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È ripreso a marzo il progetto di Arcellatown “Universa Universis Patavina Libertas“, che prevede la decorazione di 8 cabine elettriche anni ‘50 di E-Distribuzione nel quartiere Arcella per gli 8 secoli Unipd. Il progetto viene realizzato con il contributo e il patrocinio dell’Università di Padova, e di E-Distribuzione per la rigenerazione urbana.
“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
Koz Dos ha partecipato a numerose esposizioni e festival di Street Art in vari paesi del mondo, tra cui Venezuela, Ecuador, Brasile, Colombia, Germania, Francia, Spagna, Germania e Israele.

Il bozzetto di Koz Dos
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“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
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“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
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Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
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Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
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La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
Koz Dos ha partecipato a numerose esposizioni e festival di Street Art in vari paesi del mondo, tra cui Venezuela, Ecuador, Brasile, Colombia, Germania, Francia, Spagna, Germania e Israele.

Il bozzetto di Koz Dos
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È ripreso a marzo il progetto di Arcellatown “Universa Universis Patavina Libertas“, che prevede la decorazione di 8 cabine elettriche anni ‘50 di E-Distribuzione nel quartiere Arcella per gli 8 secoli Unipd. Il progetto viene realizzato con il contributo e il patrocinio dell’Università di Padova, e di E-Distribuzione per la rigenerazione urbana.
“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
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“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
Koz Dos ha partecipato a numerose esposizioni e festival di Street Art in vari paesi del mondo, tra cui Venezuela, Ecuador, Brasile, Colombia, Germania, Francia, Spagna, Germania e Israele.

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“L’intelligenza e la creatività non hanno né centri né periferie. Possono e devono potersi esprimere ovunque. L’Università di Padova sarà sempre al fianco di chi trasforma il tessuto urbano in luogo di arte e di chi fa evolvere la nostra città nel segno della partecipazione, della cultura e dell’uguaglianza” ha dichiarato Telmo Pievani, professore delegato alla comunicazione e alla divulgazione scientifica dell’Università di Padova, all'avvio del progetto.
Il nuovo intervento ha coinvolto una cabina elettrica in via Annibale da Bassano con l’artista venezuelano Koz Dos. L'opera, che sarà accompagnata da una targa riportante il titolo “Noi come medicina, noi oltre il palpabile”, è un omaggio alla scienza della Medicina che proprio nell'Università di Padova e nel policlinico Universitario ha nella nostra città un hub di eccellenza assoluta e che Arcellatown si sente di omaggiare in questi anni di forte stress post pandemico .
La medicina antica credeva che dovessimo stare bene internamente con noi stessi perché ciò si rifletteva nella nostra salute fisica. Molto si è imprato osservando la natura , al suo equilibrio perfetto che l'uomo attuale cerca di acquistare fuori di se, ma senza osservarsi, ignorando la natura e l'universo. Senza rispettare la natura e gli altri esseri viventi è impossibile conquistare un equilibrio dell'essere.
Nato nel 1986, Koz Dos ha iniziato facendo graffiti a Caracas ed è ora noto nel mondo per i suoi murales iperrealisti in cui uomini e belve si fondono in un’unica figura, spesso i primi inseriti in bocche di animali, come a voler sottolineare l’appartenenza al regno animale della specie umana. Di solito accompagna le figure a solidi geometrici che si fondono con esse.
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