Progetti TM 2023 - ECOBUS: acqua/aria/suolo/biodiversità a spasso per il Veneto

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Struttura proponente: Dipartimento di Scienze Chimiche – DiSC
Struttura partner:  Dipartimento di Biologia Dipartimento di Geoscienze, CIRCe-Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio dei Materiali Cementizi e dei Leganti Idraulici, CIBA-Centro interdipartimentale di ricerca Studio e conservazione dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici

Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

Contributo UNIPD:  51.360,00 euro
Costo totale del progetto: 107.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 11. Città e comunità sostenibili


 

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Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

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Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

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Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

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Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

Contributo UNIPD:  51.360,00 euro
Costo totale del progetto: 107.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 11. Città e comunità sostenibili


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Scienze Chimiche – DiSC
Struttura partner:  Dipartimento di Biologia Dipartimento di Geoscienze, CIRCe-Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio dei Materiali Cementizi e dei Leganti Idraulici, CIBA-Centro interdipartimentale di ricerca Studio e conservazione dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici

Abstract: Il presente progetto di Terza Missione si propone di instaurare una interazione diretta con la società, come platea ampia e diversificata di beneficiari (cittadini, studenti,…), mediante una iniziativa con focus su aria/acqua/suolo al fine di valorizzare aspetti legati alla sostenibilità, alla biodiversità, all’uso razionale delle risorse e alla qualità della vita. L’iniziativa prevede l’utilizzo di un pulmino “Ecobus” durante cinque giornate divulgative/informative, che coinvolgeranno un diverso luogo simbolo del territorio veneto. Tali ambienti hanno peculiari fauna, flora, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente e sono indentificati in: la città (Padova), i colli euganei, le montagne, il lago e il mare/laguna. L’“Ecobus” sarà attrezzato sfruttando le uniche e complementari competenze e ricerche scientifiche dei tre dipartimenti proponenti. Il risultato sarà un laboratorio itinerante (i) specificatamente organizzato per raggiungere gli obiettivi chiave della presente iniziativa e (ii) le cui attività saranno strettamente legate al microambiente visitato. Le azioni proposte saranno volte a coinvolgere varie componenti delle società mediante attività di dimostrazioni di laboratorio, “science talks” e tavole rotonde. A tale scopo, “Ecobus” si servirà non solo di attrezzature che consentiranno attività capaci di coinvolgere una più larga e generale componente sociale (sensori per qualità dell’aria, sensori per il monitoraggio della biodiversità, kit per la qualità dell’acqua, kit per valutare la qualità del suolo), ma anche di materiali e attrezzature specificatamente pensate per i più giovani (es. coloriamo insieme con le piante e i fiori dei colli euganei). L’impatto, i risultati e l’insieme dei dati raccolti durante il progetto “Ecobus” verranno illustrati durante un convegno conclusivo che verrà organizzato per tutte le componenti della società e consentirà di ottenere una mappa di sostenibilità, biodiversità e qualità dell’ambiente veneto. 

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Progetti TM 2023 - SOPRANO: Sistena Cervello - impariamo a conoscerlo

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Struttura proponente: Dipartimento di Neuroscienze – DNS
Struttura partner: PNC - Padova Neuroscience Centre

Abstract: Il progetto SOPRANO si articola su aree tematiche che condividono l’obbiettivo di migliorare la comunicazione sul funzionamento del cervello, sulle differenze di genere, su come si declinano i processi di invecchiamento normale e patologico e di come modelli matematici e di intelligenza artificiale possano essere applicati per spiegare i meccanismi che permettono al cervello di interagire e governare i processi mentali e fisiologici della persona.

La sinergia tra il Dipartimento di Neuroscienze ed il Padova Neuroscience Center ha lo scopo di permettere una integrazione multidisciplinare sia nella comunicazione ai cittadini ed alle Associazioni di pazienti che nella formazione continua nell’area delle Neuroscienze contestualizzando progetti quali la biobanca dei tessuti e la donazione del corpo in una dimensione più ampia ed integrata di ricerca. Il contributo dei ricercatori del Centro Studi per la Neurodegenerazione consentirà infine la condivisione puntuale degli avanzamenti nelle ricerche che si svolgono nel contesto dei progetti del Partenariato invecchiamento e del Centro Nazionale per la Terapia genica e vaccini RNA di cui l’Università di Padova è capofila.

Questi elementi permettono lo sviluppo di sinergie multidisciplinari, di armonizzare la comunicazione e consentono alla cittadinanza ed a tutti gli interessati di accedere ad una informazione scientificamente qualificata ed oggettiva. 

Contributo UNIPD: 48.000,00 euro
Costo totale del progetto: 100.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 3. Salute e benessere


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Neuroscienze – DNS
Struttura partner: PNC - Padova Neuroscience Centre

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La sinergia tra il Dipartimento di Neuroscienze ed il Padova Neuroscience Center ha lo scopo di permettere una integrazione multidisciplinare sia nella comunicazione ai cittadini ed alle Associazioni di pazienti che nella formazione continua nell’area delle Neuroscienze contestualizzando progetti quali la biobanca dei tessuti e la donazione del corpo in una dimensione più ampia ed integrata di ricerca. Il contributo dei ricercatori del Centro Studi per la Neurodegenerazione consentirà infine la condivisione puntuale degli avanzamenti nelle ricerche che si svolgono nel contesto dei progetti del Partenariato invecchiamento e del Centro Nazionale per la Terapia genica e vaccini RNA di cui l’Università di Padova è capofila.

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Progetti TM 2023 - Il Dipartimento di Ingegneria Industriale tra evoluzione tecnologica e opere d’arte

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Struttura proponente: Dipartimento di Ingegneria Industriale – DII

Abstract: Nell’ambito del Progetto Terza Missione 2023, il Dipartimento di Ingegneria Industriale intende proporre due iniziative in parallelo che, sulla scorta dell’esperienza maturata con il precedente progetto, hanno lo scopo di promuovere la divulgazione di contenuti tecnici e scientifici con linguaggi di facile accesso e semplice fruizione anche da parte del pubblico dei non addetti ai lavori. A questo scopo il DII, la prima iniziativa mira a riorganizzare il Museo Didattico che è attualmente collocato accanto al più noto Museo Bernardi, progettando e realizzando unallestimento che consenta di mostrare l’evoluzione nel tempo delle pratiche scientifiche e tecniche dell’ingegneria. La seconda iniziativa trae origine dalla newsletter dipartimentale “DIInforma”, che giungerà nel 2024 al suo decimo anno di pubblicazione (cartacea e digitale): utilizzando le immagini di copertina, debitamente riprodotte in formato gigante, il DII vuole realizzare una esposizione artistica in uno degli spazi espostivi della Città. Le due iniziative potranno permettere una diversa lettura e divulgazione dei contenuti tecnici e scientifici sviluppati dal DII nel corso della sua storia, dalle origini al presente. 

Contributo UNIPD: 21.840,00 euro
Costo totale del progetto: 45.500,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 4. Istruzione di qualità


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Ingegneria Industriale – DII

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Struttura proponente: Dipartimento di Ingegneria Industriale – DII

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Progetti TM 2023 - Invecchiare bene: istruzioni per l’uso

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Struttura proponente: Dipartimento di Medicina Molecolare – DMM

Abstract:  Background. Nell’ultimo secolo si è verificato uno straordinario allungamento dell’attesa di vita media. Oggi, in Italia, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione, e si prevede che entro il 2050 tale percentuale arriverà al 35%. Questo scenario presenta sfide e opportunità.

Cresce in particolare l’esigenza di costruire una nuova cultura del valore dell’età anziana e di sviluppare la consapevolezza degli strumenti per tutelare la salute fisica e psichica dei cittadini senior, per promuoverne l’integrazione e la partecipazione sociale, nel rispetto dei loro valori e personalità.

Obiettivo strategico. Con il progetto “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso”, il DMM intende mettere a disposizione della comunità le sue competenze (dalla ricerca biologica di base alla clinica, includendo la bioetica) per contribuire a costruire questa nuova cultura dell’età anziana e per diffondere la consapevolezza degli strumenti che consentono di viverla in modo pieno (tra cui conoscenze bio-mediche e nuovi istituti bio-giuridici).

Tale obiettivo sarà perseguito attraverso un’ampia serie di iniziative: incontri con la popolazione, percorsi di formazione per volontari e operatori di strutture sanitarie territoriali per anziani, corsi di aggiornamento per professionisti della salute, produzione di materiale informativo (es. podcast) fruibile anche attraverso il sito web di terza missione del DMM (Scienza e Società).

Partner e metodo di lavoro. Per raggiungere tale obiettivo, il DMM collaborerà con due enti del territorio (Comune di Padova e Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo) e una società scientifica nazionale (Società Italiana di Medicina Generale).

Tale collaborazione mira a svolgere un’attenta lettura dei bisogni dei diversi utenti (cittadini, volontari, professionisti della salute) e a co-costruire i vari eventi, per garantire che le attività del DMM incontrino le reali necessità e gli effettivi interessi delle persone a cui sono rivolte le iniziative.

Contributo UNIPD:  22.746,85 euro
Costo totale del progetto: 38.230,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 3. Salute e benessere


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Medicina Molecolare – DMM

Abstract:  Background. Nell’ultimo secolo si è verificato uno straordinario allungamento dell’attesa di vita media. Oggi, in Italia, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione, e si prevede che entro il 2050 tale percentuale arriverà al 35%. Questo scenario presenta sfide e opportunità.

Cresce in particolare l’esigenza di costruire una nuova cultura del valore dell’età anziana e di sviluppare la consapevolezza degli strumenti per tutelare la salute fisica e psichica dei cittadini senior, per promuoverne l’integrazione e la partecipazione sociale, nel rispetto dei loro valori e personalità.

Obiettivo strategico. Con il progetto “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso”, il DMM intende mettere a disposizione della comunità le sue competenze (dalla ricerca biologica di base alla clinica, includendo la bioetica) per contribuire a costruire questa nuova cultura dell’età anziana e per diffondere la consapevolezza degli strumenti che consentono di viverla in modo pieno (tra cui conoscenze bio-mediche e nuovi istituti bio-giuridici).

Tale obiettivo sarà perseguito attraverso un’ampia serie di iniziative: incontri con la popolazione, percorsi di formazione per volontari e operatori di strutture sanitarie territoriali per anziani, corsi di aggiornamento per professionisti della salute, produzione di materiale informativo (es. podcast) fruibile anche attraverso il sito web di terza missione del DMM (Scienza e Società).

Partner e metodo di lavoro. Per raggiungere tale obiettivo, il DMM collaborerà con due enti del territorio (Comune di Padova e Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo) e una società scientifica nazionale (Società Italiana di Medicina Generale).

Tale collaborazione mira a svolgere un’attenta lettura dei bisogni dei diversi utenti (cittadini, volontari, professionisti della salute) e a co-costruire i vari eventi, per garantire che le attività del DMM incontrino le reali necessità e gli effettivi interessi delle persone a cui sono rivolte le iniziative.

Contributo UNIPD:  22.746,85 euro
Costo totale del progetto: 38.230,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 3. Salute e benessere


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Medicina Molecolare – DMM

Abstract:  Background. Nell’ultimo secolo si è verificato uno straordinario allungamento dell’attesa di vita media. Oggi, in Italia, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione, e si prevede che entro il 2050 tale percentuale arriverà al 35%. Questo scenario presenta sfide e opportunità.

Cresce in particolare l’esigenza di costruire una nuova cultura del valore dell’età anziana e di sviluppare la consapevolezza degli strumenti per tutelare la salute fisica e psichica dei cittadini senior, per promuoverne l’integrazione e la partecipazione sociale, nel rispetto dei loro valori e personalità.

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Obiettivo strategico. Con il progetto “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso”, il DMM intende mettere a disposizione della comunità le sue competenze (dalla ricerca biologica di base alla clinica, includendo la bioetica) per contribuire a costruire questa nuova cultura dell’età anziana e per diffondere la consapevolezza degli strumenti che consentono di viverla in modo pieno (tra cui conoscenze bio-mediche e nuovi istituti bio-giuridici).

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Progetti TM 2023 -DEI3 reloaded - Back to the real!

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Struttura proponente: Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione – DEI

Abstract:  Il progetto Terza Missione 2023 costruisce sul progetto Terza Missione 2022 il racconto dell’ingegneria dell’informazione e rilancia attraverso attività complementari un percorso di condivisione e divulgazione della ricerca del dipartimento, rivolto alla società civile.

In una dialettica continua tra spazio reale e spazio virtuale, e in ottica di empowerment e contaminazione, il progetto prevede tre diverse linee di attività:
- Bridge the gap: from the virtual to the real: laboratori aperti presso la sede del Dipartimento e attività dimostrative nelle aree del cortile circostante, condotte in persona dai nostri ricercatori e con il coinvolgimento diretto della cittadinanza ospite;
- AperiDEI: momenti di interazione sui temi della ricerca organizzati attraverso incontri tra i ricercatori e la cittadinanza in luoghi informali;
- The listening booth: momenti di ascolto delle istanze e delle richieste della cittadinanza e in particolare della popolazione studentesca attuale e futura.

Tutti i contenuti del progetto andranno poi ad alimentare il DEI3 realizzato attraverso il progetto Terza Missione 2022 (www.dei3.it), fornendo i contributi multimediali necessari per l’arricchimento dei percorsi di ricerca virtuale. Questa fase (DEI reloaded) rappresenta il climax e la sintesi del percorso proposto in questo progetto Terza Missione 2023, in quanto permette la condivisione e l’interazione multidirezionali tra tutti gli attori della ricerca: troviamo la partecipazione delle famiglie all’esperimento di ricerca, il racconto della scienza da parte del ricercatore, la restituzione dei beneficiari. 

Contributo UNIPD: 19.200,00 euro
Costo totale del progetto: 40.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 17. Partnership per gli obiettivi


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione – DEI

Abstract:  Il progetto Terza Missione 2023 costruisce sul progetto Terza Missione 2022 il racconto dell’ingegneria dell’informazione e rilancia attraverso attività complementari un percorso di condivisione e divulgazione della ricerca del dipartimento, rivolto alla società civile.

In una dialettica continua tra spazio reale e spazio virtuale, e in ottica di empowerment e contaminazione, il progetto prevede tre diverse linee di attività:
- Bridge the gap: from the virtual to the real: laboratori aperti presso la sede del Dipartimento e attività dimostrative nelle aree del cortile circostante, condotte in persona dai nostri ricercatori e con il coinvolgimento diretto della cittadinanza ospite;
- AperiDEI: momenti di interazione sui temi della ricerca organizzati attraverso incontri tra i ricercatori e la cittadinanza in luoghi informali;
- The listening booth: momenti di ascolto delle istanze e delle richieste della cittadinanza e in particolare della popolazione studentesca attuale e futura.

Tutti i contenuti del progetto andranno poi ad alimentare il DEI3 realizzato attraverso il progetto Terza Missione 2022 (www.dei3.it), fornendo i contributi multimediali necessari per l’arricchimento dei percorsi di ricerca virtuale. Questa fase (DEI reloaded) rappresenta il climax e la sintesi del percorso proposto in questo progetto Terza Missione 2023, in quanto permette la condivisione e l’interazione multidirezionali tra tutti gli attori della ricerca: troviamo la partecipazione delle famiglie all’esperimento di ricerca, il racconto della scienza da parte del ricercatore, la restituzione dei beneficiari. 

Contributo UNIPD: 19.200,00 euro
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In una dialettica continua tra spazio reale e spazio virtuale, e in ottica di empowerment e contaminazione, il progetto prevede tre diverse linee di attività:
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Contributo UNIPD: 19.200,00 euro
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Progetti TM 2023 - Un Chiosco per la Conoscenza: Rigenerazione Urbana e Divulgazione Scientifica in Piazza Capitaniato

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Struttura proponente: Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – FISPPA
Struttura partner: Dipartimento dei Beni Culturali (dBC) e Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA)

Abstract: Il progetto si propone di restituire al Chiosco collocato in Piazza Capitaniato, chiuso da sette anni, attualmente in stato di abbandono, e catalogato fra i "Beni Comuni" del Comune di Padova, una rinnovata centralità nello spazio urbano e di permettere all'Università di Padova di creare un innovativo spazio dedicato alla narrazione delle proprie attività e al dialogo con la cittadinanza. Piazza Capitaniato è sede dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e dei Beni Culturali (dBC) e luogo di interesse per il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA). Il movimento di uscita dei Dipartimenti, proprio della Terza Missione, è orientato a rendere visibile alla cittadinanza e agli stakeholder dell'Ateneo l'attività didattica e di ricerca, che, nel caso del FISPPA, ruota intorno ai temi dell'inclusione sociale, del benessere della persona, della comunità e delle organizzazioni, mentre, nel caso del dBC, riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, nel caso dell'ICEA, si colloca intorno ai temi della ristrutturazione e progettazione civile ed edile, dell'architettura e delle Smart Engineering Infrastructures. Il Chiosco diventerà il fulcro di un'azione di conoscenza diffusa derivante dal racconto plurale e dinamico delle attività di ricerca dei tre Dipartimenti e del patrimonio storico, culturale, architettonico, urbanistico e artistico, anche della stessa Piazza. La rigenerazione urbana e culturale del Chiosco e dell'area circostante, da un lato, e il restauro delle Collezioni di cui dispone ICEA (Idraulica, Modelli di ponti, Topografia e Geodesia), dall'altro, si inscrivono nel comune obiettivo di avviare un progetto originale finalizzato a ripensare in modo innovativo la produzione di beni comuni di natura sociale ed educativa e le attività di public engagement.

Contributo UNIPD: 150.000,00 euro
Costo totale del progetto: 201.500,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 11. Città e comunità sostenibili


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – FISPPA
Struttura partner: Dipartimento dei Beni Culturali (dBC) e Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA)

Abstract: Il progetto si propone di restituire al Chiosco collocato in Piazza Capitaniato, chiuso da sette anni, attualmente in stato di abbandono, e catalogato fra i "Beni Comuni" del Comune di Padova, una rinnovata centralità nello spazio urbano e di permettere all'Università di Padova di creare un innovativo spazio dedicato alla narrazione delle proprie attività e al dialogo con la cittadinanza. Piazza Capitaniato è sede dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e dei Beni Culturali (dBC) e luogo di interesse per il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA). Il movimento di uscita dei Dipartimenti, proprio della Terza Missione, è orientato a rendere visibile alla cittadinanza e agli stakeholder dell'Ateneo l'attività didattica e di ricerca, che, nel caso del FISPPA, ruota intorno ai temi dell'inclusione sociale, del benessere della persona, della comunità e delle organizzazioni, mentre, nel caso del dBC, riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, nel caso dell'ICEA, si colloca intorno ai temi della ristrutturazione e progettazione civile ed edile, dell'architettura e delle Smart Engineering Infrastructures. Il Chiosco diventerà il fulcro di un'azione di conoscenza diffusa derivante dal racconto plurale e dinamico delle attività di ricerca dei tre Dipartimenti e del patrimonio storico, culturale, architettonico, urbanistico e artistico, anche della stessa Piazza. La rigenerazione urbana e culturale del Chiosco e dell'area circostante, da un lato, e il restauro delle Collezioni di cui dispone ICEA (Idraulica, Modelli di ponti, Topografia e Geodesia), dall'altro, si inscrivono nel comune obiettivo di avviare un progetto originale finalizzato a ripensare in modo innovativo la produzione di beni comuni di natura sociale ed educativa e le attività di public engagement.

Contributo UNIPD: 150.000,00 euro
Costo totale del progetto: 201.500,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 11. Città e comunità sostenibili


 

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Abstract: Il progetto si propone di restituire al Chiosco collocato in Piazza Capitaniato, chiuso da sette anni, attualmente in stato di abbandono, e catalogato fra i "Beni Comuni" del Comune di Padova, una rinnovata centralità nello spazio urbano e di permettere all'Università di Padova di creare un innovativo spazio dedicato alla narrazione delle proprie attività e al dialogo con la cittadinanza. Piazza Capitaniato è sede dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e dei Beni Culturali (dBC) e luogo di interesse per il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA). Il movimento di uscita dei Dipartimenti, proprio della Terza Missione, è orientato a rendere visibile alla cittadinanza e agli stakeholder dell'Ateneo l'attività didattica e di ricerca, che, nel caso del FISPPA, ruota intorno ai temi dell'inclusione sociale, del benessere della persona, della comunità e delle organizzazioni, mentre, nel caso del dBC, riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, nel caso dell'ICEA, si colloca intorno ai temi della ristrutturazione e progettazione civile ed edile, dell'architettura e delle Smart Engineering Infrastructures. Il Chiosco diventerà il fulcro di un'azione di conoscenza diffusa derivante dal racconto plurale e dinamico delle attività di ricerca dei tre Dipartimenti e del patrimonio storico, culturale, architettonico, urbanistico e artistico, anche della stessa Piazza. La rigenerazione urbana e culturale del Chiosco e dell'area circostante, da un lato, e il restauro delle Collezioni di cui dispone ICEA (Idraulica, Modelli di ponti, Topografia e Geodesia), dall'altro, si inscrivono nel comune obiettivo di avviare un progetto originale finalizzato a ripensare in modo innovativo la produzione di beni comuni di natura sociale ed educativa e le attività di public engagement.

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Abstract: Il progetto si propone di restituire al Chiosco collocato in Piazza Capitaniato, chiuso da sette anni, attualmente in stato di abbandono, e catalogato fra i "Beni Comuni" del Comune di Padova, una rinnovata centralità nello spazio urbano e di permettere all'Università di Padova di creare un innovativo spazio dedicato alla narrazione delle proprie attività e al dialogo con la cittadinanza. Piazza Capitaniato è sede dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e dei Beni Culturali (dBC) e luogo di interesse per il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA). Il movimento di uscita dei Dipartimenti, proprio della Terza Missione, è orientato a rendere visibile alla cittadinanza e agli stakeholder dell'Ateneo l'attività didattica e di ricerca, che, nel caso del FISPPA, ruota intorno ai temi dell'inclusione sociale, del benessere della persona, della comunità e delle organizzazioni, mentre, nel caso del dBC, riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, nel caso dell'ICEA, si colloca intorno ai temi della ristrutturazione e progettazione civile ed edile, dell'architettura e delle Smart Engineering Infrastructures. Il Chiosco diventerà il fulcro di un'azione di conoscenza diffusa derivante dal racconto plurale e dinamico delle attività di ricerca dei tre Dipartimenti e del patrimonio storico, culturale, architettonico, urbanistico e artistico, anche della stessa Piazza. La rigenerazione urbana e culturale del Chiosco e dell'area circostante, da un lato, e il restauro delle Collezioni di cui dispone ICEA (Idraulica, Modelli di ponti, Topografia e Geodesia), dall'altro, si inscrivono nel comune obiettivo di avviare un progetto originale finalizzato a ripensare in modo innovativo la produzione di beni comuni di natura sociale ed educativa e le attività di public engagement.

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Abstract: Il progetto si propone di restituire al Chiosco collocato in Piazza Capitaniato, chiuso da sette anni, attualmente in stato di abbandono, e catalogato fra i "Beni Comuni" del Comune di Padova, una rinnovata centralità nello spazio urbano e di permettere all'Università di Padova di creare un innovativo spazio dedicato alla narrazione delle proprie attività e al dialogo con la cittadinanza. Piazza Capitaniato è sede dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e dei Beni Culturali (dBC) e luogo di interesse per il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (ICEA). Il movimento di uscita dei Dipartimenti, proprio della Terza Missione, è orientato a rendere visibile alla cittadinanza e agli stakeholder dell'Ateneo l'attività didattica e di ricerca, che, nel caso del FISPPA, ruota intorno ai temi dell'inclusione sociale, del benessere della persona, della comunità e delle organizzazioni, mentre, nel caso del dBC, riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, nel caso dell'ICEA, si colloca intorno ai temi della ristrutturazione e progettazione civile ed edile, dell'architettura e delle Smart Engineering Infrastructures. Il Chiosco diventerà il fulcro di un'azione di conoscenza diffusa derivante dal racconto plurale e dinamico delle attività di ricerca dei tre Dipartimenti e del patrimonio storico, culturale, architettonico, urbanistico e artistico, anche della stessa Piazza. La rigenerazione urbana e culturale del Chiosco e dell'area circostante, da un lato, e il restauro delle Collezioni di cui dispone ICEA (Idraulica, Modelli di ponti, Topografia e Geodesia), dall'altro, si inscrivono nel comune obiettivo di avviare un progetto originale finalizzato a ripensare in modo innovativo la produzione di beni comuni di natura sociale ed educativa e le attività di public engagement.

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Progetti TM 2023 - Terza Missione DiPIC - Progetto di Ateneo 2023

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Struttura proponente: Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario – DiPIC

Abstract: IIl macroprogetto di terza missione del DiPIC-2023 si articola in cinque specifici sotto-progetti:

I. EDUCAZIONE CIVICA: public engagement-formazione continua per gli insegnanti delle scuole, articolato in una parte di formazione continua ed in una di seminari aperti alla partecipazione di studenti e cittadinanza generale

II. CDE-STUDENTI D’EUROPA: public engagement e promozione degli obiettivi SDS tramite incontri sui temi dell’Europa con gli studenti universitari e delle scuole, e con la cittadinanza generale, sia tramite il formato classico di seminari con esperti, sia tramite il formato cine-rassegna con dibattito con esperti ed autori

III. DIPIC 2.0: Valorizzazione della conoscenza ed in particolare della ricerca del DiPIC tramite la presenza nella rete

IV. CONDIVIDERE LA RICERCA: Condivisione e valorizzazione della ricerca DiPIC tramite la pubblicazione di un volume open access “Annuario DiPIC” (PadovaUP) e tramite la presentazione dei volumi della Collana Quaderni del DiPIC (focus speciale 2023: La restituzione dei beni d’arte trafugati agli ebrei)

V. AISDUE@PADOVA: public engagement con i professionisti del diritto dell’UE – progetto straordinario – organizzazione a Padova dell’incontro nazionale dell’Associazione italiana dei giuristi UE, con partecipazione aperta anche ai professionisti forensi del territorio 

Contributo UNIPD:  19.200,00 euro
Costo totale del progetto: 40.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals:16. Pace, giustizia e istituzioni solide


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario – DiPIC

Abstract: IIl macroprogetto di terza missione del DiPIC-2023 si articola in cinque specifici sotto-progetti:

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Abstract: IIl macroprogetto di terza missione del DiPIC-2023 si articola in cinque specifici sotto-progetti:

I. EDUCAZIONE CIVICA: public engagement-formazione continua per gli insegnanti delle scuole, articolato in una parte di formazione continua ed in una di seminari aperti alla partecipazione di studenti e cittadinanza generale

II. CDE-STUDENTI D’EUROPA: public engagement e promozione degli obiettivi SDS tramite incontri sui temi dell’Europa con gli studenti universitari e delle scuole, e con la cittadinanza generale, sia tramite il formato classico di seminari con esperti, sia tramite il formato cine-rassegna con dibattito con esperti ed autori

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V. AISDUE@PADOVA: public engagement con i professionisti del diritto dell’UE – progetto straordinario – organizzazione a Padova dell’incontro nazionale dell’Associazione italiana dei giuristi UE, con partecipazione aperta anche ai professionisti forensi del territorio 

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Abstract: IIl macroprogetto di terza missione del DiPIC-2023 si articola in cinque specifici sotto-progetti:

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V. AISDUE@PADOVA: public engagement con i professionisti del diritto dell’UE – progetto straordinario – organizzazione a Padova dell’incontro nazionale dell’Associazione italiana dei giuristi UE, con partecipazione aperta anche ai professionisti forensi del territorio 

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Progetti TM 2023 - Stelle sulla Terra - Percorsi di divulgazione inclusiva sull'Astrofisica Nucleare

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Struttura proponente: Dipartimento di Fisica e Astronomia "Galileo Galilei" – DFA

Abstract:  "Stelle sulla Terra - Percorsi di divulgazione inclusiva dell'Astrofisica Nucleare” ha l’obiettivo di allargare il pubblico destinatario delle attività di divulgazione scientifica attraverso lo sviluppo di modalità inclusive di comunicazione, adottando tecniche per rendere i contenuti accessibili anche a persone con disabilità, in particolare con deficit visivi e uditivi, raramente coinvolte nelle attività divulgative.

La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

La combinazione delle competenze specifiche del DFA e dei partner del progetto sarà la chiave per individuare il miglior design per realizzare un modello tattile quanto piu' inclusivo possibile, trasportabile, per essere fruibile in mostre, conferenze e laboratori scolastici; e le migliori tecniche di divulgazione a corredo del modello.

Inoltre, verranno realizzati una serie di eventi con destinatari diversi (persone con deficit uditivi e visivi, studenti di scuole primarie e secondarie, cittadinanza) per raggiungere un ampio spettro della popolazione. Il progetto verrà svolto dal DFA in collaborazione con INFN, ENS, UICI, Planetario di Padova, CHETEC-INFRA, Fondazione Hollman, UDP e aziende del territorio esperte nella realizzazione di modelli con stampanti 3D.

Contributo UNIPD: 40.000,00 euro
Costo totale del progetto: 52.100,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 4. Istruzione di qualità


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Fisica e Astronomia "Galileo Galilei" – DFA

Abstract:  "Stelle sulla Terra - Percorsi di divulgazione inclusiva dell'Astrofisica Nucleare” ha l’obiettivo di allargare il pubblico destinatario delle attività di divulgazione scientifica attraverso lo sviluppo di modalità inclusive di comunicazione, adottando tecniche per rendere i contenuti accessibili anche a persone con disabilità, in particolare con deficit visivi e uditivi, raramente coinvolte nelle attività divulgative.

La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

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Inoltre, verranno realizzati una serie di eventi con destinatari diversi (persone con deficit uditivi e visivi, studenti di scuole primarie e secondarie, cittadinanza) per raggiungere un ampio spettro della popolazione. Il progetto verrà svolto dal DFA in collaborazione con INFN, ENS, UICI, Planetario di Padova, CHETEC-INFRA, Fondazione Hollman, UDP e aziende del territorio esperte nella realizzazione di modelli con stampanti 3D.

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La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

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Inoltre, verranno realizzati una serie di eventi con destinatari diversi (persone con deficit uditivi e visivi, studenti di scuole primarie e secondarie, cittadinanza) per raggiungere un ampio spettro della popolazione. Il progetto verrà svolto dal DFA in collaborazione con INFN, ENS, UICI, Planetario di Padova, CHETEC-INFRA, Fondazione Hollman, UDP e aziende del territorio esperte nella realizzazione di modelli con stampanti 3D.

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Inoltre, verranno realizzati una serie di eventi con destinatari diversi (persone con deficit uditivi e visivi, studenti di scuole primarie e secondarie, cittadinanza) per raggiungere un ampio spettro della popolazione. Il progetto verrà svolto dal DFA in collaborazione con INFN, ENS, UICI, Planetario di Padova, CHETEC-INFRA, Fondazione Hollman, UDP e aziende del territorio esperte nella realizzazione di modelli con stampanti 3D.

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La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

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La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

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La scelta dell’Astrofisica Nucleare tra le discipline STEM è data dal fascino che essa suscita anche ai non addetti ai lavori. Tutto ciò che conosciamo, perfino noi stessi, è composto da mattoncini costruiti nelle stelle e sorprendentemente per conoscerle non dobbiamo andare nello spazio ma nel silenzio e nel buio di una galleria sotterranea, da dove è possibile scoprire l’origine della materia. Il progetto prevede lo sviluppo di diversi strumenti integrati tra cui la realizzazione di un modello tattile in scala della nuova Ion Beam Facility Bellotti, situata nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, da corredare con attività e materiale multimediale di approfondimento.

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Progetti TM 2023 - Divulgazione e formazione sulla gestione patrimoniale e tutela delle persone con disabilita’, sull’impresa a base familiare e sulla responsabilita’ dell’insegnante

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Struttura proponente: Dipartimento di Diritto Privato e di Critica del Diritto – DPCD

Abstract: Il progetto vuole affrontare, in chiave interdisciplinare, quattro diversi profili legati alla debolezza. Il tema sarà affrontato in 4 ambiti diversi:
a. ambito della gestione patrimoniale a favore delle persone con disabilità
b. ambito della responsabilità dei soggetti su cui gravano obblighi di sorveglianza e salvaguardia particolari
c. ambito dell’impresa a base familiare quale soggetto economicamente deboled. ambito della disciplina del lavoro dei volontari con particolare riferimento alla tutela delle persone con disabilità.

Contributo UNIPD: 35.000,00 euro
Costo totale del progetto: 53.500,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 4. Istruzione di qualità


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Diritto Privato e di Critica del Diritto – DPCD

Abstract: Il progetto vuole affrontare, in chiave interdisciplinare, quattro diversi profili legati alla debolezza. Il tema sarà affrontato in 4 ambiti diversi:
a. ambito della gestione patrimoniale a favore delle persone con disabilità
b. ambito della responsabilità dei soggetti su cui gravano obblighi di sorveglianza e salvaguardia particolari
c. ambito dell’impresa a base familiare quale soggetto economicamente deboled. ambito della disciplina del lavoro dei volontari con particolare riferimento alla tutela delle persone con disabilità.

Contributo UNIPD: 35.000,00 euro
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Abstract: Il progetto vuole affrontare, in chiave interdisciplinare, quattro diversi profili legati alla debolezza. Il tema sarà affrontato in 4 ambiti diversi:
a. ambito della gestione patrimoniale a favore delle persone con disabilità
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Progetti TM 2023 - Agricoltura e sostenibilità: cultura da condividere e valorizzare (AGRI-CULT)

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Struttura proponente: Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente – DAFNAE
Struttura partner: Azienda Agraria Sperimentale ‘L. Toniolo’

Abstract: Il progetto AGRI-CULT ha come obiettivo primario il potenziamento delle strutture di diffusione, informazione e trasferimento di conoscenze e innovazioni in ambito agro-alimentare a stakeholder e società civile e la creazione di nuovi strumenti in grado di aumentare la visibilità e la capacità di diffondere e condividere le attività e saperi sviluppati presso il Dipartimento DAFNAE, l’Azienda Agraria Sperimentale “L. Toniolo” e le strutture didattiche presenti nel Campus. Verrà inoltre coinvolta la Corte Benedettina, struttura di prestigio storico, recentemente acquisita da parte dell’Ateneo, che può offrire occasioni d’incontro tra il Dipartimento, la cittadinanza e il territorio.

Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
Costo totale del progetto: 70.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 12. Consumo e produzione responsabili


 

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Struttura partner: Azienda Agraria Sperimentale ‘L. Toniolo’

Abstract: Il progetto AGRI-CULT ha come obiettivo primario il potenziamento delle strutture di diffusione, informazione e trasferimento di conoscenze e innovazioni in ambito agro-alimentare a stakeholder e società civile e la creazione di nuovi strumenti in grado di aumentare la visibilità e la capacità di diffondere e condividere le attività e saperi sviluppati presso il Dipartimento DAFNAE, l’Azienda Agraria Sperimentale “L. Toniolo” e le strutture didattiche presenti nel Campus. Verrà inoltre coinvolta la Corte Benedettina, struttura di prestigio storico, recentemente acquisita da parte dell’Ateneo, che può offrire occasioni d’incontro tra il Dipartimento, la cittadinanza e il territorio.

Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 12. Consumo e produzione responsabili


 

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Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
Costo totale del progetto: 70.000,00 euro
2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 12. Consumo e produzione responsabili


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente – DAFNAE
Struttura partner: Azienda Agraria Sperimentale ‘L. Toniolo’

Abstract: Il progetto AGRI-CULT ha come obiettivo primario il potenziamento delle strutture di diffusione, informazione e trasferimento di conoscenze e innovazioni in ambito agro-alimentare a stakeholder e società civile e la creazione di nuovi strumenti in grado di aumentare la visibilità e la capacità di diffondere e condividere le attività e saperi sviluppati presso il Dipartimento DAFNAE, l’Azienda Agraria Sperimentale “L. Toniolo” e le strutture didattiche presenti nel Campus. Verrà inoltre coinvolta la Corte Benedettina, struttura di prestigio storico, recentemente acquisita da parte dell’Ateneo, che può offrire occasioni d’incontro tra il Dipartimento, la cittadinanza e il territorio.

Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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2030 Agenda and the Sustainable Development Goals: 12. Consumo e produzione responsabili


 

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Struttura proponente: Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente – DAFNAE
Struttura partner: Azienda Agraria Sperimentale ‘L. Toniolo’

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Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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Abstract: Il progetto AGRI-CULT ha come obiettivo primario il potenziamento delle strutture di diffusione, informazione e trasferimento di conoscenze e innovazioni in ambito agro-alimentare a stakeholder e società civile e la creazione di nuovi strumenti in grado di aumentare la visibilità e la capacità di diffondere e condividere le attività e saperi sviluppati presso il Dipartimento DAFNAE, l’Azienda Agraria Sperimentale “L. Toniolo” e le strutture didattiche presenti nel Campus. Verrà inoltre coinvolta la Corte Benedettina, struttura di prestigio storico, recentemente acquisita da parte dell’Ateneo, che può offrire occasioni d’incontro tra il Dipartimento, la cittadinanza e il territorio.

Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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Struttura proponente: Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente – DAFNAE
Struttura partner: Azienda Agraria Sperimentale ‘L. Toniolo’

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Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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Il progetto AGRI-CULT prevede 4 principali ambiti di attività: i) la valorizzazione ed il potenziamento delle collezioni museali di pertinenza del Dipartimento all’interno del Campus creando una rete di percorsi visitabili dalla cittadinanza e da altre categorie target; ii) predisposizione di totem esplicativi e collezioni botaniche dimostrative (ad es. specie orticole, ornamentali e aromatiche) con finalità sensoriali visive, olfattive e tattili che offrono un percorso esperienziale alle diverse categorie target all’interno degli spazi verdi della Corte Benedettina corredati da supporti cartacei e digitali interattivi da impiegare per la formazione del visitatore valorizzando i collegamenti storici tra attività agricole e la storia del complesso Benedettino; iii) realizzazione di supporti tecnologici e virtuali quali lo sviluppo di una app di Dipartimento e la creazione di un tour virtuale dell’azienda agraria e delle collezioni per trasferire agevolmente alle categorie target del progetto, anche a distanza, iniziative di carattere divulgativo; iv) azioni mirate alla formazione e all’aumento delle competenze del personale afferente al Dipartimento tramite l’attivazione di corsi di formazione condotti da esperti di comunicazione e gestione dei social media.

Contributo UNIPD: 47.600,00 euro
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