L'interesse per i concetti politici è documentato dal proliferare di lessici della politica e di libri dedicati alle parole fondamentali della politica. Si è tuttavia determinata una situazione di confusione nel modo di intendere la storia dei concetti, la storia delle idee, la storia delle parole, e si assiste all'incrocio di metodi e di approcci, non solo diversi, ma spesso anche contraddittori tra loro, che a volte vengono accostati all'interno degli stessi volumi.
Questo lavoro propone, in rapporto con la linea storiografica di Koselleck e Brunner, un quadro di orientamento e una via di approccio alla storia dei concetti politici e, nello stesso tempo la trattazione di concetti fondamentali, quali uguaglianza, libertà, potere, governo, sovranità, popolo, rappresentanza, democrazia. Alla luce di questo approccio risultano evidenti i fraintendimenti che sono diffusi, spesso anche nei lavori di ricerca e nelle ricostruzioni di storia del pensiero, a causa dell'uso di concetti che sono in realtà nati nell'epoca moderna, per intendere pensatori e contesti che si collocano nell'ambito di un modo diverso di intendere la politica.
Nel lavoro di determinazione del significato e della logica di questi
concetti emerge anche un quadro interpretativo, all'interno del quale
poter affrontare alcuni autori fondamentali - non solo moderni - del
pensiero politico, da Aristotele ad Althusius, da Hobbes a Pufendorf e
Rousseau, da Kant a Hegel, da Weber a Schmitt: tali autori non sono
considerato in uno loro spazio autonomo, ma all'interno delle linee di
rottura e continuità che caratterizzano la storia dei concetti Le
scarne ma essenziali indicazioni di alcuni testi fondamentali sia degli
autori politici, sia della letteratura critica, contribuiscono a fare del
volume in questione una vera e propria guida, utile innanzitutto per gli
studenti universitari che si occupano di discipline quali la storia della
filosofia, la storia delle dottrine politiche, la filosofia del diritto e
la filosofia politica, ma anche per coloro che compiono ricerche
nell'ambito pratico, etico giuridico e politico, e per coloro che sono
interessati ad intendere lo spessore storico e teorico, la logica e le
contraddizioni dei concetti che vengono, ancora oggi, usati nel linguaggio
storico, sociale e politico.
Infatti in questo volume, in rapporto critico con le posizioni
storiografiche di Koselleck e di Brunner, non solo viene mostrata la
centralità dei pensatori della filosofia moderna per la
elaborazione della logica dei concetti che si sono diffusi e sono
diventati senso comune nell'epoca moderna, ma viene anche svolto un lavoro
critico, consistente nel mettere in luce le aporie che si annidano in
concetti (quali libertà, uguaglianza, democrazia, popolo) che sono
divenuti valori comuni e indiscussi: la loro problematizzazione riapre
alcune domande originarie stimolando nel contempo alla comprensione della
realtà contemporanea con strumenti nuovi.
Prefazione