Storie per la ricerca

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BRUNO MASTROTTO

Bruno Mastrotto dona 154mila euro destinati all’Unità Parkinson di Padova. Il finanziamento è finalizzato all’acquisto di un innovativo caschetto per la stimolazione elettrica e l’impiego di personale specializzato per supportare la ricerca per la cura di una delle più diffuse malattie neurodegenerative.

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Bruno Mastrotto

Bruno Mastrotto, imprenditore nato a Nogarole Vicentino, è il fondatore, insieme al fratello Santo, del Gruppo Mastrotto, la più importante industria conciaria italiana, e tra le principali in Europa, con sede ad Arzignano. Molto attivo nel campo del sociale, il sig. Mastrotto è stato per vent’anni Presidente del locale Movimento per i Diritti del Malato e ha sostenuto - e continua a sostenere - insieme alla famiglia, numerose realtà, in Italia e all’estero.

In particolare al centro delle sue attenzioni c'è sempre stato il proprio territorio. Nel 2016, insieme alla moglie Silvana e alle figlie, istituisce la Fondazione Silvana e Bruno: obiettivo di qualunque progetto della Fondazione è proprio quello di rispondere alle esigenze della comunità locale. Con questa premessa nascono il Parkinson Cafè, luogo di accoglienza e condivisione per i malati ed i loro familiari, realtà unica nel suo genere in Italia, e La Tribù del Sole, doposcuola rivolto ai bambini delle scuola primaria e secondaria di primo grado. Da ricordare anche il sostegno alla Città della Speranza e all’Ospedale di Montecchio Maggiore. Gli aiuti alla missione di Padre Giovanni Gentilin nelle Filippine e il finanziamento del reparto di pediatria di Suor Tiziana Maule in Costa D’Avorio, sono invece soltanto alcuni esempi dell’impegno di Bruno Mastrotto oltre confine.

In questo filone di grande attenzione al territorio, si inserisce dunque la donazione di 154 mila Euro destinati all’Unità Parkinson di Padova, somma che permetterà l’acquisto di un innovativo caschetto per la stimolazione elettrica e l’impiego di personale specializzato per supportare la ricerca per la cura di una delle più diffuse malattie neurodegenerative. Bruno Mastrotto è da sempre un convinto sostenitore dell’utilità e della necessità della ricerca scientifica e in questo caso la particolare stima per l’attività svolta dal Prof. Angelo Antonini e della sua equipe, ha rappresentato un’ulteriore motivazione per dare concretezza a questo pensiero.

Grazie alla donazione di Bruno Mastrotto potremo combattere il declino cognivo nel Parkinson con un nuovo caschetto che modula le alterazioni cerebrali.

Luisa Cavicchi in Capitani

La signora Luisa Cavicchi in Capitani dona 300mila euro per l’acquisizione di innovative strumentazioni scientifiche.

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Grazie alla generosa donazione di Luisa Cavicchi in Capitani al Dipartimento di Scienze Biomediche è stato fatto un grande passo avanti nell’acquisizione di uno speciale microscopio elettronico per la determinazione della struttura tridimensionale a risoluzione atomica di proteine con la tecnica della microscopia elettronica a trasmissione, i cui progressi recenti hanno regalato una vera e propria rivoluzione all’ambito della biologia strutturale.

L’utilizzo a questo scopo della donazione della Sig.ra Capitani si ricollega perfettamente alla carriera del figlio Guido, tutta svolta nell’ambito delle ricerche di biologia strutturale, dalla laurea ottenuta presso l’Università di Padova nel 1984, ai successivi periodi al Biozentrum di Basilea, all’ETH di Zurigo e al PSI (Villigen, Svizzera).

Eufrasia Pivetta

Eufrasia Pivetta dona 75mila euro per l’attivazione di una borsa triennale del Corso di dottorato di ricerca in Neuroscience.

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Il centro di Ateneo “Padova Neuroscience Center” ha potuto attivare una borsa di ricerca triennale del Corso di dottorato in Neuroscience grazie al contributo della sig.ra Eufrasia Pivetta, vedova Ten. Col. Massimo Fusco, che ha sostenuto l’attività di ricerca sotto la supervisione del prof. Maurizio Corbetta

“La generazione della quale faccio parte ha attraversato guerra e crisi ed è abituata a considerare il denaro come una cosa importantissima, ma che dobbiamo essere pronti a utilizzare per le cause più grandi” spiega Eufrasia Pivetta “Per questo quando mi si è presentata l’occasione di fare una donazione l’ho colta senza esitazioni: ritengo che chi studia e si impegna per migliorare il mondo vada sostenuto con tutte le nostre possibilità. Anche se un singolo gesto può essere una goccia nel mare, sono le singole gocce che creano il mare.“

Intesa Sanpaolo Vita

Intesa Sanpaolo Vita stanzia 25mila euro per una borsa di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica.

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Continuando il proprio impegno a favore dello sviluppo e la promozione dell’attività di ricerca scientifica che già negli scorsi anni ha dato importanti risultati, Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. ha finanziato anche per il 2022 una borsa di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica, per indagare i danni polmonari in pazienti affetti da patologie respiratorie e in pazienti fragili, sotto la responsabilità scientifica della prof.ssa Fiorella Calabrese.

“L’assegnazione della borsa di ricerca finanziata da Intesa Sanpaolo Vita è stato l’avvenimento perfetto al momento giusto per me” racconta il dott. Gheorghe-Emilian Olteanu, uno dei ricercatori coinvolti “Sotto l’attenta supervisione della prof.ssa Calabrese e a stretto contatto con i suoi collaboratori siamo riusciti a fare luce su quello che succede a livello molecolare nei polmoni dei pazienti affetti da forme gravi di COVID-19 usando una tecnica speciale chiamata lavaggio broncoalveolare. Abbiamo anche esaminato l’impatto che il COVID-19 può avere sulle persone affette da cancro, e attraverso un serrato lavoro multidisciplinare siamo riusciti a produrre dati utili per l’intero mondo scientifico. La mia esperienza è stata di grande valore professionale e umano, e spero di tornare presto a Padova per condurre altre ricerche con persone straordinarie”.

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