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Il numero speciale di «Galileo» tratta anche il possibile ruolo dell'Università nella rigenerazione dei corsi d'acqua di Padova. Assieme alle Mura rinascimentali, i canali si possono a tutti gli effetti definire un elemento centrale della storia e identità culturale della città e, seppur trascurati, rappresentano una fonte di bellezza e biodiversità e una risorsa per il territorio, di cui avere cura con una visione consapevole della loro complessità, per salvaguardarli e valorizzarli in modo sostenibile.
Nell’articolo Padova, la sua Università e i suoi canali, il prof. Alberto Barausse, docente di Ecologia al dipartimento di Biologia dell’Università di Padova scrive: «Negli ultimi decenni il rapporto fra Padova e i suoi canali si è deteriorato. Col decadere dell’interesse per i corsi d’acqua come via di trasporto, diversi tratti di canali storici sono stati tombinati o interrati, mentre la sedimentazione ha pregiudicato la navigabilità dei canali rimanenti e ne ha innalzato il livello, aumentando il rischio idraulico e celando parzialmente le mura rinascimentali della città. Oggi i canali sono percepiti da parte della cittadinanza come luoghi degradati a causa dell’acqua torbida e inquinata, della proliferazione di vegetazione infestante e della presenza lungo gli argini di rifiuti e micro-spaccio. Esondazioni e allagamenti in città e territori limitrofi hanno contribuito ad ampliare il distacco fra i cittadini e le acque di Padova, avvertite come una minaccia per la sicurezza di persone, case e attività economiche.»
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Il numero speciale di «Galileo» tratta anche il possibile ruolo dell'Università nella rigenerazione dei corsi d'acqua di Padova. Assieme alle Mura rinascimentali, i canali si possono a tutti gli effetti definire un elemento centrale della storia e identità culturale della città e, seppur trascurati, rappresentano una fonte di bellezza e biodiversità e una risorsa per il territorio, di cui avere cura con una visione consapevole della loro complessità, per salvaguardarli e valorizzarli in modo sostenibile.
Nell’articolo Padova, la sua Università e i suoi canali, il prof. Alberto Barausse, docente di Ecologia al dipartimento di Biologia dell’Università di Padova scrive: «Negli ultimi decenni il rapporto fra Padova e i suoi canali si è deteriorato. Col decadere dell’interesse per i corsi d’acqua come via di trasporto, diversi tratti di canali storici sono stati tombinati o interrati, mentre la sedimentazione ha pregiudicato la navigabilità dei canali rimanenti e ne ha innalzato il livello, aumentando il rischio idraulico e celando parzialmente le mura rinascimentali della città. Oggi i canali sono percepiti da parte della cittadinanza come luoghi degradati a causa dell’acqua torbida e inquinata, della proliferazione di vegetazione infestante e della presenza lungo gli argini di rifiuti e micro-spaccio. Esondazioni e allagamenti in città e territori limitrofi hanno contribuito ad ampliare il distacco fra i cittadini e le acque di Padova, avvertite come una minaccia per la sicurezza di persone, case e attività economiche.»
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Nell’articolo Padova, la sua Università e i suoi canali, il prof. Alberto Barausse, docente di Ecologia al dipartimento di Biologia dell’Università di Padova scrive: «Negli ultimi decenni il rapporto fra Padova e i suoi canali si è deteriorato. Col decadere dell’interesse per i corsi d’acqua come via di trasporto, diversi tratti di canali storici sono stati tombinati o interrati, mentre la sedimentazione ha pregiudicato la navigabilità dei canali rimanenti e ne ha innalzato il livello, aumentando il rischio idraulico e celando parzialmente le mura rinascimentali della città. Oggi i canali sono percepiti da parte della cittadinanza come luoghi degradati a causa dell’acqua torbida e inquinata, della proliferazione di vegetazione infestante e della presenza lungo gli argini di rifiuti e micro-spaccio. Esondazioni e allagamenti in città e territori limitrofi hanno contribuito ad ampliare il distacco fra i cittadini e le acque di Padova, avvertite come una minaccia per la sicurezza di persone, case e attività economiche.»
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Il numero speciale di «Galileo» tratta anche il possibile ruolo dell'Università nella rigenerazione dei corsi d'acqua di Padova. Assieme alle Mura rinascimentali, i canali si possono a tutti gli effetti definire un elemento centrale della storia e identità culturale della città e, seppur trascurati, rappresentano una fonte di bellezza e biodiversità e una risorsa per il territorio, di cui avere cura con una visione consapevole della loro complessità, per salvaguardarli e valorizzarli in modo sostenibile.
Nell’articolo Padova, la sua Università e i suoi canali, il prof. Alberto Barausse, docente di Ecologia al dipartimento di Biologia dell’Università di Padova scrive: «Negli ultimi decenni il rapporto fra Padova e i suoi canali si è deteriorato. Col decadere dell’interesse per i corsi d’acqua come via di trasporto, diversi tratti di canali storici sono stati tombinati o interrati, mentre la sedimentazione ha pregiudicato la navigabilità dei canali rimanenti e ne ha innalzato il livello, aumentando il rischio idraulico e celando parzialmente le mura rinascimentali della città. Oggi i canali sono percepiti da parte della cittadinanza come luoghi degradati a causa dell’acqua torbida e inquinata, della proliferazione di vegetazione infestante e della presenza lungo gli argini di rifiuti e micro-spaccio. Esondazioni e allagamenti in città e territori limitrofi hanno contribuito ad ampliare il distacco fra i cittadini e le acque di Padova, avvertite come una minaccia per la sicurezza di persone, case e attività economiche.»
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