La sua attività scientifica ha portato e porta contributi:
- nei settori del rilevamento e della cartografia delle forme e dei depositi quaternari (glaciali e periglaciali) in diversi territori delle Alpi (Dolomiti, Adamello Presanella, Ortles-Cevedale) ed appenninici, di alta quota;
- nello studio del paesaggio periglaciale e glaciale, con particolare riguardo ai fenomeni legati alla presenza del permafrost discontinuo ed alle variazioni glaciali oloceniche;
- nella ricostruzione dell'evoluzione geomorfologica di varie aree;
- nella salvaguardia dell'ambiente, attraverso proposte metodologiche ed operative, mediante esempi di carte sulla stabilità geomorfologica, di cartografia della pericolosità connessa ai fenomeni di instabilità dei versanti e di cartografia geomorfologica ad indirizzo applicativo anche nei rapporti tra Geomorfologia e Neotettonica;
- nella individuazione e cartografazione dei beni geomorfologici.