L’impiego di animali vivi nelle procedure sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
Un ulteriore problema etico della massima rilevanza riguarda la necessità di ridurre al minimo quelle procedure sperimentali che prevedano un utilizzo degli animali a fini scientifici, laddove si ritenga necessario un utilizzo degli animali nella ricerca, che determinino un qualche grado di dolore, sofferenza, di stress o danno prolungato.
In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici devono innanzitutto assicurare un’adeguata protezione degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.
L’impiego di animali vivi nelle procedure sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
Un ulteriore problema etico della massima rilevanza riguarda la necessità di ridurre al minimo quelle procedure sperimentali che prevedano un utilizzo degli animali a fini scientifici, laddove si ritenga necessario un utilizzo degli animali nella ricerca, che determinino un qualche grado di dolore, sofferenza, di stress o danno prolungato.
In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici devono innanzitutto assicurare un’adeguata protezione degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.
Delegato del Rettore - Presidente
Responsabili del benessere animale
Medici veterinari designati
Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
- Scienze del farmaco: 1 rappresentante
- Scienze biologiche: 2 rappresentanti
- Scienze mediche: 1 rappresentante
- Scienze agrarie e medico-veterinarie: 1 clinico veterinario e 1 zootecnico
- Scienze psicologiche: 1 rappresentante
Esperti:
- Esperto di bioetica
- Esperto di biostatistica
- Esperto di etologia
- Esperto di Giurisprudenza
- Esperto in Biosicurezza
- Scientifici di settore (n. 8)
Responsabile dei procedimenti amministrativi
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Responsabili del benessere animale
Medici veterinari designati
Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
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- Scienze agrarie e medico-veterinarie: 1 clinico veterinario e 1 zootecnico
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- la necessità dell’impiego di animali rispetto a metodi alternativi. Ove l'impiego di animali sia imprescindibile, è necessario che vengano utilizzate specie dotate del minor grado possibile di sviluppo neurologico (sostituzione/replacement);
- il rispetto del principio della massima riduzione possibile del numero di animali impiegati mantenendo la previsione di risultati affidabili (riduzione/reduction);
- la necessità di perfezionare le procedure ai fini di massimizzare la tutela del benessere degli animali impiegati. In particolare, nel caso in cui le procedure impiegate possano causare dolore, sofferenza, angoscia o danno prolungato in specie dotate delle capacità di provarle ed esprimerle, il protocollo sperimentale sarà valutato tenendo nella massima considerazione il grado e la durata delle sofferenze, il numero degli animali coinvolti e le misure previste e prevedibili per ridurre le probabilità di nuocere agli animali (perfezionamento/refinement).
Tutti i progetti di ricerca che prevedono l’utilizzo di animali a fini scientifici dovranno ottenere l’autorizzazione ministeriale prima di iniziare la ricerca.
Il ricercatore dovrà quiondi attendere una risposta da parte del ministero e non potrà iniziare alcuna attività fino a quanto non avrà ricevuto la prevista autorizzazione da parte del ministero stesso. Resta invariato il fatto che, un parere negativo fornito dall’OPBA su uno specifico progetto comporta che questo non potrà essere effettuato nelle strutture di Ateneo.
L’avvio di una ricerca che coinvolga l’utilizzo di animali nelle strutture dell’Ateneo, sarà subordinato alla verifica dei seguenti aspetti:
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L’impiego di animali vivi nelle procedure sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
Un ulteriore problema etico della massima rilevanza riguarda la necessità di ridurre al minimo quelle procedure sperimentali che prevedano un utilizzo degli animali a fini scientifici, laddove si ritenga necessario un utilizzo degli animali nella ricerca, che determinino un qualche grado di dolore, sofferenza, di stress o danno prolungato.
In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici devono innanzitutto assicurare un’adeguata protezione degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.
L’impiego di animali vivi nelle procedure sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
Un ulteriore problema etico della massima rilevanza riguarda la necessità di ridurre al minimo quelle procedure sperimentali che prevedano un utilizzo degli animali a fini scientifici, laddove si ritenga necessario un utilizzo degli animali nella ricerca, che determinino un qualche grado di dolore, sofferenza, di stress o danno prolungato.
In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici devono innanzitutto assicurare un’adeguata protezione degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.
Delegato del Rettore - Presidente
Responsabili del benessere animale
Medici veterinari designati
Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
- Scienze del farmaco: 1 rappresentante
- Scienze biologiche: 2 rappresentanti
- Scienze mediche: 1 rappresentante
- Scienze agrarie e medico-veterinarie: 1 clinico veterinario e 1 zootecnico
- Scienze psicologiche: 1 rappresentante
Esperti:
- Esperto di bioetica
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- Esperto di etologia
- Esperto di Giurisprudenza
- Esperto in Biosicurezza
- Scientifici di settore (n. 8)
Responsabile dei procedimenti amministrativi
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Responsabili del benessere animale
Medici veterinari designati
Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
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L’avvio di una ricerca che coinvolga l’utilizzo di animali nelle strutture dell’Ateneo, sarà subordinato alla verifica dei seguenti aspetti:
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Tutti i progetti di ricerca che prevedono l’utilizzo di animali a fini scientifici dovranno ottenere l’autorizzazione ministeriale prima di iniziare la ricerca.
Il ricercatore dovrà quiondi attendere una risposta da parte del ministero e non potrà iniziare alcuna attività fino a quanto non avrà ricevuto la prevista autorizzazione da parte del ministero stesso. Resta invariato il fatto che, un parere negativo fornito dall’OPBA su uno specifico progetto comporta che questo non potrà essere effettuato nelle strutture di Ateneo.
L’impiego di animali vivi nelle procedure sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
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In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici devono innanzitutto assicurare un’adeguata protezione degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.
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In questa prospettiva, l’Ateneo di Padova ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente ponderato onde garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
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Delegato del Rettore - Presidente
Responsabili del benessere animale
Medici veterinari designati
Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
- Scienze del farmaco: 1 rappresentante
- Scienze biologiche: 2 rappresentanti
- Scienze mediche: 1 rappresentante
- Scienze agrarie e medico-veterinarie: 1 clinico veterinario e 1 zootecnico
- Scienze psicologiche: 1 rappresentante
Esperti:
- Esperto di bioetica
- Esperto di biostatistica
- Esperto di etologia
- Esperto di Giurisprudenza
- Esperto in Biosicurezza
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Componenti scientifici (rappresentanti delle aree scientifiche interessate)
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- Scienze mediche: 1 rappresentante
- Scienze agrarie e medico-veterinarie: 1 clinico veterinario e 1 zootecnico
- Scienze psicologiche: 1 rappresentante
Esperti:
- Esperto di bioetica
- Esperto di biostatistica
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