Coronavirus - Gli aggiornamenti da febbraio 2020 a dicembre 2021

ANNO 2021

Aggiornamento del 27 dicembre 2021

Il decreto legge 24 dicembre 2021 ha prorogato al 31 marzo 2022 il termine dello stato di emergenza causato dalla pandemia.
Sono di conseguenza state prorogate al 31 marzo 2022 tutte le misure la cui scadenza era precedentemente prevista al 31 dicembre 2021, fra le quali l'obbligo di possesso ed esibizione del green pass per il personale delle università, per gli studenti e per chiunque entri negli edifici universitari.
Comunicazione: Proroga stato di emergenza e misure di contrasto e contenimento dell'epidemia da Covid19 - Decreto Legge 221 del 24 dicembre 2021


Aggiornamento del 18 dicembre 2021

Il Ministero della Salute ha emanato un'ordinanza con cui si sancisce il passaggio in zona gialla per la Regione Veneto a decorrere dal 20 dicembre 2021. Le misure previste per la zona gialla sono state in parte rafforzate con l'ordinanza del Presidente della Regione Veneto 172 del 17 dicembre 2021, che ha efficacia a partire dal 18 dicembre 2021.

In particolare la citata ordinanza stabilisce che "al di fuori della propria abitazione è obbligatorio l'uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi all'aperto, pubblico o aperti al pubblico, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità".

Per quanto riguarda le attività delle università il passaggio in zona gialla non comporta mutamenti rispetto alla precedente situazione, fatto salvo l'obbligo dell'uso della mascherina anche nei luoghi aperti.

Per verificare le attività consentite in zona gialla senza green pass, con green pass "base" e con green pass "rafforzato" è possibile consultare la tabella di sintesi del Governo.


Aggiornamento del 25 novembre 2021 

Il Consiglio dei Ministri del 24 novembre ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali (leggi il comunicato del Governo).

Il testo del decreto prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti:

  1. obbligo vaccinale e terza dose;
  2. estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie; 
  3. istituzione del Green Pass rafforzato;
  4. rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione

In particolare l'obbligo vaccinale (inclusa la terza dose “booster) è stato esteso a tutto il personale che opera all'interno delle strutture sanitarie, anche con funzioni tecniche ed amministrative analogamente a quanto già avviene per il personale sanitario. Di conseguenza per tutto il personale dell'ateneo convenzionato con il servizio sanitario o che comunque opera all'interno delle strutture sanitarie è previsto tale obbligo vaccinale.

Per il restante personale delle università e per gli studenti non sono previste variazioni di rilievo rispetto alla situazione attuale in quanto non inclusi fra le categorie per le quali è stata prevista l'estensione dell'obbligo vaccinale. Rimane tuttavia l'obbligo di possedere ed esibire il Green Pass e le relative sanzioni.

Il decreto prevede anche l'introduzione, dal 6 dicembre al 15 gennaio, di un Green Pass Rafforzato, valido cioè solamente per le persone vaccinate, in assenza del quale non sarà possibile accedere alle attività limitate nelle zone gialle, arancioni e rosse. Con riferimento alle attività delle università, anche in zona bianca, è richiesto il possesso del Green Pass Rafforzato per eventi aperti al pubblico, cerimonie pubbliche (incluse le cerimonie di laurea) e per l'accesso ai servizi di ristorazione al chiuso. Per l'accesso a musei e biblioteche e per la partecipazione a seminari e convegni rimane invece l'obbligo di possesso del solo green pass semplice.

Infine:

  • il decreto ha ridotto la durata del Green Pass da 12 a 9 mesi dopo il termine del ciclo vaccinale. Nel caso di somministrazione della terza dose "booster" la validità del Green Pass è prorogata di ulteriori 9 mesi, a decorrere dalla data di somministrazione;
  • è consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda, anche per gli under 40.

Con comunicazione inviata al personale dell'Ateneo lo scorso 17 novembre i medici del servizio di medicina preventiva dell'ateneo hanno richiamato "l'importanza di procedere con la somministrazione della dose di richiamo di vaccino anti COVID-19 (cosiddetta "terza dose"), come raccomandato dalle Autorità sanitarie". "Fatte salve le modalità specificatamente previste per gli operatori sanitari dalle strutture sanitarie di afferenza, la somministrazione di tale dose addizionale è da organizzarsi a cura dei singoli interessati, tramite il Distretto sanitario (ULSS) di residenza".

Per le persone residenti o domiciliate in Veneto è possibile consultare il sito regionale dedicato alla campagna vaccinale. Per le persone residenti al di fuori della Regione Veneto è possibile visitare i rispettivi siti web regionali o il sito del Governo.

Circolare n.33 del 2/12/2021
Circolare n. 36 del 17/12/2021, contenente chiarimenti per il PTA afferente ai Dipartimenti di Area Clinica - Allegato alla circolare
Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172


Aggiornamento del 20 ottobre 2021 

Con DPCM del 12 ottobre 2021, sono state approvate le linee guida in materia di condotta delle pubbliche amministrazioni per l’applicazione della disciplina in materia di obbligo di possesso e di esibizione da parte del personale della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass). Fermo l’obbligo di verifica della Certificazione Verde Covid-19 per chiunque entri nelle strutture universitarie, le linee guida prevedono che i controlli debbano essere effettuati su base giornaliera almeno al venti per cento del personale in servizio. Nel caso in cui il personale comunichi di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o qualora ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato con privazione della retribuzione e di ogni altro compenso o emolumento, comunque denominati.

Leggi la circolare predisposta dell'ateneo.


Aggiornamento del 28 settembre 2021 

Aggiornamento riguardante la proroga della validità delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19.
Il Ministero della Salute, con circolare del 25 settembre 2021 proroga la validità delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-COVID-19 al 30 novembre 2021. Si precisa che non sarà necessario un nuovo rilascio delle certificazioni già emesse, salvo i casi in cui le stesse contengano dati ulteriori rispetto a quelli originariamente indicati.


Aggiornamento del 10 settembre 2021 (aggiornato il 15 settembre 2021 con la circolare n. 22/2021).

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta svoltasi il 9 settembre, ha approvato un decreto legge per cui, chiunque accede alle strutture del sistema nazionale universitario deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19.

Inoltre viene stabilita esplicitamente la possibilità di eseguire verifiche “ex ante”, in una fase preventiva all’accesso alle strutture, del possesso della Certificazione Verde Covid-19 o del certificato medico di esenzione, anche attraverso la raccolta informatizzata di dati, nella misura strettamente necessaria all’esecuzione degli obblighi di controllo previsti dall’art 9 ter, commi 2 e 5 del D.L. 52/2021. Tale possibilità di verifica “ex ante” si aggiunge, senza sostituirla, a quella già contemplata in fase di accesso alle sedi universitarie e al loro interno, tramite l’uso dell’app ufficiale del Ministero della Salute denominata “VerificaC19”.

Sono confermate le altre misure già previste per il personale universitario e per le studentesse e gli studenti universitari.

Comunicato del governo
Decreto legge 10 settembre 2021
DPCM 10 settembre 2021
Decreto del Rettore 3224 del 14 settembre 2021
Circolare del Direttore Generale  n. 22 del 15/09/2021


Aggiornamento del 31 agosto 2021 (aggiornato il 9 settembre 2021 con la circolare n. 21/2021).

Conformemente a quanto previsto dal decreto legge 111 del 6 agosto 2021 e dalla circolare della Ministra dell’Università e della Ricerca pervenuta il 1 settembre 2021  l'ateneo ha adottato le procedure operative per la verifica della Certificazione Verde Covid 19 del personale e degli studenti universitari, fatte salve ulteriori disposizioni governative.

Le  modalità operative per la verifica della Certificazione Verde COVID-19 del personale che svolge il proprio servizio presso l'Ateneo, sono regolate dal decreto del Rettore 3081 del 31 agosto 2021 e dalle circolari del Direttore Generale del 31 agosto e dell’8 settembre 2021 , come segue:

  1. tutto il personale che svolge servizio presso l’Ateneo a decorrere dal 1 settembre 2021 è tenuto a possedere e ad esibire, ove richiesta, la certificazione verde COVID-19 o dell’idoneo Certificato medico di esenzione, rilasciato secondo i criteri definiti dalla Circolare del 4 agosto del Ministero della salute . La certificazione verde viene verificata nelle strutture universitarie dal personale incaricato attraverso l’uso dell’app “VerificaC19”.
  2. tutto il personale che svolge il proprio servizio presso l’Ateneo, a decorrere dal 1° settembre 2021, è  tenuto inoltre a compilare una nuova “Dichiarazione di accesso alle strutture universitarie” raggiungibile al seguente link: https://accessostrutture.unipd.it. Tale dichiarazione richiede, tra l’altro, l’informazione relativa al possesso della Certificazione Verde COVID-19 o dell’idoneo Certificato medico di esenzione, rilasciato secondo i criteri definiti dalla Circolare del 4 agosto del Ministero della salute . Per il personale non strutturato per cui non sia attivo l'accesso SSO alla rete intranet di ateneo, è possibile utilizzare la dichiarazione di accesso alle strutture in forma cartacea, fornita al  seguente link.
  3. in alternativa, transitoriamente e solo fino al 30 settembre 2021, il personale ancora sprovvisto di Certificazione Verde COVID-19 o di certificazione medica di esenzione, potrà inserire nella dichiarazione di accesso l’informazione sull’avvenuta somministrazione della prima dose di vaccinazione oppure  di aver prenotato la vaccinazione in data antecedente al 30 settembre 2021; tale personale non potrà comunque partecipare in presenza alle attività didattiche erogate dall’ateneo, fintanto che non sarà in possesso di una valida certificazione verde COVID 19 o della certificazione medica di esenzione. L’efficacia di tale dichiarazione transitoria decade con il rilascio della Certificazione Verde Covid19 e comunque entro il 30 settembre 2021 per cui, entro tali termini, dovrà essere sostituita da una nuova dichiarazione comprovante il possesso della certificazione verde o del certificato medico di esenzione. 
  4. il personale che, alla data del 1° settembre 2021, si troverà in assenza giustificata (ferie, recuperi, aspettative, congedi, permessi a giornata intera, maternità e paternità, malattia, infortunio…) sarà tenuto a compilare la Dichiarazione di accesso alle strutture entro la prima giornata di rientro in servizio in presenza.
  5. Fermo restando l’obbligo di compilazione della dichiarazione di accesso, il personale che non fornisce le informazioni richieste sul possesso della Certificazione Verde dovrà provvedere ad esibire tale Certificazione ad ogni ingresso alle strutture universitarie, per il controllo tramite l’app “VerrificaC19”, mentre le Certificazioni del personale che ha fornito i dati richiesti potranno essere verificato saltuariamente e a campione tramite l’app “VerificaC19”,.
  6. la dichiarazione di accesso alle strutture è valida fino al 31 dicembre 2021 (termine di cessazione dello stato di emergenza). In caso di eventuali variazioni delle condizioni di rilascio della Certificazione Verde Covid-19 o del Certificato di esenzione (ad esempio scadenza della validità) la dichiarazione di accesso decade automaticamente e il dipendente è tenuto a compilarne una nuova, con i dati aggiornati. 

Per personale che svolge il proprio servizio presso l’Ateneo si intende tutto il personale che, indipendentemente dal regime di lavoro adottato, opera presso l’Università, da intendersi il personale docente (professori di ruolo, ricercatori e docenti a contratto), il personale tecnico e amministrativo, i CEL, gli operai agricoli, il personale degli enti di ricerca in convenzione con l’Università e tutto il personale comunque denominato che svolge stabilmente attività all’interno dell’Ateneo (collaboratori coordinati e continuativi, studenti 200 ore, volontari servizio civile, dottorandi, specializzandi, assegnisti, borsisti, contrattisti, visiting professor e personale di società esterne che svolge ordinariamente le proprie mansioni presso le sedi universitarie).

Anche gli studenti e le studentesse, a decorrere dal 1° settembre 2021, devono possedere la certificazione verde Covid 19 o idoneo Certificato medico di esenzione e dovranno compilare una dichiarazione di accesso agli edifici universitari collegandosi al link https://accessostrutture.unipd.it a partire dal prossimo 13 settembre. Il possesso della certificazione verde Covid 19 verrà verificato all’ingresso delle strutture universitarie attraverso l’app “VerificaC19”, con controlli che potranno essere eseguiti a anche campione in relazione al flusso degli studenti.

Conseguentemente è stato aggiornato il protocollo di contrasto e contenimento del virus SARS-CoV 2.


 

Aggiornamento del 7 agosto 2021 - ore 12.45

Il decreto legge 6 agosto 2021, n. 111 recante “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, stabilisce che nell’anno accademico 2021-2022 le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza e che, a decorrere dal 1 settembre 2021, il personale (docenti, tecnici, amministrativi e altro personale comunque denominato) e gli studenti universitari devono possedere e sono tenuti ad esibire la certificazione verde COVID-19. Per il personale che non possiede o non esibisce tale certificazione è prevista la sanzione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione. La certificazione verde degli studenti è verificata a campione con modalità stabilite dalle università. 

Più in dettaglio il decreto legge stabilisce quanto segue:

1) nell’anno accademico 2021-2022, fino al 31 dicembre 2021, le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza;
2) Per consentire lo svolgimento delle attività in presenza:

  1. è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, ad eccezione dei soggetti che abbiano patologie incompatibili con l’uso di tali dispositivi;
  2. è raccomandato il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano;
  3. è fatto divieto di accedere o permanere nei locali ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5°.

Le università possono derogare dalle disposizioni di cui alla lettera a), qualora alle attività didattiche e curriculari partecipino esclusivamente studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione in corso di validità.

Tali disposizioni possono essere derogate solamente in zona arancione o rossa, su iniziativa dei Presidenti delle Regioni o dei Sindaci, in circostanze eccezionali e straordinarie dovute all’insorgenza di focolai. 

Al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione, è inoltre stabilito che:

1)  Dal 1 settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021 tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitaridevono possedere e sono tenuti a esibire la certificazione verde COVID-19.
2)  Il mancato rispetto delle disposizioni di cui al comma 1 da parte del personale scolastico e di quello universitario è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato.
3)  Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.
4)  I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi dell’infanzia nonché delle scuole paritarie e delle università sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni di cui al comma 1. Le verifiche delle certificazioni verdi COVID-19 sono effettuate con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato ai sensi dell'articolo 9, comma 10. Con circolare del Ministro dell’istruzione possono essere stabilite ulteriori modalità di verifica. Con riferimento al rispetto delle prescrizioni di cui al comma 1 da parte degli studenti universitari, le verifiche di cui al presente comma sono svolte a campione con le modalità individuate dalle università.
5)  La violazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 4 è sanzionata ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.

Leggi la circolare del Rettore e del Direttore generale

Comunicazione del Rettore a studentesse e studenti


 Aggiornamento del 6 agosto 2021 - ore 10.20

Dichiarazione congiunta dei quattro rettori degli Atenei del Veneto sulle decisioni prese in Consiglio dei Ministri. 

«L'introduzione del green pass per il personale universitario e per studentesse e studenti delle Università, annunciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, costituisce un forte invito a vaccinarsi e tornare così a frequentare l'università in presenza e in sicurezza. Da parte nostra, aderiamo convintamente a questo invito, facendolo nostro: il ritorno all'università in presenza, come luogo di scambio e confronto fra studentesse, studenti e docenti, è un valore insostituibile e rappresenta l'essenza stessa dell'università.

Come Atenei veneti siamo pronti a riaprire le nostre aule e i nostri spazi a piena capienza, restituendo la pienezza della vita universitaria ed il contatto continuo e ampio tra docenti e studentesse e studenti, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Al tempo stesso, abbiamo predisposto una serie di misure e di servizi validi per l'intera durata del percorso formativo, anche al di là dell'emergenza sanitaria, e dedicati ad alcune specifiche categorie di studentesse e studenti impossibilitati a frequentare le lezioni. In questo anno e mezzo i nostri quattro atenei hanno dimostrato di saper affrontare e contenere la diffusione della pandemia con un'alta percentuale di personale vaccinato, docente e tecnico-amministrativo, con pochi e isolati casi di contagio e nessun focolaio. Ora siamo pronti per questa ripartenza, e aspettiamo con entusiasmo di poter accogliere studentesse e studenti a settembre!»

Alberto Ferlenga
Tiziana Lippiello
Pier Francesco Nocini
Rosario Rizzuto


Aggiornamento del 6 agosto 2021 - ore 10.10

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 5 agosto, ha approvato un decreto legge recante "Misure urgenti per la sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e trasporti" , che avranno effetto a decorrere dal prossimo 1 settembre 2021.

Secondo quanto riportato dal comunicato emesso dal Governo, "tutto il personale universitario e gli studenti universitari (che potranno essere controllati a campione) devono possedere il Green Pass".

Ulteriori informazioni verranno fornite in seguito alla pubblicazione del decreto legge.


Aggiornamento del 5 agosto 2021 - ore 11.00

E' stato modificato il protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS-CoV-2 con le disposizioni sulla certificazione verde Covid-19 (Green pass)  nella regolamentazione degli accessi alle attività nelle università.


Aggiornamento del 4 agosto 2021 - ore 19.00

Informativa per l’ottenimento della Certificazione verde Covid-19 - EU Digital Covid certificate


Aggiornamento del 24 luglio 2021 - ore 11.20

Il decreto legge 23 luglio 2021 prevede che a far data dal 6 agosto 2021, l'accesso ai seguenti servizi e attività è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19:

  1. servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso; 
  2. spettacoli al pubblico, eventi e competizioni sportivi; 
  3. musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; 
  4. piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; 
  5. sagre e fiere, convegni e congressi; 
  6. centri termali, parchi tematici e di divertimento; 
  7. centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; 
  8. attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; 
  9. concorsi pubblici. 

Tali disposizioni non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute. 

Le certificazioni verdi COVID-19 sono le seguenti, ai sensi del decreto legge 22 aprile 2021, articolo 9:

  1. avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo (validità 9 mesi); 
  2. avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell'isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della salute (validità 6 mesi); 
  3. effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2 (validità 48 ore).

Come ottenere la Certificazione verde Covid-19 


 

Aggiornamento del 24 giugno 2021 - ore 18.30

Sulla base dell’ordinanza della Regione Veneto n. 83 del 5 giugno 2021, con D.R. rep. n. 2245 del 15 giugno 2021, è stato modificato il protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS-CoV-2, introducendo le seguenti novità:

a)   sono consentiti convegni, congressi ed eventi ad essi assimilabili, secondo le disposizioni previste nelle "Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali" vigenti e recepite nel documento "Misure di prevenzione e contenimento per la ripresa delle attività di convegni, congressi, eventi, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili" di Ateneo;

b)   le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti, a condizione che siano assicurate misure idonee per prevenire assembramenti. In particolare in Ateneo deve essere: 

  • garantito il rispetto del a distanza fisica di sicurezza di almeno un metro tra le persone e il rispetto delle misure igieniche; 
  • indossata sempre la mascherina monouso; 
  • garantita un'adeguata aerazione dei locali, attraverso l'apertura delle finestre, se le condizioni atmosferiche esterne lo consentono;
  • mantenuto il registro dei partecipanti all'evento per almeno 14 giorni;

c)   le riunioni, comprese quelle degli organi collegiali, gli incontri e i seminari di lavoro possono essere svolti in presenza o a distanza. Se svolti in presenza, deve essere:

  • garantito il rispetto della distanza fisica di sicurezza di almeno un metro tra le persone e il rispetto delle misure igieniche; 
  • indossata sempre la mascherina monouso.

In merito alla didattica, il Ministero dell’Università e della Ricerca, con circolare della Ministra del 23 giugno 2021, ha comunicato che “anche in considerazione della recente ordinanza del Ministro della Salute del 18 giugno u.s., a seguito della quale tutte le regioni italiane sono state collocate nella fascia di rischio di cui  alla c.d. zona bianca - fatta eccezione per la Valle d'Aosta che rimane zona gialla fino al 27 giugno p.v.-, è necessario che vengano predisposti piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, che prevedano lo svolgimento in presenza delle attività formative, degli esami, delle prove e delle sedute di laurea, nonché delle altre attività di cui all'art. 3 del D.L. n. 52/2021. Restano vigenti le linee guida e i protocolli di sicurezza di cui agli allegati 18 e 22 del DPCM 2 marzo 2021, non modificati dal decreto legge del 22 aprile 2021, n. 52 e in particolare resta applicabile anche l'art. 23, comma 2, del DPCM 2 marzo 2021, che dispone misure di salvaguardia della continuità didattica a beneficio degli studenti, che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari in presenza, assicurando loro modalità a distanza ovvero diverse azioni di recupero delle stesse”.

In tal senso l’Ateneo ha predisposto un modulo da utilizzare a cura degli studente e delle studentesse per auto-certificare al docente la condizione di impossibilità oggettiva a partecipare agli esami in presenza.


Aggiornamento del 6 giugno 2021 - ore 17.00

Con ordinanza del 4 giugno 2021 il Ministero della Salute ha classificato il Veneto in "zona bianca", a decorrere da lunedì 7 giugno 2021.
La zona bianca rappresenta un territorio con livello di rischio basso, con una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.

Ne consegue che vengono a cessare le restrizioni previste per la "zona gialla", pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l'obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali), e i protocolli di settore. 

Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (ad esempio fiere e congressi).

Per le attività didattiche dell'Ateneo continuano ad applicarsi le linee guida comunicate con la circolare del Rettore e del Direttore Generale prot. 76306 dello scorso 10 maggio 2021, recante "Misure applicative della circolare del Magnifico Rettore e del Direttore Generale dello scorso 23 aprile. Esami di profitto ed esami di laurea".


Aggiornamento del 2 maggio 2021 - ore 8.55

L'articolo 1 del decreto legge 30 aprile 2021, n. 56, ha modificato la normativa sul lavoro agile nelle Pubbliche amministrazioni.

In particolare la norma modificata prolunga l'applicazione del lavoro agile in modo semplificato fino alla stipula del prossimo CCNL e comunque non oltre il 31 dicembre 2021 e conferma che le amministrazioni organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l'utenza,  e comunque a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente.

È stata tuttavia eliminata la previsione per cui l'organizzazione agile del lavoro debba essere applicata al 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità.

Leggi la circolare del 7 maggio 2021 Lavoro agile in modalità semplificata – Disposizioni applicative del D.L 30 aprile 2021. n. 56 - allegato 1 - allegato 2


Aggiornamento del 23 aprile 2021 - ore 19.50

Misure applicative del decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 e della nota del MUR 54344 del 23 aprile 2021

Gentilissime e gentilissimi,

Il recente decreto legge 22 aprile 2021, n. 52, e la successiva nota 54344 del Ministero dell'Università e della Ricerca, sotto riportati, prevedono che le università a decorrere dal 26 aprile svolgano le attività didattiche e curriculari prioritariamente in presenza. Si conferma quindi l'indicazione di continuare in modalità duale tutte le lezioni già programmate in presenza per questo semestre. Inoltre, tenendo in considerazione lo stato di avanzamento dei corsi, si invitano le strutture a valutare l'opportunità di portare in presenza, con modalità duale, anche altri corsi di insegnamento, compatibilmente con la disponibilità delle aule e attuando le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo.

Per quanto riguarda gli esami e le sedute di laurea, si invitano le strutture a programmarle in presenza, salvo specifiche, motivate eccezioni. Viene inoltre prevista l'apertura delle biblioteche, delle sale lettura e delle sale studio, secondo le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo.

Si raccomanda di informare tempestivamente gli studenti e le studentesse sulle modalità di erogazione delle attività didattiche tramite i siti informativi dedicati.

Cordiali saluti,
Il Rettore Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale Alberto Scuttari

The translation of this communication is going to be published in the English section of the University website.

Decreto legge 22 aprile 2021, n. 52, all'articolo 3 comma 4 prevede quanto segue:

"Dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, nelle zone gialla e arancione, le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza secondo i piani di organizzazione della didattica e delle attività curricolari predisposti nel rispetto di linee guida adottate dal Ministero dell'università e della ricerca.

Nel medesimo periodo, nella zona rossa, i piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari ... possono prevedere lo svolgimento in presenza delle attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero delle attività formative rivolte a classi con ridotto numero di studenti.

Sull'intero territorio nazionale, i medesimi piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari prevedono, salva diversa valutazione delle università, lo svolgimento in presenza degli esami, delle prove e delle sedute di laurea, delle attività di orientamento e di tutorato, delle attività dei laboratori, non ché l'apertura delle biblioteche, delle sale lettura e delle sale studio, tenendo conto anche delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento"

Nota del Ministero dell'Università e della Ricerca, n.54344 del 23 aprile 2021 (estratto):

"Dal 26 aprile al 31 luglio 2021 tutti gli atenei operanti nelle zone gialla e arancione dovranno adottare e applicare, sentito il comitato regionale di coordinamento, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari la cui attuazione preveda lo svolgimento delle attività prioritariamente in presenza. ...

Analogamente ... le università operanti nelle zone rosse dovranno predisporre i propri piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, prevedendo lo svolgimento in presenza delle attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero delle attività formative rivolte a classi con ridotto numero di studenti.

Di fatto, tutti gli atenei sono invitati a organizzare le attività in presenza o a distanza in ragione dei contesti di riferimento, dei propri modelli organizzativi, delle peculiarità delle diverse discipline, delle disponibilità di dotazioni infrastrutturali e della numerosità degli studenti, tenendo conto delle specifiche esigenze formative degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell'apprendimento. ...

A tal fine si rammenta che restano in vigore le linee guida e i protocolli di sicurezza di cui agli allegati 18 e 22 del DPCM 2 marzo 2021".


Aggiornamento del 3 aprile 2021 - ore 19.13

Gentilissime e gentilissimi,

Vi comunichiamo che, con ordinanza del 2 aprile 2021 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 aprile 2021, il Ministro della Salute ha stabilito che la Regione Veneto è classificata in "zona arancione", a decorrere dal 6 aprile 2021.

Di conseguenza, a decorrere dal 6 aprile, per l'Universita' di Padova si applicheranno le misure relative allo scenario "arancione" , comunicate con il messaggio precedente.

Cordiali saluti,

Il Rettore, Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale, Alberto Scuttari


Aggiornamento del 3 aprile 2021

Regole applicative delle nuove disposizioni per la prevenzione del contagio a decorrere dal 6 aprile 2021

Gentilissime e gentilissimi, 

Sulla base dei più recenti dati epidemiologici, riportati dalle autorità politiche e ripresi dagli organi di stampa, a decorrere dal prossimo 6 aprile 2021la Regione Veneto sarà molto probabilmente classificata in “zona arancione”.

Tale notizia riflette gli esiti dell’ultimo monitoraggio del Comitato Tecnico Scientifico, ma non ha ancora trovato conferma ufficiale nel decreto di classificazione delle zone, che deve essere emanato dal Ministro della Salute. D’altra parte il Governo ha già stabilito che per tutto il mese di aprile in Italia ci saranno solo zone arancione e rosse.

Pertanto, a decorrere dal prossimo 6 aprile, saranno possibili i seguenti 2 scenari per la Regione Veneto: il primo (zona arancione) ha maggiore probabilità di verificarsi, il secondo (zona rossa) ha minore probabilità ma non si può ancora certamente escludere.

Non appena il Ministro della Salute emanerà il decreto di classificazione vi confermeremo quale sarà lo scenario che dovrà essere applicato, ma al momento riteniamo opportuno anticipare i contenuti principali di entrambi, cosicché si possa procedere ad un’applicazione ordinata degli stessi.

Cogliamo l’occasione per inviarVi gli auguri di Buona Pasqua-

Il Rettore, Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale, Alberto Scuttari 

ZONA ARANCIONE (SCENARIO A MAGGIORE PROBABILITA’)

  • La didattica potrà essere organizzata in presenza, nel rispetto delle linee guida licenziate dagli Organi dell'Ateneo e le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo, in applicazione degli allegati 18 e 22 del DPCM. Onde consentire un’ordinata ripresa delle attività didattiche in presenza e il rientro degli studenti fuori sede si dà indicazione di riprendere i corsi già calendarizzati in presenza - modalità duale - per il secondo semestre da LUNEDÌ 12 APRILE 2021. Dalla stessa data potranno riprendere in presenza anche ulteriori corsi che le strutture, verificata la disponibilità di aule, riusciranno a programmare in modalità duale.
  • Da MERCOLEDÌ 7 APRILE continueranno in presenza le attività esperienziali non surrogabili da remoto.
  • È consentito lo svolgimento in presenza dei tirocini curriculari e non curriculari esterni, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid19 poste in essere dall’ente ospitante e richieste dalla normativa vigente
  • Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico (esterni all'università) dei musei, mentre nelle biblioteche e negli archivi i servizi al pubblico esterno vengono offerti su prenotazione (il servizio al pubblico interno e agli studenti si svolge nel rispetto delle misure di sicurezza e dei protocolli adottati dall’ateneo).
  • Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni;
  • Vige il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità, motivi di studio, inclusi gli spostamenti necessari per la didattica in presenza.
  • Vengono confermate le misure già previste in materia di lavoro agile (si veda in particolare la Circolare Rep. n. 20/2020 - Prot. n. 433200 del 03 novembre 2020).

ZONA ARANCIONE E ZONA ROSSA (NORME COMUNI)

  • le attività di ricerca e le attività sanitarie ed assistenziali proseguiranno regolarmente per professori, ricercatori assegnisti, borsisti, dottorandi, tecnici di laboratorio e tecnici sanitari. Ai laboratori potranno accedere anche gli studenti in tesi.
  • le sedi dell'Ateneo rimangono aperte per consentire il regolare svolgimento delle attività di ricerca e le attività tecniche ed amministrative.
  • l’accesso degli studenti alle aule studio gestite dall’Ateneo può avvenire esclusivamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza già adottati (vedi nota). In “zona rossa” sono fatte salve condizioni più restrittive adottate, ove necessario, dalle singole strutture didattiche in relazioni alle condizioni logistiche interne.
  • i servizi di sportello agli studenti vengono erogati, se possibile, in modalità on-line. Sono comunque garantiti in presenza su appuntamento i servizi non erogabili on-line o per i quali sia necessaria la presenza dello studente. 

ZONA ROSSA (SCENARIO A MINORE PROBABILITA’)

  • Le attività didattiche curricolari dell’università (lezioni teoriche e pratiche, esami di profitto e di laurea, tirocini curriculari) proseguono come attualmente previsto “in zona rossa”: potranno essere erogate solamente a distanza, ad eccezione dei corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, che potranno essere erogati anche in presenza nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del Dpcm 2 marzo 2021.
  • Le attività esperienziali non surrogabili da remoto potranno svolgersi in presenza nei tempi e nei modi che le singole strutture didattiche decideranno, nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del Dpcm 2 marzo 2021, inclusi i tirocini clinico professionalizzanti di Veterinaria. È consentito lo svolgimento in presenza dei tirocini curriculari esterni se le attività richieste non sono surrogabili da remoto, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid19 poste in essere dall’ente ospitante e richieste dalla normativa vigente
  • I tirocini extra curriculari proseguono in presenza, online o in formula mista, sulla base delle indicazioni dell’ente ospitante, salvo diversa disposizione delle Regioni dove si svolge il tirocinio.
  • Le biblioteche resteranno aperte solo per consultazione di libri su prenotazione. Gli studenti possono prenotare attraverso l’app Affluences
  • Gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono inoltre permessi gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, nei limiti in cui la stessa è consentita. Le attività di dottorandi, specializzandi e borsisti di ricerca, nonché dei tirocinanti, si ritengono equiparabili alle esigenze lavorative ai fini dell'eventuale necessità di spostamento.
  • Le strutture universitarie limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività ritenute indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile. Per la definizione di attività tecniche ed amministrative indifferibili che non possono essere eseguite tramite il ricorso a lavoro agile si rimanda alla Circolare Rep. n. 20/2020 - Prot. n. 433200 del 03 novembre 2020).

Nota: Le aule studio sono utilizzabili nel rispetto delle seguenti condizioni:

  •  il numero di posti a sedere venga limitato in modo tale che le sedute si trovino alla distanza di almeno 1 metro;
  •  le aule dispongano di finestre che consentano il frequente ricambio d’aria;
  •  le aule siano dotate di dispositivi con soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani, che va fatta sempre all’entrata dell’aula;
  •  gli ingressi e le uscite dalle aule seguano percorsi differenziati, per quanto possibile;
  •  le aule siano dotate di apposita cartellonistica, informativa delle misure di igiene personale e di comportamento;
  •  sia previsto un servizio di ispezione periodica delle aule;
  •  l'accesso all’aula è consentito previa dimostrazione di presa visione del "Protocollo di Contrasto e contenimento virus Sars-CoV-2", presente sul sito dell’Università alla pagina https://www.unipd.it/coronavirus utilizzando la funzione 'Il mio badge' presente nell'app studenti myUnipd, che permette la visualizzazione sul dispositivo personale della “spunta verde” o la stampa dell'autocertificazione in Uniweb\Didattica\Autocertificazioni;
  •  gli studenti che accedono compilino il registro presente in aula studio (l'informazione andrà conservata per almeno 14 giorni dalla data di frequentazione). All’interno delle aule è sempre obbligatorio l’uso della mascherina ed è vietata ogni attività diversa dallo studio
  •  in "zona rossa", a differenza di quanto previsto per le zone arancioni e gialle, i motivi di studio non sono invece previsti come causa legittima di spostamento. Pertanto gli spostamenti degli studenti verso le aule studio devono essere necessariamente riferiti ad una delle tassative motivazioni per cui sono permessi gli spostamenti.  

Aggiornamento del 20 marzo 2021

Con riferimento ad alcuni quesiti posti in materia di mobilità in "zona rossa", si chiarisce che:

  • in "zona rossa" gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono inoltre permessi gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, nei limiti in cui la stessa è consentita (art. 40 del DPCM 2 marzo 2021). Le attività di dottorandi, specializzandi e borsisti di ricerca, nonchè dei tirocinanti, si ritengono equiparabili alle esigenze lavorative ai fini dell'eventuale necessità di spostamento.
  • in "zona rossa", a differenza di quanto previsto per le zone arancioni e gialle, i motivi di studio non sono invece previsti come causa legittima di spostamento. Pertanto gli spostamenti degli studenti verso le aule studio devono essere necessariamente riferiti ad una delle suddette e tassative motivazioni e la permanenza in aula studio deve avvenire nel rispetto delle misure di contenimento adottate dall'Ateneo.
  • in "zona rossa" le biblioteche continuano ad offrire i propri servizi su prenotazione, nel rispetto delle misure di contenimento adottate dall'Ateneo.

Si ricorda infine che le motivazioni legate alla mobilità devono essere esposte nell'autocertificazione predisposta dal Ministero dell'Interno.


Aggiornamento del 17 marzo 2021

COVID-19: nuove misure per l’attività didattica in vigore dal 15 marzo. Chiarimenti in merito ai tirocini.

Con riferimento ad alcuni quesiti proposti dalle strutture, il Comitato regionale di coordinamento delle università del Veneto, ha chiarito che fra le attività esperienziali non surrogabili da remoto, che possono essere svolte in presenza, rientrano i tirocini curriculari. Di conseguenza è consentito lo svolgimento del tirocinio curriculare in presenza se le attività richieste non sono surrogabili da remoto, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid19 poste in essere dall’Ente ospitante e richieste dalla normativa vigente.
Pertanto, per maggiore chiarezza, il terzo punto della comunicazione del Rettore e del DG prot. n. 36988 del 13 marzo 2021 è integrato come segue: “le attività esperienziali non surrogabili da remoto potranno svolgersi in presenza nei tempi e nei modi che le singole strutture didattiche decideranno, nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del Dpcm 2 marzo 2021, inclusi i tirocini clinico professionalizzanti di Veterinaria. È consentito lo svolgimento in presenza dei tirocini curriculari esterni se le attività richieste non sono surrogabili da remoto, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid19 poste in essere dall’ente ospitante e richieste dalla normativa vigente”.

Cordiali saluti,
Il Rettore, Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale, Alberto Scuttari 


Aggiornamento del 13 marzo 2021

COVID-19: nuove misure per l’attività didattica in vigore dal 15 marzo

Carissime e carissimi,

Come sapete il Consiglio dei Ministri ha adottato nuove e più rigorose misure per il contenimento dell’emergenza sanitaria e ha annunciato che da lunedì 15 marzo la regione Veneto sarà classificata in “zona rossa”, con ordinanza del Ministro della Salute.

Pertanto l’Ateneo, seguendo le indicazioni appena assunte dal Comitato Regionale di Coordinamento delle università del Veneto, introduce le seguenti misure, che entreranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo e finché la Regione Veneto resterà in “zona rossa”: 

  • le attività didattiche curricolari dell’università (lezioni teoriche e pratiche, esami di profitto e di laurea, tirocini curriculari) potranno essere erogate solamente a distanza, ad eccezione dei corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, che potranno essere erogati anche in presenza nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del Dpcm 2 marzo 2021.
  • i tirocini extra curriculari proseguono in presenza, online o in formula mista, sulla base delle indicazioni dell’ente ospitante, salvo diversa disposizione delle Regioni dove si svolge il tirocinio.
  • le attività esperienziali non surrogabili da remoto potranno svolgersi in presenza nei tempi e nei modi che le singole strutture didattiche decideranno, nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del Dpcm 2 marzo 2021. Sono inclusi i tirocini clinico professionalizzanti di Veterinaria.
  • le biblioteche resteranno aperte solo per consultazione di libri su prenotazione. Gli studenti possono prenotare attraverso l’app Affluences. Per maggiori informazioni: http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/
  • le attività di ricerca e le attività sanitarie ed assistenziali proseguiranno regolarmente per professori, ricercatori assegnisti, borsisti, dottorandi, tecnici di laboratorio e tecnici sanitari. Ai laboratori potranno accedere anche gli studenti in tesi.
  • le sedi dell'Ateneo rimangono aperte per consentire il regolare svolgimento delle attività di ricerca e le attività tecniche ed amministrative.
  • l’accesso degli studenti alle aule studio gestite dall’Ateneo può avvenire esclusivamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza già adottati (vedi nota). Sono fatte salve condizioni più restrittive adottate, ove necessario, dalle singole strutture didattiche in relazioni alle condizioni logistiche interne.
  • i servizi di sportello agli studenti vengono erogati, se possibile, in modalità on-line. Sono comunque garantiti in presenza su appuntamento i servizi non erogabili on-line o per i quali sia necessaria la presenza dello studente.
  • le strutture universitarie limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività ritenute indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell'emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile. Per la definizione di attività tecniche ed amministrative indifferibili che non possono essere eseguite tramite il ricorso a lavoro agile si rimanda alla Circolare Rep. n. 20/2020 - Prot. n. 433200 del 03 novembre 2020). 

Queste nuove misure resteranno in vigore fino a nuove comunicazioni, in linea con le disposizioni nazionali e regionali, che verranno trasmesse dall’Ateneo attraverso i canali di comunicazione istituzionale.

Il Rettore, Rosario Rizzuto

Il Direttore Generale, Alberto Scuttari 


Nota: Le aule studio sono utilizzabili nel rispetto delle seguenti condizioni:
• il numero di posti a sedere venga limitato in modo tale che le sedute si trovino alla distanza di almeno 1 metro;
• le aule dispongano di finestre che consentano il frequente ricambio d’aria;
• le aule siano dotate di dispositivi con soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani, che va fatta sempre all’entrata dell’aula;
• gli ingressi e le uscite dalle aule seguano percorsi differenziati, per quanto possibile;
• le aule siano dotate di apposita cartellonistica, informativa delle misure di igiene personale e di comportamento;
• sia previsto un servizio di ispezione periodica delle aule;
• l'accesso all’aula è consentito previa dimostrazione di presa visione del "Protocollo di Contrasto e contenimento virus Sars-CoV-2", presente sul sito dell’Università alla pagina https://www.unipd.it/coronavirus utilizzando la funzione 'Il mio badge' presente nell'app studenti myUnipd, che permette la visualizzazione sul dispositivo personale della “spunta verde” o la stampa dell'autocertificazione in Uniweb\Didattica\Autocertificazioni;
• gli studenti che accedono compilino il registro presente in aula studio (l'informazione andrà conservata per almeno 14 giorni dalla data di frequentazione).All’interno delle aule è sempre obbligatorio l’uso della mascherina ed è vietata ogni attività diversa dallo studio.


Aggiornamento del 5 marzo 2021

È stato emanato il DPCM 2 marzo 2021,che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19 dal 6 marzo al 6 aprile 2021. 
Il decreto conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità, inclusi gli spostamenti strettamente necessari per la didattica in presenza.
Per quanto riguarda gli Atenei non ci sono modifiche da segnalare rispetto alla situazione precedente. 
In particolare per l'Università di Padova continuano ad applicarsi le istruzioni già approvate ed assunte, fintanto che la Regione Veneto si troverà in zona gialla. In zona arancione e' prevista anche la sospensione delle mostre e dei servizi di apertura al pubblico (esterni all'università) dei musei, mentre nelle biblioteche e negli archivi i servizi al pubblico esterno vengono offerti  su prenotazione.


Aggiornamento dell'1 febbraio 2021

Con ordinanza del 29 gennaio 2021 il Ministero della Salute ha inserito in zona gialla la Regione Veneto. Nelle zone gialle si applica il solo articolo 1 del DPCM 14 gennaio 2021. Si segnalano in particolare le seguenti misure del nuovo DPCM valevoli nelle zone di color giallo segnalando che l'unica variazione rispetto alla disciplina precedente riguarda l'apertura al pubblico dei musei:

1) le università, sentito il Comitato Universitario Regionale di riferimento, predispongono, in base all'andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza, che tengono conto delle esigenze formative e dell'evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria, nel rispetto delle linee guida del Ministero dell'Università e della Ricerca nonché sulla base del protocollo per la gestione dei casi confermati e sospetti di COVID-19. Per l'organizzazione della didattica rimangono pertanto efficaci le linee guida licenziate dagli Organi dell'Ateneo e le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo, in applicazione degli allegati 18 e 22 del DPCM;

2) sono consentiti gli spostamenti fra Regioni per documentati motivi di studio, oltre che per esigenze lavorative;

3) è assicurato, dal lunedì al venerdì con esclusione dei giorni festivi, il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, garantendo modalità di fruizione contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra di loro di almeno un metro. Le biblioteche e gli archivi continuano a svolgere i loro servizi al pubblico esterno su prenotazione, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

4) sono sospese le prove scritte dei concorsi in presenza. Tuttavia a decorrere dal 15 febbraio 2021 saranno consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico;

5) sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni;

6) vengono confermate le misure già previste in materia di lavoro agile (si veda in particolare la Circolare Rep. n. 20/2020 - Prot. n. 433200 del 03 novembre 2020).


Aggiornamento del 15 gennaio 2021

E' stato emanato il DPCM 14 gennaio 2021, le cui disposizioni sono valide dal 16 gennaio al 5 marzo 2021.

La Regione Veneto è per ora collocata in zona arancione (articoli 1 e 2 del DPCM). Conseguentemente le disposizioni che riguardano direttamente l'attività dell'università non subiscono modifiche di rilievo rispetto alla situazione attuale.

Si segnalano in particolare le seguenti misure del nuovo DPCM, valevoli nelle zone di color arancio:

1)le università, sentito il Comitato Universitario Regionale di riferimento, predispongono, in base all'andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza, che tengono conto delle esigenze formative e dell'evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria, nel rispetto delle linee guida del Ministero dell'Università e della Ricerca nonché sulla base del protocollo per la gestione dei casi confermati e sospetti di COVID-19.

Per l'organizzazione della didattica rimangono pertanto efficaci le linee guida licenziate dagli Organi dell'Ateneo e le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo, in applicazione degli allegati 18 e 22 del DPCM;

2) sono consentiti gli spostamenti fra Regioni e fra Comuni per documentati motivi di studio, oltre che per esigenze lavorative;

3) sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

4) sono sospese le prove scritte dei concorsi in presenza. Tuttavia a decorrere dal 15 febbraio 2021 saranno consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico;

5) sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni;

6) vengono confermate le misure già previste in materia di lavoro agile (si veda in particolare la Circolare Rep. n. 20/2020 - Prot. n. 433200 del 03 novembre 2020).

ANNO 2020

Aggiornamento del 4 dicembre 2020 

È stato emanato il DPCM 3 dicembre 2020 contenente l'aggiornamento delle misure di sicurezza per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2, a partire dal 4 dicembre 2020 e fino al 15 gennaio 2021.

Per quanto riguarda la didattica universitaria è previsto quanto segue:

"le Università, sentito il Comitato Universitario Regionale di riferimento, predispongono, in base all'andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che tengono conto delle esigenze formative e dell'evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria; le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le sole attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio ovvero rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori, nonché le altre attività curriculari, anche non relative agli insegnamenti del primo anno, quali esami, prove e sedute di laurea, nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca, di cui all'allegato 18, nonché sulla base del protocollo per la gestione di casi confermati e sospetti di COVID-19, di cui all'allegato 22".

Il comitato universitario regionale del Veneto si riunirà nei prossimi giorni.

Rimane confermata "la sospensione di tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza" e l'obbligo per cui "le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni". L’accesso ai servizi delle biblioteche e degli archivi da parte dell’utenza esterna potrà avvenire "su prenotazione, nel rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica". La permanenza per ricerca e studio nelle biblioteche, nei musei e negli archivi è ammessa da parte della sola utenza universitaria (docenti e studenti).

Per l'università di Padova restano valide le misure di sicurezza già adottate dall'Ateneo, in applicazione degli allegati 18 e 22 del DPCM.


Aggiornamento del 6 novembre 2020 

Applicazione all’università del DPCM 3 novembre 2020


Aggiornamento del 4 novembre 2020

E' stato emanato, ed è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente le nuove misure di sicurezza per in contenimento del contagio SARS-CoV-2, modulate per la prima volta secondo la gravità del contagio nelle diverse aree del territorio nazionale (misure nazionali, zone arancioni e zone rosse).

Il dpcm contiene nuove prescrizioni per le università su tutto il territorio nazionale, con ulteriori misure solo per le zone rosse. Per il Veneto ad oggi valgono solo le misure introdotte sull’intero territorio nazionale (art. 1 del dpcm).

Le misure introdotte sono le seguenti:
le attività curricolari (quindi lezioni, esami ed esami di laurea) si devono svolgere a distanza, ad eccezione dei primi anni dei corsi di studio triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico e dei laboratori di tutti gli anni di corso.

Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Venete ha concordato le seguenti modalità di applicazione delle misure del dpcm sulla didattica universitaria:
- erogazione della didattica (lezioni, esami ed esami di laurea) solamente a distanza per gli anni di studio di LT, LM e LMCU diversi dal primo.
- coerentemente con le esigenze formative e la programmazione didattica dei corsi di studio, la prosecuzione in presenza delle lezioni e degli esami dei primi anni di studio e delle attività esperienziali di tutti gli anni di corso (laboratori didattici, escursioni ed esercitazioni, compresi i tirocini pratici) di LM, LT e LMCU, garantendo le condizioni di sicurezza già richieste dai precedenti dpcm
- la prosecuzione della frequenza per ricerca e studio di biblioteche e musei da parte dell’utenza universitaria (docenti e studenti), mentre è sospesa la frequenza dell’utenza esterna.

Il Governo ha precisato che tali misure decorrono da venerdi' 6 novembre 2020.


Aggiornamento del 3 novembre 2020

Pubblicata la Circolare Rep. n. 20/2020  del 03 novembre 2020, aggiornamento sulle autorizzazioni al lavoro agile fino al 31 dicembre 2020 


Aggiornamento del 27 ottobre 2020

Con decreto del Rettore n° 3518 del 26 ottobre 2020 è stato aggiornato il "Protocollo generale di contrasto e contenimento del contagio da SARS CoV 2".
Le modifiche introdotte recepiscono i contenuti del DPCM 24 ottobre 2020, con particolare riferimento all'utilizzo dei DPI per le protezione delle vie aeree negli spazi esterni, alla sospensione di tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza, e all'obbligo che le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni.
Sono inoltre stati aggiornati i riferimenti alle nuove procedure operative di tracciamento in seguito a segnalazioni di positività al virus, sia per i dipendenti che per gli studenti.


Aggiornamento del 26 ottobre 2020

Il DPCM 24 ottobre 2020, in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre, sostituisce i precedenti decreti del 18 e del 13 ottobre, introducendo misure più restrittive. Per quanto riguarda l'università non sono state introdotte modifiche a quanto già contenuto nel DPCM del 18 ottobre. Pertanto l'attività didattica procede in modalità duale (parte in presenza e parte a distanza) seguendo le misure già adottate dall'ateneo. Le attività di ricerca e le altre attività lavorative sono svolte nel rispetto dei protocolli di sicurezza adottati dall'ateneo.
Rimane confermata "la sospensione di tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza" e l'obbligo che "le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni".


Aggiornamento del 19 ottobre 2020

Il DPCM 18 ottobre 2020, in vigore fino al 13 novembre, introduce modificazioni al precedente decreto del 13 ottobre. Per quanto riguarda le attività di didattica, ricerca e terza missione svolte dall'università non sono state introdotte modifiche alla normativa precedente , per cui continua ad applicarsi il protocollo generale di sicurezza approvato dall'ateneo con decreto del Rettore n. 3093 del 24 settembre 2020.

Si segnala tuttavia che il nuovo decreto introduce restrizioni sulle attività convegnistiche e sulle riunioni in presenza: "sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e a condizione che siano assicurate specifiche misure idonee a limitare la presenza del pubblico; nell'ambito nelle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni".


Aggiornamento del 14 ottobre 2020

È stato emanato il dpcm 13 ottobre 2020, che contiene le nuove misure per il contrasto dell'emergenza sanitaria da covid19. Per quanto riguarda l'università continua ad applicarsi la precedente normativa e il protocollo generale di sicurezza approvato dell'ateneo con decreto del Rettore n. 3093 del 24 settembre 2020.
Si specifica che vige l'obbligo di indossare la mascherina, oltre che all'interno degli edifici, anche in tutti gli spazi aperti dell'ateneo.


Aggiornamento del 25 settembre 2020

Comunicazione del Rettore in merito all' Aggiornamento del Protocollo contrasto e contenimento virus SARS-CoV-2 e al programma di sorveglianza sanitaria attiva 


Aggiornamento del 24 settembre 2020

Con Decreto del Rettore 24 settembre 2020 è stato aggiornato il protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2.
Aggiornate anche le Misure di prevenzione e contenimento del contagio da SARS-COV-2 nella ripresa della didattica in presenza– Fase 3


Aggiornamento del 16 settembre 2020

Dal 15 settembre il lavoro agile non è più la modalità ordinaria di lavoro nella PA
Autorizzazioni al lavoro agile dal 15 settembre 2020 al 31 dicembre 2020 (Rep. 16/2020 - Prot. n.0385667 del 9 settembre 2020)
Istruzioni operative (Prot. n.0387176 dell'11 settembre 2020) 


Aggiornamento del 4 settembre 2020

Con Decreto del Rettore rep. 2896 del 4 settembre 2020 è stato modificato il protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2 al paragrafo Spostamenti interni e riunioni, seminari ed eventi.


Aggiornamento dell'8 agosto 2020

È pubblicato un estratto del DPCM 7 agosto 2020.
L'allegato 18 del DCPM  "Linee guida concernenti la completa ripresa delle ordinarie attività nelle istituzioni della formazione superiore per l’anno accademico 2020/2" contiene le misure per le attività didattiche e curriculari delle università declinate per per il nostro Ateneo con le misure di prevenzione e contenimento del contagio.


Aggiornamento del 7 agosto 2020

Sono pubblicate le Misure di prevenzione e contenimento del contagio da sars-cov-2 nella ripresa della didattica in presenza– fase 3


Aggiornamento del 22 luglio 2020

È stato pubblicato un aggiornamento del protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2 nel quale vengono fornite indicazioni, aggiornate a quanto previsto dalla normativa statale e regionale, sulle procedure di base da seguire nelle strutture di Ateneo in modo da preservare la salute di lavoratori e lavoratrici e contenere, anche per il tramite della salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, il rischio di contagio da SARS-CoV-2 nel rispetto dei principi di precauzione, proporzionalità e ragionevolezza.


Aggiornamento del 25 giugno, ore 10.00

Da lunedì 29 giugno riaprono a tutti gli studenti Unipd per attività di consultazione e studio personale anche le seguenti biblioteche:

Queste strutture vanno ad ampliare il numero di biblioteche accessibili a tutti gli studenti Unipd per attività di consultazione e studio personale. L'elenco completo delle biblioteche accessibili è consultabile nel sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo.

La permanenza nei locali della biblioteca deve sempre avvenire nel rispetto delle misure di sicurezza indicate nel documento di Ateneo Protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2.

L’accesso e la permanenza nei locali per attività di studio e consultazione dei testi possono avvenire esclusivamente mediante prenotazione telematica attraverso l'App Affluences di apposita postazione identificata dalla biblioteca in modo da garantire il prescritto distanziamento sociale. L’app mobile Affluences è gratuita, priva di pubblicità ed è liberamente scaricabile da App Store e Google Play. Prima di recarsi in biblioteca è necessario compilare la Dichiarazione per l'accesso alle strutture Universitarie. Giorni, orari e modalità di apertura delle singole biblioteche sono disponibili sui siti web delle biblioteche stesse.


Aggiornamento del 14 giugno, ore 12.00

Il DPCM emanato l'11 giugno 2020 sostituisce le misure adottate con il precedente provvedimento del 17 maggio. In particolare le nuove misure del Governo dettano le regole di contenimento del contagio in vigore dal 15 giugno al 14 luglio 2020. Tale misure sono state declinate con l'Ordinanza del Presidente della Regione Veneto n° 59 del 13 giugno 2020.

Per quanto riguarda l'università non si registrano modifiche di rilievo rispetto alla regolamentazione precedente, fatta eccezione per la possibilità di eseguire in presenza anche attività seminariali, oltre a quelle già autorizzate con il precedente DPCM (ricerca, biblioteche, laboratori, musei, archivi etc ...)  nel rispetto dei protocolli di sicurezza. E' inoltre stata introdotta la possibilità di svolgere in presenza, oltre che da remoto, le riunioni degli organi collegiali, sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e di conseguenza la sicurezza del personale convocato.

L'Ateneo continua ad applicare il Protocollo di Sicurezza adottato con decreto del Rettore n. 200662 del 29/04/2020, dove non siano stati emanati protocolli regionali per l'esecuzione di specifiche attività aperte al pubblico.

Ricordiamo che l'Università di Padova, con delibere del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, ha stabilito che tutta l'attività didattica - compresi gli esami e le esercitazioni - verrà eseguita a distanza per tutto il secondo semestre dell'anno accademico 2019/2020 e che, in tale direzione, sono state approvate specifiche linee guida. Per gli stage e i tirocini si applica la circolare del Rettore e del DG del 21 maggio 2020.

Riportiamo di seguito i principali passi del DPCM 11 giugno 2020, riguardanti l'università (in grassetto sono evidenziate le parti modificate)

q) fermo restando quanto previsto dall'articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, e dai conseguenti provvedimenti attuativi in particolare in materia di esami di stato, sono sospesi i servizi educativi per l'infanzia di cui all'art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza. i corsi di formazione specifica in medicina generale nonché le attività didattico-formative degli Istituti di formazione dei Ministeri dell'interno; della difesa, dell'economia e delle finanze e della giustizia. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza. [...] Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza del personale convocato. [...]

s) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilita; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell'ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; nelle Università, nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolti esami, tirocini, attività seminariali, di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, ed e altresì consentito l'utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un'organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione, contestualizzate al settore della formazione superiore e della ricerca, anche avuto riguardo alle specifiche esigenze delle persone con disabilita, di cui al «Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione» pubblicato dall'INAIL. Per le finalità di cui al precedente periodo, le università, le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e gli enti pubblici di ricerca assicurano, ai sensi dell'articolo 87, comma 1, lettera a), del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, la presenza del personale necessario allo svolgimento delle suddette attività.


Aggiornamento del 22 maggio, ore 15.45

Riprende l'accesso alle collezioni museali e al servizio di prestito bibliotecario anche agli studenti, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e dando priorità alle necessità legate alla ricerca. Consulta la circolare e trova maggiori informazioni nella pagina dedicata sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo.  


Aggiornamento del 19 maggio, ore 13.00

Considerato quanto previsto dal DPCM 17 maggio 2020 e dall'ordinanza regionale n°48/2020, dal 18 maggio è consentito lo svolgimento di tirocini curriculari su richiesta dello studente, a condizione che l'ente ospitante preveda tale possibilità e dichiari di rispettare i protocolli di sicurezza stabiliti dallo Stato e dalla Regione, o abbia adottato un proprio protocollo di sicurezza nel rispetto delle linee nazionali e regionali (DPCM e ordinanze regionali).

Fatta salva la possibilità di svolgimento del tirocinio curriculare in presenza, secondo le condizioni sopra espresse, restano valide le indicazioni riportate nelle "linee guida sulla didattica" nell'emergenza coronavirus per quanto riguarda la gestione telematica dei tirocini o la sostituzione dei medesimi con attività di project work. 

Circolare tirocini esterni in presenza


Aggiornamento del 18 maggio, ore 14.00

Il DPCM emanato il 17 maggio sostituisce le misure adottate con il precedente provvedimento del 26 aprile. In particolare le nuove misure del Governo dettano le linee guida per la riapertura in sicurezza delle attività e sono in vigore fino al 14 giugno 2020.

Con Ordinanza del 17 maggio la Regione Veneto ha declinato le linee guida del Governo all'interno del territorio regionale, individuando specifici protocolli di sicurezza. L'ordinanza della Regione è valida fino al prossimo 2 giugno 2020. L'Ateneo continua ad applicare il Protocollo di Sicurezza adottato con decreto del Rettore n. 200662 del 29/04/2020, fatti salvi i protocolli regionali per l'esecuzione di specifiche attività aperte al pubblico.

Ricordiamo infine che l'Università di Padova, con delibere del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, ha stabilito che tutta l'attività didattica - compresi gli esami e le esercitazioni - verrà eseguita a distanza per tutto il secondo semestre dell'anno accademico 2019/2020 e che, in tale direzione, sono state approvate specifiche linee guida.


Aggiornamento del 12 maggio, ore 21.00

La pubblicazione illustra le principali misure di protezione e prevenzione adottate dell'Ateneo per la ripresa delle attività nella fase 2.

Protocollo contrasto e contenimento virus SARS-CoV-2 


Aggiornamento del 30 aprile, ore 17.30

Misure applicative del Decreto del Rettore n° 1509/2020, prot. 200662 del 29/04/2020

Per il personale dell'Ateneo il modulo di accesso è scaricabile in forma personalizzata e automatizzata accedendo al SIT.

Modulo di dichiarazione per l'accesso alle strutture universitarie (formato PDF)
Allegato 1 - Misure igieniche e comportamenti da seguire
Allegato 2 - Utilizzo DPI per contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus SARS CoV - 2


 Aggiornamento del 29 aprile, ore 23.40: messaggio del Rettore

Carissime e carissimi,

Il 4 maggio entrano in vigore le disposizioni previste dal recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che danno avvio alla cosiddetta fase 2. Per il nostro Ateneo è il momento di riprendere il compito istituzionale della ricerca, finora limitato a poche attività indifferibili. Questo limite viene oggi superato non solo perché il Decreto Presidenziale lo consente, ma soprattutto perché vogliamo recuperare, accanto alla didattica che rimarrà in modalità telematica, l'altro pilastro essenziale della vita della comunità accademica.

Lo vogliamo e lo dobbiamo fare, ripopolando i dipartimenti e i centri in condizioni di massima sicurezza per docenti, ricercatori, collaboratori e per tutto il personale tecnico e amministrativo coinvolto.
Con questo obiettivo è stato istituito un gruppo di lavoro di esperti, coordinato dal prof. Borsari delegato del Rettore per la sicurezza, al quale è stato affidato il compito di elaborare delle linee guida che garantiscano la ripartenza in sicurezza delle attività di ricerca.
Il gruppo di lavoro ha prodotto il documento "Protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2" attraverso una elaborazione attenta e un confronto costruttivo con la Consulta dei direttori di dipartimento, i dirigenti, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, la RSU e le Organizzazioni sindacali.
In attuazione a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell'8 aprile 2020 il Protocollo è stato emanato con Decreto del Rettore e vi viene trasmesso in allegato.
Si tratta di un documento che vincola noi tutti a comportamenti individuali responsabili e i direttori di struttura a farsi garanti, attraverso l'attuazione mirata delle indicazioni del protocollo, di una ripresa delle attività di ricerca ordinata e compatibile con le esigenze di sicurezza. Ciò significa che saranno i direttori di struttura, anche sulla base di ulteriori indicazioni dell'Ateneo, a disciplinare le modalità di accesso del personale docente e ricercatore e a definire le esigenze di supporto tecnico e amministrativo in presenza per assicurare la ripresa delle attività nella misura necessaria.

Un cordiale saluto, Rosario Rizzuto

Protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2

DR "Protocollo per il contrasto e il contenimento del virus SARS COV-2" rep.1509 del 29/04/2020


Aggiornamento del 27 aprile, ore 12.30

Il DPCM 26 aprile 2020 ha apportato significative novità rispetto alla situazione precedentemente definita dal DPCM 10 aprile 2020.

Per l'Università, fino al 3 maggio 2020, non ci sono novità rispetto a quanto è già stato stabilito e declinato dalle delibere e dalle circolari dell'ateneo, mentre è prevista la ripresa delle attività di ricerca a decorrere dal 4 maggio 2020.

Pertanto, in ottemperanza al DPCM 26 aprile e al Protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto dal Governo e dalla parti sociali, l'Ateneo sta programmando la ripartenza delle attività di ricerca, ivi compreso l'uso delle biblioteche, a partire dal 4 maggio. A tal fine sono in fase di elaborazione e verranno rese note al più presto le propedeutiche misure organizzative di prevenzione e protezione cui dovranno attenersi le strutture, sulla base di quanto richiesto dalla norma e delle valutazioni di una commissione di esperti e di rappresentanti di diversi ambiti disciplinari, nominata dal Rettore.

Ricordiamo infine che l'Università di Padova, con delibere del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, ha stabilito che tutta l'attività didattica - compresi gli esami, le esercitazioni ed i tirocini - verrà eseguita a distanza per tutto il secondo semestre dell'anno accademico 2019/2020 e che, in tale direzione, sono state approvate specifiche linee guida.

DPCM 26 aprile 2020  


Aggiornamento del 14 aprile, ore 9.00

Con ordinanza del Presidente della regione Veneto sono state disposte misure particolari relative alle modalità di movimento, ai trasporti pubblici e all'apertura di esercizi commerciali.  In particolare la lettera c) del comma 1 dell"ordinanza dispone che "negli spostamenti all’esterno della proprietà privata devono essere utilizzati mascherine o ogni  altro idoneo dispositivo per la copertura di naso e bocca, nonché guanti o gel o altra soluzione igienicizzante, fatte salve le disposizioni specifiche di cui alle lettere k), m) e n) e al punto 2)  relative al trasporto pubblico locale".

Consulta l'ordinanza, le cui disposizioni sono in vigore dal 14 aprile al 3 maggio 2020


Aggiornamento dell'11 aprile, ore 14.45

Carissime e carissimi,
Vi informiamo che il DPCM del 10 aprile 2020 ha prorogato al 3 maggio 2020 il cosiddetto lockdown, ridisegnando con sostanziale continuità il quadro delle misure di emergenza finora approvate dal Governo. Per quanto riguarda le università sono confermate tutte le misure previste dai precedenti DPCM, che sono stati sostituiti dal nuovo testo approvato.

Di conseguenza anche i termini di applicazione delle comunicazioni e circolari emesse dall’Ateneo in materia di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 con scadenza il 3 aprile, già prorogati al 13 aprile 2020, sono ulteriormente prorogati al 3 maggio 2020.

Le comunicazioni e le circolari di cui trattasi sono pubblicate nel sito web di Ateneo all’indirizzo https://www.unipd.it/circolari-coronavirus

Con l’occasione Vi inviamo gli auguri di buona Pasqua.
Cordiali saluti,

Il Rettore, Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale, Alberto Scuttari

DPCM del 10 aprile 2020


Aggiornamento del 3 aprile, ore 12.30

Nuovi termini di applicazione delle misure relative alla gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19

Come sapete il DPCM 1 aprile 2020 ha prorogato al 13 aprile 2020 l’efficacia delle disposizioni dei precedenti DPCM dell’8, 9, 11 e 22 marzo 2020, nonché di quelle previste dall’ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020 e dell’ordinanza del 28 marzo 2020 del Ministero della Salute e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Di conseguenza anche i termini di applicazione delle comunicazioni e circolari emesse dall’Ateneo in materia di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 con scadenza il 3 aprile, sono prorogati al 13 aprile 2020.

Le comunicazione e circolari di cui trattasi sono pubblicate nella relativa pagina.

Il Rettore, Rosario Rizzuto
Il Direttore Generale, Alberto Scuttari


Aggiornamento del 27 marzo, ore 19.08

Precisazione assunzione specializzandi quarto e quinto anno

Si precisa che gli specializzandi del quarto e quinto anno, assunti dal servizio sanitario nazionale sulla base del decreto legge 9 marzo 2020, numero 14, non perdono alcun diritto riguardo al percorso di specializzazione intrapreso, come risulta dal decreto stesso (cfr. art 1, lettera a).

Il Rettore
Rosario Rizzuto 


Aggiornamento del 24 marzo, ore 20.00 

Modalità e organizzazione del lavoro agile, delle ferie pregresse e dell'esenzione dal lavoro (DL 18/2020) - prot. 168419 24/03/2020 

Applicazioni operative della circolare del Rettore e del DG prot. 168419 del 24 marzo in materia di organizzazione del lavoro nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 - prot. 177366 del 3 aprile 2020


Aggiornamento del 22 marzo, ore 22.35
Comunicato del Rettore

Carissime e carissimi,

Questa sera è stato emanato il nuovo DPCM 22 marzo 2020

Esso dispone ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Il decreto prevede in particolare la sospensione temporanea, fino al 3 aprile 2020, delle attività produttive ad eccezione di quelle definite nell'allegato al decreto medesimo. Fra le attività non soggette a sospensione definite nell'allegato al DPCM vi sono: la pubblica amministrazione, la ricerca e sviluppo, l'istruzione oltre che l'assistenza sanitaria e veterinaria. Per le modalità di lavoro nella pubblica amministrazione il decreto rimanda all'art. 87 del decreto legge 18 del 17 marzo 2020 "Cura Italia", rispetto al quale è in corso una comunicazione applicativa per i responsabili delle strutture.  Il DPCM 22 marzo 2020 inoltre ha introdotto ulteriori restrizioni alla mobilità delle persone al di fuori del proprio comune, facendo salve la comprovata esigenza lavorativa, l'assoluta urgenza e le motivazioni di salute.  Per quanto riguarda l'Università non sono state introdotte variazioni rispetto alla situazione della scorsa settimana, stabilita sulla base del DPCM 8 marzo 2020 e del DPCM 11 marzo 2020, i cui effetti sono però stati prorogati al 3 aprile 2020. Pertanto rimangono in vigore tutte le misure già comunicate dall'Ateneo; in particolare con la circolare n° 146347 del  13 marzo 2020  l'Ateneo ha già provveduto a definire le attività indifferibili e che richiedono la presenza sul luogo di lavoro in quanto funzionali ad assicurare la continuità dei servizi essenziali, nella misura necessaria (si vedano gli allegati 1 e 2 a questa comunicazione). Ricordo che è possibile consultare gli aggiornamenti su questa pagina.

Cordiali saluti

Rosario Rizzuto

Presidio dei servizi considerati indispensabili e dei servizi indifferibili prot n. 146347 del 13/03/2020, allegato 1 

Presidio dei servizi considerati indispensabili e dei servizi indifferibili prot n. 146347 del 13/03/2020, allegato 2


Aggiornamento del 22 marzo, ore 20.30

Pubblicato il nuovo DPCM 22 marzo 2020: pubblica amministrazione, sanità, medicina veterinaria, ricerca e sviluppo definite come attività essenziali. Rimangono invariate le norme per l'Università.

DCPM 22 marzo 2020

Allegato 1


<Aggiornamento del 18 marzo, ore 20.00

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2020 (edizione straordianria) il decreto-legge c.d. "Cura Italia". Segnaliamo, in prima lettura, le misure di particolare interesse per le università. Le istruzioni operative per i dipendenti vengono fornite con circolari degli uffici competenti.

Decreto "Cura Italia" (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) - DOSSIER 


Aggiornamento del 12 marzo, ore 19.10

Istruzioni operative a seguito della lettera inviata il 12 marzo 2020


<Aggiornamento del 12 marzo, ore 17.50

Direttiva n. 2/2020 del Ministro per la Pubblica amministrazione recante indicazioni in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica COVID-19 nelle P.A.


Aggiornamento del 12 marzo, ore 7.00

Care colleghe e cari colleghi docenti e del personale tecnico/amministrativo

questa notte è stato firmato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11.03.2020. Il DPCM rende più stringenti le misure per il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 prevedendo la chiusura di attività commerciali, dei servizi alla persona e le attività di ristorazione. Si tratta di misure senza precedenti che sottolineano la gravità dell’emergenza sanitaria che coinvolge l’intero paese e che inevitabilmente ci riguarda come cittadini e come Istituzione. 

Le nuove misure sono attive dal 12 marzo 2020 al 25 marzo 2020.

Il comma 6 dell’art. 1 del DPCM 11.03.2020 stabilisce con riferimento alla pubblica amministrazione che “Fermo restando quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 (*) e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza”.

Di conseguenza:
1)    a tutto il personale docente, ricercatore e CEL si raccomanda di svolgere le proprie attività istituzionali da remoto, limitando al massimo gli accessi alle strutture dipartimentali;
2)    gli assegnisti di ricerca, i dottorandi e le dottorande e il personale di ricerca non strutturato potranno accedere, tramite badge personale, nelle sedi dell’Ateneo solo se autorizzati dal diretto Responsabile, e di concerto con il Responsabile della struttura accademica;
3)    Il personale sanitario seguirà le specifiche istruzioni trasmesse dai direttori delle strutture sanitarie, in base alle direttive proveniente dalle organizzazioni sanitarie del servizio sanitario regionale;
4)    tutto il rimanente personale TA avrà cura di concordare, anche via mail, con il proprio Responsabile opportune misure organizzative al fine di prestare la propria prestazione in modalità Lavoro Agile. L’attivazione del lavoro agile viene fatta secondo le modalità già comunicate ma si intende accolta immediatamente con l’autorizzazione del responsabile della struttura, anche via mail. Non esiste alcun limite nella concessione dei permessi di lavoro agile; 
5)    si raccomanda l’utilizzo delle ferie per le attività che non possono essere eseguite in lavoro agile, ferma restando la possibilità di attribuire al dipendente l’esecuzione di altre attività per le quali sia possibile il lavoro a distanza. Al personale con un MOI oltre alle ferie superiore a 50 giorni, ad eccezione del personale sanitario, sono disposte ferie obbligatorie, fatta salva diversa richiesta proveniente dal responsabile della struttura all’ufficio del personale per l’esecuzione di attività non sostituibili.

L’Ateneo intende proseguire l’attività didattica in modalità telematica in modo da garantire le attività formative degli studenti, mantenere attivi i servizi amministravi necessari e indifferibili e l’attività di ricerca avendo sempre cura di limitare la presenza del personale. Ogni direttore di struttura e ogni dirigente avrà cura di individuare il personale necessario ad assicurare i servizi essenziali e indifferibili con riferimento sia all’attività didattica che di ricerca che devono essere eseguite in presenza. 

Nelle more di tale determinazioni sono considerate indifferibili:

-    le attività sanitarie;
-    l’attività sperimentale non suscettibile d’interruzione;
-    la salvaguardia degli esperimenti in corso, con modalità irripetibili, laddove la loro interruzione ne pregiudichi il risultato;
-    l’accudimento di animali, piante e colture biologiche;
-    la raccolta, allontanamento e smaltimento dei rifiuti speciali, tossici, nocivi e radioattivi, per quanto di competenza e secondo la legislazione vigente;
-    la salvaguardia degli impianti, delle infrastrutture e delle apparecchiature, anche al fine di renderne possibile l’utilizzo per supportare l’attività in remoto del personale che lavorerà con modalità domiciliare;
-    l’attività di supporto amministrativo per lo svolgimento della didattica on line e delle eventuali procedure concorsuali non sospese dal DPCM 8 marzo 2020;
-    le altre attività tecniche o amministrative assolutamente non procrastinabili e per cui non risulta possibile il ricorso al lavoro agile.

Per l'Amministrazione centrale le attività indifferibili da erogare in presenza sono provvisoriamente individuate nelle seguenti:
-    assistenza informatica ai corsi on line;
-    presidio dei sistemi informatici;
-    gestione del sito web;
-    presidio delle attività di sicurezza e di manutenzione;
-    segreteria agli organi monocratici;
-    acquisto dei beni e coordinamento dei servizi;
-    uffici di gestione del personale.

Per le attività delle liste precedenti va assicurata la presenza in servizio del personale nella misura strettamente necessaria.

L'ateneo, con successive misure, provvederà a cessare i servizi di portineria nelle sedi prevalentemente dedicate alle aule didattiche e limiterà i servizi di portineria nelle altre sedi allo stretto necessario per garantire l’ingresso e l’uscita del personale.
Nello svolgimento delle sopra elencate attività, e delle altre individuate dai dirigenti e direttori di struttura, dovrà essere comunque garantita la minor compresenza possibile all’interno dei luoghi di lavoro, fermo restando l’obbligo assoluto del rispetto delle misure di sicurezza già comunicate e allegate al DPCM 8 marzo 2020.

L’Ateneo provvederà a dare istruzioni più dettagliate appena possibile. Si consiglia di consultare il sito web di ateneo.

In un momento così difficile per il Paese, desidero ringraziare tutta la comunità accademica per l’impegno e la passione con i quali sta rispondendo all’emergenza, a beneficio dei nostri studenti e della nostra comunità.

Cordiali saluti

Il Rettore
Rosario Rizzuto

(*) L’articolo 1, comma 1, lettera e) del DPCM 8 marzo 2020, prevede che:
“si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante ii periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”.


Aggiornamento del 10 marzo, ore 21.20

Posso muovermi: le regole per gli spostamenti dal Ministero degli Interni


Aggiornamento del 9 marzo, ore 8.00

Si riporta l'Ordinanza della Protezione Civile Ocdpc n.646 dell'8 marzo 2020. Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.


Aggiornamento dell'8 marzo, ore 20.30 

Istruzioni operative. (Allegato alla Lettera del Rettore inviata l’8 marzo 2020)

Facendo seguito alla lettera del Rettore inviata il giorno 8 marzo 2020 alle ore 14 si forniscono di seguito i seguenti dettagli operativi validi fino al giorno 3 aprile 2020, fatti salvi ulteriori interventi normativi.

1. MOBILITÀ DEL PERSONALE

Si evidenzia che il DPCM 8 marzo 2020 non ha previsto la sospensione delle attività lavorative e che sono autorizzati gli spostamenti motivati da esigenze lavorative.

Di conseguenza risulta possibile raggiungere la sede di lavoro indipendentemente dalla zona di provenienza sia che essa sia ubicata all’interno delle aree identificate dall’art. 1 del DPCM sia che essa sia ubicata all’esterno di dette aree.

A tal fine il DPCM precisa che è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Per comprovare la necessità di spostamento per esigenze lavorative si invita a muoversi muniti del tesserino di riconoscimento universitario. È anche disponibile sul SIT (sezione News o Area personale) una attestazione dell’Ateneo da compilare e stampare, riportando i dati personali e la sede di lavoro.

2. ATTIVITÀ DIDATTICHE  

a) LEZIONI

Fino al 3 aprile 2020, le lezioni di tutti i corsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, e la didattica della formazione post-lauream (dottorati, scuole di specializzazione, master, corsi di perfezionamento e formazione degli insegnanti, corsi per le professioni sanitarie etc.) devono essere erogate esclusivamente con modalità telematiche. Poiché non è possibile erogare nessun tipo di attività formativa in presenza devono essere sospese esercitazioni pratiche, laboratori, ecc.

Sono consentite, invece, le attività dei medici in formazione specialistica e dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Come già comunicato:

‐     le lezioni di tutti i corsi semestrali e trimestrali riprenderanno dal giorno lunedì 9 marzo 2020 con modalità esclusivamente telematica sia sincrona che asincrona.

Si ricorda che da indicazioni Anvur (si veda il Glossario tratto da Linee Guida ANVUR D.M. n. 987/2016), una lezione in presenza della durata di un’ora accademica (45 minuti) corrisponde ad una video lezione della durata di metà tempo, circa 20/25 minuti.

La modalità a distanza sarà considerata utile a certificare la presenza per i corsi a frequenza obbligatoria. Le assenze maturate dagli studenti non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni.

L’accesso ai corsi per via telematica avverrà tramite la piattaforma MOODLE di Ateneo, all’indirizzo www.unipd.it/elearning oppure direttamente al MOODLE dell’insegnamento.

Per il supporto alla didattica on-line, oltre ai tecnici di dipartimento, il riferimento è: supporto.elearning@unipd.it.

b) STAGE E TIROCINI

Sono autorizzati i tirocini in ambito sanitario e gli stage esterni, ove ammessi dall’ente ricevente. Per i tirocini e gli stage all’estero si seguono le indicazioni provenienti dagli uffici di riferimento dell’Ateneo.

c) ESAMI

Fino al 3 aprile 2020 gli esami devono essere effettuati solamente con modalità telematica che assicuri l’identificazione dei candidati. L’esame svolto in modalità telematica sostituisce l’esame di questa sessione che si sarebbe dovuto svolgere in presenza.

Ai docenti è richiesto di espletare con questa modalità il maggior numero possibile di esami, per permettere il completamento della sessione. Per favorire lo svolgimento del maggior numero di esami si autorizza e si raccomanda la trasformazione dell’esame da scritto ad orale, ove possibile.

Gli studenti che non hanno accesso ad una postazione telematica possono utilizzare le postazioni messe a disposizione dell’Ateneo prenotandosi al link http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/

I pochi casi per i quali non sia assolutamente possibile svolgere l’esame in modalità telematica devono essere riprogrammati al termine della sospensione.

Le informazioni operative relative a ciascun esame verranno fornite agli studenti via mail attraverso la piattaforma di Ateneo UNIWEB, con comunicazione che perverrà agli iscritti alle liste d’esame.

d) LAUREE

Fino al 3 aprile le prove finali triennali e magistrali si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica utilizzando la formula di rito per la proclamazione con l’attribuzione del voto di laurea. La commissione di laurea si riunisce almeno a maggioranza presso le strutture dell’Ateneo.

Per assicurare un momento celebrativo, la consegna dei diplomi con cerimonia pubblica verrà calendarizzata in data successiva, fermo restando che la data di laurea sarà quella della proclamazione.

Nel caso di prove finali per le quali è prevista che la discussione e la proclamazione avvengano in momenti separati entrambe devono essere svolte in modalità telematica.

È cura delle segreterie didattiche riprogrammare, entro il 21 marzo, le prove finali che sono state sospese a decorrere dallo scorso 24 febbraio.

Per le sedute di laurea verranno fornite istruzioni dalle segreterie delle strutture didattiche.

È importante ricordare che l’obiettivo dell’Ateneo è garantire il completamento del percorso di studio nei tempi programmati, pertanto oltre a ricalendarizzare le sedute di laurea sono esplicitate di seguito le regole di utilizzo dei laboratori e delle biblioteche da parte dei laureandi.

e) AULE STUDIO

Le aule studio di Ateneo rimarranno chiuse fino al 3 aprile 2020.

f) BIBLIOTECHE E SERVIZI AGLI STUDENTI

L’accesso alle biblioteche è consentito per attività di ricerca e consultazione al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo, agli assegnisti e ai borsisti di ricerca, ai dottorandi, agli specializzandi e agli studenti in tesi (previamente identificati).>

All’interno delle biblioteche selezionate sono allestite alcune postazioni per lo svolgimento degli esami in modalità telematica.

I servizi bibliotecari sono anche accessibili con modalità on line, all’indirizzo  http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/.

Nel rispetto delle regole generali di comportamento di cui al DPCM 8 marzo 2020 l’indicazione del numero massimo di utenti, è disponibile al link sopra riportato.

g) MUSEI E LUOGHI DI CULTURA  

I musei dell’Ateneo e i luoghi della cultura di cui all’art. 101 del Codice dei Beni culturali (quali ad esempio il palazzo del Bo, l’Orto Botanico, Villa Bolasco) possono essere fruiti dai docenti, dal personale, assegnisti di ricerca, borsisti di ricerca, specializzandi, dottorandi e studenti in tesi per le loro attività di ricerca, che per la loro natura specialistica non creano assembramenti.

Non è consentita l’apertura al pubblico fino al 3 aprile 2020.

3. ALTRE ATTIVITÀ

a) ATTIVITÀ DI RICERCA, TECNICHE E AMMINISTRATIVE, SERVIZI AL PUBBLICO

Le attività di ricerca si svolgeranno regolarmente in tutte le strutture di Ateneo. Anche i servizi tecnici ed amministrativi saranno regolari. L’accesso ai laboratori per attività di ricerca è consentito al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo, agli assegnisti e ai borsisti di ricerca, ai laureati frequentatori, ai dottorandi, agli specializzandi e agli studenti in tesi (preventivamente identificati).

Ove la numerosità degli studenti in tesi non consentisse l’accesso alle strutture nel rispetto delle condizioni di sicurezza previste dal DPCM dovranno essere identificate soluzioni alternative per lo svolgimento della tesi (ad esempio, rotazione delle presenze, approfondimento della fase di ricerca, di analisi e di elaborazione dati ecc.). 

L’erogazione dei servizi aperti al pubblico avverrà per via telematica e su appuntamento, ove possibile, garantendo l’accesso in tutti i casi di necessità. I dirigenti e direttori di struttura accertano che siano poste in essere le misure di precauzione comunicate con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020.

I servizi aperti al pubblico e quelli di maggior affollamento e transito devono esporre le misure igieniche stabilite dall’allegato 1 del DPCM 08.03.2020, già inviato alle strutture.

b) MANIFESTAZIONI ED EVENTI

Ai sensi di quanto previsto dal DPCM 08.03.2020 sono sospese tutti gli eventi pubblici di Ateneo, inclusi convegni e congressi, fino al 3 aprile 2020.

c) RIUNIONE ORGANI COLLEGIALI

Fino al 3 aprile 2020, le sedute di tutti gli organi collegiali dell’Ateneo saranno realizzate esclusivamente in modo telematico, secondo le istruzioni comunicate con circolare n°126969 del 5 marzo 2020.

d) CONCORSI

Sono sospese fino al 3 aprile 2020, le procedure concorsuali ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la PA n. 1 del 25 febbraio 2020. Tuttavia il DPCM 08.03.2020 prevede che, fatta salva la regola generale della sospensione delle procedure concorsuali fino al 3 aprile 2020, risulta possibile procedere all’espletamento di procedure concorsuali e selettive nella quali la valutazione dei candidati venga fatta su basi esclusivamente curriculari e/o in maniera telematica.

Inoltre, sempre ai sensi del citato DPCM, risulta possibile procedere all’espletamento dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo.

e) LAVORO AGILE

Per il personale tecnico ed amministrativo è prevista la possibilità di attivazione del lavoro agile, dietro autorizzazione del direttore della struttura di appartenenza, secondo le modalità già  comunicate con circolare n°127308 del 5 marzo 2020. Il lavoro agile può essere concesso in relazione alle esigenze di servizio e organizzative e può essere attivato anche per alcuni giorni e seguendo criteri di rotazione, ove necessario.

Per incentivare la possibilità di fruizione del lavoro agile la circolare di cui sopra è stata aggiornata prevedendo l’elevazione della soglia di attenzione attualmente fissata al 10%: vedi circolare 142686 del 09/03/2020. Inoltre è raccomandata, ai sensi dell’Art. 1 lettera e) del DPCM 8 marzo 2020, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie.

Sono tuttavia sospesi [art. 1 lettera p) del DPCM] i congedi ordinari del personale sanitario.

4. NORME DI COMPORTAMENTO

a) NORME COMUNI

Si raccomanda il rispetto delle norme di comportamento previste raccomandate dalle ordinanze ricevute, che si riportano di seguito:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;

c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) evitarel’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;

f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate

Per il personale che svolge servizi a contatto con il pubblico si rimanda alle raccomandazioni già trasmesse con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020.

Il personale che svolge servizio presso le strutture sanitarie si atterrà alle disposizioni provenienti dall’azienda sanitaria di riferimento.

Per tutto il personale restano in vigore le precauzioni fornite con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020, e successiva precisazione del 25 febbraio 2020 in materia di missioni.

b) INFORMAZIONI

Le informazioni di cui da a) a l) del punto precedente dovranno essere esposte in tutte le strutture dell’Ateneo e in tutti i luoghi aperti al pubblico, che l’ateneo ha già provveduto a dotare con soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.

Eventuali aggiornamenti verranno comunicati attraverso il sito web di Ateneo all’indirizzo  www.unipd.it/coronavirus-comunicazione-rettore

In tale pagina è stata predisposta una sezione per le risposte alle FAQ che perverranno.

Padova, 8 marzo 2020

Il Rettore
Rosario Rizzuto


Aggiornamento dell'8 marzo, ore 14.00

Care colleghe e cari colleghi docenti e del personale tecnico/amministrativo.
Care studentesse e cari studenti,

questa notte è stato firmato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 08.03.2020. Il DPCM stabilisce nuove misure per il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 e prevede misure specifiche per alcuni territori tra cui le province di Padova, Treviso e Venezia.

Per tali territori il nuovo DPCM reitera la sospensione della frequenza in presenza di tutte le attività didattiche e curriculari fino al 3 aprile 2020, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento delle attività formative a distanza. Sono esclusi dalla sospensione i corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Non sono, invece, sospese le attività di ricerca e le attività tecniche ed amministrative.

In particolare, si evidenzia che il DPCM non ha previsto la sospensione delle attività lavorative e che sono possibili gli spostamenti motivati da esigenze lavorative. Di conseguenza risulta possibile raggiungere la sede di lavoro indipendentemente dalla zona di provenienza: al fine di comprovare la necessità di spostamento per esigenze lavorative si invita a muoversi muniti del tesserino di riconoscimento universitario. Pur non risultando necessaria, su richiesta verrà fornita una attestazione riportante la sede di lavoro da parte della struttura di appartenenza o degli uffici del personale.

L’Ateneo in questa difficile situazione, intende:

a) espandere ulteriormente il lavoro agile, compatibilmente con le esigenze di servizio;
b) favorire l’utilizzo di periodi di ferie, cogliendo la raccomandazione del DPCM 8 marzo 2020;
c) potenziare ulteriormente l’uso degli strumenti telematici per tutte le attività compatibili;
d) limitare a situazioni di necessità la fruizione dei servizi da parte del pubblico.

A tal fine saranno emanate specifiche circolari. 

Devono essere, tuttavia, garantiti i servizi che assicurano il funzionamento delle attività di didattica a distanza secondo le modalità già comunicate (lezioni, esami e lauree). A tal fine, considerata l’estensione temporale delle misure restrittive, tutti i docenti dell’Ateneo devono procedere a svolgere tutte le attività didattiche in modalità telematica, affinché il percorso didattico degli studenti non ne abbia nocumento

Le indicazioni per le principali attività di Ateneo sono le seguenti: 

i) le attività didattiche (lezioni, esami di profitto e di laurea) si svolgono esclusivamente per via telematica. Le commissioni di esame si riuniscono in presenza nelle sedi di Ateneo;
ii) le attività di ricerca, tecniche e amministrative proseguono in presenza nelle strutture di Ateneo. Tutte le strutture di Ateneo, comprese le biblioteche, restano aperte agli utenti autorizzati. Sono autorizzati i tirocini di tesi e gli stage esterni, ove ammessi dall’ente ricevente
iii) le riunioni degli organi collegiali si svolgono esclusivamente per via telematica;
iv) aule studio e musei sono chiusi;
v) tutti gli eventi aperti al pubblico sono sospesi.

Procederemo con successiva comunicazione a fornire maggiori dettagli operativi. 

In un momento così difficile per il Paese, ringrazio tutta la comunità accademica per l’impegno e la passione con i quali sta rispondendo all’emergenza, a beneficio dei nostri studenti e della nostra comunità.

Cordiali saluti

Il Rettore

Rosario Rizzuto


Aggiornamento dell'8 marzo, ore 10.40

È stato firmato dal Presidente del Consiglio il DPCM 8 marzo 2020. Nella giornata di oggi 8 marzo verrà trasmessa una nota applicativa del Rettore.


Aggiornamento del 5 marzo, ore 18.25

Comunicato del Rettore

Cari colleghe e colleghi docenti e del personale tecnico/amministrativo. Care studentesse e studenti,

è stato emanato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 04.03.2020 che ha stabilito nuove misure per il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19. Il DPCM del 4 marzo 2020 reitera la sospensione di tutte le attività didattiche e curriculari in presenza fino al 15 marzo 2020. Sono consentite le attività di ricerca, tecniche ed amministrative. Di seguito si rinnovano le indicazioni precedentemente fornite, aggiornate alla luce del nuovo DPCM 04.03.2020.

1. ATTIVITÀ DIDATTICHE

a) LEZIONI
Fino al 15 marzo 2020, le lezioni dei corsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, e la didattica della formazione post-lauream (dottorati, scuole di specializzazione, master, corsi di perfezionamento e formazione degli insegnanti, corsi per le professioni sanitarie etc.) possono essere erogate esclusivamente con modalità telematiche.
Sono consentite, invece, le attività dei medici in formazione specialistica e dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Come già comunicato:
‐ le lezioni dei corsi semestrali e trimestrali riprenderanno dal giorno lunedì 9 marzo 2020 con modalità esclusivamente telematica sia sincrona che asincrona.

La modalità a distanza sarà considerata utile a certificare la presenza per i corsi a frequenza obbligatoria. Ai sensi dell’art. 1 lettera i del DPCM del 4 marzo 2020 “le assenze maturate dagli studenti non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni”.
L’accesso ai corsi per via telematica avverrà tramite la piattaforma MOODLE di Ateneo, all’indirizzo www.unipd.it/elearning oppure direttamente al MOODLE dell’insegnamento.

Per il supporto alla didattica on-line, oltre ai tecnici di dipartimento, il riferimento è: supporto.elearning@unipd.it.

b) ESERCITAZIONI STAGE E TIROCINI
Esercitazioni pratiche, stage e tirocini sono sospesi fino al 15 marzo, ad eccezione dei tirocini in ambito sanitario, per i quali sarà responsabilità dei dipartimenti di area sanitaria programmare tempi e modalità delle attività stesse. Per i tirocini all’estero si seguono le indicazioni provenienti dagli uffici di riferimento dell’ateneo.

c) ESAMI
Fino al 15 marzo 2020 gli esami devono essere effettuati solamente con modalità telematica che assicuri l’identificazione dei candidati (nota: ai docenti verrà richiesto di intervenire sugli appelli d’esame presenti su UNIWEB secondo le indicazioni che saranno fornite dalle segreterie didattiche modificando le date degli appelli e inserendo le opportune comunicazioni da inviare agli studenti iscritti). L’esame svolto in modalità telematica sostituisce l’esame di questa sessione che si sarebbe dovuto svolgere in presenza.
I docenti sono già stati invitati ad espletare con questa modalità il maggior numero possibile di esami, per permettere il completamento della sessione. Per favorire lo svolgimento del maggior numero di esami si autorizza la trasformazione dell’esame da scritto ad orale.

Gli studenti che non hanno accesso ad una postazione telematica possono utilizzare le postazioni messe a disposizione dell’Ateneo prenotandosi al link 
http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/

Gli esami per i quali non è possibile lo svolgimento in modalità telematica nel periodo dal 2 al 15 marzo devono comunque essere riprogrammati al temine della sospensione dell’attività didattica in presenza.
Le informazioni operative relative a ciascun esame verranno fornite agli studenti via mail attraverso la piattaforma di Ateneo UNIWEB, con comunicazione che perverrà agli iscritti alle liste d’esame.
È disponibile per i docenti un tutorial per la creazione di esami in modalità telematica

d) LAUREE
Fino al 15 marzo le prove finali triennali e magistrali si svolgeranno esclusivamente in modalità telematica utilizzando la formula di rito per la proclamazione con l’attribuzione del voto di laurea.
Per assicurare un momento celebrativo, la consegna dei diplomi con cerimonia pubblica verrà calendarizzata in data successiva, fermo restando che la data di laurea sarà quella della proclamazione.
Nel caso di prove finali per le quali è prevista che la discussione e la proclamazione avvengano in momenti separati entrambe devono essere svolte in modalità telematica.

È cura delle segreterie didattiche riprogrammare, entro il 21 marzo, le prove finali che sono state sospese a decorrere dallo scorso 24 febbraio.
Per le sedute di laurea verranno fornite istruzioni dalle segreterie delle strutture didattiche (nota: Le segreterie didattiche potranno fare riferimento all’Ufficio Offerta Formativa - amministrazione.uniweb@unipd.it)

e) AULE STUDIO
Le aule studio di Ateneo rimarranno chiuse fino al 15 marzo 2020.

f) BIBLIOTECHE E SERVIZI AGLI STUDENTI
L’accesso alle biblioteche è consentito per attività di ricerca e consultazione al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo, agli assegnisti e ai borsisti di ricerca, ai dottorandi e agli specializzandi e agli studenti in tesi (previamente identificati).
All’interno delle biblioteche sono allestite alcune postazioni per lo svolgimento degli esami in modalità telematica.

I servizi bibliotecari sono anche accessibili con modalità on line, all’indirizzo
http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/.
L’elenco delle biblioteche per le quali è consentito l’accesso ad altre categorie, con l’indicazione del numero massimo di utenti, è disponibile al seguente link sopra riportato.

g) MUSEI e LUOGHI DI CULTURA

I musei dell’Ateneo e i luoghi della cultura di cui all’art. 101 del Codice dei Beni culturali (quali ad esempio il palazzo del Bo, l’Orto Botanico, Villa Bolasco) possono essere fruiti dai docenti, dal personale, assegnisti di ricerca, borsisti di ricerca, specializzandi, dottorandi e studenti in tesi per le loro attività di ricerca, che per la loro natura specialistica non creano assembramenti.

Essi saranno aperti al pubblico solo quando sia possibile assicurare una modalità di fruizione contingentata tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico in modo che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

2. ALTRE ATTIVITÀ
a) ATTIVITÀ DI RICERCA E AMMINISTRATIVE, SERVIZI AL PUBBLICO
Le attività di ricerca, sia a livello di ateneo che a livello dipartimentale e di struttura, funzioneranno regolarmente. Anche i servizi tecnici ed amministrativi saranno regolari e compresi quelli aperti al pubblico.
Per i servizi aperti al pubblico i dirigenti e direttori di struttura accertano che siano poste in essere le misure di precauzione comunicate con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020. Si raccomanda, ove possibile, che l’erogazione dei servizi aperti al pubblico avvenga con modalità telematica o su appuntamento.
Inoltre i servizi aperti al pubblico e quelli di maggior affollamento e transito, devono esporre le misure igieniche stabilite dall’allegato 1 del DPCM 04.03.2020, già inviato alle strutture.

b) MANIFESTAZIONI ED EVENTI
Ai sensi di quanto previsto dal DPCM 04.03.2020 sono sospese, fino al 3 aprile 2020:
- “le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
- “i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale”.

Non sono da ritenersi oggetto di sospensione riunioni ordinarie interne all’Ateneo, quali ad esempio le sedute degli organi collegiali. Per queste risulta comunque possibile procedere con soluzioni telematiche, secondo le istruzioni comunicate con circolare prot. 126969 del 05/03/2020.

c) CONCORSI
Sono sospese fino all’8 marzo 2020, le procedure concorsuali ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la PA n. 1 del 25 febbraio 2020. Tuttavia il DPCM 01.03.2020 prevede che, fatta salva la regola generale della sospensione delle procedure concorsuali fino all’8 marzo 2020, risulta possibile procedere all’espletamento di procedure concorsuali e selettive nella quali la valutazione dei candidati venga fatta su basi esclusivamente curriculari e/o in maniera telematica.
Inoltre, sempre ai sensi del citato DPCM 01.03.2020, risulta possibile procedere all’espletamento dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo.

Fatte salve ulteriori norme speciali, a partire dal 9 marzo le procedure concorsuali riprendono adottando, fino al 3 aprile 2020, opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro.

d) LAVORO AGILE
Per il personale tecnico ed amministrativo è prevista la possibilità di attivazione del lavoro agile, dietro autorizzazione del direttore della struttura di appartenenza, secondo nuove modalità comunicate con circolare prot. 127308 del 05/03/2020. Il lavoro agile può essere concesso in relazione alle esigenze di servizio e organizzative e può essere attivato anche per alcuni giorni e seguendo criteri di rotazione, ove necessario.

3. NORME DI COMPORTAMENTO
a) NORME COMUNI
Si raccomanda il rispetto delle norme di comportamento previste raccomandate dalle ordinanze ricevute, che si riportano di seguito:

a)  lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b)  evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;

c)  igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

d)  mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;

e)  evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;

f)  non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani

g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool;

j) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

Per il personale che svolge servizi a contatto con il pubblico si rimanda alle raccomandazioni già trasmesse con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020.
Il personale che svolge servizio presso le strutture sanitarie si atterrà alle disposizioni provenienti dall’azienda sanitaria di riferimento.

Per tutto il personale restano in vigore le precauzioni fornite con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020, e successiva precisazione del 25 febbraio 2020 in materia di missioni.

b) INFORMAZIONI
Le informazioni di cui da a) a l) del punto precedente dovranno essere esposte in tutte le strutture dell’Ateneo e in tutti i luoghi aperti al pubblico, che l’ateneo ha già provveduto a dotare con soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.

Eventuali aggiornamenti verranno comunicati attraverso questa pagina.

In tale pagina sarà predisposta una sezione con risposte relative alle FAQ pervenute. Ringrazio fin d’ora ciascuno di Voi per la collaborazione,

Il Rettore
Prof. Rosario Rizzuto


Aggiornamento del 5 marzo, ore 8.40

Si informa che il DPCM 4 marzo 2020 ha emanato nuove misure per il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19. La norma ha abrogato gli articoli 3 e 4 del precedente DPCM 01.03.2020 che riguardavano le misure di informazione e prevenzione da applicarsi su tutto il territorio nazionale, sostituendole con nuove e più stringenti. Rimangono attive invece le misure adottate dagli articoli 1 e 2 del DPCM 1 marzo 2020 relativamente alla nostra Regione, misure già comunicate alle strutture e a tutto il personale nei giorni scorsi.

In particolare la lettera c) dell'Art 2 del nuovo DPCM 4 marzo 2020, prevede che: 

"nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1"

Si dispone pertanto che l'allegato 1 del DPCM 4 marzo 2020 venga esposto presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, in sostituzione del precedente avviso inviato nei giorni scorsi.

Si ricorda che le disposizioni e gli aggiornamenti riguardanti la gestione dell'emergenza in Ateneo sono riportati anche in questa pagina web.

DPCM 4 marzo 2020 - allegato 1 "Misure igientio-sanitarie" 


Aggiornamento del 2 marzo 2020, ore 21.35

Apertura al pubblico dei musei e del luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice dei Beni Culturali

Con circolare del direttore generale n° 12402 del 2 marzo 2020 è stato comunicato che la lettera f) dell’Art. 2 del DPCM 01.03.2020, ha modificato la disciplina della precedente ordinanza del 23.02.2020, prevedendo – con alcune condizioni - l’apertura al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice dei Beni Culturali.

La nuova norma, valida fino all’8 marzo 2020, prevede quanto segue: 

f) apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

Ne consegue che i musei dell’Ateneo e i luoghi della cultura di cui all’art. 101 del Codice dei Beni culturali (quali ad esempio il palazzo del Bo, l’Orto Botanico, Villa Bolasco, biblioteche) possono essere regolarmente fruiti dai docenti, dal personale, assegnisti di ricerca, borsisti di ricerca, specializzandi, dottorandi e studenti in tesi per le loro attività di ricerca, che per la loro natura specialistica non creano assembramenti.

Essi vanno anche aperti al pubblico, secondo le usuali modalità, solo quando sia possibile assicurare una modalità di fruizione contingentata e comunque tale da evitare assembramenti di persone: il dimensionamento del contingentamento degli ingressi è effettuato tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico in modo che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.


Aggiornamento del 2 marzo 2020, ore 21.30

Precisazione in merito alla circolare del Rettore n° 121352 in merito alle procedure concorsuali.

Con comunicazione del direttore generale n°  12404 del 2 marzo 2020 è stato precisato che, con riferimento al punto 2 lettera c) della circolare del rettore trasmessa il giorno 01.03.2020 e protocollata con n° 121352 del 02/03/2020, per cui “sono sospese fino all’8 marzo 2020, le procedure concorsuali ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la PA n. 1 del 25 febbraio 2020”, si precisa che la lettera g) dell’Art. 2 del DPCM 01.03.2020, emanato successivamente all’emissione della circolare; prevede quanto segue:

g) sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020;

Ne consegue che:

1) fatta salva la regola generale della sospensione delle procedure concorsuali fino all’8 marzo 2020, risulta possibile procedere all’espletamento di procedure concorsuali e selettive nella quali la valutazione dei candidati venga fatta su basi esclusivamente curriculari e/o in maniera telematica.

2) Risulta possibile procedere all’espletamento dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo. In tal caso vanno rispettate le seguenti disposizioni della direttiva n° 1/2020:

Nello svolgimento delle procedure concorsuali le amministrazioni adottano le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati, garantendo comunque la necessaria distanza di sicurezza, durante la fase dell'accesso e dell'uscita dalla sede, dell'identificazione e dello svolgimento delle prove. Le amministrazioni che hanno in corso di svolgimento procedure concorsuali rispetto alle quali non sia già stato reso noto il calendario delle prove concorsuali, preselettive e scritte, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria locale competente per territorio, valutano l'eventuale necessità di riprogrammare le date di svolgimento delle prove di concorso, in ragione dell'evoluzione dell'emergenza sanitaria e tenuto conto della provenienza territoriale e del numero massimo dei candidati attesi. Le amministrazioni che hanno reso noto il calendario di prove concorsuali preselettive e scritte forniscono adeguata e sollecita informativa alle autorità di cui all'articolo 3, comma 2, del predetto decreto-legge, ai fini delle eventuali determinazioni di competenza, comunicando la sede, le date programmate per lo svolgimento delle prove, nonché il numero e la provenienza territoriale in termini di residenza e/o domicilio dei candidati. In ogni caso sono fatte salve le autonome determinazioni delle amministrazioni titolari della procedura concorsuale a garanzia dei principi di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165


Aggiornamento del 1 marzo 2020, ore 20.00 

Informiamo che è appena stata comunicata l’adozione del DPCM 1 marzo 2020. Riportiamo di seguito le misure che riguardano più direttamente l’Università di Padova.

Art. 2 (Misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni e nelle province di cui agli allegati 2 e 3)

lettera e)
sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza

lettera f)
apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro

lettera g)
sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020

Art. 4 (Ulteriori misure sull’intero territorio nazionale)

lettera f)
nelle Università e nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica nelle quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione degli studenti alle attività didattiche o curriculari, le attività medesime possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Le Università e le Istituzioni di cui al precedente periodo, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico
 


Aggiornamento del 1 marzo, ore 16.40

Comunicazione del Rettore

Cari colleghi e colleghe docenti, del personale tecnico ed amministrativo. Care studentesse e studenti,

è stata comunicata l’imminente emanazione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, su proposta del Ministro della Salute e sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, rinnova le misure urgenti per il contenimento della diffusione del virus COVID-19 fino alla data dell’8 marzo 2020, fra le quali alcune riguardano direttamente la formazione universitaria nella nostra Regione.

Di conseguenza, le attività didattiche dell’Ateneo fino all’8 marzo riprenderanno solo per via telematica, come anticipato nel comunicato del Rettore del 28 febbraio 2020:

1) Qualora sia riproposta l’ordinanza di blocco, tutte le attività didattiche (esami di profitto, esami di laurea, lezioni) saranno erogate per via telematica. Ove possibile, gli esami di profitto si svolgeranno nella settimana dal 2 al 7 marzo e le sedute di laurea nelle date previste e in date di recupero delle sessioni del 24-29 febbraio da comunicare agli studenti. Le lezioni inizieranno dal 2 marzo per i corsi trimestrali e per i percorsi di formazione per gli insegnanti e dal 9 marzo per i corsi semestrali, e saranno tutti erogati attraverso la piattaforma Moodle, secondo le diverse modalità possibili
Esercitazioni pratiche, stage e tirocini saranno sospesi.

Anche sulla base delle richieste di informazioni ricevute, vengono ora trasmesse con maggior dettaglio modalità e procedure che riguardano l’operatività a seguire.

1. ATTIVITÀ DIDATTICHE 

a) LEZIONI
Fino all’8 marzo 2020, le lezioni dei corsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, e la didattica della formazione post-lauream (dottorati, scuole di specializzazione, master, corsi di perfezionamento e formazione degli insegnanti, corsi per le professioni sanitarie etc.) possono essere erogate esclusivamente con modalità telematiche, ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie.
Le lezioni dei corsi semestrali riprenderanno dal giorno lunedì 9 marzo con modalità duale (in presenza e telematica dove tecnicamente possibile) anche al fine di favorire il rientro ordinato degli studenti in sede e limitare l’affluenza nelle aule.
Se l’ordinanza del Governo dovesse essere reiterata dopo l’8 marzo le lezioni riprenderanno con modalità esclusivamente telematica.
La modalità a distanza sarà considerata utile a certificare la presenza per i corsi a frequenza obbligatoria.

Le lezioni dei corsi trimestrali e dei percorsi formativi per gli insegnanti riprenderanno, dove tecnicamente possibile, da lunedì 2 marzo esclusivamente con modalità telematica.

L’accesso ai corsi per via telematica avverrà tramite la piattaforma MOODLE di Ateneo, all’indirizzo www.unipd.it/elearning oppure direttamente al MOODLE dell’insegnamento.

b) ESERCITAZIONI, STAGE E TIROCINI
Esercitazioni pratiche, stage e tirocini sono sospesi fino all’8 marzo, ad eccezione di tirocini ed esercitazioni in ambito sanitario, per i quali sarà responsabilità dei dipartimenti clinici programmare tempi e modalità delle attività stesse. Per i tirocini all’estero si seguono le indicazioni provenienti dagli uffici di riferimento dell’Ateneo. 

c) ESAMI
Gli esami, che sono stati sospesi nel periodo di interruzione (dal 24 febbraio in poi), devono essere riprogrammati.
La riprogrammazione dovrà avvenire prioritariamente nella settimana dal 2 all’8 marzo, nella quale gli esami devono essere effettuati solamente con modalità telematica che assicuri l’identificazione dei candidati. (nota: ai docenti verrà richiesto di intervenire sugli appelli d’esame presenti su UNIWEB secondo le indicazioni che saranno fornite dalle segreterie didattiche modificando le date degli appelli e inserendo le opportune comunicazioni da inviare agli studenti iscritti.)
Si invitano pertanto i docenti ad espletare con questa modalità il maggior numero possibile di esami, per permettere il completamento della sessione di esami e l’avvio ordinato dell’attività didattica dal 9 marzo. Per favorire lo svolgimento del maggior numero di esami si autorizza la trasformazione dell’esame da scritto ad orale e si stabilisce che venga data priorità agli studenti laureandi con laurea programmata nella sessione primaverile.

Gli esami non svolti nella settimana dal 2 all’8 marzo devono comunque essere recuperati al più presto.
Le informazioni operative relative a ciascun esame verranno fornite agli studenti via mail attraverso la piattaforma di Ateneo UNIWEB, con comunicazione che perverrà agli iscritti alle liste d’esame.
Dal tardo pomeriggio di oggi primo marzo sarà disponibile per i docenti un tutorial per la creazione di esami in modalità telematica

d) LAUREE
Le prove finali, che sono state sospese a decorrere dalla scorso 24 febbraio, verranno riprogrammate a cura delle strutture didattiche in tempi il più brevi possibili. (nota: la riprogrammazione delle sedute di laurea sarà a cura delle segreterie didattiche.) 
Se la riprogrammazione avviene nella settimana dal 2 all’8 marzo, le prove finali dovranno essere effettuate tramite modalità esclusivamente telematica.
Nel caso di prove finali telematiche la consegna dei diplomi con cerimonia pubblica verrà calendarizzata in data successiva, fermo restando che la data di laurea sarà quella della discussione.
Per ogni seduta di laurea verranno fornite istruzioni dalle segreterie delle strutture didattiche (nota: le segreterie didattiche potranno fare riferimento all’Ufficio Offerta Formativa - amministrazione.uniweb@unipd.it).

e) AULE STUDIO, BIBLIOTECHE E SERVIZI AGLI STUDENTI
Le aule studio di Ateneo rimarranno chiuse fino all’8 marzo 2020.
Le biblioteche rimangono chiuse al pubblico fino all’8 marzo 2020, ma i servizi bibliotecari sono accessibili con modalità on-line, all’indirizzo http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/.
In tale periodo l’accesso alle biblioteche è consentito esclusivamente per attività di ricerca e consultazione al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo, agli assegnisti e ai borsisti di ricerca, ai dottorandi e agli specializzandi.

Ulteriori istruzioni operative riguardanti le attività didattiche saranno trasmesse alle segreterie didattiche, cui si chiede di fare riferimento (nota: le segreterie didattiche potranno fare riferimento all’Ufficio Offerta Formativa - amministrazione.uniweb@unipd.it). Per la parte tecnologica riguardante la didattica on-line, oltre ai tecnici di dipartimento, il riferimento è: supporto.elearning@unipd.it.

2. ALTRE ATTIVITÀ 
a) ATTIVITA’ DI RICERCA E AMMINISTRATIVE; SERVIZI AL PUBBLICO
Le attività di ricerca, sia a livello di Ateneo che a livello dipartimentale e di struttura, funzioneranno regolarmente. Anche i servizi tecnici ed amministrativi saranno regolari e saranno aperti al pubblico.
Si raccomanda tuttavia agli studenti di recarsi presso gli edifici universitari solo se strettamente necessario per attività non rimandabili.

b) MANIFESTAZIONI ED EVENTI
Ai sensi di quanto sarebbe previsto dal DPCM sono sospese fino all’8 marzo 2020, “tutte le manifestazioni organizzate di carattere non ordinario, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo o religioso quali ad esempio grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose”. Pertanto non sono da ritenersi oggetto di sospensione riunioni ordinarie interne all’Ateneo, quali ad esempio le sedute degli organi collegiali.

c) CONCORSI
Sono sospese fino all’8 marzo 2020 le procedure concorsuali ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la PA n. 1 del 25 febbraio 2020.

d) LAVORO AGILE
Per il personale tecnico ed amministrativo è prevista la possibilità di attivazione del lavoro agile, in accordo con il direttore della struttura di appartenenza, secondo le modalità già definite nella circolare a firma del Rettore e del Direttore Generale n° 111130 del 26 febbraio 2020. Il lavoro agile va concesso in relazione alle esigenze di servizio e organizzative e può essere attivato anche per alcuni giorni e seguendo criteri di rotazione, ove necessario.

3. NORME DI COMPORTAMENTO
a) NORME COMUNI
Agli studenti, alle studentesse e al personale si raccomanda il rispetto delle norme di comportamento previste dalle ordinanze ricevute, che si riportano di seguito:
a) lavarsi spesso le mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
d) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
e) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
f) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assiste persone malate.

Per il personale che svolge servizi a contatto con il pubblico si rimanda alle raccomandazioni già trasmesse con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020.
Il personale che svolge servizio presso le strutture sanitarie si atterrà alle disposizioni provenienti dall’azienda sanitaria di riferimento.
Per tutto il personale restano in vigore le precauzioni fornite con la circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24 febbraio 2020, e successiva precisazione del 25 febbraio 2020 in materia di missioni.

b) INFORMAZIONI
Le informazioni di cui da a) a f) del punto precedente dovranno essere esposte in tutte le strutture dell’Ateneo e in tutti i luoghi aperti al pubblico, che l’Ateneo ha già provveduto a dotare con soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.

Eventuali aggiornamenti verranno comunicati attraverso il sito web di Ateneo su questa pagina.

Ringrazio fin d’ora ciascuno di Voi per la collaborazione,

Il Rettore
Prof. Rosario Rizzuto 


Aggiornamento del 28 febbraio, ore 18.50

In attesa di indicazioni da parte delle autorità competenti, l'inizio dei corsi semestrali è rinviato al 9 marzo; i corsi trimestrali invece riprenderanno il 2 marzo in modalità telematica. Esami e lauree verranno riprogrammati o eseguiti in modalità telematica; le attività di ricerca sono regolari e i servizi amministrativi aperti al pubblico.
Le aule studio rimangono per il momento ancora chiuse al pubblico. I servizi bibliotecari sono disponibili on-line. Di seguito la lettera del Rettore indirizzata alle studentesse e agli studenti.

Care studentesse e cari studenti,

Vi comunico che al momento non è noto se le ordinanze del Ministro della Salute e del Presidente della Regione Veneto che hanno sospeso le attività didattiche delle università fino al 2 marzo 2020 verranno reiterate, sospese o modificate. Di conseguenza l’Ateneo riprenderà le attività didattiche con soluzioni organizzative e telematiche che evitino il movimento dei grandi numeri della popolazione studentesca.
Le normali attività didattiche riprenderanno non appena possibile, e resteranno comunque attive le modalità telematiche definite in questa comunicazione.

LEZIONI

Le lezioni dei corsi semestrali riprenderanno dal giorno lunedì 9 marzo.

Le lezioni dei corsi trimestrali e dei percorsi formativi per gli insegnanti, riprenderanno ove possibile da lunedì 2 marzo, esclusivamente con modalità telematica.

L’accesso ai corsi per via telematica avverrà tramite la piattaforma MOODLE di Ateneo, all’indirizzo https://www.unipd.it/elearning oppure direttamente al MOODLE dell’insegnamento.

ESAMI

Gli esami che sono stati sospesi nel periodo di interruzione (dal 24 febbraio al 29 febbraio) verranno recuperati al più presto. Nella settimana dal 2 al 7 marzo gli esami potranno essere effettuati con modalità a distanza o in presenza. Le informazioni operative relative a ciascun esame verranno fornite via mail attraverso la piattaforma di Ateneo UNIWEB, con comunicazione che perverrà agli iscritti alle liste d’esame.

LAUREE

Le prove finali programmate nella settimana dal 2 al 7 marzo verranno riprogrammate o effettuate tramite modalità telematica. Nel caso di prove finali telematiche la consegna dei diplomi verrà calendarizzata in data successiva, fermo restando che la data di laurea sarà quella della discussione.

Per ogni seduta di laurea verranno fornite istruzioni dalle segreterie delle strutture didattiche.

Le prove finali sospese la scorsa settimana verranno riprogrammate a cura delle strutture didattiche in tempi il più brevi possibili.

Gli aggiornamenti, compresa la comunicazione dell’inizio delle attività didattiche in presenza, verranno comunicati attraverso questa pagina costantemente aggiornata.

Il Rettore
Rosario Rizzuto
Padova, 28 febbraio 2020


Aggiornamento del 26 febbraio, ore 19.00

Alleghiamo il testo della lettera del Ministro dell'Università e della Ricerca, del 26 febbraio 2020, rivolta a tutto il personale studente, ricercatore, docente e tecnico e amminstrativo delle Università.

Lettera del Ministro


Aggiornamento del 26 febbraio, ore 18.30

Tale aggiornamento, disposto dal Rettore e dal Direttore Generale, tiene conto della direttiva n° 1/2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della nota del MUR n. 5988 del 26 febbraio 20230, in attuazione del DPCM 25 febbraio 2020 “ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020 n.6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

DISPOSIZIONI PERENTORIE

in presenza di sintomi influenzali (febbre e tosse), è fatto obbligo di non recarsi al lavoro e di rivolgersi immediatamente al proprio medico. L’assenza andrà documentata attraverso un certificato di malattia;

nel caso in cui un familiare convivente abbia ricevuto l’ordine di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva è fatto obbligo di assentarsi dal lavoro. In tal caso è possibile richiedere l’attivazione immediata del lavoro agile per il periodo fissato dall’ordine di permanenza domiciliare.

AGEVOLAZIONI OPERATIVE RESE DISPONIBILI IMMEDIATAMENTE

1) LAVORO AGILE
Ricorrendone le condizioni organizzative, in via straordinaria e fintanto che saranno attiva le ordinanza n° 1 del 24 febbraio 2020 a firma del Ministro della Salute e del Presidente della Regione Veneto, è possibile attivare immediatamente il lavoro agile al 100% dell’orario servizio.

L’attivazione del lavoro agile, come previsto dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e dal DPCM recante “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, è possibile con modalità semplificate e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Tale forma di lavoro richiede al dipendente di farsi carico degli strumenti necessari per il lavoro da remoto, quali ad computer e i mezzi di collegamento telematico. Non sono previsti rimborsi spesa.

Fino al 01.03.2020 possono presentare richiesta di lavoro agile coloro che si trovano nelle seguenti situazioni:

donne in stato di gravidanza che non si trovino ancora in congedo obbligatorio;

personale affetto da patologie (con certificazione medica) che provocano un abbassamento delle difese immunitarie.

La domanda per la fruizione del lavoro agile al 100% da parte di coloro che rientrano nelle situazioni sopra riportate può essere presentata con la procedura on-line raggiungibile al seguente link Ufficio Trattamenti Economici e Welfare - Settore Welfare (voce di menù “Lavoro Agile”) raggiungibile anche tramite SIT e prevede il preventivo accordo con il responsabile della struttura di appartenenza e l’individuazione di modalità di lavoro che non richiedano strumentazione fornita dall’Ateneo.
Lo stato di gravidanza viene autocertificato dalla dipendente mentre la presenza di patologie che provocano un abbassamento delle difese immunitarie richiede la presentazione di un certificato medico.

L’autorizzazione viene rilasciata dalla Dirigente dell’Area Risorse Umane, previa presentazione della documentazione che attesti il verificarsi di una delle condizioni sopra richiamate e non richiede la preventiva sottoscrizione di alcun contratto. L’autorizzazione viene garantita entro un giorno dalla richiesta e l’ufficio di riferimento è Ufficio Trattamenti economici e welfare – settore welfare e-mail: welfare@unipd.it tel. 8273200-8273505.

2) TELELAVORO
Coloro che fruiscono già di un contratto di telelavoro ai sensi del regolamento di Ateneo in materia non devono compilare la procedura ma possono chiedere, sempre se rientrano nelle situazioni sopra riportate, l’estensione dell’orario di telelavoro al 100% inviando una mail, da cui risulti anche l’assenso del responsabile e con allegata la documentazione necessaria, al seguente indirizzo: welfare@unipd.it

3) USO DEL MEZZO PRIVATO
Per chi preferisse utilizzare mezzi privati per recarsi al lavoro sono stati resi disponibili i seguenti posti auto, per la durata dell’emergenza:
- Complesso "Cittadella dello studente" via Venezia 8: posti disponibili 80, orario di apertura del complesso 07:30 chiusura 19:30;
- Complesso "Fiore di Botta" via del Pescarotto 8: posti disponibili 50 posti orario di apertura del complesso 07:30 chiusura 19:30

Per accedere al parcheggio i colleghi interessati dovranno mandare una mail a gestionebeniservizi@unipd.it o potranno contattare i seguenti numeri 0498273751 o 0498273985.
Nella richiesta i colleghi dovranno riportare la targa del veicolo, un numero di cellulare per ogni evenienza e specificare i mezzi pubblici necessari per raggiungere il posto di lavoro con relativi tempi di percorrenza.
I badge verranno abilitati all'accesso ai parcheggi esclusivamente per il periodo di emergenza.

Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità dei posti auto verrà data precedenza a coloro che hanno un tragitto maggiore.

AGEVOLAZIONI OPERATIVE CHE VERRANNO RESE DISPONIBILI IN CASO DI PROROGHE DELL’ ORDINANZA OLTRE IL 1.3.2020

1) LAVORO AGILE
Per coloro che hanno figli che frequentano gli asili nido, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria o la scuola secondaria di primo grado potranno essere attivate forme di lavoro agile nel caso in cui venga prorogata la chiusura degli istituti scolastici. E’ possibile presentare domanda preventiva utilizzando la procedura on-line sopra richiamata.

2) TELELAVORO
Per coloro che rientrano nel punto precedente e fruiscono già del telelavoro è possibile chiedere l’estensione dell’orario di telelavoro al 100% inviando una mail, da cui risulti anche l’assenso del responsabile, al seguente indirizzo: welfare@unipd.it.


Precisazione del 26 febbraio ore 6.17

Con riferimento alla comunicazione del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24/02/2020, punto 2, lettera e) dove si scrive: "sospendere, sino a nuova disposizione, .... le missioni fuori comune, salvo specifiche autorizzazioni secondo criteri di stretta indispensabilità", si precisa che tale misura cautelare è stata anche prevista dalla direttiva n° 1 del 2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri "Emergenza Epidemiologica COVID -2019", che recita quanto segue:
"Le amministrazioni garantiscono lo svolgimento delle missioni nazionali e internazionali ritenute indispensabili o indifferibili rispetto alla propria attività istituzionale ovvero volte ad assicurare la partecipazione a riunioni organizzate o convocate dall'Unione Europea o dagli Organismi internazionali di cui l'Italia è parte, promuovendo negli altri casi modalità di partecipazione in call conference o sistema similare. Le sole aree verso le quali è opportuno escludere i viaggi di missione sono indicate dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale d'intesa con il Ministero della Salute".
Pertanto è possibile autorizzare missioni ritenute indispensabili o indifferibili rispetto alla propria attività istituzionale, tra cui anche quelle relative a programmi o attività di ricerca che abbiano caratteristiche di indispensabilità e indifferibilità. È tuttavia auspicabile che in questo periodo vengano privilegiati gli strumenti telematici e di comunicazione a distanza per colloqui e scambi di informazioni. Non si prevedono limitazioni rispetto alla programmazione futura delle missioni, che tuttavia è bene gestire con una certa prudenza dal momento che le misure cautelari rimarranno molto probabilmente in essere fintanto che non cesserà la situazione di emergenza. Per questo motivo è preferibile che in luogo di una richiesta di anticipo per missioni da effettuarsi nei prossimi mesi, sia scelta l’opzione della carta di credito virtuale, prevista dal regolamento missioni dell’Ateneo.
Per quanto riguarda le missioni già autorizzate/programmate che non dovessero effettuarsi in quanto non aventi le caratteristiche di indispensabilità o indifferibilità, sarà possibile procedere al pagamento dei costi già sostenuti, ove non rimborsabili, a carico del budget indicato nella richiesta.


 

Aggiornamento del 25 febbraio 2020, ore 21.00

L'Ateneo informa che con circolare del Rettore e del Direttore Generale n° 107840 del 24.02.2020, sono state fornite ai dirigenti e ai direttori delle strutture disposizioni generali in riferimento all'ordinanza n. 1 del 23.02.2020 emessa dal Ministro della Salute d'intesa col Presidente della regione avente ad oggetto "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid 2019". Tali misure sono previste fino alla data del 01.03.2020 compreso.

1) prosegue regolarmente l'ordinaria attività amministrativa e non sono previste interruzioni dei servizi erogati al pubblico, tranne quelli sospesi con la sopracitata ordinanza e con le istruzioni già finora inviate via mail, che per comodità si allegano al punto 2. Viene quindi mantenuta l'apertura degli uffici, compresi quelli con accesso del pubblico, con le seguenti prescrizioni:

a) il personale residente nel Comune di Vo’ Euganeo, interessato a misure di limitazione della mobilità, è esonerato dall'adempiere alla prestazione lavorativa. Su richiesta degli interessati potranno essere attivate forme di telelavoro breve, attraverso l’Area risorse Umane. (Ufficio Trattamenti economici e welfare – Settore Welfare welfare@unipd.it – tel. 0498273505 - 0498273200;
b) il personale afferente i servizi di cui è sospesa l'apertura al pubblico (vedi lettera c) dell'art.1 della citata ordinanza: musei, biblioteche, complessi monumentali non è esonerato dall'adempiere alla prestazione lavorativa per cause di forza maggiore. I Dirigenti valuteranno, quindi, che le rispettive risorse umane vengano impiegate in attività di servizio interno;
c) il personale che si trova bloccato fuori sede o in situazioni particolari e certificate, anche riferibili alla salute dei familiari, può contattare l’Area Risorse Umane – Ufficio Personale Tecnico Amministrativo – Settore Carriere carriere.pta@unipd.it – tel. 0498273266 – 0498273128;

2) si indicano le seguenti regole generali di comportamento:

a) sono in corso di consegna dei set comprendenti gel igienizzante lavamani, da far utilizzare prioritariamente agli operatori che non possono accedere facilmente a locali dotati di acqua e sapone. Segnalazioni di necessità vanno indirizzate a gestionebeniservizi@unipd.it - 0498273751- 3985 - reperibilitá 0498273898;
b) attenersi alle buone prassi igieniche impartite dal Ministero della Salute (10 regole da seguire allegate al punto 3), raccomandando il frequente lavaggio delle mani;
c) sono in corso di consegna a cura dell’Ufficio Ambiente e sicurezza (e-mail: sicurezza@unipd.it, tel: 0498273090) mascherine per le squadre di emergenza con relative istruzioni d’uso: esse andranno usate solo ed esclusivamente per il soccorso di persone con malore in presenza di concrete condizioni di rischio (evidenza di sintomi riconducibili a patologie respiratorie acute);
d) per il personale adibito alle attività di sportello si invitano i rispetti Dirigenti a:
I) fare in modo che venga evitato il sovraffollamento dei locali, in particolare nelle sale d’aspetto;
II) modulare gli accessi degli utenti, ove non sia possibile gestire colloqui ricorrendo alle comunicazioni telefoniche/telematiche, mediante appuntamenti e/o prenotazioni;
III) fare in modo che tra gli utenti e gli operatori (ove non siano già presenti vetri di protezione) venga evitato il contatto ravvicinato, assicurando una congrua distanza (indicativamente 1,5 metri), eventualmente riconfigurando la disposizione degli arredi e delle postazioni lavorative;
IV) curare con frequenza l'areazione dei locali;
e) sospendere, sino a nuova disposizione, tutti i corsi di formazione nonché le missioni fuori comune, salvo specifiche autorizzazioni secondo criteri di stretta indispensabilità;

3) Con comunicazione del 24 febbraio 202 la Regione Veneto ha inoltre provveduto a fornire chiarimenti applicativi sull’ordinanza in oggetto, specificando che la lettera A dell'art. 1 comma 2 dell’ordinanza1 intende “sospendere manifestazioni che determinino significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici e privati. In questo senso sono da ritenere·sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che comportando l'afflusso di pubblico esulano dall'ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale ed economica. Vanno pertanto incluse tra le attività da sospendere manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo”.
In questo senso non sono da ritenersi oggetto di sospensione riunioni ordinarie interne all’Ateneo, quali ad esempio le sedute degli organi collegiali già programmate.

4) Si ricorda infine che l’Ateneo ha messo in atto sin dall’esordio della malattia in Cina un servizio di vigilanza attiva. Resta pertanto attivo il numero di cellulare 335/1008877 cui la comunità accademica può rivolgersi per informazioni o per eseguire il test diagnostico di infezione, in presenza di sintomi (febbre e tosse) o nel caso di potenziale contatto con soggetti portatori (non più quindi limitato ai viaggiatori di ritorno dalla Cina).


Aggiornamento del 24 febbraio 2020, ore 20.10

Con nota interpretativa prot. 87906 del 24 febbraio 2020, relativa alla sospensione di eventi in luogo pubblico o privato sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, La Regione Veneto ha chiarito che la lettera a) dell'art. 1 comma 2 dell’ordinanza n° 1 del 23/02/2020 intende “sospendere manifestazioni che determinino significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici e privati. In questo senso sono da ritenere ·sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l'afflusso di pubblico, esulano dall'ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale ed economica. Vanno pertanto incluse tra le attività da sospendere manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo”.

In questo senso non sono da ritenersi oggetto di sospensione obbligata riunioni ordinarie interne all’Ateneo, quali ad esempio le sedute degli organi collegiali già programmate.

Ordinanza del 22.02.2020

Ordinanza n. 1 del 23.02.2020

Chiarimento all'ordinanza n. 1

DPCM 23.02.2020


Aggiornamento del 24 febbraio, ore 16.30

Nel merito delle misure di sospensione dell'attività didattica già segnalate con comunicazioni precedenti, si precisa quanto segue:

Le attività didattiche e formative sono sospese fino a tutto il 1 marzo 2020 compreso.

Le attività didattiche dei medici in formazione specialistica e dei tirocinanti delle professioni sanitarie sono escluse dalla sospensione, come previsto dal comma b dell'art.1 del decreto del Ministero della Salute emanato ieri sera. Le modalità operative sono determinate dalle competenti strutture didattiche dell'Ateneo.

Le attività di tirocinio formativo costituiscono parte integrante del percorso didattico, per cui sono da ritenersi sospese fino al 1 marzo 2020, come le rimanenti attività didattiche. Sono esclusi dalla sospensione i tirocini formativi eseguiti in ambito sanitario.

Le attività formative - e gli esami - svolte a distanza con mezzi telematici sono consentite.


Aggiornamento del 24 febbraio, ore 8.00

In applicazione di quanto previsto dal punto j dell’articolo 1 dell’ordinanza del Ministero della Salute - in concerto con la Regione Veneto - emanata ieri sera 23 febbraio, è disposta la sospensione fino al 1 marzo 2020 delle procedure concorsuali ad esclusione dei concorsi per personale sanitario. Tale sospensione riguarda ogni tipo di procedura concorsuale e selettiva che preveda la presenza dei concorrenti, comprese le selezioni di ammissione ai corsi di studio. Sono escluse, oltre ai concorsi per personale sanitario, anche le procedure che prevedono esclusivamente interviste tramite collegamento telematico dei partecipanti.


Aggiornamento del 23 febbraio, ore 20.18

Si fa seguito alla comunicazione del Rettore inviata ieri per riassumere sinteticamente le misure fin qui assunte autonomamente dall’Ateneo in materia di Coronavirus, e aggiornandole con le prescrizioni ricevute ieri e stasera dal Ministero della Salute e dalla Regione Veneto.

1. Tutte le attività didattiche dell’Ateneo sono sospese fino al 29 febbraio 2020. Sono quindi sospese lezioni (trimestrali e annuali), lauree, esami e tutte le attività didattiche comunque denominate. Naturalmente le date e le scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza. L’ordinanza emessa dal Ministero della Salute questa sera precisa che sono escluse dal blocco le attività formative dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salva naturalmente decisione diversa delle strutture didattiche.

2. Fino al giorno 1 marzo 2020 sono in vigore le seguenti ulteriori misure cautelari decise dall’Ateneo:
a) le aule studio di Ateneo rimarranno chiuse;
b) le sale lettura delle biblioteche rimarranno chiuse al pubblico e forniranno solamente servizi bibliotecari interni all'Ateneo. Di seguito il link alle modalità operative per i servizi esterni: 

http://bibliotecadigitale.cab.unipd.it/

Inoltre in forza dell’ordinanza emanata questa sera dal Ministero della Salute e dalla Regione Veneto, fino al 1 marzo 2020:
c) sono sospese le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, gli eventi in luogo pubblico o privato sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva;
d) sono sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della·cultura di cui all'articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004. Pertanto tutti i musei di Ateneo e le attività ad essi assimilabili, quali ad esempio l’orto botanico e il giardino della biodiversità saranno chiusi al pubblico fino al 1 marzo 2019;

3. In base alle previsioni dell'ordinanza emessa ieri dal Ministro della Sanità e dalla Regione Veneto, il personale di Ateneo residente nel Comune di Vo' Euganeo e di eventuali altri Comuni che dovessero essere assoggettati a provvedimenti di restrizione della mobilità finora non intervenuti, è esentato dall'attività lavorativa. In questi casi l’attività lavorativa potrà essere eseguita in telelavoro concordandone le modalità con i propri riferimenti gerarchici.

Ne consegue che, fatte salve le disposizioni perentorie di cui sopra: 
- l’ordinaria attività di ricerca e assistenziale dell’Ateneo verrà regolarmente effettuata, secondo modalità che possono essere precisate da ciascuna struttura dell’Ateneo;
- anche l’ordinaria attività amministrativa prosegue regolarmente e, al momento, non sono previste sospensioni dei servizi erogati al pubblico, come per gli altri principali enti pubblici di riferimento cittadini. Va tuttavia sottolineato che l’Ateneo ha provveduto ad informare tramite mail e sms tutti gli studenti circa la sospensione delle attività didattiche e raccomandato ai medesimi di raggiungere gli edifici universitari solo per attività strettamente necessarie. Di conseguenza si prevede una bassissima affluenza per cui, in relazione al verificato rallentamento delle attività, è consigliabile concedere ferie al personale tecnico ed amministrativo che ne facesse richiesta;
- al momento non sono previste sospensioni delle attività concorsuali.

Si ricorda che resta attivo il numero di cellulare 335/1008877 cui la comunità accademica può rivolgersi per informazioni o per eseguire il test diagnostico di infezione, in presenza di sintomi (febbre e tosse) o nel caso di potenziale contatto con soggetti portatori (non più quindi limitato ai viaggiatori di ritorno dalla Cina). Negli altri casi, si raccomandano le seguenti misure di prevenzione (nota OMS e linea indirizzo MUR) e richiamate nelle ordinanze del Ministero della Salute:
1. Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati,' farmacie, altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
4. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
5. Non prendere farmaci antivirali ne antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol·
7. Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate
9. I prodotti made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
10. Contattare ii Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
11. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus

Naturalmente la situazione viene costantemente seguita e tali istruzioni potrebbero subire modifiche in relazione a nuove ordinanze p intervenute situazioni particolari, per cui si consiglia di consultare periodicamente questa pagina, che viene costantemente aggiornata.


Aggiornamento del 22 febbraio, ore 23.52

Fino al giorno 1 marzo 2020 sono in vigore le seguenti ulteriori misure cautelari:

1) le aule studio di Ateneo rimarranno chiuse;
2) le sale lettura delle biblioteche rimarranno chiuse al pubblico e forniranno solamente servizi bibliotecari interni all'Ateneo;
3) In base alle previsioni dell'ordinanza emessa dal Ministro della Sanità e dal Presidente della Regione Veneto, il personale di Ateneo residente nel Comune di Vo' Euganeo è esentato dall'attività lavorativa.


Aggiornamento del 22 febbraio, ore 18.33

Facendo seguito al comunicato del Rettore che per la prossima settimana ha già sospeso le sessioni di esami, seguendo le indicazioni dell’unità di crisi diramate oggi dalla regione Veneto, che tra gli altri punti, recita “qualora non necessario, evitare luoghi chiusi e di aggregazione”, si estende la sospensione a tutte le attività didattiche che già non siano in pausa in questo periodo: lezioni (trimestrali e annuali), lauree e tutte quelle attività didattiche ad accesso non controllato che prevedano aggregazione continuata di studenti. Naturalmente le date e le scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza.



Care colleghe e cari colleghi docenti e del personale tecnico e amministrativo, care studentesse e cari studenti,

abbiamo avuto ieri ed oggi la notizia di diversi casi di infezione da Coronavirus 19nCoV nella nostra provincia, una evoluzione che richiede grande attenzione e misure appropriate.

Invito innanzitutto l’intera comunità accademica a seguire con grande scrupolo le prescrizioni che l’unità di crisi regionale ha emanato, ed emanerà sulla base della evoluzione del contagio.

Invito inoltre a estendere la vigilanza attiva che questo Ateneo ha messo in atto sin dall’esordio della malattia in Cina. In particolare, resta attivo il numero di cellulare 335/1008877 cui la comunità accademica può rivolgersi per informazioni o per eseguire il test diagnostico di infezione, in presenza di sintomi (febbre e tosse) o nel caso di potenziale contatto con soggetti portatori (non più quindi limitato ai viaggiatori di ritorno dalla Cina). Negli altri casi, si raccomandano le seguenti misure di prevenzione (nota OMS e linea indirizzo MUR):

Lavare spesso le mani con acqua e sapone o gel disinfettanti

Quando si tossisce o starnutisce, coprire la bocca e il naso con il gomito o fazzoletto usa e getta, lavandosi poi le mani

Evitare il contatto con chiunque abbia febbre e tosse.

Riguardo alle attività accademiche, al fine di ridurre le possibilità di contagio ed agevolare gli studenti che abbiano difficoltà di spostamento, si dispone di rinviare alla settimana successiva gli esami già programmati per la settimana entrante, garantendo che date e scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza.

L’Ateneo è in continuo contatto con l’unità di crisi e con i ministeri competenti, e provvederà ad aggiornare le misure oggi vigenti sulla base dell’evoluzione del contagio.

Il Rettore

Prof. Rosario Rizzuto

Padova 22 febbraio 2020