Corso di laurea in

Giurista del terzo settore

Classe: L-14 - Scienze dei servizi giuridici

2023 Law6
Classe L-14 - Scienze dei servizi giuridici
Durata 3 anni
Sede Padova
Lingua Italiano
Istruzioni iscrizioneAvviso di ammissione
Contributi e borse
Presidente del corso PAOLO SOMMAGGIO
Accesso Accesso libero con prova
Strutture di riferimento Dipartimento di diritto privato e critica del diritto (dpcd), Scuola di giurisprudenza

Il corso è strutturato in modo da permettere l’acquisizione di necessarie competenze in ambito giuridico, mantenendo un costante riferimento alle problematiche del terzo settore e permettendo il confronto con casi reali in modalità attiva. Un ruolo significativo hanno le materie economiche applicate e l’insegnamento della psicologia, necessaria per sviluppare capacità relazionale e attenzione all’inclusione. Il corso è pensato per chi opera o vuole operare all’interno degli enti del terzo settore, tra i quali anche imprese sociali; è aperto anche a chi, all’interno delle pubbliche amministrazioni, si interfaccia con gli enti del terzo settore che svolgono una funzione sussidiaria nell’ambito dei servizi pubblici.

  Approfondimento

Caratteristiche e finalità
Il corso di laurea triennale in Giurista del terzo settore classe di laurea L-14, in ragione dei vincoli imposti dalle vigenti tabelle ministeriali, è caratterizzato dalla presenza di insegnamenti tradizionali quali la Filosofia del diritto, la Storia del diritto e il Diritto romano, materie che potrebbero apparire rilevanti esclusivamente sul piano culturale. In realtà, tali insegnamenti bene si collocano nel Corso in oggetto che mira a costruire, da un lato, una formazione immediatamente spendibile nel mercato del lavoro e che, dall'altro, presuppone la comprensione di scelte e orientamenti di carattere teorico e ideologico risalenti al diritto romano, maturati nei secoli a venire e fortemente connotati sul piano filosofico. Lungi dal rappresentare la proiezione del conservatorismo tipico del mondo giuridico che, peraltro, è sottoposto ad accelerazioni importanti in ragione del vorticoso trasformarsi della realtà degli interessi economici e delle strutture politiche fondamentali, la preparazione culturale alla base del corso di Giurista del terzo settore permette a chi studia di acquisire piena consapevolezza dell'impatto delle opzioni regolative che potranno sperimentare nell'attività alla quale il Corso intende prepararli. Conoscere i valori alla radice degli strumenti giuridici e l'impatto valoriale delle strategie consente di adottare modalità astratte di azione cioè, in definitiva, regole che possono essere coerenti con obiettivi il cui significato non è comprensibile esclusivamente in termini economici o patrimoniali. L'approfondita preparazione giuridica diviene poi, sotto altro profilo, direttamente strumentale alla progressione di studi nell'ambito del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza offerta a coloro che scoprono un particolare interesse per il diritto e desiderino approfondirne la conoscenza o che vogliano successivamente transitare in corsi nei quali lo studio dei fondamenti del diritto ha una parte rilevante all'interno del curriculum, in Italia e negli altri Paesi europei il cui l'ordinamento giuridico è stato edificato sulle fondamenta del diritto romano e poi del diritto comune. La finalità precipua del Corso, al di là degli sviluppi successivi perseguiti dal singolo studente, è formare persone competenti sulle regole relative al funzionamento interno e sulle modalità di azione rivolta all'esterno degli enti del terzo settore e degli enti che interagiscono con gli enti dello stesso: organismi che vanno dalle associazioni e fondazioni, con finalità che spaziano dallo sport alla cultura, al culto, alla filantropia, solo per fare alcuni esempi, alle imprese sociali, alle imprese 'non sociali', alle pubbliche amministrazioni locali e non, alle istituzioni internazionali che operano nell'ambito indicato (es. Croce Rossa). Combinando un'approfondita preparazione giuridica unita a una formazione in materie sociologiche, psicologiche ed economiche, il Corso mira quindi a formare soggetti dotati di linguaggio e competenze applicabili nelle realtà sopra indicate.
Il Corso si sviluppa intorno al terzo settore e anche le materie 'culturali' di base vengono declinate dai docenti nell'ottica di valorizzarne la rilevanza nei contesti riferibili al terzo settore; ciò al fine di sviluppare capacità di analisi in rifermento al contesto nel quale studentesse e studenti sono già impegnati o al quale vorranno dedicare la propria professionalità. In conclusione, i motivi ispiratori che hanno portato alla proposta del nuovo Corso di studio, i cui risultati di apprendimento attesi sono individuati in termini di 'DESCRITTORI DI DUBLINO', si possono sintetizzare nel desiderio di offrire un'esperienza formativa che sia in grado combinare competenze giuridiche e non giuridiche, funzionali a consentire a chi studia di affrontare l'ampiezza e la radicalità delle trasformazioni del terzo settore. In quest'ottica, il Corso non sarà destinato soltanto a studentesse e studenti usciti dai corsi di scuola media secondaria, ma sarà rivolto anche a coloro che aspirano a conseguire un arricchimento professionale e culturale sul terzo settore magari essendo già impegnati, a vario titolo, nel mondo del no profit.

Il Corso si sviluppa attraverso la didattica frontale, alla quale sono riconducibili le lezioni in presenza del personale docente. È prevista tuttavia anche la registrazione della didattica per consentire la fruizione del Corso di laurea da parte di chi lavora o sia impegnato nel volontariato oppure non risieda nelle vicinanze della sede universitaria. È prevista l'organizzazione di seminari con la partecipazione di esperti operatori e operatrici nei settori oggetto di didattica ed è altresì programmata l'effettuazione di incontri fra studentesse e studenti, docenti e stakeholder al fine di accompagnare le scelte di chi studia nella scelta dei corsi opzionali e per lo svolgimento dello stage che può coincidere sotto il profilo temporale con la preparazione della tesi finale.

È prevista l'integrazione degli accordi Erasmus con le sedi universitarie europee nelle quali studentesse e studenti dei Corsi di laurea erogati dalla Scuola di Giurisprudenza possono accedere all'attività didattica coerente con il curriculum del corso di Giurista del terzo settore. Sotto tale profilo il Corso beneficerà degli accordi già siglati dalla Scuola di Giurisprudenza con le Università partner dei programmi europei.

Ambiti occupazionali
Riguardo agli ambiti occupazionali, la laurea in Giurista del terzo settore apre la strada ad attività di gestione e direzione all'interno degli enti del terzo settore, nelle imprese sociali e in quelle che interagiscono con tale contesto o hanno adottato pratiche di responsabilità sociale, nonché nelle amministrazioni pubbliche. Altro settore operativo è la consulenza nel settore dei servizi agli enti del terzo settore, come i CSV (Centri di servizio al volontariato). La laurea può favorire poi l'accesso alle organizzazioni internazionali che svolgono attività sociale o a sostegno del sociale e del volontariato.

Dalla triennale alla magistrale
Chi consegue la laurea in Giurista del terzo settore è in grado di accedere al Corso di laurea magistrale e a tutti i Corsi di laurea magistrale nei quali le materie giuridiche sono presenti, a seguito del riconoscimento dei crediti maturati. A tale proposito è da notare che l'ampiezza sul piano dei crediti formativi delle materie di base erogate nel Corso di Giurista del terzo settore permette un passaggio agevole al Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza. Per tale via, tale percorso può costituire, quindi, il primo passaggio per poi accedere al dottorato di ricerca e agli esami di stato per le professioni giuridiche di notaio e avvocato, oltre ovviamente agli altri concorsi aperti ai laureati in giurisprudenza, come il concorso in magistratura.
L'accesso alla laurea magistrale di Human Rights e Multilevel Governance è subordinato al sostenimento di 15 crediti di area delle scienze politiche e sociali, con almeno un insegnamento di relazioni internazionali. A tal fine, gli studenti possono inserire come esami a libera scelta i corsi di Relazioni internazionali (9 cfu) e di Politiche pubbliche e diritti umani (6 cfu), offerti nell'ambito della laurea in Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani della Scuola di Economia e Scienze politiche.

(I requisiti specifici di accesso vanno verificati nel portale della Magistrale di interesse.)

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