Sacro Collegio dei Teologi

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[Estremi cronologici: 1510-1806]
[Unità: 37; nn. 422-458]
[G. Giomo, L’Archivio Antico, cit., pp. 46-48]

Quando sia stato istituito il Sacro Collegio dei Teologi non si è potuto rilevare. Formava esso anticamente parte del Sacro Collegio dei Filosofi e medici, come formava corpo unico con la Università artista? Ne era staccato?

Come si ebbe ad accennare in principio due erano le Università. Universitas iuristarum ed Universitas theologorum, philosophorum et medicorum; la prima che ha il proprio collegio dei dottori leggisti; la seconda che ne ha due, quello dei filosofi e medici, e quello dei teologi. La differenza che esisteva fra il Sacro Collegio dei teologi e quello dei filosofi e medici era, che mentre in questo per l’esame dei dottori doveva intervenire il rettore dell’Università artista in quello ne era escluso. Ciò non ostante anche il Sacro collegio dei teologi era un membro della Università, dipendeva dal magistrato dei Riformatori che in alcuni casi aveva diritto di sospendere i dottori da esso creati, manteneva le formalità e le regole degli altri Collegii sacri per le prove, i punti, le recite.

A conseguire la laurea in teologia si richiedeva l’intervento alle scuole assegnate per il corso di due anni scolastici assistendo alle lezioni delle materie giá indicate nel trattare dell’Università artista.

Il Sacro Collegio dei teologi fino al 1520 però non aveva un ordinamento regolare, e in quell’anno appunto frate Gian Francesco degli Ingegnerati minorita decano del Collegio per onore dello stesso ordinò che gli atti di esso fossero raccolti in volume, e da quell’epoca appunto comincia la serie di essi.