La ricezione del pensiero politico di Machiavelli ha seguito, nelle diverse epoche sstoriche e nei diversi contesti geografici, percorsitoto caelo diversi; si può così parlare di un filone di lettura francese e di uno inglese, il primo mirante a rintracciare in Machiavelli il grande teorico della ragion di Stato, e quindi di una concezione laica, se non irreligiosa, della politica; il secondo, invece, pronto a raccoglierne il fervente repubblicanesimo e a trasportarlo nella riflessione politica che dà l'avvio alla tradizione repubblicana anglosassone. Meno studiata è invece la presenza di Machiavelli nella tradizione teorico-politica olandese tardo-cinquecentesca e seicentesca; presenza il cui studio potrebbe consentire di gettare una nuova luce sull'anomalia istituzionale che la Repubblica delle Province Unite dei Paesi Bassi rappresenta nell'Europa del XVII secolo; e, magari, di trovare nuovi punti di raccordo tra il repubblicanesimo rinascimentale e la concezione moderna dello Stato.
Il percorso ricostruttivo deve iniziare da Justus Lipsius, il primo autore in terra olandese a riconoscere apertamente il valore dell'analisi politica machiavelliana, proseguendo attraverso i numerosi pamphlet che esaltano il principio repubblicano dell'autogoverno, cui si contrappongono gli scritti antimachiavellici del calvinismo accademico; per giungere infine, nella seconda metà del '600, a quel piccolo nucleo di scrittori repubblicani (primo tra tutti Spinoza) nei quali il riferimento anche esplicito all'opera del segretario fiorentino gioca un ruolo di forte accentuazione della declinazione della libertà del cittadino come esigenza di partecipazione al processo decisionale; un'esigenza che però non si colloca all'interno di un quadro concettuale premoderno, secondo il quale l'individuo troverebbe la sua dimensione politica nell'appartenenza ad organizzazioni che mediano il suo rapporto con il potere centrale, bensì è compiutamente dentro l'orizzonte di una sovranità assoluta ed illlimitata, e tuttavia mai pienamente e definitivamente incorporata in una costituzione formale.
Una simile indagine potrebbe così offrire la possibilità di rinnovare l'attenzione per un tema quale la permanenza della tradizione repubblicana rinascimentale ancora dentro i confini della genesi della Stato moderno, ma in un orizzonte non assimilabile a quello del ben noto 'momento atlantico' machiavelliano.