Università degli Studi di Padova - Archivio Generale di Ateneo

 

 

Le complesse vicende di uomini ed eventi che, sotto la vigilanza della magistratura veneta dei Riformatori allo Studio[1], hanno portato in quasi tre secoli al recupero dell’archivio sono state ricostruite da Lucia Rossetti nel 1979 e al suo saggio si rinvia[2].

L’inventario redatto sotto la spinta del rettore Carlo Francesco Ferraris nel 1893 da Giuseppe Giomo, archivista dell’Archivio di Stato di Venezia, di cui esiste un catalogo[3] manoscritto e una memoria a stampa[4] con introduzioni storico-istituzionali ai singoli fondi, annovera tra volumi e buste 774 unità numerate progressivamente.

Il trasferimento dell’archivio antico nel 1896 presso la Biblioteca universitaria di Padova coincise con l’acquisizione di ulteriore documentazione: una decina di pezzi e le 65 unità del Collegio Pratense, elencate nel catalogo di seguito all’inventario del Giomo.

L’archivio antico fece il suo definitivo rientro a Palazzo del Bo nel 1952[5] e trovò collocazione in una stanza presso il rettorato, al secondo piano, dove è rimasto fino al 2000, anno in cui fu trasportato al terzo piano in una stanza appositamente arredata nei pressi dell’Archivio Generale di Ateneo e del Centro per la storia dell’Università di Padova.

 I fondi risultanti dall’indice dell’inventario manoscritto sono:

 

 

 

 In attesa di un inventario conforme agli standard internazionali della descrizione archivistica, come previsto dal Progetto Studium 2000, in questa sede si ritiene preferibile riportare per ciascun fondo le premesse storico-istituzionali della memoria a stampa di Giuseppe Giomo e, in formato PDF, il catalogo manoscritto. A differenza della memoria a stampa, il catalogo offre una descrizione più analitica delle serie e delle singole unità.


 

[1] Sui Riformatori si veda A. Da Mosto, L’Archivio di Stato di Venezia, Roma, 1937-1940, vol. I: Archivi dell'amministrazione centrale della Repubblica Veneta e archivi notarili, 1937, p. 217; Guida generale degli Archivi di Stato, direttori P. D’Angiolini e C. Pavone, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, vol. IV, 1994, p. 977.

[2] L. Rossetti, L’Archivio Antico dell’Università di Padova, in C. Semenzato, L’Università di Padova. Il Palazzo del Bo. Arte e storia, Trieste, Lint, 1979, pp. 151-174, in particolare pp. 153-163.

[3] G. Giomo, Catalogo dell’Archivio Antico della Università di Padova, ms., reca nel frontespizio, oltre al titolo: “Padova 15 giugno 1893. Giuseppe Giomo, Archivista di Stato”. Il ms. è disponibile in consultazione presso la sala di studio.

[4] G. Giomo, L’Archivio Antico della Università di Padova, Venezia, Fratelli Visentini, 1893, pp. 88; estratto da “Nuovo Archivio Veneto”, tomo VI (1893), parte II, pp. 377-460. Nel prosieguo si cita l’inventario del Giomo dalla pubblicazione in estratto.

[5] L. Rossetti, L’Archivio Antico, cit., pp. 153 e 163.


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    Ultimo aggiornamento: 20  novembre 2007