Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2021: l’impegno dell’Università di Padova

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La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa di sensibilizzazione e informazione nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea per promuovere una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. La campagna ha luogo ogni anno nell’arco di una settimana nel mese di novembre (quest’anno dal 20 al 28), e si fonda sulle “3R”: riduzione, riuso e riciclo.

Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

  • Ridurre

A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

  • Riutilizzare

Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

  • Riciclare

Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

  • Ridurre

A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

  • Riutilizzare

Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

  • Riciclare

Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

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A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

  • Ridurre

A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

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Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

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Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

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Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

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A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

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Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

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A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

  • Riutilizzare

Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

  • Riciclare

Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa di sensibilizzazione e informazione nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea per promuovere una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. La campagna ha luogo ogni anno nell’arco di una settimana nel mese di novembre (quest’anno dal 20 al 28), e si fonda sulle “3R”: riduzione, riuso e riciclo.

Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
L’Ateneo promuove i principi dell’economia circolare anche attraverso azioni concrete, che impattano sulla gestione ordinaria delle proprie attività e sulla sensibilizzazione della comunità universitaria.

  • Ridurre

A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

  • Riutilizzare

Anche negli approvvigionamenti, l’Ateneo è attento a ridurre gli sprechi riutilizzando il materiale disponibile prima di procedere a nuovi acquisti. È stata creata una procedura che consente di mappare e stoccare gli arredi e le dotazioni informatiche inutilizzati ma ancora funzionali, rendendoli disponibili per altre sedi dell’Ateneo. Grazie a questa iniziativa, l’Ateneo ha già allestito circa 200 nuove postazioni di lavoro a impatto zero. Inoltre, a seguito della pandemia, l’Ateneo ha stipulato una convenzione per l’acquisto a prezzi agevolati di notebook rigenerati, sia per studentesse e studenti che per il personale.

  • Riciclare

Ogni anno cresce la percentuale di rifiuti speciali che l’Ateneo avvia a recupero (89,7% nel 2020). Inoltre, l’ateneo promuove la raccolta differenziata nelle sue strutture, anche attraverso azioni di educazione e informazione sul corretto conferimento dei rifiuti, come ad esempio la Guida “Come ti Riciclo?”, realizzata nel 2019 proprio in occasione della SERR.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
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A partire dal 2019 l’Università di Padova ha eliminato la plastica monouso nel servizio di distribuzione di bevande e alimenti attraverso il progetto UniPadova plastic-free. Il progetto ha previsto inoltre l’installazione di erogatori di acqua microfiltrata. Per incentivare il consumo di acqua dall’acquedotto, l’Ateneo ha inoltre distribuito alle matricole 18.000 borracce in acciaio inox selezionate sul mercato per il bassissimo impatto del processo produttivo.

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Da tempo l’Università di Padova è impegnata in azioni di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti prodotti, promuovendo politiche orientate ai principi dell’economia circolare. Nel campo della ricerca e della didattica, in particolare, l’Ateneo ha inaugurato nel 2021 il Centro Studi “Circular Economy – Waste, Materials and Sustainability e istituito il corso di laurea magistrale Chimica e Tecnologia Sostenibili per l'Economia Circolare, entrambi finalizzati a valorizzare e creare una sinergia tra le diverse competenze di alto livello già presenti da tempo in settori chiave quali la sostenibilità ambientale, il trattamento e il riciclo dei rifiuti e dei materiali, l’impatto delle azioni non sostenibili, il monitoraggio e la protezione degli ambienti fragili.
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Un pezzo del giardino del giudice Falcone crescerà ad Agripolis

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Dalla casa palermitana del giudice Giovanni Falcone al Campus di Agripolis: questa sarà la destinazione di una delle tante gemme della pianta di Ficus nata e cresciuta nel giardino del giudice assassinato dalla mafia nel 1992. Un forte messaggio di speranza e di educazione alla legalità da trasmettere alle nuove generazioni. "A loro lasciamo in eredità questa talea, di cui dovranno prendersi cura con attenzione perché rappresenta la forza di chi, come il giudice Falcone, è sempre stato dalla parte della giustizia. Una bella iniziativa che guarda al futuro e che sono certo arriverà al cuore di tutti, e dei giovani in particolare, che sapranno far crescere un albero forte e robusto partendo dalla talea che riceveranno in dono” commenta il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.

La posa della "Talea di Falcone" avrà luogo sabato 20 novembre alle ore 10.30, nel Campus di Agripolis dell'Università di Padova. A consegnare la preziosa talea agli studenti del Campus universitario sarà il comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Padova, Ten. Col. Federico Corrado.

L’evento si affianca alle celebrazioni dedicate alla Giornata nazionale degli alberi, in programma in tutto il Paese domenica 21 novembre, alle attività legate al progetto di educazione ambientale del raggruppamento carabinieri biodiversità “Un albero per il futuro”, sostenuto dal ministero della Transizione ecologica, e all’iniziativa di educazione sociale “Radici della legalità”, che presenta come simbolo proprio l’Albero di Falcone.

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La posa della "Talea di Falcone" avrà luogo sabato 20 novembre alle ore 10.30, nel Campus di Agripolis dell'Università di Padova. A consegnare la preziosa talea agli studenti del Campus universitario sarà il comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Padova, Ten. Col. Federico Corrado.

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La posa della "Talea di Falcone" avrà luogo sabato 20 novembre alle ore 10.30, nel Campus di Agripolis dell'Università di Padova. A consegnare la preziosa talea agli studenti del Campus universitario sarà il comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Padova, Ten. Col. Federico Corrado.

L’evento si affianca alle celebrazioni dedicate alla Giornata nazionale degli alberi, in programma in tutto il Paese domenica 21 novembre, alle attività legate al progetto di educazione ambientale del raggruppamento carabinieri biodiversità “Un albero per il futuro”, sostenuto dal ministero della Transizione ecologica, e all’iniziativa di educazione sociale “Radici della legalità”, che presenta come simbolo proprio l’Albero di Falcone.

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Published in The Journals of Gerontology: Psychological Sciences, the clinical study coordinated by Prof Erika Borella of the Department of General Psychology at the University of Padua in collaboration with Elena Carbone and Margherita Vincenzi is entitled Cognitive Stimulation Therapy for Older Adults With Mild-to-Moderate Dementia in Italy: Effects on Cognitive Functioning, and on Emotional and Neuropsychiatric Symptoms.  

Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

The results confirmed the effectiveness of the Cognitive Stimulation Therapy (CST) protocol in supporting general cognitive functioning, and more specifically, verbal and communication skills.

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Published in The Journals of Gerontology: Psychological Sciences, the clinical study coordinated by Prof Erika Borella of the Department of General Psychology at the University of Padua in collaboration with Elena Carbone and Margherita Vincenzi is entitled Cognitive Stimulation Therapy for Older Adults With Mild-to-Moderate Dementia in Italy: Effects on Cognitive Functioning, and on Emotional and Neuropsychiatric Symptoms.  

Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

The results confirmed the effectiveness of the Cognitive Stimulation Therapy (CST) protocol in supporting general cognitive functioning, and more specifically, verbal and communication skills.

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

In addition to pharmacological treatment, scientists have begun developing non-pharmacological psychosocial interventions.  Promising results of these psychosocial interventions demonstrate a slowing down in the course of the disorder, or at least, not contributing to its progression. First developed in the UK, Cognitive Stimulation Therapy (CTS) protocols are currently among the most effective cognitive stimulation interventions for people with mild-to-moderate dementia. The evidence-based CTS protocols, and used in at least 29 countries worldwide, including Italy. Cognitive and sensory stimulation activities are selected and combined with the most effective elements of other psychosocial interventions.  CST group sessions engage participants in various enjoyable therapeutic activities, taking a respectful and sensitive person-centered approach. Activities focus on offering a gentle approach to reality orientation through reminiscence and multisensory stimulation.  This approach allows researchers to recognize the value and resources of the individual beyond the symptoms with which the disorder manifests itself.       

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Over 50 million people around the world are now living with dementia. Dementia is a neurocognitive disorder characterized by a progressive cognitive decline in mood, behavior, personality traits, and daily living functional loss. The study demonstrates the effectiveness of an Italian adaptation of the Cognitive Stimulation Therapy protocol for people with mild-to-moderate dementia. With over five years of research and 225 participants with mild-to-moderate dementia, the study included subjects from 16 different residential care facilities in northern and central-southern Italy.

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The results confirmed the effectiveness of the Cognitive Stimulation Therapy (CST) protocol in supporting general cognitive functioning, and more specifically, verbal and communication skills.

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MILLA, DALLA CATTEDRA AL PALCOSCENICO. A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA UNA PIÈCE TEATRALE E UN CONVEGNO

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The effects of PFAS on the nervous system

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Published in Environment International, the research study led by Professor Carlo Foresta of the University of Padua is entitled Impairment of human dopaminergic neurons at different developmental stages by perfluoro-octanoic acid (PFOA) and differential human brain areas accumulation of perfluoroalkyl chemicalsThe study examines the relationships between PFAS and abnormalities of the central nervous system, behavioral and neurological disorders such as Alzheimer's, and the increased risk of autism spectrum disorders.

Researchers from the University of Padua Department of Neuroscience were able to take advance of the Body Donation Program of the University of Padua thanks to the program coordinators Professor Raffaele De Caro and Professor Andrea Portzionato.  Researchers compared the concentration levels of PFOA, PFOS, and PFHxS in brain tissue samples provided by the University Body Donation Program. The study focused on dopaminergic neuron areas, such as the hypothalamus.

The work was a collaborative study between various Departments of The University of Padua and the Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). Researchers cultivated stem cells in the laboratory during the early and mature differentiation stages of dopaminergic neurons, allowing researchers to verify any biological effect.  PFAS at concentrations similar to those found in brain areas integrates with neuronal membranes, modifying their structure and stability. Levels of PFAS are more evident in the earlier stages found during the maturation process of neurons.     

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Researchers from the University of Padua Department of Neuroscience were able to take advance of the Body Donation Program of the University of Padua thanks to the program coordinators Professor Raffaele De Caro and Professor Andrea Portzionato.  Researchers compared the concentration levels of PFOA, PFOS, and PFHxS in brain tissue samples provided by the University Body Donation Program. The study focused on dopaminergic neuron areas, such as the hypothalamus.

The work was a collaborative study between various Departments of The University of Padua and the Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). Researchers cultivated stem cells in the laboratory during the early and mature differentiation stages of dopaminergic neurons, allowing researchers to verify any biological effect.  PFAS at concentrations similar to those found in brain areas integrates with neuronal membranes, modifying their structure and stability. Levels of PFAS are more evident in the earlier stages found during the maturation process of neurons.     

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Researchers from the University of Padua Department of Neuroscience were able to take advance of the Body Donation Program of the University of Padua thanks to the program coordinators Professor Raffaele De Caro and Professor Andrea Portzionato.  Researchers compared the concentration levels of PFOA, PFOS, and PFHxS in brain tissue samples provided by the University Body Donation Program. The study focused on dopaminergic neuron areas, such as the hypothalamus.

The work was a collaborative study between various Departments of The University of Padua and the Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). Researchers cultivated stem cells in the laboratory during the early and mature differentiation stages of dopaminergic neurons, allowing researchers to verify any biological effect.  PFAS at concentrations similar to those found in brain areas integrates with neuronal membranes, modifying their structure and stability. Levels of PFAS are more evident in the earlier stages found during the maturation process of neurons.     

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Researchers from the University of Padua Department of Neuroscience were able to take advance of the Body Donation Program of the University of Padua thanks to the program coordinators Professor Raffaele De Caro and Professor Andrea Portzionato.  Researchers compared the concentration levels of PFOA, PFOS, and PFHxS in brain tissue samples provided by the University Body Donation Program. The study focused on dopaminergic neuron areas, such as the hypothalamus.

The work was a collaborative study between various Departments of The University of Padua and the Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). Researchers cultivated stem cells in the laboratory during the early and mature differentiation stages of dopaminergic neurons, allowing researchers to verify any biological effect.  PFAS at concentrations similar to those found in brain areas integrates with neuronal membranes, modifying their structure and stability. Levels of PFAS are more evident in the earlier stages found during the maturation process of neurons.     

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Documenti - 2021N65

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Prove - 2021N65

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La selezione è per titoli, prova scritta e colloquio.

 

Titoli valutabili (ulteriori informazioni sono specificate nell’Avviso di Selezione):

  • titoli di studio e formativi;
  • titoli professionali.

Le prove d’esame consistono in:

prova scritta a tema, che potrà vertere sui seguenti argomenti:

  • metodiche immunologiche utili alla valutazione della risposta anticorpale,
  • tecniche di isolamento e analisi dei linfociti B per la determinazione dell’espressione genica di specifici target molecolari,
  • tecniche di biologia molecolare, cellulare e immunochimica nel campo della patogenesi della calcificazione vascolare e valvolare,
  • tecniche di calcificazione in vitro,
  • metodiche per la valutazione in vivo dei processi di aterogenesi e di calcificazione intimale;

colloquio, che potrà vertere sui seguenti argomenti:

  • allestimento, analisi e interpretazione dei risultati delle metodiche immunologiche; tecniche di isolamento e analisi dei linfociti B, in particolare per la determinazione dell’espressione genica di specifici target molecolari,
  • tecniche di biologia molecolare, cellulare e immunochimica nel campo della patogenesi della calcificazione vascolare e valvolare,
  • principali tecniche di calcificazione in vitro, delle metodiche e dei processi per la valutazione dei saggi colorimetrici per il dosaggio di proteine e altri marcatori dei processi di calcificazione,
  • metodiche per la valutazione in vivo, su modelli animali, dei processi di aterogenesi e di calcificazione intimale,
  • analisi ed elaborazione-interpretazione dei dati delle attività di ricerca relative all’utilizzo di modelli cellulari,
  • i più comuni software applicativi imaging e database a supporto della ricerca e della gestione della bibliografia scientifica.

Verrà inoltre accertata la conoscenza della lingua inglese.

 

Calendario prove d’esame

- prova scritta: 9 marzo 2022, ore 9:30, presso l’Aula Didattica di Palazzo Storione, Galleria Storione, n. 13 - Padova

- colloquio: 16 marzo 2022 (e, se necessario, potrà proseguire nei giorni successivi), l’orario di svolgimento del colloquio verrà comunicato in sede di prova scritta e tramite pubblicazione in queste pagine

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La selezione è per titoli, prova scritta e colloquio.

 

Titoli valutabili (ulteriori informazioni sono specificate nell’Avviso di Selezione):

  • titoli di studio e formativi;
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Le prove d’esame consistono in:

prova scritta a tema, che potrà vertere sui seguenti argomenti:

  • metodiche immunologiche utili alla valutazione della risposta anticorpale,
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Verrà inoltre accertata la conoscenza della lingua inglese.

 

Calendario prove d’esame

- prova scritta: 9 marzo 2022, ore 9:30, presso l’Aula Didattica di Palazzo Storione, Galleria Storione, n. 13 - Padova

- colloquio: 16 marzo 2022 (e, se necessario, potrà proseguire nei giorni successivi), l’orario di svolgimento del colloquio verrà comunicato in sede di prova scritta e tramite pubblicazione in queste pagine

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La selezione è per titoli, prova scritta e colloquio.

 

Titoli valutabili (ulteriori informazioni sono specificate nell’Avviso di Selezione):

  • titoli di studio e formativi;
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Le prove d’esame consistono in:

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  • metodiche immunologiche utili alla valutazione della risposta anticorpale,
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Verrà inoltre accertata la conoscenza della lingua inglese.

 

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  • metodiche immunologiche utili alla valutazione della risposta anticorpale,
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Verrà inoltre accertata la conoscenza della lingua inglese.

 

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- prova scritta: 9 marzo 2022, ore 9:30, presso l’Aula Didattica di Palazzo Storione, Galleria Storione, n. 13 - Padova

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Selezione n. 2021N65

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Selezione pubblica n. 2021N65, per titoli ed esami, per assunzione a tempo indeterminato

Tecnico di laboratorio di Biologia clinica - Profilo convenzionato con S.S.N..

Scadenza 20 dicembre 2021, ore 14

Avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale - 4^ serie speciale - n. 92 del 19.11.2021

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Ufficio Personale Tecnico Amministrativo

Palazzo Storione
riviera Tito Livio 6 - 35123 Padova
tel. 049.827 3155 / 3763 / 3183 / 3159 / 3539 / 1562
email: reclutamento.pta@unipd.it

Orario: lunedì-venerdì 10-13;
martedì e giovedì anche 15-16.30

Carta dei servizi

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Selezione pubblica n. 2021N65, per titoli ed esami, per assunzione a tempo indeterminato

Tecnico di laboratorio di Biologia clinica - Profilo convenzionato con S.S.N..

Scadenza 20 dicembre 2021, ore 14

Avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale - 4^ serie speciale - n. 92 del 19.11.2021

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Ufficio Personale Tecnico Amministrativo

Palazzo Storione
riviera Tito Livio 6 - 35123 Padova
tel. 049.827 3155 / 3763 / 3183 / 3159 / 3539 / 1562
email: reclutamento.pta@unipd.it

Orario: lunedì-venerdì 10-13;
martedì e giovedì anche 15-16.30

Carta dei servizi

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Ufficio Personale Tecnico Amministrativo

Palazzo Storione
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