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Rubrica
Qualifica
Professoressa Ordinaria
Struttura
Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica (DBC)
Indirizzo
PIAZZA CAPITANIATO, 7 - PALAZZO LIVIANO - PADOVA
Telefono
0498274676
Giuliana Tomasella è professore ordinario di Museologia e di Storia della critica d'arte presso il Dipartimento dei Beni culturali dell'Università di Padova.
Fra il 2002 e il 2004 ha partecipato al progetto d'Ateneo dell’Università di Padova dedicato ad Arte e propaganda negli anni del fascismo. Modelli dell'organizzazione del consenso in area veneta: esposizioni, musei, opere pubbliche, diretto dalla prof.ssa Nigro Covre.
Dal 2004 al 2006 ha fatto parte dell'unità di ricerca delle Università di Padova, Verona e Venezia del PRIN dedicato a Saggistica d'arte su periodici in area settentrionale nell'Ottocento e nel Novecento: archivio informatico e analisi critica.
Ha fatto parte dell'Unità di ricerca di Padova, PRIN 2008, su Arti figurative e musica nei periodici di area settentrionale dell'Ottocento e del Novecento in prospettiva nazionale e internazionale: archivio informatico e analisi critica (decorrenza dal 2010 al 2012).
Ha partecipato al progetto internazionale TMC Treasures, Art Dealers, collections. The Artistic Dialogue between Spain and America 1850-1950 (2009-2013), coordinato dalla prof.ssa I. Socias, Univ. Barcellona.
Ha diretto il progetto d'Ateneo dedicato a La rappresentazione dell’alterità. Esposizioni e mercato artistico nell’Italia coloniale, 2013-2015.
Nell’aprile 2015 è stata invitata come Visiting Researcher presso il Department of History of Art and Architecture, Boston University.
Responsabile Scientifico del progetto di ricerca d’Ateneo “L'azione per l'arte di Nino Barbantini”, 2016-2018.
Responsabile scientifico del progetto “Catalogazione sistematica dei beni museali patrimonio dell’Ateneo, (6 assegni triennali di ricerca), 2017-2020;
Responsabile scientifico del progetto “Open Collections: salvaguardia e visibilità delle collezioni” (1 assegno di ricerca), 2017-2018.
Responsabile scientifica del Progetto di Ateneo Immaginari coloniali e postcoloniali nell'Italia del Novecento: artisti, opere, allestimenti all’ex Museo coloniale di Roma (2022-2024)
È attualmente PI del Progetto PRIN CODEC COnstruction and DEconstruction of Colonial Imagery in 20th-century Italy: cultural heritage and forms of representation - Costruzione e Decostruzione dell'Immaginario Coloniale nell'Italia del Novecento: patrimonio culturale e modalità di rappresentazione.
Dal 2013 è impegnata in un progetto internazionale di museografia sociale legato alla promozione del Muquifu (Museo dos Quilombos e Favelas Urbanos di Belo Horizonte), che ha finora previsto una serie di seminari e convegni a Belo Horizonte (settembre 2013), Rouen e Nancy (novembre 2015), Bogotà (2016), Francoforte (2017) e l’organizzazione a Padova della I mostra Itinerante del Muquifu (gennaio-febbraio 2014).
Dal 2016 fa parte del Working Group on Heritage del Coimbra Group, di cui è stata vice-chair dal 2017 al 2022.
È responsabile del WP European Identity and Heritage del progetto ARQUS
Co-direttrice con Paola Dessì della rivista "Musica e Figura"; fa parte del comitato scientifico di “MLCCC 1800" (Edizioni Ca' Foscari), dell'"Annuario dell'Accademia di Belle Arti di Venezia" (Il Poligrafo), di “MUSEA” (università di Graz) e di “Imagem: Revista de História da Arte” (Università di San Paolo, Brasile).
Fa parte del Comitato scientifico del Centro Interateneo delle Università di Siena e Padova Sic (Spazi e immagini del colonialismo)
Fa parte del Centre for the History of Racism and Anti-Racism in Modern Italy (Centra)
Avvisi
Orari di ricevimento
Il Giovedi' dalle 11:00 alle 12:30
presso Studio Docente, III piano Palazzo Maldura
Il ricevimento si svolge su appuntamento
Insegnamenti
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2025 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2025 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2025 (LEL1000507)
- STORIA DELLA CRITICA D'ARTE, AA 2025 (LE03108297)
- STORIA E TEORIA DEL RESTAURO, AA 2025 (SUQ4107240)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2024 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2024 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2024 (LEL1000507)
- STORIA DELLA CRITICA D'ARTE, AA 2024 (LE03108297)
- STORIA E TEORIA DEL RESTAURO, AA 2024 (SUQ4107240)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2023 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2023 (LEL1000507)
- MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO, AA 2023 (LEL1000507)
- STORIA DELLA CRITICA D'ARTE, AA 2023 (LE03108297)
- STORIA E TECNICA DEL RESTAURO, AA 2023 (LE01122760)
Area di ricerca
Gli studi di Giuliana Tomasella si sono sviluppati lungo le seguenti direttrici:
- l’indagine relativa ai rapporti fra arte e politica durante il ventennio fascista e alla revisione del concetto di modernità attuata da artisti e critici all'indomani del primo conflitto mondiale, che ha condotto alla pubblicazione di due monografie, dedicate rispettivamente alla crisi dell’avanguardia nell’Europa post-bellica e alla ricostruzione, anche attraverso indagini d’archivio, della storia delle biennali veneziane durante la gestione di Antonio Maraini (1928-1944), con particolare riferimento alle esposizioni tenutesi durante la seconda guerra mondiale; in altri saggi ha indagato su figure- chiave del dibattito artistico degli anni del ritorno all’ordine, come Longhi, Bontempelli e Waldemar George e sulla politica espositiva del fascismo all’estero;
- l’analisi del dibattito artistico su rivista, approdata a esiti diversi ma complementari: ricognizioni generali, che hanno consentito di fornire uno spaccato degli interessi e delle polemiche in area veneta, nel periodo fra le due guerre, in rapporto ai coevi dibattiti nazionali; indagini monografiche, mirate a far emergere, attraverso un attento spoglio della stampa periodica, il fondamentale contributo di storici dell’arte e “dilettanti” di spicco, come Rodolfo Pallucchini e Diego Valeri. Il vaglio delle riviste nazionali e internazionali ha permesso di portare alla luce un cospicuo numero di scritti poco noti dei personaggi in questione, consentendo di aprire nuove prospettive interpretative sulla loro attività;
- la ricerca relativa all’origine della storia dell’arte come disciplina autonoma e dotata di statuto scientifico, osservata sia attraverso la vicenda di un importante ateneo, come quello patavino, in cui insegnarono storici dell’arte del calibro di Giuseppe Fiocco, Sergio Bettini e Rodolfo Pallucchini, i cui interessi e settori di indagine si estesero dall’arte tardo-antica a quella novecentesca, sia facendo riferimento ad alcune aspre polemiche, che contrapposero tra fine Ottocento e primo Novecento alcuni fautori del metodo storico (come Laudedeo Testi e Andrea Moschetti) ai giovani allievi della scuola di Adolfo Venturi (Lionello Venturi e Giuseppe Fiocco).
- l'indagine relativa alla rappresentazione dell'Africa e degli Africani nell’arte occidentale dal XVIII secolo in avanti e lo studio dell'"arte coloniale" italiana.