APPARATO  CARDIO-CIRCOLATORIO  

Cenni di anatomia e fisiologia del cuore
Angiocardioscintigrafia di primo transito
Angiocardioscintigrafia "all'equilibrio"
Scintigrafia miocardica con radioindicatori di necrosi acuta
Scintigrafia miocardica con radioindicatori di perfusione
Scintigrafia miocardica con 201Tallio Cloruro
Scintigrafia miocardica con 99mTc-MIBI o 99mTc-Tetrofosmina
Scintigrafia miocardica con radioindicatori di metabolismo

ANATOMIA E FISIOLOGIA

Cenni di anatomia
Il cuore occupa la parte centrale del mediastino; in media misura 12 cm dalla base all'apice ed il suo peso oscilla tra 250 e 300 gr circa; è disposto obliquamente per lo più a sinistra della linea mediana. La base è rivolta posteriormente a destra mentre l'apice si spinge in avanti e a sinistra. E' un organo cavo costituito da tessuto fibromuscolare le cui fibre variamente disposte (verticali, oblique e trasversali) assicurano la sincronia della contrazione con l'apertura e la chiusura delle valvole cardiache. Fondamentale per questa coordinazione è lo scheletro fibroso del cuore costituito dal trigono fibroso sinistro e dal trigono fibroso desrto, a loro volta rappresentati da valvole, radice aortica e tendine dell'infundibolo (o legamento del cono). Lo scheletro fibroso del cuore e la parte più propriamente muscolare delimitano le quattro camere cardiache. Esternamente il cuore è avvolto dal sacco pericardico che ha funzioni di sostegno, di limitazione dell'attrito durante la contrazione e di limitazione della distensibilità.

Appartengono al cuore: 

  • Le 3 arterie coronarie (coronaria destra e tronco comune della coronaria di sinistra che si divide in discendente anteriore e circonflessa). In caso di stenosi diviene importante la funzionalità del circolo anastomotico coronarico. Le coronarie sono irrorate soprattutto in diastole a sx ed in sistole a dx.

  • Il sistema di conduzione. Ne fanno parte, procedendo nella descrizione dalla cava superiore verso la punta del cuore: il nodo del seno, le fibre internodali (anteriore, media e posteriore), il nodo atrioventricolare, il fascio di His con le sue due branche destra e sinistra e le fibre del Purkinjie dirette dall'endocardio verso l'epicardio nei ventricoli che assicurano il simultaneo arrivo dello stimolo elettrico in ogni struttura.

  • Il sistema di innervazione del cuore. Comprende fibre parasimpatiche vagali che nascono dal bulbo (la cui scarica provoca diminuzione dell'inotropismo, della frequenza e rallentamento della conduzione A-V) e fibre simpatiche che originano dai gangli del sistema nervoso (la cui attivazione  determina aumento dell'inotropismo, del cronotropismo e della conduzione A-V).


Cenni di fisiologia
Per meglio comprendere l'attività di pompa del cuore ci si può basare su tre curve:

curva pressione-tempo

Curva pressione-tempo:
descrive la curva di pressione del ventricolo sinistro. In sistole sono riconoscibili due fasi isometriche (di contrazione e rilasciamento) e una fase di efflusso, mentre in diastole una fase di riempimento rapido, di diastasi e di riempimento telediastolico.

curva pressione-flusso

Curva pressione-flusso:
descrive la capacità di pompa del cuore. In ordinata è rappresentata la pressione media del ventricolo sinistro e in ascissa la portata cardiaca. Appare evidente che quanto minore è la pressione  media tanto maggiore è la portata cardiaca.

curva pressione-volume

Curva pressione-volume:
l'area del quadrangolo descrive il lavoro ventricolare mentre i quattro lati dello stesso indicano il rilasciamento isometrico, la diastole, la contrazione isometrica e la contrazione isotonica. Tale curva fornisce informazioni su: volume telediastolico; gittata sistolica (differenza fra volume telediastolico e telesistolico); frazione di eiezione (rapporto tra gittata sistolica e volume telediastolico); contrattilità (massimo lavoro che un cuore può sviluppare a partire da un dato  volume telediastolico).





  ANGIOCARDIOSCINTIGRAFIA DI PRIMO TRANSITO  

Cos'è
Come si fa?
Quali radiofarmaci si impiegano?
Fa male?
Che informazioni fornisce?

 

Cos'è?
  • E' una metodica che prevede la rilevazione scintigrafica sequenziale del primo transito di un bolo radioattivo attraverso le sezioni cardiache di destra, l'arteria polmonare ed i suoi rami, il circolo capillare polmonare, le cavità cardiache di sinistra e le parti prossimali dell'aorta.


Come si fa?

Quali radiofarmaci si impiegano?

Anche se in teoria potrebbero essere utilizzati quasi tutti i radiofarmaci marcati con 99mTc (con l'ovvia eccezione di quelli che non passano i capillari polmonari) viene abitualmente impiegato il 99mTc-DTPA, perchè di basso costo e particolarmente favorevole dal punto di vista radioprotezionistico, grazie alla sua rapida eliminazione renale. Fra gli altri radiofarmaci utilizzabili si possono citare:
  • Il 99mTc-PYP per lo studio contemporaneo della necrosi miocardica
  • Il 99mTc-MIBI o la 99mTc-Tetrofosmina per lo studio contemporaneo della perfusione miocardica.
  • La 99mTc-Albumina per lo studio contemporaneo della portata cardiaca

Qualora si vogliano, invece, marcare gli eritrociti per eseguire (con un'unica somministrazione di radioattività) anche una ventricoloscintigrafia "all'equilibrio", si usa (con opportuna procedura) il semplice 99mTc-pertecnetato.
 


Fa male?
  • L'indagine è priva di significativi effetti collaterali e risulta ben tollerata da pazienti di qualunque età.
  • Viene eseguita una semplice iniezione e.v.; di un radiofarmaco
  • Il rischio di reazioni allergiche clinicamente rilevanti risulta bassissimo
  • I radiofarmaci utilizzati, a differenza dei mezzi di contrasto di impiego radiologico, non influiscono sulla funzionalità renale
  • La non invasività e la bassa dose di irradiazione, accanto alle caratteristiche sopra descritte, rendono l'indagine ripetibile, se necessario, anche entro brevi periodi di tempo.

Dosi di radiazioni assorbite da un paziente del peso di 70 kg
(attività media somministrata: 800 MBq)
Radiofarmaco Dose efficace
mSv/MBq
Miocardio
mGy/MBq
Midollo
mGy/MBq
Vescica
mGy/MBq
Ovaio
mGy/MBq
99mTc-DTPA 0.0082 0.0017 0.0022 0.077 0.0055
99mTc-MIBI 0.015 0.0044 0.0045 0.037 0.014
99mTc-eritrociti 0.0073 0.015 0.0038 0.021 0.0047
*Radiation Dose Information Center, Oak Ridge Inst. for Science and Education, TN, USA, 1996.

 


Che informazioni fornisce?

Compattando le immagini acquisite e visualizzandole in rapida sequenza è possibile evidenziare il primo transito del bolo radioattivo in: vena cava superiore -> cuore destro -> polmoni -> cuore sinistro -> aorta.


L+R_curves Tracciando un'area di interesse attorno ai ventricoli DX e SN, il computer calcola le relative curve ("attività-tempo") che esprimono la variazione della concentrazione della radioattività negli stessi. (Nell'esempio accanto, la curva gialla si riferisce al ventricolo DX, la rossa al SN).
Se l'iniezione del bolo è stata tecnicamente corretta si ottengono due curve bimodali caratterizzate da una prima cuspide stretta ed aguzza, espressione del transito della radioattività attraverso il ventricolo destro, seguite da un profondo avvallamento espressione del transito polmonare della radioattività e da una seconda cuspide, più larga della precedente e con aspetto cupoliforme, espressione del transito della radioattività attraverso il ventricolo sinistro. Osservando più attentamente le due cuspidi si nota che la loro parte superiore in realtà presenta un profilo seghettato, costituito da una serie di picchi e successivi avvallamenti.
L_curve expanded Queste "onde" sono l'espressione dei singoli cicli cardiaci e appaiono ancor meglio riconoscibili se si espande la porzione di curva di maggior interesse (quella prossima al picco). Stante la stretta proporzionalità fra i conteggi che formano le seghettature ed i volumi ventricolari, i picchi corrispondono alle fasi telediastoliche (VTD) e i successivi avvallamenti alle fasi telesistoliche (VTS). Per calcolare la frazione di eiezione ventricolare (secondo la formula comunemente utilizzata) il computer utilizza i conteggi telediastolici e telesistolici dei 4-5 cicli cardiaci a cavallo del picco; essi infatti corrispondono all'intervallo temporale in cui avviene il primo transito del bolo radioattivo nella camera ventricolare.

L'indagine è in grado di fornire informazioni qualitative e quantitative su:

Questo metodo di calcolo della frazione di eiezione ventricolare, non richiedendo approssimazioni geometriche sulla morfologia del ventricolo (al contrario dell'Ecografia e della Cine-Ventricolografia che utilizzano immagini bidimensionali) è in grado di fornire dati quantitativi molto accurati. Ciò, anche in considerazione del fatto che la metodica implica un'esposizione a radiazioni ionizzanti di modesta entità, la rende particolarmente adatta per essere impiegata come "gold standard" nei confronti di tecniche alternative o per applicazioni cliniche o di ricerca in cui sia richiesta un'elevata accuratezza e riproducibilità .


Esempio:
Esempio Report First Pass normale L'immagine accanto mostra il risultato finale dell'elaborazione di una angioscintigrafia di primo transito eseguita in un soggetto normale, somministrando 800 MBq di 99mTc-DTPA.

Ultimo aggiornamento:  18 settembre 2019
A cura di:   Prof. Franco Bui,  Prof. Diego Cecchin  -  Dip. di Medicina DIMED  -  MEDICINA NUCLEARE
Via Giustiniani 2 - 35128 PADOVA    Tel.: 049821.3020 - email: diego.cecchin@unipd.it
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