
FAQ – Effetti del COVID-19 sulla mobilità studentesca outgoing
Considerato l'impatto dell'emergenza COVID-19 sul lavoro di tutti gli uffici, vi chiediamo cortesemente di contattarci via e-mail solo se avete domande a cui non è stata da risposta in questa pagina. Grazie!
2020/21
È ammissibile la mobilità virtuale?
La delibera del Senato Accademico del 14 luglio garantisce il riconoscimento di periodi di mobilità svolti non in presenza e crediti ottenuti completamente in modalità telematica purchè all'interno di programmi promossi e riconosciuti dal nostro Ateneo, anche nel caso la mobilità non sia ritenuta eleggibile dai programmi originari (e.g. Erasmus). Si renderà comunque necessario che la sede estera vi autorizzi a seguire i corsi erogati online, nonchè confermi la disponibilità nel rilasciare l'Attendance certificate e il transcript of records al termine dell'esperienza. Le date riportate nell'Attendance certificate dovranno essere quelle relative ai corsi (inizio e fine).
I finanziamenti, sia di Ateneo che di altri enti, sono previsti solo per i periodi effettivi di mobilità fisica. Si ricorda che secondo le nuove regole del programma Erasmus+ è possibile dare inizio alla mobilità in modalità virtuale, ma vengono richiesti almeno 90giorni in presenza, perchè la mobilità possa essere riconosciuta come Erasmus.
Invitiamo le studentesse e gli studenti a confrontarsi con la sede partner e i nostri uffici presso le Scuole prima di prendere decisioni definitive circa la propria mobilità.
La mobilità sarà considerata in presenza se lo studente o la studentessa permarranno per tutto il periodo presso il Paese di destinazione anche se i corsi saranno impartiti in modalità online. La sede estera dovrà però essere disponibile ad accertare e certificare le date di mobilità.
Come partire in sicurezza?
È fondamentale verificare ed informarsi circa le condizioni sanitarie e di sicurezza del Paese di destinazione nonché sulle restrizioni e le norme governative in essere presso la l’Istituto e la Nazione Estera. È utile consultare i siti:
- https://reopen.europa.eu/en/map/ITA (Commissione Europea)
- https://www.esteri.it/mae/it/ (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale)
Si raccomanda di mantenere monitorate anche le disposizioni italiane e regionali in caso di rimpatrio o rientro programmato. Vi suggeriamo, inoltre, di registrarsi sul sito “dove siamo nel mondo” e individuare le rappresentanze diplomatiche più vicine.
Si invita a verificare le prestazioni coperte dalla TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia) presso il Paese di destinazione e prendere in considerazione l’acquisto di un’eventuale pacchetto assicurativo privato. In ogni caso la TEAM non copre le spese di rimpatrio per emergenze.
Non dimenticate di seguire sempre le norme di comportamento di base.
Posso procedere normalmente a prenotare trasporto e alloggio?
Si consiglia di scegliere sempre opzioni che prevedano il rimborso in caso di cancellazione e contemplino la scissione del rapporto tramite applicazione del principio di causa di forza maggiore.
Sono obbligato a partire?
Fatte salvo future limitazioni e restrizioni, L’Ateneo ha scelto di non imporre alcuna posizione, ma di difendere la libertà personale e supportare qualsiasi decisione in merito alla mobilità che i propri studenti e studentesse prendano sulla base della disponibilità delle sedi partner, della situazione epidemiologica, delle condizioni socio-sanitarie del Paese di destinazione e della sicurezza personale. Si invitano i partecipanti a tutti i programmi di mobilità ad informarsi accuratamente prima di prendere qualsiasi decisione in merito.
Eventuali posticipi e rinunce, anche successive alla firma del contratto, devono essere segnalati attraverso l’apposita piattaforma: www.unipd.it/relint
Si ricorda che anche per le mobilità blended (parzialmente per via telematica e parzialmente in presenza) o totalmente virtuali è necessaria la firma del contratto finanziario prima dell’inizio ufficiale del periodo di scambio.
Qual è il ruolo dell’Ateneo in questa scelta?
L’Ateneo si impegna a mantenere puntualmente e costantemente informati i partecipanti dei propri programmi di mobilità.
Data la fluidità e imprevedibilità della situazione corrente, l’Ateneo non può essere ritenuto in alcun modo responsabile di eventuali rischi e disagi nonché di costi straordinari che debbano sopraggiungere a causa dell’emergenza Covid-19. A tutti gli studenti e studentesse in partenza viene richiesto di firmare, prima della partenza, una liberatoria che confermi la propria consapevolezza in merito.
Ora che la situazione epidemiologica europea sta cambiando, posso rientrare?
Ogni studente e studentessa di Unipd che abbia già avviato la mobilità è libero di decidere se rientrare in Italia o permanere all’estero, ponendo al primo posto la propria salute e sicurezza.
A coloro i quali decideranno di rientrare si consiglia di conservare tutta la documentazione del caso (bording passes, biglietti di trasporto, ecc.), anche quella che possa testimoniare il contesto della scelta (certificati medici, decreti governativi, ecc.). Si consiglia, inoltre, di limitare eventuali spese superflue laddove possibile (affitti, abbonamenti, ecc.).
I programmi di mobilità riconoscono la borsa per i soli periodi di mobilità fisica. Permangono la durata minima di 90 gg e il minimo di 9 crediti da maturare presso la sede partner. Si ricorda che l’Ateneo riconosce tutti i crediti maturati presso l’Ateneo estero anche se conseguiti con la didattica online.
Al termine del periodo previsto, il settore Mobility valuterà e consiglierà di conseguenza come classificare e gestire la mobilità, se fosse per esempio necessario applicare la causa di forza maggiore o meno, sulla base del singolo caso.
Com’è cambiata la modulistica?
Per la firma del contratto finanziario le studentesse e gli studenti riceveranno specifiche istruzioni via mail. Stiamo implementando una nuova procedura con firma digitale che verrà testata con alcuni gruppi di studenti in partenza.
Il nuovo modello di Attendance Certificate viene inviato via email a ciascuno studente/studentessa prima della partenza e distingue i periodi di mobilità virtuale da quelli in presenza. Le date dovranno essere indicate dalla sede partner. Il modulo potrà essere consegnato digitalmente, assieme al Learning Agreement before the mobility, attraverso la consueta piattaforma: www.unipd.it/relint.
2019/20
Il mio periodo di studi all’estero sarebbe dovuto iniziare nelle prossime settimane: posso partire?
No, non sono consentite nuove mobilità, né in entrata né in uscita, finché resteranno in vigore le misure emanate dal Governo.
Mi trovo all’estero in questo momento: sono obbligato a rientrare?
No, né il Governo italiano né l’Ateneo di Padova impongono il rientro in Italia alle proprie studentesse e ai propri studenti. Vi ricordiamo di rispettare le indicazioni del Governo del Paese dove vi trovate e comunque le norme di comportamento di base, e vi invitiamo a registrarvi sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Mi trovo all’estero, ma vorrei rientrare in Italia. È possibile?
Chiunque non si senta al sicuro, dal punto di vista sanitario, nel luogo in cui si trova, può interrompere la mobilità per cause di forza maggiore e rientrare in Italia.
Vi raccomandiamo di controllare le indicazioni della Farnesina relativamente alle limitazioni di viaggio e di mettervi in contatto con le Rappresentanze diplomatiche Italiane- Ambasciate e Consolati.
Vi chiediamo anche di compilare il form per segnalare a UNIPD la vostra presenza all’estero.
Invitiamo anche a monitorare il sito di Alitalia, e di altre compagnie, poiché in questi giorni stanno organizzando dei voli speciali.
Ricordiamo infine che, secondo le nuove disposizioni, una persona è autorizzata a venirvi a prendere all’arrivo; inoltre dovrete:
- essere muniti dell’apposito modulo
- segnalare la vostra presenza sul territorio al Dipartimento di prevenzione locale
- rispettare 14 giorni di quarantena.
Potrò tornare all’estero quando l’emergenza sarà rientrata?
Da un punto di vista burocratico è plausibile. Vi suggeriamo, però, di comportarvi come se l’interruzione dovesse essere definitiva e consigliamo di rientrare con tutti i vostri averi e di sospendere i contratti d'affitto. Dato il diffondersi dell’epidemia, in quasi tutti i Paesi UE sono state messe in atto delle agevolazioni per l’interruzione dei contratti d’affitto.
Siamo in attesa di istruzioni dall’Agenzia Nazionale circa la possibilità di ripresa delle mobilità per tesi e le modalità per farlo. Comunicheremo informazioni dettagliate alle studentesse e agli studenti interessati.
L’università presso cui mi trovo ha sospeso le lezioni. Cosa posso fare?
Puoi seguire i corsi online di UNIPD oppure attendere che riprendano i corsi presso la sede estera. Eventuali interruzioni delle attività didattiche presso gli Istituti ospitanti dovute all’emergenza del contagio da COVID-19 non saranno considerate come periodi di interruzione della mobilità e la sovvenzione sarà mantenuta. Il periodo di interruzione non si calcola ai fini della durata minima del periodo di mobilità, ma sarà calcolato ai fini del periodo massimo di 12 mesi per ciascun ciclo di studio per il quale la stessa persona può ricevere sovvenzioni per periodi di mobilità (valido per studentesse e studenti Erasmus+).
La sede estera eroga i corsi in modalità telematica; l’Università di Padova li riconosce?
Sì, l’Ateneo di Padova si impegna a riconoscere i corsi contenuti nel Learning Agreement e nel Transcript of Records, indipendentemente che si siano svolti online o in presenza.
Posso seguire i corsi online della sede estera anche dall’Italia?
Sì, l’Università di Padova riconosce i crediti certificati dalla sede estera nel Transcript of Records, già concordati nel Learning Agreement, anche se seguiti dall’Italia. Data la situazione di emergenza la didattica viene separata dalla mobilità fisica.
Posso seguire sia corsi UNIPD che della sede estera?
Sì, purché non trattino gli stessi argomenti. Data l’eccezionalità della situazione è di primario interesse dell’Ateneo ridurre i disagi dal punto di vista accademico.
Come posso richiedere che mi venga riconosciuto il principio di causa di forza maggiore?
Programma Erasmus+
A tutti gli interessati e le interessate sono state inviate istruzioni e link per inoltrare la richiesta. Per le studentesse e gli studenti che debbano ancora richiedere il riconoscimento del principio di causa di forza maggiore verrà aperta una nuova finestra di compilazione successivamente. Nel frattempo è importante conservare tutte le pezze giustificative di eventuali spese aggiuntive per le quali non c'è stato alcun rimborso (né totale, né parziale).
La causa di forza maggiore può essere invocata anche per le mobilità mai iniziate?
Sì, la causa di forza maggiore è applicabile sia nel caso sia stata la sede estera a non consentire la mobilità, sia nel caso sia stata una tua scelta.
La causa di forza maggiore cosa comporta?
Programma Erasmus+
Ottenendo l’applicazione della causa di forza maggiore, la mobilità fisica viene riconosciuta per la sua durata effettiva anche se si dovesse essere svolta per meno di 90 giorni e avessi conseguito meno di 9 crediti. Sarà inoltre possibile richiedere alla Commissione Europea il rimborso di spese eccezionali dovute alla situazione e per cui non sia stato possibile ottenere un rimborso in altro modo, per esempio biglietti aerei non rimborsati, caparre, mesi di affitto inutilizzati, abbonamenti ai trasporti non usufruiti, ecc. Spese eleggibili, massimali di rimborso e priorità verranno decretati al termine della procedura sulla base del budget disponibile.
Accordi bilaterali e programmi di doppio titolo con borsa UniPD
Ottenendo l’applicazione della causa di forza maggiore, la mobilità fisica viene riconosciuta per la sua durata effettiva. Sarà inoltre possibile richiedere all’Università di Padova, Area Relazioni Internazionali, il rimborso parziale di spese eccezionali dovute alla situazione e per cui non sia stato possibile ottenere un rimborso in altro modo, per esempio biglietti aerei non rimborsati o per destinazioni diverse dall’Italia (e.g. nel caso di studenti internazionali residenti all’estero), caparre, mesi di affitto inutilizzati, abbonamenti ai trasporti non usufruiti, ecc. Non abbiamo ancora informazioni relative a specifiche e massimali del rimborso, ma vi informeremo non appena avremo maggiori dettagli.
Devo anche in questa situazione consegnare i documenti in originale?
Non è necessario presentare gli originali: PDF e scansioni sono sufficienti. Richiedete alle sedi estere che, laddove possibile, inviino i documenti direttamente ai nostri indirizzi.
L’International Office della sede estera è chiuso: come faccio con l’Attendance Certificate?
Nessun problema. Contattali intanto via mail per richiedere la firma sulla seconda parte dell'Attendance Certificate con riferimento alla “date of departure”. Accettiamo i file PDF e anche i modelli dell'Università partner.
Devo modificare il Learning Agreement: ci sono delle scadenze da rispettare?
No, decade anche la scadenza dei 30 giorni. Vi ricordiamo però che l’aggiornamento del Learning Agreement è fondamentale e tutela la vostra carriera universitaria. L'ultima versione del Learning Agreement deve essere approvata sia dal docente referente di UNIPD che dalla sede estera.
Cosa fare nel caso di mobilità per tesi?
Assicurati che entrambi i supervisori siano disponibili a seguirti a distanza. Il riconoscimento dei crediti di tesi può anche essere parziale; conseguirai i restanti crediti della prova finale al momento della discussione di laurea.
Sono uno studente/una studentessa Erasmus+. Come posso capire qual è la situazione della mia mobilità al momento e le relative conseguenze da un punto di vista finanziario e didattico?
Abbiamo invitato tutte le studentesse e gli studenti a compilare un questionario per fotografare la situazione della loro mobilità. Le istruzioni riguardanti il questionario contengono precise informazioni circa le varie situazioni e le relative conseguenze.
Vi preghiamo sempre di avvisarci (erasmus@unipd.it) nel caso qualcosa dovesse cambiare rispetto alla situazione dichiarata nel questionario.
Sono una studentessa/uno studente SEMP: queste regole si applicano anche a me?
Le studentesse e gli studenti SEMP per le questioni finanziarie devono rivolgersi alla sede svizzera con la quale hanno firmato il contratto. Per quanto riguarda le questioni didattiche, sono valide le stesse disposizioni esposte in questa pagina.
Sono una studentessa/uno studente in scambio tramite accordi bilaterali: cosa accade nel mio caso?
Il tuo periodo di scambio è coperto da finanziamenti specifici di UNIPD, per i quali esistono solo vincoli interni, ma in generale le regole applicate sono le stesse.
Sono una studentessa/uno studente di un programma doppio titolo. Se interrompo la mobilità anticipatamente rinuncio alla possibilità di ottenere il titolo dall’università estera?
Al fine di portare a termine il programma è fondamentale che vengano concordati con i referenti accademici, sia della sede ospitante che di UNIPD, il programma di studio e la metodologia di erogazione. In particolare, per quanto riguarda la possibilità di ottenere il titolo estero, questo dipende dalla sede ospitante e dai requisiti minimi previsti dall’accordo di doppio titolo (numero di crediti, tesi, etc.). Vi consigliamo quindi di verificare con i responsabili accademici e amministrativi se e come è possibile proseguire il programma di doppio titolo. Per ulteriore supporto siamo disponibili ad organizzare degli incontri Zoom con i referenti accademici UNIPD e esteri.
Ho delle domande specifiche relative al mio caso che non trovano risposta in queste FAQs. Chi posso contattare?
Per domande relative a Learning Agreement e riconoscimento puoi rivolgerti agli Uffici del Settore Mobility presso le Scuole/Dipartimenti.
Per domande relative alla borsa di mobilità (documentazione, forza maggiore, interruzione, borsa, ecc.) scrivi a erasmus@unipd.it (studenti Erasmus e SEMP) o a international.projects@unipd.it (Accordi bilaterali e Doppi Titoli).