Sul carcinoma midollare della tiroide, sia sporadico che associato in sindromi pluriendocrine di tipo MEN IIa e IIb, sono stati condotti studi epidemiologici, clinici, istopatologici oltre che programmi di screening familiare, con utilizzo di markers sierici e genetici molecolari tali da consentire una chirurgia “profilattica” e “ precoce” in età pediatrica.
Ha collaborato allo studio sulla caratterizzione dei nodi tiroidei mediante tecniche immunocitologiche (marcaggio per Galectina-3 e CD44d6) e molecolari (Traslocazione PAX8-PPARy1 dopo estrazione RNA totale da agoaspirato) e a vari studi pluricentrici. Ha aderito al Protocollo di Terapia Genica proposto dai colleghi della Microbiologia dell'Università di Padova e dell'Endocrinologia dell'Università di Ancona nel Carcinoma Anaplastico.
Sull' iperparatiroidismo primitivo e secondario e sul carcinoma delle paratiroidi sono state condotte numerose ricerche, in collaborazione con i Colleghi Medici-Nucleari, Internisti, Nefrologi e Cardiologi, che riguardano il dosaggio intraoperatorio del PTH rapid, le tecniche radio-isotopiche, radio-guidate, gli accessi mininvasivi, il contributo della 18FDG-PET, e di notevole interesse quelle più recenti e innovativi sull’influenza della paratiroidectomia sul microcircolo cardiaco.
L’interesse si è esteso alla patologia surrenalica corticale e midollare, benigna e maligna, sporadica e correlata con sindromi MEN IIA e MEN IIB, VHL NF, con significativi contributi anche di tecnica per le vie di accesso ed in generale alla patologia neuro-endocrina.
Ha stretto rapporti di collaborazione scientifica con numerose Università ed Istituti italiani e stranieri, fra cui le Università di Milano (studi sperimentali di microchirurgia nel ratto, studi clinici e bio-umorali sul CMT), di Firenze (Registro Italiano MEN I e II), l’Istituto Tumori di Milano (Progetto Finalizzato CNR, Gruppo di Studio sui Tumori neuroendocrini e Gruppo di Studio sul carcinoma midollare della tiroide), l’Università La Sapienza di Roma (Protocollo diagnostico-terapeutico del cancro tiroideo, Esperienza Multicentrica SICO), l’Università Cattolica (Studio pluricentrico adenocarcinoma adrenocorticale), le Unità di EndocrinoChirurgia Italiane (Torino-Ivrea Studio Multicentrico sulle complicanze in chirurgia tiroidea), la II Università di Napoli (Oncogeni e carcinoma midollare della tiroide), l’Istituto Tumori di Napoli (valore predittivo di malignità dei test preoperatori nel nodo tiroideo), le Università di Pisa (carcinoma delle paratiroidi, della tiroide, mutazioni genetiche nell’adenoma tossico, nel CMT nel CPT), Ferrara (tumori neuro-endocrini), Siena (associazione ca tiroide e ca colon).
Per la ricerca applicata fin dal 2007 si avvale di un tecnico biologo laureato, per il prelievo, lo stoccaggio e la crioconservazione di materiale biologico nella Banca Tissutale del Dipartimento. Indagini con finalità diagnostiche, scientifiche e genetiche (molecolari, immuno-istochimiche, colture e amplificazioni di linee cellulari) sul materiale prelevato da carcinomi e tessuto endocrino sono condotte in collaborazione con le Università di Pisa, Firenze, Roma, Milano, Ferrara, , il Centro Nacional de Investigaciones Oncologicas (CNIO) di Madrid, lo IOV, le locali Endocrinologia ed Anatomia Patologica.

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