placeholderLorenz von Stein

di Sandro Chignola - Giurista e filosofo sociale tedesco. Dopo gli studi presso il Collegio Militare Christians-Pflegheim, si iscrive ai corsi di Giurisprudenza e Filosofia dell'Università di Kiel. Tra il 1839 ed il 1841 lavora presso la Cancelleria di Copenhagen e collabora agli «Hallische Jahrbücher». Nel 1841 soggiorna a Parigi. Dal 1843 è nuovamente a Kiel, dove tiene corsi di diritto pubblico. Dopo un nuovo soggiorno a Parigi, nel 1848, per seguire il corso degli eventi rivoluzionari, partecipa, come «candidato della sinistra», alla Landesversammlung per il Parlamento di Francoforte. Perde, nel 1851, il posto all'Università, dopo la fine dell'esperienza rivoluzionaria dei Ducati, «per aver militato nell'estrema sinistra». Nel 1855 accetta la chiamata presso l'Università di Vienna. Dal 1860, e per venti anni, vi insegnerà Economia, Scienza delle Finanze e Scienza dell'Amministrazione. Nel 1868 viene insignito dell'eiserne Kröne e nominato Cavaliere dall'Imperatore d'Austria. Nel 1878 ottiene la nomina a membro dell'Imperiale Accademia delle Scienze di Vienna. E' membro anche dell'Institut de France, dell'Accademia di Mosca e Pietroburgo, e dottore honoris causa dell'Università di Bologna. Ritiratosi dall'insegnamento per raggiunti limiti di età nel 1885, muore a Vienna il 23 settembre 1890.

Giurista di formazione hegeliana, Stein rielabora la distinzione tra «società» (bürgerliche Gesellschaft) e «Stato» (Staat), delle Grundlinien der Philosophie des Rechts di Hegel. Diverse sono le logiche che governano i due ambiti: al principio di libertà formale incarnato dal diritto e dallo Stato sono costitutivamente opposte (in termini sia storici sia ontologici) le logiche di dipendenza e di esclusione determinate, in ambito sociale, dalla divisione del lavoro e dalla diseguale distribuzione della proprietà. L'epoca storica dalla Rivoluzione francese inaugura un irresistibile movimento sociale teso a chiudere la forbice tra uguaglianza formale (sancita dal moderno diritto borghese) e uguaglianza materiale, soltanto anticipata come progetto dalle politiche giacobine.

Le radicalizzazioni ottocentesche del movimento rivoluzionario, socialiste e comuniste, perseguono proprio questo obiettivo, legittimate, almeno in parte, dalla realtà della «questione sociale». Muovendosi apertamente, e con una prospettiva di stabilizzazione riformista che renda politicamente innocua la contraddizione sociale, sul terreno dello Stato, S. ne prospetta l'attivo intervento sulla società, per mezzo di una riorganizzazione del credito, di un rinnovamento del diritto costituzionale e amministrativo e di una dinamizzazione complessiva dei suoi profili istituzionali. Critico nei confronti del liberalismo classico, S. non eccede comunque, pur da precursore dello Stato sociale, i limiti di quella tradizione. La sua proposta di integrazione politica della «questione sociale» è in sostanza l'offerta al proletariato di un accesso al ceto medio, in forza dell'acquisizione di una proprietà, che sola garantisce un profilo di cittadinanza piena.

Opere

- Der Socialismus und Communismus der heutigen Frankreichs. Ein Beitrag zur Zeitgeschichte, Leipzig, 18482;

- Geschichte der soziale Bewegung in Frankreich von 1789 bis auf unsere Tage, Leipzig, 1850, Bd. I-III;

- Gegenwart und Zukunft des Rechts- und Staatswissenschaft Deutschlands, Stuttgart, Cotta, 1876;

- Die Verwaltungslehre [1866-1884], Aalen, 1962, voll. 10;

- Opere scelte. I. Storia e Società, a c. di E. Bascone Remiddi, Milano, 1986.

Bibliografia

F. M. De Sanctis, Crisi e scienza. Lorenz Stein, alle origini della scienza sociale, Napoli, 1976;

M. Hahn, Bürgerlicher Optimismus in Niedergang. Studien zu Lorenz Stein und Hegel, München, 1969;

M. Mundig, Bibliographie der Werke Lorenz von Steins und der Sekundärliteratur, in R. Schnur (Hrsg.), Staat und Gesellschaft. Studien über Lorenz von Stein, Berlin, 1978, pp. 561-625;

M. Ricciardi, «Die Gewalt der Dinge». Antefatti della dottrina della società e dell'amministrazione di Lorenz von Stein, «Annali dell'Istituto Italo-Germanico in Trento», XVIII, 1992, pp. 201-221.


tratto da:Enciclopedia del pensiero politico, a c. di C. Galli -R. Esposito, Roma-Bari, Laterza, 2000
/ CB