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I ricercatori hanno scoperto che il cervello, durante i momenti di apparente inattività, rievoca schemi di attività nervosa simili a quelli attivati durante attività reali e si prepara per il futuro. Gli studi pubblicati su «Neuron» e «PNAS» rivelano che questa attività spontanea avviene in diverse specie, dagli esseri umani ai vermi.
Ad esempio, le aree visive specializzate nel riconoscimento dei volti mostrano attività simili a quando osserviamo un volto reale, mentre il sistema motorio replica schemi di movimento anche quando siamo a riposo. Questo suggerisce che il cervello utilizza i periodi di riposo per consolidare la memoria delle azioni passate, preparandosi per affrontare stimoli futuri.
Comprendere questi meccanismi potrebbe essere cruciale nella ricerca sulle malattie neurologiche, come il trattamento dei deficit da ictus. Il cervello è quindi un archivista instancabile e un allenatore costante, sempre all'opera anche quando crediamo di non fare nulla.
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I ricercatori hanno scoperto che il cervello, durante i momenti di apparente inattività, rievoca schemi di attività nervosa simili a quelli attivati durante attività reali e si prepara per il futuro. Gli studi pubblicati su «Neuron» e «PNAS» rivelano che questa attività spontanea avviene in diverse specie, dagli esseri umani ai vermi.
Ad esempio, le aree visive specializzate nel riconoscimento dei volti mostrano attività simili a quando osserviamo un volto reale, mentre il sistema motorio replica schemi di movimento anche quando siamo a riposo. Questo suggerisce che il cervello utilizza i periodi di riposo per consolidare la memoria delle azioni passate, preparandosi per affrontare stimoli futuri.
Comprendere questi meccanismi potrebbe essere cruciale nella ricerca sulle malattie neurologiche, come il trattamento dei deficit da ictus. Il cervello è quindi un archivista instancabile e un allenatore costante, sempre all'opera anche quando crediamo di non fare nulla.
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I ricercatori hanno scoperto che il cervello, durante i momenti di apparente inattività, rievoca schemi di attività nervosa simili a quelli attivati durante attività reali e si prepara per il futuro. Gli studi pubblicati su «Neuron» e «PNAS» rivelano che questa attività spontanea avviene in diverse specie, dagli esseri umani ai vermi.
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