per studentesse e studenti, operatrici e operatori volontari del Servizio civile, e personale Unipd.
L’intero percorso della marcia è di circa 24 chilometri e l’arrivo alla Rocca Maggiore di Assisi sarà intorno alle 15.00. 

La partenza è prevista nella mattinata di sabato 11 ottobre, per partecipare nel pomeriggio all’evento conclusivo dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli a Perugia. Il gruppo pernotterà in una palestra messa a disposizione dagli organizzatori, per essere pronto alla partenza della marcia, domenica 12 ottobre, dai Giardini del Frontone alle ore 9. Il rientro a Padova è previsto domenica per le ore 23.00.

Per la prenotazione dei posti è richiesta la compilazione del modulo di iscrizione entro il 25 settembre 2025. Chi si sarà iscritto riceverà una mail con le informazioni utili per partecipare alla Marcia e con l’invito a partecipare all’incontro di preparazione che si svolgerà lunedì 29 settembre 2025 alle ore 17.30 presso la biblioteca del Centro Diritti Umani, in Via Beato Pellegrino 28 a Padova.

Siamo legittimati ad agire dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani e la pace in virtù della Carta delle Nazioni Unite e dell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani che recita: “Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale”.

Per informazioni: Anna Cicala anna.cicala@unipd.it - Sofia Vanzan sofia.vanzan@unipd.it
Tel. 049 8271811

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Domenica 12 ottobre 2025 si terrà la marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, alla quale partecipa anche l’Università di Padova, come in tutte le edizioni precedenti.

Il mondo è devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere. Da spietate e sanguinose guerre di ogni genere che si accaniscono ferocemente contro bambini, donne, malati e anziani. Da una folle corsa al riarmo e da segni sempre più marcati della “terza guerra mondiale”. L'impunità e la complicità con i crimini di guerra e contro l'umanità dilagano. Il diritto internazionale dei diritti umani e della pace è sepolto sotto le macerie di Gaza, Kiev, Aleppo, Khartum, della regione del Kivu. Con la marcia PerugiAssisi, in un pianeta in fiamme, vogliamo reagire con “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale” vogliamo spingerci in una direzione e in un mondo diverso. Vogliamo urlare ch la fraternità è l’alternativa alla guerra.

Il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” sta organizzando una carovana di 2 pullman gratuiti per studentesse e studenti, operatrici e operatori volontari del Servizio civile, e personale Unipd.
L’intero percorso della marcia è di circa 24 chilometri e l’arrivo alla Rocca Maggiore di Assisi sarà intorno alle 15.00. 

La partenza è prevista nella mattinata di sabato 11 ottobre, per partecipare nel pomeriggio all’evento conclusivo dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli a Perugia. Il gruppo pernotterà in una palestra messa a disposizione dagli organizzatori, per essere pronto alla partenza della marcia, domenica 12 ottobre, dai Giardini del Frontone alle ore 9. Il rientro a Padova è previsto domenica per le ore 23.00.

Per la prenotazione dei posti è richiesta la compilazione del modulo di iscrizione entro il 25 settembre 2025. Chi si sarà iscritto riceverà una mail con le informazioni utili per partecipare alla Marcia e con l’invito a partecipare all’incontro di preparazione che si svolgerà lunedì 29 settembre 2025 alle ore 17.30 presso la biblioteca del Centro Diritti Umani, in Via Beato Pellegrino 28 a Padova.

Siamo legittimati ad agire dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani e la pace in virtù della Carta delle Nazioni Unite e dell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani che recita: “Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale”.

Per informazioni: Anna Cicala anna.cicala@unipd.it - Sofia Vanzan sofia.vanzan@unipd.it
Tel. 049 8271811

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Per la prenotazione dei posti è richiesta la compilazione del modulo di iscrizione entro il 25 settembre 2025. Chi si sarà iscritto riceverà una mail con le informazioni utili per partecipare alla Marcia e con l’invito a partecipare all’incontro di preparazione che si svolgerà lunedì 29 settembre 2025 alle ore 17.30 presso la biblioteca del Centro Diritti Umani, in Via Beato Pellegrino 28 a Padova.

Siamo legittimati ad agire dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani e la pace in virtù della Carta delle Nazioni Unite e dell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani che recita: “Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale”.

Per informazioni: Anna Cicala anna.cicala@unipd.it - Sofia Vanzan sofia.vanzan@unipd.it
Tel. 049 8271811

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QUANDO IL RUMORE DISTURBA L’APPRENDIMENTO. Domani nell’Archivio Antico di Palazzo Bo il workshop internazionale dedicato agli effetti del rumore su didattica, apprendimento e qualità della vita in aula

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Nuovi strumenti per la biodiversità termale: banca dati e ceppoteca

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Il Centro Studi Termali Pietro D'Abano, in collaborazione con l'Università di Padova, ha sviluppato la prima banca dati digitale e la prima ceppoteca dedicate ai cianobatteri dei fanghi termali del bacino euganeo.
Questi strumenti innovativi, destinati alla comunità scientifica e al pubblico, valorizzano un patrimonio biologico unico e rafforzano la dimensione terapeutica dei fanghi e delle acque termali.

Due progetti distinti ma complementari: una banca dati digitale che rende accessibili online le informazioni scientifiche sui cianobatteri termali e una ceppoteca fisica, una vera e propria "biblioteca vivente" di microrganismi, ospitata nei laboratori della facility di Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) del Dipartimento di Biologia. Entrambi sono in fase conclusiva e rappresentano, come sottolinea il direttore scientifico del Centro Studi Fabrizio Caldara, «due passi avanti significativi per la ricerca sul termalismo e la valorizzazione della microbiodiversità locale, alla base delle proprietà terapeutiche dei fanghi e delle acque termali».

La banca dati online, sostenuta dal Comune di Montegrotto Terme, renderà accessibili informazioni scientifiche sui cianobatteri endemici : microrganismi esclusivi del bacino euganeo, scoperti e caratterizzati grazie a oltre un decennio di attività di ricerca. Uno strumento utile non solo per i ricercatori e ricercatrici ma anche per cittadine e cittadini interessati a scoprire la dimensione invisibile, ma straordinaria, dei fanghi termali.

La ceppoteca conserva in coltura ceppi batterici isolati dai fanghi, offrendo alla comunità scientifica la possibilità di studiare questi microrganismi, che sono tra i primi organismi apparsi sulla Terra e producono molecole protettive con effetti benefici.
Le potenzialità di studio non si limitano al termalismo: i cianobatteri, considerati tra i primi organismi apparsi sulla Terra, sono oggi oggetto di interesse anche per le ricerche sull’origine della vita e sulla fotosintesi. All’interno dei fanghi termali si custodisce, infatti, in forma vivente, una memoria biologica di miliardi di anni. Nicoletta La Rocca, professoressa del Dipartimento di Biologia, che ha contribuito all’isolamento e alla caratterizzazione genetica e funzionale delle specie, spiega che «i cianobatteri sono organismi straordinari. Sono infatti stati i primi ad aver sviluppato ossigeno nel nostro pianeta, rendendo possibile l’evoluzione della vita per come la conosciamo. Inoltre, le specie che si ritrovano nelle aree termali, per sopravvivere alle condizioni ambientali estreme in parte simili a quelle della Terra primordiale, producono molecole protettive che sono alla base degli effetti benefici dei fanghi del territorio euganeo».

Questi progetti non solo approfondiscono le proprietà curative dei fanghi, ma esplorano anche nuove frontiere nella farmacologia naturale, biotecnologie e astrobiologia, contribuendo alla promozione del termalismo di qualità.

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Il Centro Studi Termali Pietro D'Abano, in collaborazione con l'Università di Padova, ha sviluppato la prima banca dati digitale e la prima ceppoteca dedicate ai cianobatteri dei fanghi termali del bacino euganeo.
Questi strumenti innovativi, destinati alla comunità scientifica e al pubblico, valorizzano un patrimonio biologico unico e rafforzano la dimensione terapeutica dei fanghi e delle acque termali.

Due progetti distinti ma complementari: una banca dati digitale che rende accessibili online le informazioni scientifiche sui cianobatteri termali e una ceppoteca fisica, una vera e propria "biblioteca vivente" di microrganismi, ospitata nei laboratori della facility di Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) del Dipartimento di Biologia. Entrambi sono in fase conclusiva e rappresentano, come sottolinea il direttore scientifico del Centro Studi Fabrizio Caldara, «due passi avanti significativi per la ricerca sul termalismo e la valorizzazione della microbiodiversità locale, alla base delle proprietà terapeutiche dei fanghi e delle acque termali».

La banca dati online, sostenuta dal Comune di Montegrotto Terme, renderà accessibili informazioni scientifiche sui cianobatteri endemici : microrganismi esclusivi del bacino euganeo, scoperti e caratterizzati grazie a oltre un decennio di attività di ricerca. Uno strumento utile non solo per i ricercatori e ricercatrici ma anche per cittadine e cittadini interessati a scoprire la dimensione invisibile, ma straordinaria, dei fanghi termali.

La ceppoteca conserva in coltura ceppi batterici isolati dai fanghi, offrendo alla comunità scientifica la possibilità di studiare questi microrganismi, che sono tra i primi organismi apparsi sulla Terra e producono molecole protettive con effetti benefici.
Le potenzialità di studio non si limitano al termalismo: i cianobatteri, considerati tra i primi organismi apparsi sulla Terra, sono oggi oggetto di interesse anche per le ricerche sull’origine della vita e sulla fotosintesi. All’interno dei fanghi termali si custodisce, infatti, in forma vivente, una memoria biologica di miliardi di anni. Nicoletta La Rocca, professoressa del Dipartimento di Biologia, che ha contribuito all’isolamento e alla caratterizzazione genetica e funzionale delle specie, spiega che «i cianobatteri sono organismi straordinari. Sono infatti stati i primi ad aver sviluppato ossigeno nel nostro pianeta, rendendo possibile l’evoluzione della vita per come la conosciamo. Inoltre, le specie che si ritrovano nelle aree termali, per sopravvivere alle condizioni ambientali estreme in parte simili a quelle della Terra primordiale, producono molecole protettive che sono alla base degli effetti benefici dei fanghi del territorio euganeo».

Questi progetti non solo approfondiscono le proprietà curative dei fanghi, ma esplorano anche nuove frontiere nella farmacologia naturale, biotecnologie e astrobiologia, contribuendo alla promozione del termalismo di qualità.

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Due progetti distinti ma complementari: una banca dati digitale che rende accessibili online le informazioni scientifiche sui cianobatteri termali e una ceppoteca fisica, una vera e propria "biblioteca vivente" di microrganismi, ospitata nei laboratori della facility di Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) del Dipartimento di Biologia. Entrambi sono in fase conclusiva e rappresentano, come sottolinea il direttore scientifico del Centro Studi Fabrizio Caldara, «due passi avanti significativi per la ricerca sul termalismo e la valorizzazione della microbiodiversità locale, alla base delle proprietà terapeutiche dei fanghi e delle acque termali».

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Due progetti distinti ma complementari: una banca dati digitale che rende accessibili online le informazioni scientifiche sui cianobatteri termali e una ceppoteca fisica, una vera e propria "biblioteca vivente" di microrganismi, ospitata nei laboratori della facility di Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) del Dipartimento di Biologia. Entrambi sono in fase conclusiva e rappresentano, come sottolinea il direttore scientifico del Centro Studi Fabrizio Caldara, «due passi avanti significativi per la ricerca sul termalismo e la valorizzazione della microbiodiversità locale, alla base delle proprietà terapeutiche dei fanghi e delle acque termali».

La banca dati online, sostenuta dal Comune di Montegrotto Terme, renderà accessibili informazioni scientifiche sui cianobatteri endemici : microrganismi esclusivi del bacino euganeo, scoperti e caratterizzati grazie a oltre un decennio di attività di ricerca. Uno strumento utile non solo per i ricercatori e ricercatrici ma anche per cittadine e cittadini interessati a scoprire la dimensione invisibile, ma straordinaria, dei fanghi termali.

La ceppoteca conserva in coltura ceppi batterici isolati dai fanghi, offrendo alla comunità scientifica la possibilità di studiare questi microrganismi, che sono tra i primi organismi apparsi sulla Terra e producono molecole protettive con effetti benefici.
Le potenzialità di studio non si limitano al termalismo: i cianobatteri, considerati tra i primi organismi apparsi sulla Terra, sono oggi oggetto di interesse anche per le ricerche sull’origine della vita e sulla fotosintesi. All’interno dei fanghi termali si custodisce, infatti, in forma vivente, una memoria biologica di miliardi di anni. Nicoletta La Rocca, professoressa del Dipartimento di Biologia, che ha contribuito all’isolamento e alla caratterizzazione genetica e funzionale delle specie, spiega che «i cianobatteri sono organismi straordinari. Sono infatti stati i primi ad aver sviluppato ossigeno nel nostro pianeta, rendendo possibile l’evoluzione della vita per come la conosciamo. Inoltre, le specie che si ritrovano nelle aree termali, per sopravvivere alle condizioni ambientali estreme in parte simili a quelle della Terra primordiale, producono molecole protettive che sono alla base degli effetti benefici dei fanghi del territorio euganeo».

Questi progetti non solo approfondiscono le proprietà curative dei fanghi, ma esplorano anche nuove frontiere nella farmacologia naturale, biotecnologie e astrobiologia, contribuendo alla promozione del termalismo di qualità.

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Festeggia la Giornata europea delle lingue con Arqus: "tuffati" in 19 nuove lingue per un giorno!

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Sai come si saluta in gallese? O come si chiede “come stai?” in lituano?
Il 26 settembre, in occasione della Giornata europea delle lingue, l’Arqus Plurilingual Hub offre a studentesse, studenti e personale delle università Arqus un’opportunità unica: scoprire ben 19 lingue diverse in modo semplice, divertente e coinvolgente!

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UNA SICUREZZA… FOTONICA. COME LA LUCE QUANTISTICA PROTEGGERÀ LE NOSTRE COMUNICAZIONI. Venerdì 12 settembre torna [ING.tonic]

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New tools for thermal biodiversity: database and strain collection

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The Pietro D'Abano Thermal Study Centre, in collaboration with the University of Padua, has developed the first digital database and the first strain collection dedicated to cyanobacteria from the thermal muds of the Euganean basin. These innovative tools, aimed at the scientific community and the public, enhance a unique biological heritage and strengthen the therapeutic dimension of thermal muds and waters.

Two distinct but complementary projects: a digital database that makes scientific information about thermal cyanobacteria accessible online, and a physical strain collection, a true "living library" of microorganisms, housed in the laboratories of the Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) facility at the Department of Biology. Both projects are nearing completion and represent, as emphasised by the scientific director of the Study Centre, Fabrizio Caldara, "two significant steps forward in research on thermalism and the enhancement of local microbiodiversity, which underpins the therapeutic properties of thermal muds and waters."

The online database, supported by the Municipality of Montegrotto Terme, will make scientific information about endemic cyanobacteria accessible: exclusive microorganisms of the Euganean basin, discovered and characterised thanks to over a decade of research activities. This tool is useful not only for researchers but also for citizens interested in discovering the extraordinary yet invisible dimension of thermal muds.
The strain collection preserves bacterial strains isolated from the muds in culture, offering the scientific community the opportunity to study these microorganisms, which are among the first organisms to appear on Earth and produce protective molecules with beneficial effects.

The study potential is not limited to thermalism: cyanobacteria, considered among the first organisms to appear on Earth, are now of interest for research on the origin of life and photosynthesis. Within the thermal muds, a biological memory of billions of years is preserved in living form. Nicoletta La Rocca, professor at the Department of Biology, who contributed to the isolation and genetic and functional characterisation of the species, explains that "cyanobacteria are extraordinary organisms. They were the first to develop oxygen on our planet, making the evolution of life as we know it possible. Furthermore, the species found in thermal areas, to survive the extreme environmental conditions partially similar to those of primordial Earth, produce protective molecules that are the basis of the beneficial effects of the Euganean muds.

These projects not only deepen the understanding of the healing properties of the muds but also explore new frontiers in natural pharmacology, biotechnology, and astrobiology, contributing to the promotion of high-quality thermalism.

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Two distinct but complementary projects: a digital database that makes scientific information about thermal cyanobacteria accessible online, and a physical strain collection, a true "living library" of microorganisms, housed in the laboratories of the Plant Genome Editing and Phenotyping (PGE) facility at the Department of Biology. Both projects are nearing completion and represent, as emphasised by the scientific director of the Study Centre, Fabrizio Caldara, "two significant steps forward in research on thermalism and the enhancement of local microbiodiversity, which underpins the therapeutic properties of thermal muds and waters."

The online database, supported by the Municipality of Montegrotto Terme, will make scientific information about endemic cyanobacteria accessible: exclusive microorganisms of the Euganean basin, discovered and characterised thanks to over a decade of research activities. This tool is useful not only for researchers but also for citizens interested in discovering the extraordinary yet invisible dimension of thermal muds.
The strain collection preserves bacterial strains isolated from the muds in culture, offering the scientific community the opportunity to study these microorganisms, which are among the first organisms to appear on Earth and produce protective molecules with beneficial effects.

The study potential is not limited to thermalism: cyanobacteria, considered among the first organisms to appear on Earth, are now of interest for research on the origin of life and photosynthesis. Within the thermal muds, a biological memory of billions of years is preserved in living form. Nicoletta La Rocca, professor at the Department of Biology, who contributed to the isolation and genetic and functional characterisation of the species, explains that "cyanobacteria are extraordinary organisms. They were the first to develop oxygen on our planet, making the evolution of life as we know it possible. Furthermore, the species found in thermal areas, to survive the extreme environmental conditions partially similar to those of primordial Earth, produce protective molecules that are the basis of the beneficial effects of the Euganean muds.

These projects not only deepen the understanding of the healing properties of the muds but also explore new frontiers in natural pharmacology, biotechnology, and astrobiology, contributing to the promotion of high-quality thermalism.

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Verbale sorteggio del 10 settembre 2025

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Diventa tutor degli Arqus Café!

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È aperta la call per i tutor dell’11ª edizione degli Arqus Cafés, in programma dal 6 ottobre al 12 dicembre 2025.

Gli Arqus Cafés sono incontri informali in cui studentesse, studenti e personale delle università dell’Alleanza possono praticare una lingua straniera guidati da tutor madrelingua o di livello equivalente. Nati nella primavera del 2020 come iniziativa digitale, i Café hanno avuto un grande successo e oggi rappresentano uno degli appuntamenti più apprezzati di Arqus, offrendo un’occasione unica di scambio culturale e di crescita linguistica in un ambiente rilassato e privo delle pressioni tipiche delle lezioni frontali.

Come tutor, avrai il compito di facilitare la conversazione nella tua lingua madre o principale, incoraggiando i partecipanti a mettersi in gioco. Riceverai una formazione dedicata, linee guida, suggerimenti di temi e strategie per condurre al meglio le sessioni. In molti casi lavorerai in coppia con un altro tutor della stessa lingua. Ogni Café dura un’ora alla settimana e potrà essere programmato in base alle tue disponibilità.

Tutte le lingue Arqus saranno proposte, ma c’è spazio anche per nuove lingue: la tua competenza può diventare un ponte verso altre culture!

Candidati come tutor degli Arqus Café e contribuisci a far crescere la comunità internazionale Arqus!

Compila il form per candidarti

Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata agli Arqus Café o scrivi a: arqus_cafe@arqus-alliance.eu.

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È aperta la call per i tutor dell’11ª edizione degli Arqus Cafés, in programma dal 6 ottobre al 12 dicembre 2025.

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È aperta la call per i tutor dell’11ª edizione degli Arqus Cafés, in programma dal 6 ottobre al 12 dicembre 2025.

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