Università degli Studi di Padova - Archivio Generale di Ateneo - ARCHIVIO DEL NOVECENTO |
Archivio dell'Ottocento
(1807 - 1900)
L’archivio dell’Ottocento è un complesso documentario estremamente articolato e vasto, e rappresenta nel panorama nazionale e internazionale uno degli archivi universitari più importanti perché formato e sedimentato da una prestigiosa università, che ha vissuto negli aspetti sostanziali e non solo formali gli sconvolgimenti istituzionali e politici che hanno caratterizzato il XIX secolo. Il crollo della dominazione veneziana, la breve parentesi francese, la soverchia e “attivissima” presenza austriaca, la condizione preunitaria quindi e infine lo stato postunitario, hanno scandito le fasi di vita dello Studio con interventi a livello normativo e diverse forme di ingerenza nella vita accademica.
Riflessi nell’immediato si ripercuotevano per esempio nella nomina dei professori incaricati all’insegnamento, nel cursus studiorum degli studenti e nei loro obblighi di adempimento ad esami denominati rigorosi, nella costituzione di nuovi corsi di laurea e facoltà (nel periodo asburgico è reintrodotta la Facoltà teologica e sono modificati i corsi di medicina con determinate forme di specializzazione, come quella del medico chirurgo di campagna, o l’introduzione dell’insegnamento del diritto criminale), nell’ampliamento delle strutture preesistenti e nell’acquisizione di edifici e proprietà non solo nella cintura urbana, ma anche nel territorio; infine nelle ricorrenti riforme degli ordinamenti didattici.
I fondi ottocenteschi sono oggetto di studi tesi ad indagare soprattutto la storia dell’Università nel suo complesso, l’origine e lo sviluppo delle facoltà e le biografie degli illustri professori che in essa hanno insegnato. Molto utilizzate sono le fonti di tipo normativo.
L’archivio è privo di strumenti di corredo ad eccezione di una schedatura effettuata nel 1970 sulla documentazione propria delle facoltà. Si tratta di un lavoro a prima vista accurato ma praticamente inservibile a fronte delle attuali esigenze della ricerca storico-scientifica e dei criteri archivistici correnti coadiuvati dalla strumentazione informatica.
In base ad una prima ricognizione dei depositi si sono individuati i nuclei di materiale documentario sui quali programmare gli interventi di riordino e di inventariazione.
Gli Atti del Rettorato (1799-1900), 268 pezzi, cui si affiancano delle serie parallele denominate Rettorato (1800-1918), 147 pezzi, e in specifico: Associazioni benemeriti, Professori defunti, Scuola medica, Onorificenze Galileiane, Carteggio biblioteca, Tasse scolastiche, Laureandi, Libere docenze, Iscrizioni, Posizioni professori facoltà medica, Posizioni personale uscito d’ufficio, Leggi e decreti, ecc.
Una serie intitolata genericamente Rettorato, 87 pezzi.
La serie dei Registri di protocollo (1812-1900), 87 pezzi.
Una Raccolta Piani Editti proclami dall’anno 1805, 5 pezzi.
Una Cronaca generale dall’anno 1817 all’anno 1823, 1 pezzo.
Una serie di Repertori dall’anno 1806 all’anno 1870, 7 pezzi.
Ancora Rettorato (1814-1868), 9 pezzi relativi a Atti riservati, Assolutori e diplomi; vi si aggiungono n. 2 protocolli riservati e n. 1 repertorio di atti riservati.
Registro copialettere della facoltà di matematica-scienze dal 1864, 1 pezzo.
La serie dei registri delle Immatricolazioni (1834-1875), 105 pezzi.
Una serie di registri pertinenti a materie diverse: registro diplomi, esami, posizione dei professori, rubriche della facoltà, indici studenti iscritti a medicina e filosofia, rubrica e indice degli iscritti, ecc., 64 pezzi.
Un registro degli studenti esclusi dalle Regie Università, 1 pezzo.
Una Cronaca della facoltà matematica, dal 1840 al 1856, 1 pezzo.
Registri del personale universitario, dal 1867 al 1931, 4 pezzi.
La sala del Collegio Accademico di Palazzo del Bo conserva invece l’archivio ottocentesco delle Facoltà: Medico-chirurgica, Filosofica, Teologica, Medico-chirurgica-farmaceutica, Filosofico-matematica, Filosofica-lettere/o Filosofico-letteraria, Politico-legale. Si tratta di una documentazione sostanzialmente omogenea che comprende carteggi delle presidenze, carteggi riservati, esami, cataloghi degli scolari, commissioni mediche, atti dei Decani, patenti, dissertazioni di laurea, (1816-1873), per un totale di 1694 pezzi; la documentazione prosegue per lo scorcio del XIX secolo e per tutto il XX secolo nel deposito di Legnaro e non è ancora stata censita.
A questa serie si aggiungono i registri di protocollo, i cataloghi degli studenti, i registri degli esami, i protocolli riservati dei decani, i registri degli aspiranti alle cattedre, i processi verbali, i rubricari, le raccolte di ordinamenti, disposizioni, decreti e regolamenti, i registri di immatricolazioni e iscrizioni, cronache delle facoltà, gli elenchi dei maestri privati, gli elenchi dei medici, i registri della polizia medica, esami rigorosi e gradi accademici, le tabelle delle lezioni, gli invitati esterni ecc. totale di 582 pezzi.
Altrettanto cospicuo è il materiale documentario finora conservato presso il deposito di Legnaro, ora trasferito nei depositi di Palazzo del Bo, recentemente ristrutturati e a norma dal punto di vista della sicurezza e della conservazione. Questa “sezione” è costituita soprattutto da scritture contabili: bilanci, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, acquisto mobili e immobili, fondi di riserva spese, architettura ed ornato, variazioni inventariali, per un totale di 600 pezzi fra buste e registri.
A parte qualche raro caso, il materiale si presenta in buone condizioni di conservazione e si ritiene che una nuova condizionatura potrebbe interessare solo il 40% della documentazione. In effetti per quanto riguarda l’archivio conservato nella sala del Collegio Accademico la condizionatura originale (a prima vista in ottime condizioni) offre un colpo d’occhio alquanto suggestivo che è opportuno mantenere.
Ottemperare agli obblighi della conservazione, avere una esatta valutazione della consistenza dei fondi, mettere a disposizione dell’utenza un ricco patrimonio di informazioni nella forme più opportune, sono requisiti essenziali per ogni ente e istituto archivistico, soprattutto per un’istituzione di antica tradizione come l’Università patavina.
Si prevede, pertanto, il censimento accurato dei fondi sopra descritti, con contestuale spolveratura e, ove necessario, restauro delle eventuali unità danneggiate, il riordino delle unità e delle serie archivistiche nel rispetto del metodo storico, la compilazione dettagliata della scheda e relativo trattamento su supporto informatico.
Completate tali fasi si procederà con:
1. l’esame della bibliografia esistente e degli atti dell’archivio oggetto di riordinamento, con particolare riferimento a quelli degli organi deliberanti, al fine di poter tracciare la storia istituzionale dell’ente;
2. l’introduzione archivistica generale e a tutte le serie che compongono il fondo preso in considerazione;
3. l’etichettatura con l’indicazione dell’archivio, della serie e del numero progressivo del pezzo;
4. la stesura dell’inventario archivistico con strumentazione informatica.
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Ultimo aggiornamento: 20 novembre 2007