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La sola eccezione prevista infatti sarà applicata agli insegnamenti del primo semestre del primo anno dei corsi di studio internazionali di primo e secondo livello, e sarà resa disponibile ai soli studenti e studentesse stranieri che necessitino di un visto di studio - richiesto ma non ancora concesso - dalle nostre rappresentanze diplomatiche. Per questi studenti e studentesse, se regolarmente iscritti e fintanto che non abbiano ricevuto il visto e siano giunti in Italia, sarà resa disponibile una modalità didattica ibrida.
Per quanto concerne gli studenti e le studentesse in condizioni di disabilità o con disturbi di apprendimento, la presenza in aula resta uno dei principali veicoli di inclusione, garantendo una condivisione di spazi e occasioni di scambio e di relazioni con i docenti e i compagni e le compagne di corso. Pertanto verrà incentivata e raccomandata in tutti i casi nei quali sia possibile realizzarla. Nei casi in cui, per comprovati gravi motivi di salute, sia impossibile per questi studenti e studentesse frequentare le lezioni in presenza, verranno considerate tutte le personalizzazioni utili e necessarie, incluse videoregistrazioni delle lezioni e forme di didattica duale.
L'esperienza della didattica erogata in forma emergenziale ha rappresentato una situazione inedita e a volte critica a causa del repentino cambiamento richiesto, ma è stata anche un'occasione per entrare in contatto con le risorse digitali per la didattica e conoscerne le potenzialità.
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Il Senato Accademico, nella seduta del 21 giugno 2022, si è pronunciato a favore del ritorno all'università in presenza per l’a.a. 2022/2023. Con la fine dello stato di emergenza nazionale e il venir meno delle restrizioni, l’Ateneo si riappropria della sua identità e richiama gli studenti e le studentesse in aula.
La sola eccezione prevista infatti sarà applicata agli insegnamenti del primo semestre del primo anno dei corsi di studio internazionali di primo e secondo livello, e sarà resa disponibile ai soli studenti e studentesse stranieri che necessitino di un visto di studio - richiesto ma non ancora concesso - dalle nostre rappresentanze diplomatiche. Per questi studenti e studentesse, se regolarmente iscritti e fintanto che non abbiano ricevuto il visto e siano giunti in Italia, sarà resa disponibile una modalità didattica ibrida.
Per quanto concerne gli studenti e le studentesse in condizioni di disabilità o con disturbi di apprendimento, la presenza in aula resta uno dei principali veicoli di inclusione, garantendo una condivisione di spazi e occasioni di scambio e di relazioni con i docenti e i compagni e le compagne di corso. Pertanto verrà incentivata e raccomandata in tutti i casi nei quali sia possibile realizzarla. Nei casi in cui, per comprovati gravi motivi di salute, sia impossibile per questi studenti e studentesse frequentare le lezioni in presenza, verranno considerate tutte le personalizzazioni utili e necessarie, incluse videoregistrazioni delle lezioni e forme di didattica duale.
L'esperienza della didattica erogata in forma emergenziale ha rappresentato una situazione inedita e a volte critica a causa del repentino cambiamento richiesto, ma è stata anche un'occasione per entrare in contatto con le risorse digitali per la didattica e conoscerne le potenzialità.
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