Il libro

FRANKENSTEIN o il Prometeo moderno (1818) 

Di cosa parla il romanzo di Mary Shelley?

Ecco un riassunto minimo della trama:

Un giovane studente svizzero scopre il segreto per animare la materia e, assemblando pezzi di corpi di uomini appena morti o trafugati da cimiteri e teatri anatomici, dà vita a un essere mostruoso che, dopo essere stato rifiutato dalla società, giura vendetta al suo creatore. Creatore e creatura, indissolubilmente legati e tragicamente incompatibili, sono destinati ad annullarsi a vicenda.

La stessa storia, come suggeriscono Sandra Gilbert e Susan Gubar (The Madwoman in the Attic, 1979), si potrebbe riassumere in modo ancora più sintetico: Victor Frankenstein has a baby. Lo scienziato ‘partorisce’ un bambino: si tratta di un parto intellettuale, sia per l’autrice che per il suo protagonista, ma un parto intellettuale è un ossimoro, un paradosso innaturale che avrà conseguenze impreviste e in parte devastanti.

Un resoconto più dettagliato di Frankenstein potrebbe essere il seguente:

Un esploratore inglese, Robert Walton, è capo di una spedizione diretta per nave al Polo Nord. Nelle lettere alla sorella Margaret tiene informata la famiglia sulla sua situazione e le difficili condizioni della vita sulla nave. Un giorno in cui la nave è completamente circondata dai ghiacci, prendono a bordo un uomo ridotto in condizioni pietose: Victor Frankenstein. Non appena la salute glielo permette, racconta a Walton la sua storia:

Frankestein è cresciuto a Ginevra, in Svizzera, figlio maggiore di una famiglia di classe sociale elevata. La sua infanzia è vissuta a contatto con una giovane orfana, Elizabeth, e due fratelli più piccoli. Non ha amici, fatta eccezione per Henry Clerval, amico di studio e di gioco.

All’età di 19 anni, Frankenstein comincia a interessarsi a filosofia naturale, elettricità, chimica e matematica. Dopo la morte della madre, di scarlattina, Victor parte per la Germania, per frequentare l’università a Ingolstadt. Qui l’interesse per gli studi sulla natura diventa un’ossessione, ed è particolarmente affascinato dalla natura umana e dai principi della vita.

Dopo quattro anni di studi fanatici, in cui ha perso i contatti con la famiglia, Victor riesce ad animare la materia morta e crea un uomo di proporzioni gigantesche mettendo insieme pezzi di cadaveri presi dai cimiteri e teatri anatomici. Non appena la creatura apre gli occhi, però, la bellezza del sogno di Frankenstein svanisce: quella che ha creato è una creatura orribile. Si rende subito conto di aver commesso un errore e fugge dal laboratorio in preda all’orrore e al panico.

Quando ritorna al laboratorio il giorno seguente, la creatura è scomparsa. Victor cade preda di una febbre nervosa che lo tiene confinato a letto per vari mesi, durante i quali lo assiste con cure pazienti e affettuose l’amico Clerval. Alla vigilia del suo ritorno alla casa paterna, Victor però riceve una lettera in cui si racconta che il fratellino più giovane è stato trovato morto, assassinato.

Sulla strada di casa, Frankenstein incrocia il demone che ha creato e immediatamente capisce che è lui il responsabile della morte del fratello. Decide però di non dire niente alla famiglia, perché teme di essere considerato pazzo. Giunto a casa, viene informato che l’assassino è stato trovato, o meglio l’assassina, in quanto si tratta di Justine, una giovane molto amica della famiglia. Nonostante la palese ingiustizia e le cose di cui Victor è a conoscenza, Justine viene considerata colpevole e impiccata. Frankenstein subisce torture interiori e sensi di colpa insopportabili, tanto che non può più rimanere a casa, e intraprende un pellegrinaggio sulle Alpi, dove ha trovato rifugio la sua Creatura, che gli si para davanti nella sua mostruosità e lo costringe ad ascoltare la sua storia:

Dopo aver lasciato il laboratorio di Frankenstein, la creatura vaga per le strade e giunge a un villaggio dove viene insultato e aggredito dagli abitanti impauriti. Si rifugia in campagna e nei boschi, e poi trova riparo in una baracca accanto all’abitazione di un vecchio signore cieco e dei suoi due figli. Osservando la famiglia da una piccola apertura nel muro, e leggendo con loro, la Creatura impara a parlare e a leggere. Sente compassione per la famiglia che vive nelle ristrettezze, e senza farsi scoprire compie per loro piccoli gesti affettuosi, raccoglie legna, sbriga faccende. Desidera però uscire dal suo isolamento e condividere il sentimento di affetto che ha imparato a provare assistendo alla vita quotidiana della famiglia, e decide di presentarsi ai suoi padroni di casa. Sceglie ovviamente il vecchio cieco, in un momento in cui i figli sono assenti, e instaura con lui una conversazione appassionata, ma i figli all’improvviso ritornano e, terrorizzati dal suo aspetto, lo colpiscono, lo percuotono e lo costringono a fuggire. Completamento sfiduciato sulla possibilità di riuscire a conquistare le simpatie degli uomini, visto che anche la buona famiglia che ha conosciuto lo rifiuta, dà sfogo alla sua rabbia e decide di cercare il suo creatore. Per caso incontra il fratello più giovane di Frankenstein nella foresta, e non appena scopre che il ragazzo appartiene alla famiglia del suo ‘nemico’, lo soffoca. Poi mette un medaglione con un ritratto che pendeva dal collo del piccolo  William nelle tasche di una giovane che dorme in una capanna lì vicino, Justine, trasferendo quindi a lei la colpa del suo orribile assassinio.

L’unica richiesta che la Creatura fa al suo creatore è quella di creare un altro essere come lui, una femmina che possa diventare la sua compagna. Se Frankenstein esaudirà il suo desiderio, i due spariranno dalla circolazione, e vivranno lontani dagli uomini. Frankenstein coglie una logica nel discorso della Creatura e sente di avere un dovere nei suoi confronti, per cui decide, seppur controvoglia, di soddisfare la richiesta.    

Victor parte dunque per l’Inghilterra, accompagnato da Clerval, per compiere quest’ultimo atto della sua tragedia di creatore, anche se è promesso sposo a Elizabeth, la compagna di giochi e sorella adottiva destinatagli in matrimonio, che sposerà al suo ritorno. In uno stadio avanzato del lavoro, Victor comincia a riflettere a fondo sulla promessa fatta alla Creatura. Comincia a ipotizzare l’eventualità che i due esseri creati in laboratorio possano odiarsi a vicenda, o che possano accoppiarsi e dare origine a un’intera razza di creature simili. E nel mezzo di questi dubbi, quando viene visitato dalla Creatura che lo insegue per controllare a che punto sia la creazione della sua compagna, Frankenstein decide di distruggere questa seconda creazione. Il mostro giura che si vendicherà, promettendo a Victor di essere con lui la prima notte di matrimonio.

Il giorno seguente viene trovato un cadavere nelle vicinanze dell’isola su cui Frankenstein ha stabilito il suo laboratorio, e lui stesso viene accusato di omicidio. Sottoposto all’identificazione del corpo, riconosce l’amico Clerval, e ancora una volta vede le tracce della vendetta e dell’odio che la Creatura ha nei suoi confronti. Victor viene alla fine ritenuto innocente e, una volta che le accuse contro di lui sono cadute, ritorna a Ginevra, ma è in uno stato di prostrazione profonda e visitato continuamente dall’incubo che lo perseguita. Nonostante l’appuntamento terribile che gli ha dato la Creatura, Frankenstein sposa Elizabeth, promettendole di dirle la causa segreta dei propri turbamenti il giorno seguente le nozze. La sua convinzione è che la Creatura lo ucciderà la notte del suo matrimonio per vendicarsi di lui. Invece il mostro uccide Elizabeth e ancora una volta fugge. A seguito della morte della sposa, Victor perde un altro membro della sua famiglia: suo padre muore dopo aver ricevuto la notizia dell’ennesimo lutto nella sua famiglia.

Colpito dalla sventura più nera, Victor perde ogni interesse per la vita, dimentica ogni altro sentimento o passione che non sia la vendetta. Si appella brevemente alla legge, per cercare un sostegno ‘legale’ contro la Creatura, ma invano. Decide perciò di inseguirla ovunque, ed è così che giunge al Polo Nord, dove viene raccolto mezzo morto dalla nave di Walton.

Dopo aver raccontato la sua storia, Frankenstein chiede a Walton di prendere su di sé il suo disegno di vendetta e di uccidere lui la Creatura, nel caso in cui lui muoia prima di averlo fatto.

Nel frattempo la nave si è liberata dai ghiacci, e a causa delle pressioni della ciurma in rivolta contro il disegno folle di Walton, il capitano decide di abbandonare la ricerca e di tornare a casa.

La salute di Victor peggiora e infine muore. Subito dopo la morte, Walton trova la Creatura accanto al cadavere di Frankenstein, un mostro che assume su di sé la responsabilità di atti orribili, ma che parla anche delle sue sofferenze, e del fatto che ora odia anche se stesso. Poiché il suo creatore è morto, decide che è venuto anche per lui il momento di morire. Dopo aver reso nota l’intenzione di costruire una pila funeraria su darsi fuoco, lascia la nave e scompare sulla slitta fra i ghiacci e nell’oscurità.