A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale [format] => [safe_value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2266 ) [2] => Array ( [tid] => 2267 ) [3] => Array ( [tid] => 2462 ) [4] => Array ( [tid] => 2261 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [value2] => 2023-07-07T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => chiara.mezzalira [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-e496b743db3766e42eb8a4d1ccc1c014";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 415577 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[safe_summary] => ) ) [#formatter] => text_summary_or_trimmed [0] => Array ( [#markup] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico.
) ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Immagine [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_img_box_lancio_news [#field_type] => image [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 415577 [uid] => 13 [title] => Il Museo botanico apre rinnovato al pubblico, in Orto botanico [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 96996 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1675843977 [changed] => 1675844858 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1675844858 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale [format] => [safe_value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2266 ) [2] => Array ( [tid] => 2267 ) [3] => Array ( [tid] => 2462 ) [4] => Array ( [tid] => 2261 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [value2] => 2023-07-07T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => chiara.mezzalira [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-e496b743db3766e42eb8a4d1ccc1c014";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 415577 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) ) [#formatter] => image [0] => Array ( [#theme] => image_formatter [#item] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) [#image_style] => [#path] => ) ) [field_abstract_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 0 [#title] => Abstract [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_abstract_news [#field_type] => text_long [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 415577 [uid] => 13 [title] => Il Museo botanico apre rinnovato al pubblico, in Orto botanico [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 96996 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1675843977 [changed] => 1675844858 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1675844858 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale [format] => [safe_value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2266 ) [2] => Array ( [tid] => 2267 ) [3] => Array ( [tid] => 2462 ) [4] => Array ( [tid] => 2261 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [value2] => 2023-07-07T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => chiara.mezzalira [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-e496b743db3766e42eb8a4d1ccc1c014";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 415577 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale [format] => [safe_value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) [#formatter] => text_default [0] => Array ( [#markup] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) [links] => Array ( [#theme] => links__node [#pre_render] => Array ( [0] => drupal_pre_render_links ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) [node] => Array ( [#theme] => links__node__node [#links] => Array ( [node-readmore] => Array ( [title] => Read more about Il Museo botanico apre rinnovato al pubblico, in Orto botanico [href] => node/96996 [html] => 1 [attributes] => Array ( [rel] => tag [title] => Il Museo botanico apre rinnovato al pubblico, in Orto botanico ) ) ) [#attributes] => Array ( [class] => Array ( [0] => links [1] => inline ) ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [#theme] => field [#weight] => 1 [#title] => Data [#access] => 1 [#label_display] => above [#view_mode] => teaser [#language] => und [#field_name] => field_date_box_lancio_news [#field_type] => date [#field_translatable] => 0 [#entity_type] => node [#bundle] => box_lancio_news [#object] => stdClass Object ( [vid] => 415577 [uid] => 13 [title] => Il Museo botanico apre rinnovato al pubblico, in Orto botanico [log] => [status] => 1 [comment] => 0 [promote] => 1 [sticky] => 0 [nid] => 96996 [type] => box_lancio_news [language] => it [created] => 1675843977 [changed] => 1675844858 [tnid] => 0 [translate] => 0 [revision_timestamp] => 1675844858 [revision_uid] => 13 [body] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[summary] => [format] => 2 [safe_value] =>A partire dal 14 febbraio, nell'Orto botanico di Padova, l’Orto rinascimentale e il Giardino della biodiversità si arricchiscono di un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. Tra botanica e medicina, chi visita il Museo Botanico può scoprire la storia dell’Orto, delle sue piante e di chi le ha raccolte, in un viaggio attraverso i secoli che inizia dalla sua fondazione, quando vi si coltivavano e studiavano le piante medicinali, e arriva fino al Novecento.
Si tratta di collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico – uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari tra piante, alghe, funghi e licheni essiccati – e che conta anche 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni. Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini). Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina. Un ambiente in cui immergersi scoprendo in un video la vita quotidiana dello Speziale.
Il percorso racconta la fitta rete di scambi di piante e semi dell’Orto, un importante centro di introduzione e coltivazione di piante medicinali, alimentari e ornamentali da varie parti del mondo: storia che viene ripercorsa ammirando le collezioni di erbari, ma anche con esperienze interattive come quella di Botanica senza frontiere, in cui si incontrano personaggi e luoghi, e quella della Storia illustrata, in cui si ripercorre la storia della medicina e della botanica in 12 tappe che passano anche da Padova, oppure il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.
Grazie al Museo, ora è possibile avere uno sguardo d'insieme degli elementi più importanti dell’Orto, ampliando lo sguardo alla storia della botanica e della medicina, conoscendo i suoi protagonisti e scoprendo ancora meglio il dialogo tra le geometrie rinascimentali dell’Orto antico, le serre del Giardino della biodiversità inaugurate nel 2014 e il ricco patrimonio archivistico e librario conservato al primo piano dell’edificio nella nuova “Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili”.
L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili nel sito web dell’Orto botanico di Padova.
[safe_summary] => ) ) ) [field_date_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_etichetta_box_lancio_news] => Array ( ) [field_img_box_lancio_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [fid] => 115621 [uid] => 13 [filename] => museo_bo.jpeg [uri] => public://museo_bo.jpeg [filemime] => image/jpeg [filesize] => 141438 [status] => 1 [timestamp] => 1675843977 [type] => image [field_file_image_alt_text] => Array ( ) [field_file_image_title_text] => Array ( ) [field_folder] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2048 ) ) ) [metadata] => Array ( [height] => 372 [width] => 996 ) [height] => 372 [width] => 996 [alt] => muso botanico [title] => ) ) ) [field_link_alla_news] => Array ( ) [field_link_esterno_news] => Array ( ) [field_pagina_associata] => Array ( ) [field_link_etichetta] => Array ( ) [field_abstract_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale [format] => [safe_value] => Il nuovo nucleo espositivo apre al pubblico il 14 febbraio insieme all'Orto botanico, dopo la pausa invernale ) ) ) [field_allegato_news] => Array ( ) [field_categorie_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [tid] => 2264 ) [1] => Array ( [tid] => 2266 ) [2] => Array ( [tid] => 2267 ) [3] => Array ( [tid] => 2462 ) [4] => Array ( [tid] => 2261 ) ) ) [field_pub_date] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [value2] => 2023-07-07T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) ) [field_layout_news] => Array ( [und] => Array ( [0] => Array ( [value] => single ) ) ) [field_testo_opzionale_news] => Array ( ) [field_url_en_page] => Array ( ) [field_url_en_page_label] => Array ( ) [path] => Array ( [pathauto] => 1 ) [name] => chiara.mezzalira [picture] => 0 [data] => a:2:{s:13:"form_build_id";s:37:"form-e496b743db3766e42eb8a4d1ccc1c014";s:14:"wysiwyg_status";a:1:{i:1;i:1;}} [num_revisions] => 2 [current_revision_id] => 415577 [is_current] => 1 [is_pending] => [revision_moderation] => [entity_view_prepared] => 1 ) [#items] => Array ( [0] => Array ( [value] => 2023-02-08T00:00:00 [timezone] => Europe/Paris [timezone_db] => Europe/Paris [date_type] => date ) ) [#formatter] => date_default [0] => Array ( [#markup] => Mer, 08/02/2023 ) ) )