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Il patrimonio culturale dell’Università di Padova ha superato il massimo storico di 291.776 presenze del 2019 e, dopo la frenata del periodo Covid con 136.933 nel 2021, ha raggiunto quest’anno le 300.000 presenze: trainate dai 213.965 dell’Orto botanico patrimonio Unesco, a cui si sono aggiunte le 62.845 presenze a Palazzo Bo restaurato nella parte novecentesca, 17.249 a Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto e 14.962 ai musei universitari uniti nel Grand Tour delle Scienze: Scienze archeologiche e d’arte, Sala dei Giganti a Palazzo Liviano, Museo di Geografia, Museo Giovanni Poleni e Museo di macchine Enrico Bernardi.
«Un traguardo simbolico e una grande soddisfazione: aver superato le trecentomila presenze nei musei del nostro ateneo, proprio nell’anno in cui abbiamo festeggiato il nostro ottocentenario, dimostra la capacità di valorizzazione di un patrimonio culturale eterogeneo e di grandissima bellezza che richiama quella multidisciplinarietà cifra fondante dell’Università di Padova – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. La cultura, ancora una volta, si dimostra linguaggio universale capace di attirare visitatrici e visitatori non solo dal territorio, ma da ogni angolo del pianeta. Un linguaggio che vogliamo continuare a parlare: nel 2023, infatti, inaugureremo il “nuovo” Museo Botanico, con un allestimento completamente rivisitato, e il Museo della Scienza e dell’Uomo, il più grande museo scientifico universitario d’Italia».
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Il patrimonio culturale dell’Università di Padova ha superato il massimo storico di 291.776 presenze del 2019 e, dopo la frenata del periodo Covid con 136.933 nel 2021, ha raggiunto quest’anno le 300.000 presenze: trainate dai 213.965 dell’Orto botanico patrimonio Unesco, a cui si sono aggiunte le 62.845 presenze a Palazzo Bo restaurato nella parte novecentesca, 17.249 a Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto e 14.962 ai musei universitari uniti nel Grand Tour delle Scienze: Scienze archeologiche e d’arte, Sala dei Giganti a Palazzo Liviano, Museo di Geografia, Museo Giovanni Poleni e Museo di macchine Enrico Bernardi.
«Un traguardo simbolico e una grande soddisfazione: aver superato le trecentomila presenze nei musei del nostro ateneo, proprio nell’anno in cui abbiamo festeggiato il nostro ottocentenario, dimostra la capacità di valorizzazione di un patrimonio culturale eterogeneo e di grandissima bellezza che richiama quella multidisciplinarietà cifra fondante dell’Università di Padova – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. La cultura, ancora una volta, si dimostra linguaggio universale capace di attirare visitatrici e visitatori non solo dal territorio, ma da ogni angolo del pianeta. Un linguaggio che vogliamo continuare a parlare: nel 2023, infatti, inaugureremo il “nuovo” Museo Botanico, con un allestimento completamente rivisitato, e il Museo della Scienza e dell’Uomo, il più grande museo scientifico universitario d’Italia».
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