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Bibliografia di Aurora
Non esiste bibliografia "ufficiale" per la redazione delle anagrafiche e degli oggetti, ma molta letteratura grigia, indicazioni e regole interne che variano da amministrazione ad amministrazione, eterogenee e contraddittorie tra loro. Uno degli obiettivi del progetto è normalizzarle.
Si segnala, senza pretesa di esaustività, la principale bibliografia e i principali siti web (si evita il termine sitografia) utilizzati e consultati nell’ottobre 2008.
Per gli standard descrittivi:
· Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, Regole italiane di catalogazione per autori (RICA), Roma, 1979-1982;
· Consiglio internazionale degli archivi, ISAD(G) - General International Standard Archival Description - seconda edizione (1999), «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII/1 (2003), pp. 57-188;
· Consiglio internazionale degli archivi, ISAAR (CPF) - International standard archival authority record of corporate bodies, persons and families, seconda edizione (2003), «Rassegna degli Archivi di Stato», LXIII/1 (2003), pp. 189-331;
· Archivi del Novecento, Direttive sulla descrizione archivistica e sui metodi di indicizzazione, a cura del Gruppo di lavoro sulla descrizione archivistica e sull’indicizzazione della rete Archivi del Novecento, Roma, luglio 2007.
Per la redazione di testi istituzionali:
· Presidenza del Consiglio dei Ministri, Circolare 2 maggio 2001, n. 1.1.1.26/10888/9.92, Guida alla redazione dei testi normativi (G.U. 03.05.2001, n. 101, SO n. 105);
· Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, Direttiva 8 maggio 2002, Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi (G.U. 18.06.2002, n. 141);
· Commissione Europea - Ufficio delle pubblicazioni, Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali, http://publications.europa.eu/code/it/it-000500.htm;
· Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, Regole e suggerimenti per la redazione di testi normativi - Manuale per le Regioni promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome con il supporto dell’Osservatorio legislativo interregionale, 2007, http://www.parlamentiregionali.it/dbdata/documenti/%5B48749bf0f3ef4%5Dmanuale_drafting_12.07.pdf
Per le convenzioni redazionali:
· Ministero per i beni culturali e ambientali - Ufficio centrale per i beni archivistici, Norme per i collaboratori, «Rassegna degli archivi di Stato», LI/2-3 (1991);
· Sapienza Università di Roma - Ufficio stampa e comunicazione, Suggerimenti per la normalizzazione della grafia dei termini in uso nei testi correnti della Sapienza, 2007, http://www.uniroma1.it/documenti/identita/linee_guida_scrittura.pdf.
Su sigle e acronimi si segnalano alcune banche dati liberamente consultabili ai seguenti indirizzi:
· Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche comunitarie, Euroacronimi, http://www.politichecomunitarie.it/banche-dati/?c=Dizionario-degli-acronimi;
· Commissione Europea - Servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo (Cordis), RST-Database degli Acronimi, http://cordis.europa.eu/guidance/about-acronyms_it.html;
· Commissione Europea - Ufficio delle pubblicazioni, Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali (allegato A4), http://publications.europa.eu/code/it/it-5000400.htm.
Per la descrizione delle procedure di inserimento dei corrispondenti e dell’oggetto:
· L. Arrabito, T. Buccarelli, D. Mazzetto, Linee guida per l’inserimento e l’aggiornamento dei dati nel protocollo informatico, «Archivi & Computer», n. 1/2000, pp. 65-69;
· Il protocollista, questo sconosciuto! Atti dello stage su «Lo stato dei protocolli degli enti locali toscani e le riflessioni degli operatori sulla loro condizione» (Pisa, 6 maggio 1999), a cura di S. Baldacci - S. Gelli, San Miniato, Archilab, 2000;
· G. Penzo Doria, Profili archivistici del protocollo informatico, «Archivi & Computer», n. 1/2005, pp. 91-109.
Per la semplificazione e la coerenza del linguaggio:
· I linguaggi settoriali in Italia, a cura di G.L. Beccaria, Milano, Bompiani, 1973;
· S. Morgana, Letterati, burocrati e lingua della burocrazia nel primo Ottocento, «Studi linguistici italiani», III n.s. (1984), pp.44-75;
· P. Lucisano, M.E. Piemontese, Gulpease: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana, «Scuola e città», XXXIX (1988), pp. 110-124;
· M.E. Piemontese - M.T. Tiraboschi, Leggibilità dei testi della pubblica amministrazione. Strumenti e metodologie di ricerca al servizio del diritto a capire testi di rilievo pubblico, in Il diritto all’informazione in Italia, a cura di E. Zuanelli, Roma, istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 19901990, pp. 225-246;
· S. Cassese, Introduzione allo studio della normazione, «Rivista trimestrale di diritto pubblico», 2 (1992), pp. 307-330;
· R. Lesina, Il nuovo manuale di stile. Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea. Edizione 2.0, Bologna, Zanichelli, 1994;
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso delle amministrazioni pubbliche: proposta e materiali di studio, Roma, Istituto poligrafico e zecca dello Stato, 1994;
· Nomografia. Linguaggio e redazione delle leggi. Contributi al Seminario promosso dalla Banca d'Italia e dalla prima Cattedra di filosofia del diritto dell'Università di Milano, 19 novembre 1991, a cura di P. Di Lucia, Milano, Giuffrè, 1995;
· M.E. Piemontese, Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Napoli, Tecnodid, 1996;
· Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche, a cura di A. Fioritto, Bologna, Il Mulino, 1997;
· Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Progetto “Chiaro!” http://www.funzionepubblica.it/chiaro, dove sono disponibili molti lavori sulla semplificazione del linguaggio, il Codice (1994) e il Manuale di stile (1997);
· C. Magris, Microcosmi, Milano, Garzanti, 1997;
· Agenzia delle Entrate - Università degli Studi di Pisa, Manuale di scrittura amministrativa http://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/scrittura_amministrativa/index.htm;
· M.A. Cortelazzo, F. Pellegrino 30 regole per scrivere testi amministrativi chiari, «Guida agli Enti Locali», n. 20 (2002), pp. XXV-XXXV, disponibile anche nel sito web http://www.maldura.unipd.it/buro;
· M.A. Cortelazzo, La semplificazione del linguaggio amministrativo e il regolamento dell’Università degli Studi di Padova, in Titulus 97 verso la creazione di un sistema archivistico universitario nazionale, Atti della 1a Conferenza organizzativa degli archivi delle università italiane, a cura di G. Penzo Doria, Padova, CLEUP, 1999, pp. 215-228;
· M.A. Cortelazzo, F. Pellegrino, Guida alla scrittura istituzionale, Roma-Bari, Laterza, 2003.
· T. Raso, La scrittura burocratica la lingua e l’organizzazione del testo, Roma, Carocci, 2005;
· S. Fornasiero, S. Tamiozzo Goldmann, Scrivere l’italiano. Galateo della comunicazione scritta, Bologna, Il Mulino, 2005 (2ª ed);
· B. Mortara Garavelli, Prontuario di punteggiatura, Roma, Laterza, 2007 (9ª ed);
P. Franzese, Prospettive di relazioni fra linguistica del testo e descrizione archivistica. Il problema della denominazione, di prossima pubblicazione negli atti del convegno I-TerAnDo (Arcavacata, 5-7 giugno 2008), a cura del Dipartimento di linguistica dell’Università della Calabria
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Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2007 |