Università degli Studi di Padova - Archivio Generale di Ateneo - ARCHIVIO ANTICO

 

 

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[Estremi cronologici: 1674-1806]
[Unità: 37 (compreso un “Prospetto dei professori..., 1811-1812”); nn. 230-266]
[G. Giomo, L’Archivio Antico, cit., pp. 37-40]

Non di molto posteriore alla istituzione della Università giurista è quella della Università artista, molto più numerosa di quella e per professori e per scolari. Eranvene tre classi di questi cioè Medici, Chirurgi e Teologi.

Le discipline che regolavano l’ammissione alla detta Università erano eguali a quelle della giurista, eguali i privilegi, i diritti, le esenzioni; era governata da un Rettore, da un Sindaco e da un certo numero di Consiglieri come la giurista, e ciò fino al 1738 in cui il rettorato venne gestito da un professore ordinario della stessa università. Era divisa anch’essa in nazioni e come rilevasi dal principio del suo statuto pubblicato nel 1648, erano sei e dodici i consiglieri che le rappresentavano, l’uno chiamato primario, l’altro secondario, per ciascuna di esse nazioni, le quali si nominavano Oltramontana, Oltramarina, Lombarda, Trevisana, Romana, Anconitana; suddivise fino al N. di 22 come ebbe a dirsi per quelle della università giurista.

Il corso di medicina compievasi in quattro anni.

Nei due primi anni, cinque erano le scuole ordinarie sostenute da cinque professori, cioè; due di fisica generale e particolare, una di geometria ed analisi, una di istituzioni mediche, e l’ultima di materia medica, aggiungasi che i primi quattro mesi dell’anno primo dovevano gli scolari frequentare il corso di logica, al quale erano tenuti di assistere i giuristi del primo anno. Per le giornate e lezioni straordinarie era assegnata al primo anno, di medicina la scuola di lingua greca, pel secondo quella di chimica teorica e sperimentale.

Negli altri due anni cioè nel terzo e quarto pei giorni ordinarii esistevano due scuole di fisiologia e medicina teorica e due di medicina pratica, essendo però la materia divisa in due parti veniva suddivisa in due anni seguendo gli scolari, il professore dal 3.° al 4.° anno.

Era obbligo degli scolari di questi due corsi frequentare la clinica all’ospitale e nelle giornate straordinarie le scuole di ostetricia, di matematica e di astronomia. Per tutti gli scolari poi erano aperte la scuola-anatomica nei mesi d’inverno, e quella di fisica sperimentale tutte le domeniche.

A detta facoltá medica si trovavano aggregate le scuole di umanità greca e latina che dovevano essere frequentate pure dagli scolari giuristi; quella di botanica che aprivasi in maggio e quella di agricoltura sperimentale che cominciava in aprile.

A facilitare e completare gli studii medici furono aperti i seguenti stabilimenti:

1545. l’orto botanico, o dei semplici;
1734. il museo di storia naturale;
1738. il gabinetto di macchine per la fisica sperimentale;
1765. la scuola de re agraria;
1767. l’osservatorio astronomico;
1769. il laboratorio chimico;
1774. la clinica presso l’ospitale.

Alla Università dei filosofi e medici faceva parte anche la scuola di chirurgia che si compieva in due anni e due erano i professori destinati a tal insegnamento: l’uno di chirurgia teorica e pratica, l’altro di meccanica operativa; dovevano inoltre gli scolari attendere alle sezioni cadaveriche all’ospitale, le quali venivano eseguite dal professore di chirurgia meccanica operativa.

Terza sezione di questa università era lo studio teologico che si compieva in due anni con cinque materie di insegnamento; due ordinarie cioè di teologia e di metafisica e tre straordinarie cioè di scrittura sacra, di storia ecclesiastica e di filosofia morale.

Uniformi affatto a quelle dei giuristi erano poi le discipline dei medici, chirurghi e teologi riguardo alle fedi di frequenza alla scuola, per le terzarie, per l’esame, per la distinzione di giornate e letture ordinarie e straordinarie pel pagamento delle tasse, ecc.

La maggior parte delle carte costituenti l’archivio della Università artista formano la collezione o raccolta Minato, che fu uno dei Cancellieri dell’Università negli ultimi tempi della Repubblica e che formano l’ultima serie di atti di questo Archivio dal progressivo numero 644 in avanti.

 


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    Ultimo aggiornamento: 20  novembre 2007