Corso di laurea magistrale in

Psicologia clinica dello sviluppo

Classe: LM-51 - Psicologia

2023 Psychology3
Classe LM-51 - Psicologia
Durata 2 anni
Sede Padova
Lingua Italiano
Istruzioni iscrizioneAvviso di ammissione
Contributi e borse
Presidente del corso SABRINA BONICHINI
Accesso Programmato (171)
Strutture di riferimento Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione - dpss, Scuola di psicologia

Un corso che approfondisce lo studio dello sviluppo cognitivo e affettivo-relazionale di bambine e bambini, adolescenti e famiglie nelle sue traiettorie tipiche e atipiche, dei fattori di rischio e dei meccanismi della psicopatologia, dell’assessment, della diagnosi, del trattamento psicologico, fino alla valutazione dell’intervento. Grazie all’organizzazione dell’offerta didattica, e alle attività di laboratorio e tirocinio, potrai integrare gli approcci derivanti dai più attuali modelli clinici e di ricerca nel contesto della psicologia clinica dello sviluppo, acquisendo contenuti di avanguardia spendibili a livello internazionale. Potrai operare in contesti pubblici e privati e contribuire alla realizzazione di interventi di prevenzione, protezione o recupero del benessere psicologico di minori e delle famiglie, al sostegno allo sviluppo e all'implementazione dei fattori protettivi.

  Approfondimento

Caratteristiche e finalita'
Il corso di laurea magistrale in Psicologia clinica dello sviluppo abilita all'esercizio della professione di psicologo, ai sensi della legge 8 novembre 2021, n. 163 e successivi decreti attuativi. Il Corso di studi è strutturato con una forte impronta multidisciplinare e di integrazione tra approcci e metodi derivanti dai più attuali modelli clinici e di ricerca nel contesto della psicologia clinica dello sviluppo, che si evidenzia nell'organizzazione complessiva dell'offerta formativa, nei contenuti e nella strutturazione dei singoli insegnamenti, fornendo a chi studia contenuti di avanguardia spendibili anche al di fuori del panorama nazionale. Conseguentemente alla sua impostazione, il Corso di studi fornisce conoscenze teoriche e strumenti operativi utili alla formazione di figure professioniste esperte, sia nell'ambito della professione, sia nella ricerca. Il Corso di laurea magistrale in Psicologia clinica dello sviluppo è organizzato in due curricula: - Psicologia clinica dello sviluppo - Psicologia dello sport nel ciclo di vita. Il percorso formativo in Psicologia clinica dello sviluppo si caratterizza per l'adozione di un punto di vista integrato per descrivere i percorsi e i processi di sviluppo tipici, identificando parallelamente gli aspetti disfunzionali e la psicopatologia, con particolare attenzione alle nuove patologie e alle manifestazioni di disagio, tipiche ed emergenti nelle attuali popolazioni di bambine e bambini, adolescenti e famiglie (es., nuove dipendenze, psicopatologia e interventi nella prima infanzia, fanciullezza e adolescenza, la funzione genitoriale). Parallelamente, aspetti centrali derivano dagli innovativi contributi dell'infant research, della neuropsicologia dello sviluppo, delle scienze cognitive e della ricerca in ambito clinico. La formazione di chi si laurea in Psicologia clinica dello sviluppo (percorso Psicologia clinica dello sviluppo) si basa sullo studio approfondito dello sviluppo cognitivo e affettivo-relazionale nelle sue traiettorie tipiche e atipiche e/o disfunzionali, dei fattori di rischio e dei meccanismi della psicopatologia, dei modelli osservazione, assessment, diagnosi, prevenzione, trattamento psicologico, fino alla valutazione dell'efficacia degli interventi psicologici su minori, famiglia e contesti di sviluppo. Tale impostazione risponde a un'esigenza di formazione basata su modelli scientificamente convalidati (Evidence Based) e include l'area delle scienze cognitive, della metodologia clinica e della ricerca, intese come conoscenze fondanti di quelle cliniche ed evolutive. Il percorso formativo include una parte della didattica erogata con studentesse e studenti organizzati in piccoli gruppi, con l'obiettivo di fornire contenuti professionalizzanti e competenze operative, con l'ausilio di strutture di laboratorio attrezzate per la ricerca clinica in ambito evolutivo e apposite attività di tirocinio pratico-valutativo presso qualificate strutture territoriali convenzionate con l'Ateneo. Il percorso formativo in Psicologia dello sport nel ciclo di vita ha come caratteristica distintiva quella di rispondere alle esigenze espresse dal mercato del lavoro dove è sempre più richiesta una figura professionale di psicologa e psicologo, specializzati non solo nell'ottimizzazione delle risorse psicologiche connesse alla prestazione sportiva, ma anche nella promozione del benessere psicofisico delle persone praticanti attività sportive e motorie a vario livello, che si osserva sia a livello di benessere individuale sia per le ripercussioni positive a livello relazionale durante l'intero arco di vita. La formazione di chi si laurea in Psicologia clinica dello sviluppo (percorso Psicologia dello sport nel ciclo di vita) si basa sullo studio approfondito dello sviluppo attinente alle dinamiche delle attivita' motorie e sportive (amatoriali e agonistiche); degli aspetti relativi alla psicologia dello sviluppo, con particolare attenzione all'infanzia e all'adolescenza, ai fondamenti di psicologia dello sport nel ciclo di vita; include l'area della psicologia generale con l'analisi dei dati per le scienze del comportamento, la psicologia del rendimento sportivo e i processi decisionali nello sport; infine, comprende l'area clinica attraverso la valutazione clinica delle competenze motorie, benessere psicofisico, psicopatologia e dipendenza. Sono previste attività formative in piccoli gruppi, che hanno l'obiettivo di fornire alle studentesse e agli studenti competenze tecniche, metodi e strumenti della ricerca e di intervento nell'ambito della Psicologia dello Sport e in ambito evolutivo. Il progetto formativo include attività di tirocinio pratico-valutativo presso associazioni, strutture, enti e societa' presenti sul territorio, convenzionate con l'Ateneo.

Ambiti occupazionali
La psicologa e lo psicologo clinico dello sviluppo (percorso Psicologia clinica dello sviluppo) hanno i seguenti esiti occupazionali: (a) la professione, per cui le competenze osservative, diagnostiche, preventive acquisite, successivamente alla laurea potranno essere ulteriormente approfondite tramite la formazione psicoterapeutica e applicate nel lavoro presso i servizi e/o le diverse agenzie del territorio che si occupano di prevenzione, assessment e intervento con minori e famiglie. In questi ambiti, la psicologa e lo psicologo clinico dello sviluppo operano in contesti sia pubblici sia privati e contribuiscono alla realizzazione di interventi mirati alla prevenzione, protezione o recupero del benessere psicologico di minori e delle famiglie, al sostegno allo sviluppo e all'implementazione dei fattori protettivi; (b) la ricerca, applicata a popolazioni e fenomeni clinici: laureate e laureati in Psicologia clinica dello sviluppo in virtu' delle competenze metodologiche, statistiche, sperimentali ottenute, possono ambire a successivi percorsi di formazione post lauream (es. dottorati di ricerca) in ambito nazionale e internazionale, considerato che l'approccio formativo ricevuto è in linea con i più attuali modelli e metodi di ricerca condivisi dalla comunità scientifica. La psicologa e lo psicologo clinico dello sviluppo (percorso Psicologia dello sport nel ciclo di vita) hanno i seguenti esiti occupazionali: (a) la professione, per cui le competenze specifiche in Psicologia dello sport possono trovare applicazione in diversi contesti, quali le società professionistiche delle varie specialità sportive e presso federazioni e associazioni sportive; nella scuola primaria e in quella secondaria di primo e secondo grado, per sviluppare programmi di educazione sportiva; nei servizi per l'infanzia e l'adolescenza degli enti locali e nei servizi socio-sanitari delle ASL per lo sviluppo di politiche di promozione della salute e dello sport praticato da cittadini di tutte le età e per monitorare sul territorio l'impatto di tali interventi; nelle associazioni sportive universitarie; in palestre, centri e società di fitness; nei centri ludico-sportivi di strutture turistico-alberghiere, centri socio-pedagogici di enti pubblici e privati, impianti sportivi in cui vengono svolte attività motorie o di recupero dell'efficienza psico-fisica, motoria e sportiva; in libera professione, individualmente o nell'ambito di studi di consulenza pluridisciplinare che offrono servizi psicologici. (b) la ricerca, come ricercatrici e ricercatori in centri pubblici e privati di studio e ricerca, ma anche in successivi percorsi di formazione post lauream (es. dottorati di ricerca) in ambito nazionale e internazionale.

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