Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune

Array ( [body] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Body [#access] => 1 [#label_display] => hidden [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => body [#field_type] => text_with_summary [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 433992 [uid] => 2032 [title] => Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101584 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689336719 [changed] => 1693464033 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1693464033 [revision_uid] => 102 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato [format] => [safe_value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2267 ) [2] => Array ( [tid] => 2462 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 4 [current_revision_id] => 433992 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[safe_summary] => ) ) [#formatter] => text_summary_or_trimmed [0] => Array ( [#markup] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

) ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Immagine [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_img_box_lancio_news [#field_type] => image [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 433992 [uid] => 2032 [title] => Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101584 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689336719 [changed] => 1693464033 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1693464033 [revision_uid] => 102 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato [format] => [safe_value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2267 ) [2] => Array ( [tid] => 2462 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 4 [current_revision_id] => 433992 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) ) [#formatter] => image [0] => Array ( [#theme] => image_formatter [#item] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) [#image_style] => [#path] => ) ) [field_abstract_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Abstract [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_abstract_news [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 433992 [uid] => 2032 [title] => Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101584 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689336719 [changed] => 1693464033 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1693464033 [revision_uid] => 102 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato [format] => [safe_value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2267 ) [2] => Array ( [tid] => 2462 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 4 [current_revision_id] => 433992 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato [format] => [safe_value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune [href] => node/101584 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 1 [#title] => Data [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_date_box_lancio_news [#field_type] => date [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 433992 [uid] => 2032 [title] => Micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101584 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689336719 [changed] => 1693464033 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1693464033 [revision_uid] => 102 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

In foto, la valle del Douro, sito UNESCO, zona di produzione del vino Porto, Portogallo (foto di Paolo Tarolli)

La viticoltura eroica è una di quelle realtà dove sussiste un intreccio virtuoso tra il territorio e l’uomo che lo vive, lo trasforma e ne estrae i suoi frutti migliori. L’Europa ospita numerosi esempi, come i vitigni di produzione del vino Porto, in Portogallo, posti sugli aspri versanti bagnati dal fiume Douro. Oppure alcune eccellenze italiane, come i vini nati sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, fino alle isole più remote, come Pantelleria. Un equilibrio ora a rischio, attaccato su più fronti. Da un lato il cambiamento climatico, dall’altro, una società in continua evoluzione.

Esiste un filo sottile che lega la moltitudine di micromondi dediti alla viticoltura eroica, tra valori e sfide in comune. Questi sono i temi discussi in un articolo pubblicato sulla rivista iScience dal gruppo di ricerca del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova guidato dal docente Paolo Tarolli.

La viticoltura eroica, definita dal CERVIM come quei vigneti posti ad una pendenza superiore al 30%, su terrazzi agricoli, ad altitudine superiore ai 500 m di quota o in piccole isole, è un patrimonio d’eccezionale valore storico e culturale – spiega Tarolli –. Essa rappresenta un legame indissolubile tra difficili condizioni ambientali e la tenacia dei viticoltori impegnati a portare avanti secoli di tradizione nel rispetto delle radici culturali delle comunità locali».

Prendendo spunto dai risultati ottenuti nella ricerca che hanno condotto negli ultimi anni nell’ambito di progetti nazionali (Programma di Sviluppo Rurale del Veneto) e internazionali (progetto Horizon 2020 ERC TerrACE), in stretta collaborazione con i viticoltori e le amministrazioni, gli autori dell’articolo sono chiari sui rischi che questi paesaggi culturali dovranno affrontare, ma propongono anche alcune possibili soluzioni.

«Da un punto di vista climatico, attualmente sono due le principali sfide dovute all'intensificazione del ciclo idrologico: precipitazioni e siccità estreme. Da un lato, piogge intense e localizzate possono provocare grave erosione del suolo agricolo e innescare frane su pendii terrazzati. Dall’altro, il protrarsi di condizioni di severa siccità (il 2022 è stato un anno estremo da questo punto di vista) sta creando criticità senza precedenti in termini di gestione dell’acqua – commentano i ricercatori del TESAF.

«L’ultimo mezzo secolo è stato caratterizzato dall’esodo rurale e dal graduale abbandono dei paesaggi montani. Le nuove generazioni non sono disposte a continuare a lavorare in condizioni estreme se i benefici economici non sono abbastanza soddisfacenti e se non viene intrapresa una chiara e concreta azione politica comunitaria a loro supporto».

È necessario intervenire sul territorio soprattutto verso una migliore e più sostenibile gestione della risorsa idrica, anche offrendo linee guida pratiche come ad esempio la messa in opera di microinvasi, in grado di agire in caso di precipitazione estrema (laminazione del deflusso e mitigazione piene) o mancanza d’acqua (riuso dell’acqua meteorica raccolta per irrigazione di emergenza).

Le nuove tecnologie di telerilevamento consentono di “digitalizzare” i versanti coltivati ad altissima risoluzione, permettendo così di simulare le precipitazioni e i deflussi d’acqua nei vigneti e guidare la progettazione delle opere in un’ottica di agricoltura di precisione.

Nello studio si sottolinea inoltre l’importanza di fare rete tra scienziati, aziende agricole, associazioni di categoria, enti locali, consumatori e decisori politici per una migliore comprensione delle problematiche e per la ricerca di soluzioni di mitigazione. Da qui l’importanza dell’educare le nuove generazioni su questi temi, riscoprendo il passato ma guardando al futuro, ovvero “educazione come strumento imprescindibile per la sopravvivenza dei paesaggi culturali”. E concludono: "La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche".

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120793 [uid] => 2032 [filename] => fig.2.jpg [uri] => public://fig.2.jpg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 1128784 [status] => 1 [timestamp] => 1689336719 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 3024 [width] => 4032 ) [height] => 3024 [width] => 4032 [alt] => fiume [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato [format] => [safe_value] => Un gruppo di ricerca Unipd fonde le esperienze maturate negli ultimi anni di ricerca in tema di viticoltura eroica in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica «iScience». I valori di paesaggi culturali unici, fatti di persone e tradizioni, sono ora a rischio a causa dei cambiamenti climatici e di una società mutata rispetto a quella del passato ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2267 ) [2] => Array ( [tid] => 2462 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 4 [current_revision_id] => 433992 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) [#formatter] => date_default [0] => Array ( [#markup] => Ven, 14/07/2023 ) ) )

T4L I Mooc T4L

Array ( [field_accordion_titolo_fro] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Titolo frontend [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_accordion_titolo_fro [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430553 [uid] => 10762 [title] => T4L I Mooc T4L [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101583 [type] => accordion [language] => it [created] => 1689335305 [changed] => 1690976928 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1690976928 [revision_uid] => 102 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_accordion_element] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [nid] => 76199 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348892 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Insegnare online Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76199 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615891682 [changed] => 1615892568 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892568 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) [format] => [safe_value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348892 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) [1] => Array ( [nid] => 76201 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348897 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76201 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615892132 [changed] => 1615892599 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892599 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning [format] => [safe_value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348897 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) ) [field_accordion_sottotitolo] => Array ( ) [field_accordion_titolo_fro] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

I Mooc T4L

[format] => 1 [safe_value] =>

I Mooc T4L

) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430553 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

I Mooc T4L

[format] => 1 [safe_value] =>

I Mooc T4L

) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] =>

I Mooc T4L

) ) [field_accordion_element] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -1 [#title] => Elementi accordion [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_accordion_element [#field_type] => node_reference [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430553 [uid] => 10762 [title] => T4L I Mooc T4L [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101583 [type] => accordion [language] => it [created] => 1689335305 [changed] => 1690976928 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1690976928 [revision_uid] => 102 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_accordion_element] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [nid] => 76199 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348892 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Insegnare online Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76199 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615891682 [changed] => 1615892568 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892568 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) [format] => [safe_value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348892 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) [1] => Array ( [nid] => 76201 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348897 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76201 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615892132 [changed] => 1615892599 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892599 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning [format] => [safe_value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348897 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) ) [field_accordion_sottotitolo] => Array ( ) [field_accordion_titolo_fro] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

I Mooc T4L

[format] => 1 [safe_value] =>

I Mooc T4L

) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430553 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [nid] => 76199 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348892 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Insegnare online Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76199 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615891682 [changed] => 1615892568 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892568 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) [format] => [safe_value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348892 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) [1] => Array ( [nid] => 76201 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 348897 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76201 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615892132 [changed] => 1615892599 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892599 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning [format] => [safe_value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348897 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) [#formatter] => node_reference_default [0] => Array ( [#type] => link [#title] => Mooc T4L Insegnare online Materiali [#href] => node/76199 [#options] => Array ( [entity_type] => node [entity] => stdClass Object ( [vid] => 348892 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Insegnare online Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76199 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615891682 [changed] => 1615892568 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892568 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Corso di 15 ore in autoformazione rivolto a Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato, RTDB, RTDA
Informazioni

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) [format] => [safe_value] => Teaching4Learning Insegnare Online (T4L 1.0) ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348892 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) [1] => Array ( [#type] => link [#title] => Mooc T4L Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning Materiali [#href] => node/76201 [#options] => Array ( [entity_type] => node [entity] => stdClass Object ( [vid] => 348897 [uid] => 10762 [title] => Mooc T4L Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning Materiali [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 76201 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1615892132 [changed] => 1615892599 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1615892599 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Discover the power of active participation in adult learning, encouraging teamwork and collaboration among students.
More information

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning [format] => [safe_value] => FutureLearn - Innovative Teaching: Engaging Adult Learners with Active Learning ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 348897 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about T4L I Mooc T4L [href] => node/101583 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => T4L I Mooc T4L ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

T4L Didattica Blended Video

Array ( [body] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -2 [#title] => Body [#access] => 1 [#label_display] => hidden [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => body [#field_type] => text_with_summary [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 438932 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Video [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101580 [type] => accordion [language] => it [created] => 1689333322 [changed] => 1697461973 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1697461973 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_element] => Array ( ) [field_accordion_sottotitolo] => Array ( ) [field_accordion_titolo_fro] => Array ( ) [field_allegato_element] => Array ( ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 5 [current_revision_id] => 438932 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

 

[safe_summary] => ) ) [#formatter] => text_summary_or_trimmed [0] => Array ( [#markup] =>
) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about T4L Didattica Blended Video [href] => node/101580 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => T4L Didattica Blended Video ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

2023N18. Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame

Array ( [field_titolo_frontend_all] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Titolo frontend [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_titolo_frontend_all [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430525 [uid] => 4 [title] => 2023N18. Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101579 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689332556 [changed] => 1689332556 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689332556 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120792 [uid] => 4 [filename] => 17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [uri] => public://2023/17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387984 [status] => 1 [timestamp] => 1689332551 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => simonetta.capparotto [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-fe5ebd9e5e240c4294455b6b42fa6a76";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430525 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) [field_allegato_file] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -3 [#title] => File [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_allegato_file [#field_type] => file [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430525 [uid] => 4 [title] => 2023N18. Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101579 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689332556 [changed] => 1689332556 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689332556 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120792 [uid] => 4 [filename] => 17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [uri] => public://2023/17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387984 [status] => 1 [timestamp] => 1689332551 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => simonetta.capparotto [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-fe5ebd9e5e240c4294455b6b42fa6a76";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430525 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120792 [uid] => 4 [filename] => 17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [uri] => public://2023/17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387984 [status] => 1 [timestamp] => 1689332551 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) [#formatter] => file_default [0] => Array ( [#theme] => file_link [#file] => stdClass Object ( [fid] => 120792 [uid] => 4 [filename] => 17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [uri] => public://2023/17 no preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N18.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387984 [status] => 1 [timestamp] => 1689332551 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about 2023N18. Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [href] => node/101579 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => 2023N18. Comunicazione di non svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

2023N6 Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame

Array ( [field_titolo_frontend_all] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Titolo frontend [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_titolo_frontend_all [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430523 [uid] => 4 [title] => 2023N6 Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101578 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689331840 [changed] => 1689331923 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689331923 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120791 [uid] => 4 [filename] => 16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [uri] => public://2023/16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387459 [status] => 1 [timestamp] => 1689331898 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => simonetta.capparotto [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-fe5ebd9e5e240c4294455b6b42fa6a76";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430523 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) [field_allegato_file] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -3 [#title] => File [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_allegato_file [#field_type] => file [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430523 [uid] => 4 [title] => 2023N6 Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101578 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689331840 [changed] => 1689331923 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689331923 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [format] => [safe_value] => Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120791 [uid] => 4 [filename] => 16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [uri] => public://2023/16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387459 [status] => 1 [timestamp] => 1689331898 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => simonetta.capparotto [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-fe5ebd9e5e240c4294455b6b42fa6a76";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430523 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120791 [uid] => 4 [filename] => 16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [uri] => public://2023/16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387459 [status] => 1 [timestamp] => 1689331898 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) [#formatter] => file_default [0] => Array ( [#theme] => file_link [#file] => stdClass Object ( [fid] => 120791 [uid] => 4 [filename] => 16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [uri] => public://2023/16 sì preselezione ulteriore posticipo calendario albo 2023N6.pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 387459 [status] => 1 [timestamp] => 1689331898 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2529 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about 2023N6 Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame [href] => node/101578 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => 2023N6 Comunicazione svolgimento preselezione e ulteriore posticipo calendario prove d'esame ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

New genetic strategy found to fight Huntington's disease

Array ( [body] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Body [#access] => 1 [#label_display] => hidden [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => body [#field_type] => text_with_summary [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430521 [uid] => 2032 [title] => New genetic strategy found to fight Huntington's disease [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101577 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689330567 [changed] => 1689330611 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689330611 [revision_uid] => 2032 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease [format] => [safe_value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2296 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430521 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[safe_summary] => ) ) [#formatter] => text_summary_or_trimmed [0] => Array ( [#markup] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease.

) ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Immagine [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_img_box_lancio_news [#field_type] => image [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430521 [uid] => 2032 [title] => New genetic strategy found to fight Huntington's disease [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101577 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689330567 [changed] => 1689330611 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689330611 [revision_uid] => 2032 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease [format] => [safe_value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2296 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430521 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) ) [#formatter] => image [0] => Array ( [#theme] => image_formatter [#item] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) [#image_style] => [#path] => ) ) [field_abstract_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Abstract [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_abstract_news [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430521 [uid] => 2032 [title] => New genetic strategy found to fight Huntington's disease [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101577 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689330567 [changed] => 1689330611 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689330611 [revision_uid] => 2032 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease [format] => [safe_value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2296 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430521 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease [format] => [safe_value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about New genetic strategy found to fight Huntington's disease [href] => node/101577 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => New genetic strategy found to fight Huntington's disease ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 1 [#title] => Data [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_date_box_lancio_news [#field_type] => date [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430521 [uid] => 2032 [title] => New genetic strategy found to fight Huntington's disease [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101577 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1689330567 [changed] => 1689330611 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1689330611 [revision_uid] => 2032 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin among the Caucasian population, there is no effective therapy available for Huntington's disease. Recently published in Nature Communications, entitled Genome-wide screening in pluripotent cells identifies Mtf1 as a suppressor of mutant huntingtin toxicity is the result of the work by the research group led by Prof Graziano Martello of the Department of Biology of the University of Padua who also heads the Laboratory of Pluripotent Stem Cell Biology, which is funded by the Telethon and Armenise-Harvard Foundations.

At the root of Huntington's disease is a genetic defect that stems from the accumulation of a protein called huntingtin, which over time, results in the progressive death of cells in specific areas of the brain. Initial symptoms range from abrupt changes in mood, apathy and depression, to progressive unsteadiness and lack of motor coordination. The cause of this genetic defect has been known for over 30 years and, thanks to the work of researchers from all over the world, and many aspects of the neurodegenerative process has been clarified. However, to date, there are no therapies to counteract its damage.

Using stem cells grown in the laboratory as a model of the disease, researchers at the University of Padua have scanned the entire human genetic heritage in search of genes capable of protecting diseased cells.

Co-author and researcher Giorgia Ferlazzo, who dedicated her doctorate in Molecular Medicine to this project, explains, “Holding the same genetic mutation responsible for the pathology in humans, we use zebrafish and mice models to study Huntington's disease. Here, we identified that Mtf1 has a protective ability, and supplied this gene to the cells through viral vectors or genetic instructions in the form of messenger RNA (mRNA), which led to an improvement or even the arrest of the development of the disease in both models.”

Comments from the Neuroscience PhD student Sonia Amato, who equally contributed to the work along with Anna Gambetta, “These positive results were also confirmed in a human model, thanks to a stem cell sample donated by a patient. In this case, we obtained a sample of diseased neuronal cells from a patient and as a result Mtf1 proved to be able to reduce some of the characteristic defects of Huntington's disease. Such encouraging results pushes us to continue on this road to develop a new therapeutic strategy in the future.

Prof Martello concludes, “While the road to therapy in patients remains far, we must improve the way these therapeutic genes are delivered to humans first. In animal models we used viral vectors or mRNAs, those tools that have become commonly used for vaccines against COVID-19. Now we are interested in understanding whether these tools are also suitable for the treatment of neurodegenerative diseases.

[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120790 [uid] => 2032 [filename] => n_malattia_ospedale_0.jpeg [uri] => public://n_malattia_ospedale_0.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 16235 [status] => 1 [timestamp] => 1689330567 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 227 [width] => 677 ) [height] => 227 [width] => 677 [alt] => sick [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease [format] => [safe_value] => Researchers at the University of Padua identify a potential therapeutic strategy for Huntington's disease. As the most widespread neurodegenerative disorder of genetic origin, there is no effective therapy available for Huntington's disease ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2296 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [value2] => 2024-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 430521 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-07-14T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) [#formatter] => date_default [0] => Array ( [#markup] => Ven, 14/07/2023 ) ) )

T4L Didattica Blended Per approfondire

Array ( [field_titolo_frontend] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Titolo frontend [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_titolo_frontend [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => elemento_accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Per approfondire ) ) [body] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -3 [#title] => Body [#access] => 1 [#label_display] => hidden [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => body [#field_type] => text_with_summary [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => elemento_accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) [#formatter] => text_summary_or_trimmed [0] => Array ( [#markup] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

) ) [field_accordion_state] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -1 [#title] => Aperto/Chiuso [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_accordion_state [#field_type] => list_text [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => elemento_accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => chiuso ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about T4L Didattica Blended Per approfondire [href] => node/101576 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) [field_outline_level] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 31 [#title] => Livello outline [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_outline_level [#field_type] => list_text [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => elemento_accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => h3 ) ) )

T4L Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025

Array ( [field_titolo_frontend_all] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Titolo frontend [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_titolo_frontend_all [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430509 [uid] => 10762 [title] => T4L Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101574 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689330036 [changed] => 1749108725 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749108725 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [format] => [safe_value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 139413 [uid] => 10762 [filename] => Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [uri] => public://Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 2544212 [status] => 1 [timestamp] => 1746453281 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430509 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [format] => [safe_value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 ) ) [field_allegato_file] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -3 [#title] => File [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_allegato_file [#field_type] => file [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => allegato [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430509 [uid] => 10762 [title] => T4L Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101574 [type] => allegato [language] => it [created] => 1689330036 [changed] => 1749108725 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749108725 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_2] => Array ( ) [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_titolo_frontend_all] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [format] => [safe_value] => Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 ) ) ) [field_allegato_file] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 139413 [uid] => 10762 [filename] => Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [uri] => public://Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 2544212 [status] => 1 [timestamp] => 1746453281 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430509 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 139413 [uid] => 10762 [filename] => Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [uri] => public://Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 2544212 [status] => 1 [timestamp] => 1746453281 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) [#formatter] => file_default [0] => Array ( [#theme] => file_link [#file] => stdClass Object ( [fid] => 139413 [uid] => 10762 [filename] => Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [uri] => public://Linee guida modalità telematica nei cds 2025-26_1 (1).pdf [filemime] => application/pdf [filesize] => 2544212 [status] => 1 [timestamp] => 1746453281 [type] => document [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( ) [display] => 1 [description] => ) ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about T4L Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 [href] => node/101574 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => T4L Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Blended 2025 ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

T4L Didattica Blended Per approfondire

Array ( [field_accordion_element] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -1 [#title] => Elementi accordion [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_accordion_element [#field_type] => node_reference [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => accordion [#object] => stdClass Object ( [vid] => 486254 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101573 [type] => accordion [language] => it [created] => 1689328286 [changed] => 1742301675 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1742301675 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( ) [field_accordion_element] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [nid] => 101576 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) ) [1] => Array ( [nid] => 117459 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 486251 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 117459 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1742301527 [changed] => 1742301583 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1742301583 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [format] => [safe_value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 486251 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) ) [field_accordion_sottotitolo] => Array ( ) [field_accordion_titolo_fro] => Array ( ) [field_allegato_element] => Array ( ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 8 [current_revision_id] => 486254 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [nid] => 101576 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) ) [1] => Array ( [nid] => 117459 [access] => 1 [node] => stdClass Object ( [vid] => 486251 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 117459 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1742301527 [changed] => 1742301583 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1742301583 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [format] => [safe_value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 486251 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) [#formatter] => node_reference_default [0] => Array ( [#type] => link [#title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [#href] => node/101576 [#options] => Array ( [entity_type] => node [entity] => stdClass Object ( [vid] => 430517 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101576 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1689330482 [changed] => 1749109016 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1749109016 [revision_uid] => 4 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

Ulteriori informazioni e FORM per la presentazione del corso in modalità Blended/Online (ADISS - accesso con SSO) 

Incontro formativo per progettare un Corso in Modalità Blended (in Mediaspace - accesso con SSO) 

Estratti dal Workshop 2022 sulla Didattica Blended (in Mediaspace - accesso con SSO)

Report del monitoraggio del progetto “didattica blended learning” 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Per approfondire [format] => [safe_value] => Per approfondire ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430517 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) ) ) [1] => Array ( [#type] => link [#title] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [#href] => node/117459 [#options] => Array ( [entity_type] => node [entity] => stdClass Object ( [vid] => 486251 [uid] => 10762 [title] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 117459 [type] => elemento_accordion [language] => it [created] => 1742301527 [changed] => 1742301583 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1742301583 [revision_uid] => 10762 [taxonomy_vocabulary_8] => Array ( ) [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>

E' disponibile inoltre il CHATBOT per l'aiuto alla progettazione di lezioni singole o insegnamenti interi in presenza, blended e online  seguendo le linee dello Smart Learning Design al seguente LINK 

[safe_summary] => ) ) ) [field_accordion_state] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => chiuso ) ) ) [field_allegato_element] => Array ( ) [field_outline_level] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => h3 ) ) ) [field_titolo_frontend] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento [format] => [safe_value] => T4L Didattica Blended strumenti per la progettazione di un insegnamento ) ) ) [name] => teaching4learning [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 486251 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => ) ) ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about T4L Didattica Blended Per approfondire [href] => node/101573 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => T4L Didattica Blended Per approfondire ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

Ammissione alle scuole di specializzazione per medici

Array ( [field_seconda_riga_per_titolo] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -4 [#title] => Seconda riga per titolo [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_seconda_riga_per_titolo [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => carosello_lanci_homepage [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430501 [uid] => 2032 [title] => Ammissione alle scuole di specializzazione per medici [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101572 [type] => carosello_lanci_homepage [language] => it [created] => 1689325575 [changed] => 1718800475 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1718800475 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( ) [field_img_lancio_carosello_hp] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) ) ) [field_link_est_carosello] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie [format] => [safe_value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) ) [field_per_lancio_hp] => Array ( ) [field_seconda_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. [format] => [safe_value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) ) [field_terza_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio [format] => [safe_value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430501 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. [format] => [safe_value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) [field_terza_riga_per_titolo] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -3 [#title] => Terza riga per titolo [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_terza_riga_per_titolo [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => carosello_lanci_homepage [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430501 [uid] => 2032 [title] => Ammissione alle scuole di specializzazione per medici [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101572 [type] => carosello_lanci_homepage [language] => it [created] => 1689325575 [changed] => 1718800475 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1718800475 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( ) [field_img_lancio_carosello_hp] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) ) ) [field_link_est_carosello] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie [format] => [safe_value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) ) [field_per_lancio_hp] => Array ( ) [field_seconda_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. [format] => [safe_value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) ) [field_terza_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio [format] => [safe_value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430501 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio [format] => [safe_value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) [field_img_lancio_carosello_hp] => Array ( [#theme] => field [#weight] => -2 [#title] => img_lancio_carosello_hp [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_img_lancio_carosello_hp [#field_type] => image [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => carosello_lanci_homepage [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430501 [uid] => 2032 [title] => Ammissione alle scuole di specializzazione per medici [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101572 [type] => carosello_lanci_homepage [language] => it [created] => 1689325575 [changed] => 1718800475 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1718800475 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( ) [field_img_lancio_carosello_hp] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) ) ) [field_link_est_carosello] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie [format] => [safe_value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) ) [field_per_lancio_hp] => Array ( ) [field_seconda_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. [format] => [safe_value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) ) [field_terza_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio [format] => [safe_value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430501 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) ) [#formatter] => image [0] => Array ( [#theme] => image_formatter [#item] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) [#image_style] => [#path] => ) ) [field_link_est_carosello] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Link esterno per lancio hp [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_link_est_carosello [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => carosello_lanci_homepage [#object] => stdClass Object ( [vid] => 430501 [uid] => 2032 [title] => Ammissione alle scuole di specializzazione per medici [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 101572 [type] => carosello_lanci_homepage [language] => it [created] => 1689325575 [changed] => 1718800475 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1718800475 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( ) [field_img_lancio_carosello_hp] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 120784 [uid] => 2032 [filename] => AdobeStock_7618821.jpeg [uri] => public://AdobeStock_7618821.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 82828 [status] => 1 [timestamp] => 1689325575 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 432 [width] => 650 ) [height] => 432 [width] => 650 [alt] => stetoscopio [title] => ) ) ) [field_link_est_carosello] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie [format] => [safe_value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) ) [field_per_lancio_hp] => Array ( ) [field_seconda_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. [format] => [safe_value] => Online il bando per l'ammissione alle scuole dell'area sanitaria per medici per l'anno accademico 2023/24. ) ) ) [field_terza_riga_per_titolo] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio [format] => [safe_value] => La prova di ammissione per i corsi che inizieranno a novembre è prevista per luglio ) ) ) [name] => francesca.forzan [picture] => 0 [data] => b:0; [num_revisions] => 1 [current_revision_id] => 430501 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie [format] => [safe_value] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => /scuole-specializzazione-bandi-graduatorie ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about Ammissione alle scuole di specializzazione per medici [href] => node/101572 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => Ammissione alle scuole di specializzazione per medici ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) )

Pagine