Strutture speculative e concetti politici nella filosofia tedesca
Il tema della libertà sta al centro della riflessione moderna sull’uomo e alla base del modo di intendere la società e il potere politico. Una riflessione radicale, che investe il significato e la struttura stessa della filosofia, ha luogo nello spazio che intercorre tra Kant e Schelling, Fichte e Hegel. I materiali del presente volume, discussi in un seminario internazionale tenutosi a Padova nel dicembre del 1998, affrontano tale nodo cruciale, tenendo costantemente presente la connessione tra dimensioni pratico-politiche e teoretico-sistematiche. Dalla non coincidenza tra “libertà” e “libertà politica” nel pensiero tedesco (Cesa), alla radicalizzazione della problematica del “male” nel pensiero di Schelling (Tilliette), dalle aporie della riflessione kantiana sulla politica (Kersting) e la morale (Tommasi), alla “realizzazione” della libertà e alla sua collocazione sistematica in Fichte (Fonnesu, Rametta), al rapporto tra libertà e politica in Hegel (Düsing, Nuzzo, Duso), il volume presenta contributi originali, attenti a mettere in luce la specificità delle soluzioni offerte dai singoli autori, senza però mai perdere di vista il contesto globale all’interno del quale si svolge il loro pensiero. Ne risulta un quadro ampio e articolato, privo di pretese ricompositive, e al tempo stesso arricchito dalla diversità delle proposte interpretative fornite dai singoli studiosi.
tratto da La libertà nella filosofia classica tedesca , a cura di G. Duso e G. Rametta, Milano, Franco Angeli 2000, pp.185.
Il volume pone al centro dell’attenzione il problema della guerra nell’età della filosofia classica tedesca. È il periodo in cui, alle potenze statuali baluardi dell’ordine politico-giuridico moderno, si sovrappongono gli eventi sconvolgenti della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche. Così, nella comprensione della guerra convergono idea della filosofia e ruolo della ragione nella storia, concezione della libertà e possibilità (o impossibilità) di regolazione giuridica dei contrasti mediante il diritto internazionale. I contributi, la maggior parte dei quali sono stati discussi in un seminario internazionale tenutosi a Padova nel settembre 2002, vengono qui pubblicati tutti per la prima volta, e sono opera di alcuni tra i più accreditati studiosi dell’argomento. Essi aprono prospettive ermeneutiche originali, che permettono di affrontare sotto una luce diversa, e teoreticamente più avvertita, anche la discussione delle questioni più scottanti nell’attuale dibattito nazionale e internazionale.
tratto da Filosofia e guerra nell’età dell’idealismo tedesco, a cura di G. Rametta, Milano, Franco Angeli 2003, pp.233.