La programmazione congiunta coinvolge gli stati membri, su base volontaria e all’insegna di geometrie variabili, nella definizione, sviluppo e applicazione di agende strategiche di ricerca comuni fondate su una visione comune di come si debbano affrontare le principali sfide sociali. Questo concetto può comportare la collaborazione strategica tra programmi nazionali già istituiti oppure la pianificazione e l'istituzione in comune di programmi completamente nuovi. In entrambi i casi si tratta di mettere in comune le risorse, selezionare o sviluppare gli strumenti più adatti, metterli in atto e verificarne e riesaminarne i progressi collettivamente.
A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
Tra i vari strumenti per far fronte a tali sfide, la Commissione Europea ha individuato la programmazione congiunta strutturata in iniziative (Joint Programming Initiatives).
Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
Call aperte
Gli ambiti disciplinari delle JPI e i relativi bandi possono essere consultati nella pagina del Ministero dedicata alla Programmazione congiunta.
La programmazione congiunta coinvolge gli stati membri, su base volontaria e all’insegna di geometrie variabili, nella definizione, sviluppo e applicazione di agende strategiche di ricerca comuni fondate su una visione comune di come si debbano affrontare le principali sfide sociali. Questo concetto può comportare la collaborazione strategica tra programmi nazionali già istituiti oppure la pianificazione e l'istituzione in comune di programmi completamente nuovi. In entrambi i casi si tratta di mettere in comune le risorse, selezionare o sviluppare gli strumenti più adatti, metterli in atto e verificarne e riesaminarne i progressi collettivamente.
A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
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Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
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La programmazione congiunta coinvolge gli stati membri, su base volontaria e all’insegna di geometrie variabili, nella definizione, sviluppo e applicazione di agende strategiche di ricerca comuni fondate su una visione comune di come si debbano affrontare le principali sfide sociali. Questo concetto può comportare la collaborazione strategica tra programmi nazionali già istituiti oppure la pianificazione e l'istituzione in comune di programmi completamente nuovi. In entrambi i casi si tratta di mettere in comune le risorse, selezionare o sviluppare gli strumenti più adatti, metterli in atto e verificarne e riesaminarne i progressi collettivamente.
A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
Tra i vari strumenti per far fronte a tali sfide, la Commissione Europea ha individuato la programmazione congiunta strutturata in iniziative (Joint Programming Initiatives).
Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
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La programmazione congiunta coinvolge gli stati membri, su base volontaria e all’insegna di geometrie variabili, nella definizione, sviluppo e applicazione di agende strategiche di ricerca comuni fondate su una visione comune di come si debbano affrontare le principali sfide sociali. Questo concetto può comportare la collaborazione strategica tra programmi nazionali già istituiti oppure la pianificazione e l'istituzione in comune di programmi completamente nuovi. In entrambi i casi si tratta di mettere in comune le risorse, selezionare o sviluppare gli strumenti più adatti, metterli in atto e verificarne e riesaminarne i progressi collettivamente.
A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
Tra i vari strumenti per far fronte a tali sfide, la Commissione Europea ha individuato la programmazione congiunta strutturata in iniziative (Joint Programming Initiatives).
Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
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A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
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La programmazione congiunta coinvolge gli stati membri, su base volontaria e all’insegna di geometrie variabili, nella definizione, sviluppo e applicazione di agende strategiche di ricerca comuni fondate su una visione comune di come si debbano affrontare le principali sfide sociali. Questo concetto può comportare la collaborazione strategica tra programmi nazionali già istituiti oppure la pianificazione e l'istituzione in comune di programmi completamente nuovi. In entrambi i casi si tratta di mettere in comune le risorse, selezionare o sviluppare gli strumenti più adatti, metterli in atto e verificarne e riesaminarne i progressi collettivamente.
A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
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Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
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A partire dal 2008 la Commissione europea ha individuato alcune problematiche importanti che riguardano il settore della ricerca europea, che rivelano una certa frammentarietà e che sono di ostacolo alle sfide imposte dall'evolversi della società. Il modo in cui l'Europa affronterà queste sfide sarà determinante per definire come sarà il futuro nei decenni a venire. Tra queste si possono annoverare le seguenti: mantenere la prosperità dell'Europa di fronte alla crescente concorrenza a livello mondiale; venire incontro alle esigenze di una popolazione che invecchia; far fronte alle sfide dell'immigrazione e incentivare lo sviluppo sostenibile, soprattutto nella prospettiva dei cambiamenti climatici, garantire l'approvvigionamento energetico, tutelare la salute umana e l'ambiente, garantire la qualità e la disponibilità di cibo e infine tutelare la sicurezza dei cittadini.
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Questo tipo di programmazione è finalizzata ad incrementare e a migliorare la collaborazione, il coordinamento e l'integrazione a livello transfrontaliero dei programmi di ricerca degli Stati membri finanziati con fondi pubblici in un numero ristretto di settori strategici, al fine di rafforzare l'efficienza dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca in Europa per affrontare con maggiore efficacia le principali sfide alle quali è confrontata la nostra società.
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