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Questa comunità trans-disciplinare è un unicum in Italia ed è stata tra gli elementi che ANVUR – l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario – ha contrassegnato come distintivi dell’Università di Padova (come emerso nel corso della visita della Commissione di Esperti per la Valutazione nel 2018), contribuendo alla classificazione del nostro Ateneo in vetta alle graduatorie. L’efficacia di questa figura è risultata ancora più evidente durante il confinamento e a seguito delle misure restrittive adottate per contenere il diffondersi della pandemia da Coronavirus: sono stati i Change Agent, infatti, a gestire gli appuntamenti del «T4LTogether», attività che hanno permesso alle/ai docenti di condividere le prime esperienze di didattica a distanza e di confrontarsi su quali accorgimenti adottare per migliorare e rendere più agevole il processo di insegnamento/apprendimento in tempi di lezioni sincrone e asincrone. In poche settimane sono stati organizzati ben 24 incontri che hanno coinvolto oltre 420 docenti dell’Ateneo – quasi uno su cinque – afferenti a tutti i dipartimenti e hanno permesso di diffondere velocemente e in modo trasversale le informazioni necessarie per attuare le migliori strategie.
La figura del Change Agent è stata introdotta nell’Università di Padova già a partire dal 2018, quando è stato avviato il primo ciclo formativo riservato a quei docenti che, avendo già frequentato i corsi Teaching4Learning, avevano avuto modo di dimostrare il loro interesse a diventare parte attiva nel promuovere il miglioramento e l’innovazione didattica.
Questo percorso rientra in un più globale impegno dell’ateneo patavino per assicurare il miglioramento continuo e costante della qualità della didattica, nella totale consapevolezza che investire per migliorare le pratiche di insegnamento permetterà di ottimizzare l’apprendimento di studenti e studentesse.
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